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Il bello e il brutto del week end appena passato
Iniziamo con una buona notizia : a via Principe Umberto dopo tempo immemorabile ha aperto finalmente , dopo lunga gestazione , un negozio “normale” un “3 Store” .
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il gestore (al quale auguriamo di cuore il successo della sua iniziativa) che ci ha confermato il fatto che fino all’ultimo ci sono state delle complicazioni burocratiche e amministrative per poter aprire l’esercizio. Segno che allora gli uffici che si occupano del controllo delle licenze commerciali esistono e funzionano all’interno delle istituzioni deputate a questo compito. Ci si chiede perchè lo stesso rigore non venga esercitato anche nei confronti di tanti altri esercizi che gravitano nel rione Esquilino. E quanto questa esigenza di legalità non sia da prendere sotto gamba lo testimonia anche il secondo gravissimo evento registrato nel week end . Purtroppo in un ristorante cinese del rione c’è stata una sparatoria di chiaro stampo malavitoso ( una sorta di “gambizzazione”) tra cittadini cinesi (vedi articoli de “La Repubblica” e “Il Tempo“). Confidiamo nell’oscuro e paziente lavoro delle nostre Forze dell’Ordine perchè riescano a far chiarezza su questo nuovo inquietante avvenimento e smascherare ciò che si cela dietro il fenomeno della merce contraffatta che ormai ha raggiunto livelli intollerabili. Contemporaneamente speriamo di vedere tante altre aperture di negozi come il 3 Store.
Ma non c’è proprio nulla da fare ?
Il 24 ottobre 2008 in un post intitolato “Scene di ordinario degrado all’Esquilino” (vedi) evidenziammo la presenza di un motorino abbandonato sul marciapiede a via Principe Umberto. E’ passato un anno e mezzo da allora ma il motorino è sempre là sul marciapiede.
Certo, qualche volta è stato appoggiato al muro del palazzo, altre volte è stato spostato tra gli altri motorini in sosta ma la sostanza è che sta lì da anni nonostante innummerevoli segnalazioni dei cittadini ai Vigili Urbani. I quali al massimo arrivano, prendono il numero di targa e se ne vanno. A questo punto o il proprietario risulta irreperibile (ma si prenda qualche decisione una volta per tutte) o seppur raggiunto dalle notifiche se ne guarda bene dal riprendersi un relitto del genere tanto, a quanto pare, se nessuno eleva multe chi se ne frega se rimane lì . A parte la pericolosità e l’intralcio di quando è buttato sul marciapiede (che è già stretto di suo) ma perchè devono essere i privati cittadini a tirarlo su e spostarlo in maniera che dia meno fastidio, perchè devono passare anni per rimuoverlo ? Bella immagine che diamo di Roma a quei turisti (e non sono pochi) che gravitano nella zona tra gli alberghi di via Giolitti e i ristoranti di viale Manzoni, tra motorini abbandonati e cassonetti stracolmi di mondezza e cartoni !
Serata di Pasqua con sorpresa
Ecco cosa c’era la sera di Pasqua davanti ai cassonetti di Via Principe Umberto :
Ogni commento sembra superfluo ! E’ inutile parlare di raccolta differenziata o porta a porta finchè ci saranno persone che se ne fregano del decoro urbano e dell’ecologia e scelgono addirittura la sera di Pasqua per buttare per strada un frigorifero di un metro e ottanta !
Vorrei ricordare che esistono diverse forme per elimìinare rifiuti ingombranti in maniera corretta :
- Chiamare direttamente l’AMA : c’è un servizio apposito per il prelievo dei rifiuti ingombranti. Costa pochi € ed è abbastanza efficiente
- Mettersi d’accordo con la ditta che consegna il nuovo elettrodomestico. Con qualche € in più ci si assicura il ritiro e lo smaltimento del veccchio apparecchio. E’ sicuramente il sistema più comodo (anche se un pò più costoso)
- Recarsi di persona in una delle isole ecologiche dell’AMA sparse per la città. Non costa nulla ma è abbastanza faticoso perchè bisogna caricare, trasportare e scaricare l’elettrodomestico da soli.
- Aspettare le giornate di raccolta straordinaria dei rifiuti ingombranti dell’AMA. Non costa nulla, nel nostro rione avviene ogni due mesi a Piazza Vittorio e ovviamente occorre trasportare e scaricare il vecchio apparecchio in maniera autonoma.
