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Via Giolitti: un percorso nella Storia e nell’abbandono

Correva l’anno 1998, ci si preparava all’imminente cambio del secolo e molti erano preoccupati per il “millennium bug” una sorta di catastrofe informatica annunciata da alcuni “scienziati” dell’epoca che avevano previsto che diversi sistemi non avrebbero gestito il cambio di data. Esistevano già i cellulari ma nelle stragrande maggioranza dei casi servivano solo per telefonare o al massimo per scambiare brevi messaggi. Internet era già presente ma la tecnologia dell’epoca supportava solo testi e qualche immagine non troppo pesante. Da allora molte cose sono cambiate e quello che a quei tempi sembrava fantascienza è ora realtà. Ma una cosa è rimasta immutata, tale e quale: “il trenino” a via Giolitti con tutti i problemi che ha comportato (e comporta) senza che nessuna amministrazione in tutto questo tempo abbia mai preso delle decisioni in merito.

Ecco un filmato girato da un cineamatore nel 1998; beh, a parte la presenza dell’autobus 105 che per fortuna da tempo non passa più