Come si vede ci sono diverse maniere per smaltire rifiuti ingombranti e dannosi per l’ambiente, ci vorrebbe solo un pò di buona volontà e un pò più di senso civico e educazione. E’ forse chiedere troppo ?
Un pò di verde a via di Portamaggiore….
A settembre dello scorso anno in un post chiamato ” Sporcizia e senso civico” (vedi) scattammo alcune foto che, tra le altre, testimoniavano lo stato di abbandono e degrado della pompa di benzina ERG a via di Portamaggiore. Pensavamo che la pompa in questione rientrasse tra quelle che negli anni passati sono state obbligate a chiudere per scarsa quantità di erogazione, ma evidentemente ci sbagliavamo. Nei giorni scorsi dopo un breve riapertura temporanea sono stati eseguiti dei lavori per la messa a norma dei vari impianti (come testimonia la foto)

e tra poco riaprirà nella nuova livrea (verde) dell’azienda petrolifera . Certo avremmo preferito una bonifica del sito e magari una bella aiuola fiorita anche considerando il depauperimento arboricolo della via, ma in mancanza di tutto ciò accontentiamoci di un punto di degrado in meno, un pò di luce e un pò di verde (artificiale!) in più…..
Nel 1999….
Spesso in internet cerchi una cosa e come per incanto te ne appare un’altra, come per esempio un articolo di giornale di cui avevi completamente perso la memoria ma poi rileggendolo ti vien da dire “Ah, però…” ed è quello che ci è capitato con questo pezzo del Corriere della Sera del 1999. Vi invito a leggerlo attentamente ma da subito vi anticipo delle considerazioni
- L’impegno della nostra associazione fin da allora a favore di problemi reali e possibili soluzioni
- Il fatto che i timori dei residenti non fossero infondati tanto che il percorso del 105 è stato spostato
- Purtroppo dei problemi ancora in essere nonostante siano passati tanti anni come il treno Laziali Pantano che continua a sputare veleni per via Giolitti e causare vibrazioni e rumori e lo stesso 105 che ora passa in via di Porta Maggiore creando disagi ai residenti di quella via e dei guasti alla strrada (buche e voragini) che non ce la fa a sotenere un simile peso senza un adeguato trattamento
Ecco l’articolo del Corriere della sera datato 11 aprile 1999
Il sovrintendente: Danni al Tempio di Minerva. Oggi manifestazione al Brancaccio. Il Comune: Nessun pericolo
Il terremoto dell’ Esquilino
Gli abitanti: i palazzi tremano per i bus, polvere rossa nell’ aria
————————- PUBBLICATO ————————- Il sovrintendente: Danni al Tempio di Minerva. Oggi manifestazione al Brancaccio. Il Comune: Nessun pericolo TITOLO: Il terremoto dell’ Esquilino Gli abitanti: i palazzi tremano per i bus, polvere rossa nell’ aria – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – Quando passa un bus, in molte case dell’ Esquilino si avverte una sorta di effetto terremoto. Nella vita del quartiere esistono poi mille altri problemi (sporcizia, inquinamento, microcriminalita dovuta alla concentrazione di stranieri), ma e quella vibrazione nei solai a togliere la tranquillita ai residenti. Colpa delle antiche cavita del sottosuolo che amplificano le vibrazioni prodotte dal passaggio di bus, jumbo bus, tram, torpedoni e trenini. Qesta mattina, al Teatro Brancaccio, gli abitanti del rione incontreranno gli amministratori e c’ e da scommettere che la discussione sara accesa. Tra gli ospiti anche Claudio Mocchegiani, l’ archeologo della Sovrintendenza responsabile per il centro storico. Le vibrazioni non distinguono infatti tra i vecchi palazzi umbertini e le mura degli edifici romani. La sorte di molti stabili, che tremano sotto l’ effetto delle vibrazioni del traffico pesante, e infatti condivisa anche dal cosiddetto Tempio di Minerva Medica, le cui possenti mura distano un metro e mezzo dai binari della ferrovia Roma Pantano. Secondo una tradizione topografica romana spiega Mocchegiani da quelle parti dovrebbe esserci un tempio. Questo pero non e un edificio sacro ma il padiglione di una villa del quarto secolo, gli “Orti Liciniani”. E un edificio interessante continua l’ archeologo a pianta decagonale con una copertura a volta quasi intatta. Nonostante i lavori ogni tanto casca un pezzettino. Le associazioni degli abitanti del rione Esquilino vogliono chiedere conto agli amministratori del loro operato. Il Comune ha fatto testare le vibrazioni a degli specialisti. Risultato: superano la soglia del fastidio ma non pregiudicano la stabilita degli edifici. Ma i residenti di via Merulana, di via Giolitti e di altre strade del rione si fidano poco e temono che i tecnici abbiano sottovalutato il numero e gli effetti dei passaggi dei mezzi pesanti e sopravvalutato la robustezza dei vecchi edifici. Il quotidiano sussultare degli oggetti, le crepe piu o meno sottili che infestano le abitazioni non inducono certo all’ ottimismo. Abbiamo chiesto un servizio di trasporto pubblico compatibile spiega Grazia Meier dell’ associazione “Il cielo sopra l’ Esquilino”, una delle tre che hanno organizzato il convegno al Teatro Brancaccio . Non siamo cosi sicuri che il passaggio dei bus non rechi alcun danno alla stabilita degli edifici. In un recente convegno organizzato dal servizio geologico della Provincia e stato lanciato un allarme sul sottosuolo di Roma, molto simile ad una groviera. Secondo il Comune non vi e alcun pericolo quando i palazzi tremano racconta Dina Capozio, dell’ Associazione abitanti di via Giolitti . Io pero ricordo ancora lo sforzo dei tecnici venuti a misurare le vibrazioni per nascondere l’ espressione di paura che si e stampata sui loro volti quanto e passato il bus 105 e all’ improvviso nell’ appartamento pavimenti e arredi hanno cominciato a tremare. Per non parlare continua Dina Capozio di quella polvere rossa che si leva dalle rotaie della Roma Pantano quando il trenino frena e invade via Giolitti, per posarsi su auto e marciapiedi e filtrare negli appartamenti.
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(11 aprile 1999) – Corriere della Sera
Iniziativa del G.S. Dil. Esquilino
Pubblichiamo volentieri queste proposte del G. S. Dil. Esquilino perchè la carenza di impianti sportivi pubblici è uno dei tanti problemi che affliggono il nostro rione.
PER UNA RIPRESA DEL DIALOGO TRA CITTADINI E ISTITUZIONI
Premessa
In occasione della imminente tornata elettorale ‑ che vede come di consueto i candidati dei vari schieramenti proporre programmi o, più spesso, semplici slogan che rendono difficile valutarne la competenza e l’affidabilità ‑ il nostro Gruppo Sportivo ha intenzione di farsi parte attiva del confronto tra cittadini e istituzioni formulando alcune precise richieste di intervento per il miglioramento dello stato e della quantità di strutture sportive nel rione Esquilino. Siamo fiduciosi che qualcuno dei candidati voglia raccogliere il presente appello a confrontarsi con le famiglie dei bambini e delle bambine, nonché degli adolescenti che, pur di continuare a praticare lo sport, affrontano quotidianamente il disagio imposto dall’inadeguatezza degli impianti che il rione Esquilino offre ai suoi abitanti. La speranza, seppur tenue, è che il confronto possa servire a fare breccia, possibilmente in entrambi gli schieramenti, nel muro che sempre più spesso ci divide dai nostri amministratori indicando loro un obiettivo concreto per raggiungere il quale dovranno ‘semplicemente’ riscoprire il piacere del confronto e del dialogo con i cittadini.
Per giustificare la nostra richiesta, il presente invito contiene anche una breve presentazione della nostra attività e del contesto in cui da anni continuiamo a svolgerla.
Chi siamo
In considerazione del simultaneo impegno sul fronte maschile e su quello femminile, il Gruppo Sportivo Dilettantistico Esquilino è una delle prime dieci associazioni sportive del Lazio per ciò che riguarda la presenza di atleti nei campionati federali giovanili di pallacanestro. Infatti, per l’anno sportivo 2009/2010, gli atleti e i miniatleti del G.S. Esquilino parteciperanno alle seguenti competizioni in ambito regionale:
- Torneo di minibasket categoria scoiattoli e libellule (bambini e bambine nati negli anni 2001 e 2002);
- Torneo di minibasket categoria Aquilotti con due squadre (bambini nati nel 1999 e 2000) ;
- Torneo di minibasket categoria Gazzelle (bambine nate nel 1999 e 2000)
- Torneo esordienti maschile (bambini nati nel 1998);
- Torneo esordienti femminile (bambine nate nel 1998);
- Campionato Under 13 femminile (ragazze nate nel 1997 e 1998),
- Campionato Under 13 maschile (ragazzi nati nel 1997 e 1998);
- Campionato Under 14 femminile (ragazze nate nel 1996 e 1997);
- Campionato Under 14 maschile (ragazzi nati nel 1996 e 1997);
- Campionato Under 15 maschile di eccellenza (ragazzi nati nel 1995 e 1996).
- Campionato Under 16 maschile (ragazzi nati nel 1994 e 1995)
- Campionato Under 17 maschile (ragazzi nati nel 1993 e 1994)
Completano il quadro delle attività previste per quest’anno i corsi di ginnastica artistica per bambine e i corsi di basket e ginnastica dolce per adulti e anziani, l’organizzazione di minitornei aperti a tutti da svolgersi negli spazi pubblici indicati dal I Municipio e dal Comune di Roma, nonché i corsi di promozione del babybasket e del minibasket all’interno delle scuole Bonghi e Di Donato.
Il contesto e le risorse
Tutte le attività del Gruppo Sportivo Dilettantistico Esquilino si svolgono in una realtà socio economica notoriamente complessa, caratterizzata dalla convivenza di diverse culture ma anche di famiglie con capacità di spesa molto differenziate. E’ evidente come in tale contesto, lo sport possa svolgere un ruolo essenziale quale strumento di integrazione e di alleggerimento del disagio sociale sia per i bambini e gli adolescenti sia per le famiglie, che possono trarre dalle amicizie dei propri figli occasioni di socializzazione, che possono risultare preziose anche per le famiglie più fortunate.
Le risorse che consentono al Gruppo Sportivo Dilettantistico Esquilino di svolgere la propria attività sono costituite unicamente dalle quote sociali versate dagli iscritti e dal volontariato di alcuni genitori che offrono regolarmente la propria collaborazione per lo svolgimento delle attività. E’ nostra convinzione che sia essenziale continuare sulla linea dell’autofinanziamento, valorizzando ed espandendo soprattutto le risorse umane offerte dalla collaborazione dei genitori e delle famiglie, non soltanto per il prezioso supporto organizzativo derivante da tale collaborazione, ma anche per l’importanza che il gruppo attribuisce alla condivisione delle esperienze di gioco, allenamento e competizione tra figli e genitori in un contesto in cui le occasioni di socializzazione, anche intrafamiliare, sono sempre più rare. Inoltre, il contesto in cui opera il gruppo, caratterizzato, come detto, da un diffuso disagio sociale e l’esigenza di far coesistere atleti e atlete di diversa provenienza e capacità di spesa rende non praticabile l’aumento delle quote di iscrizione che sono, e vorremmo che restassero, estremamente modeste. Si aggiunga che il G.S. Esquilino garantisce consistenti ribassi per le famiglie numerose e la completa gratuità per le famiglie in difficoltà economica.
Le prospettive
Se da un lato, in virtù del riscontro e della collaborazione a dir poco entusiasta delle famiglie, il G.S. Esquilino è in grado di autofinanziarsi, dall’altro, per la prosecuzione della propria attività, dovrebbe poter contare su strutture non fatiscenti e adeguate allo svolgimento del minibasket, nonché di una palestra di dimensioni ‘regolamentari’ per lo svolgimento dei campionati riservati alle categorie giovanili ai quali partecipano ragazzi e ragazze di fascia adolescenziale. Qui di seguito proviamo a sintetizzare il nostro punto di vista sullo stato delle strutture sportive del rione Esquilino, suddividendo le riflessioni sui due fronti, quello delle strutture da adibire alla pratica sportiva per i bambini e quello delle strutture per gli adolescenti, partendo da un’analisi della situazione attuale e indicando quindi i passi avanti che potrebbero esser fatti, anche a breve termine.
Lo stato attuale
Sul primo fronte, quello degli spazi per le attività di minibasket, negli ultimi mesi sono stati realizzati interventi importanti, in grado di rimediare allo stato a dir poco disastroso che si era creato negli ultimi anni. In particolare:
- Il cortile della scuola Bonghi è stato ristrutturato e inaugurato il 3 ottobre.
- Il cortile e la piccola palestra della scuola Di Donato sono stato resi nuovamente agibili dopo la chiusura imposta dai vigili del fuoco durante i controlli effettuati nei giorni immediatamente successivi al sisma che ha colpito l’Abruzzo nella scorsa primavera.
- La copertura dell’intera struttura della ex scuola Pellico è stata risanata; una delle due palestre è stata ripulita, i bagni e gli spogliatoi sono stati ristrutturati e resi agibili; gli infissi rotti o mal funzionanti sono stati in buona parte riparati e/o sostituiti.
Sul secondo fronte, quello di una palestra di dimensioni regolamentari (un campo di gioco di metri 28×15), non vi è alcun segnale che faccia intravedere la realizzazione di una struttura adeguata, nonostante che nel quartiere siano presenti i seguenti spazi utilizzabili per la creazione di una struttura sportiva polivalente in grado di ospitare le nostre attività:
- ex palestra scuola Baccarini in via Sforza attualmente occupata ma inutilizzata dalla Caserma Medici dell’Esercito Italiano;
- i capannoni delle caserme via Labicana;
- la nuova sede della scuola media ‘Viscontino’ presso l’ex ‘Angelo Mai’;
- gli spazi dell’Istituto Galilei in via Conte Verde;
- le ex strutture sportive di Santa Croce in Gerusalemme
- lo spazio circostante la mensa della Facoltà di Ingegneria della ‘Sapienza’ in Via delle Sette Sale attualmente adibito a parcheggio.
Cosa si può fare
- Per ciò che riguarda il primo fronte, in considerazione dell’avvenuta ristrutturazione dei cortili della Scuola Di Donato e della scuola Bonghi dove, peraltro, alcuni spazi dei sotterranei accessibili dal cortile potrebbero essere ristrutturati ed adibiti a bagno e spogliatoio, riteniamo prioritario che gli sforzi dell’Amministrazione si concentrino sul recupero completo della funzionalità delle due palestre della ex scuola Silvio Pellico. In particolare, per evitare di ‘lasciare a metà’ il già avviato lavoro di recupero di quella che rappresenta la struttura più importante per la pratica del minibasket nel quartiere, soprattutto nel periodo invernale, anche la seconda palestra andrebbe resa agibile e i locali sovrastanti le due palestre andrebbero risanati per evitare che lo stato di abbandono in cui versano comprometta la funzionalità e la sicurezza degli spazi sottostanti.
Per ciò che riguarda il secondo fronte si dovrebbe:
- Sollecitare le autorità militari competenti a: (i) rispondere positivamente alle ripetute richieste del Dirigente della Scuola Baccarini di restituzione del proprio spazio originariamente adibito a palestra della scuola ed attualmente inutilizzato e lasciato dall’Esercito in stato d’abbandono; (ii) considerare la possibilità di cedere al Comune gli spazi inutilizzati delle caserme di Via Labicana per la realizzazione di un impianto sportivo polifunzionale.
- Verificare che il progetto di ristrutturazione dell’Angelo Mai che ospiterà il ‘Viscontino’ preveda una palestra di dimensioni adeguate;
- Verificare con la Soprintendenza la possibilità di recuperare gli spazi sportivi dell’area di S. Croce in Gerusalemme;
- Esplorare la possibilità di un accordo con la Sapienza per la costruzione di una struttura sportiva nell’area di Via delle Sette Sale utilizzabile congiuntamente dall’Università e dalle associazioni sportive di quartiere.
- Verificare con la dirigenza scolastica del Galilei la possibilità di adibire parte degli enormi spazi della scuola a Palestra polifunzionale.
Non ci piace e ci piace
Non ci piacciono i negozi dell’Esquilino che basano la loro lucrosa attività sull’illegalità. E qui ce n’è uno dei (purtroppo) pochi esempi sui tanti che ci potrebbero essere in cui le autorità e le forze dell’ordine sono riuscite a far chiarezza e disporre sanzioni.
Così si presentava il negozio a via di Porta Maggiore prima delle feste natalizie verso la fine di novembre

chiuso, con i sigilli sulle serrande.
Così è ancora oggi, a marzo, chiuso e con i cartelli affittasi


A parte le scritte odiose sulle colonne e i sui muri è una nuova tintoria lavanderia self service a via Giolitti poco oltre la stazione dei Laziali gestita da personale cinese. Oltre la obiettiva utilità di tale esercizio constatiamo le insegne e le scritte in italiano, i macchinari di ultima generazione, il locale allestito più che decorosamente, personale cinese che parla l’italiano, rilascio di ricevuta fiscale e per ultimo (e non guasta) cortesia tutta orientale nel trattare i clienti. In una parola è questa l’integrazione che vorremmo vedere nel nostro rione (e non solo)…




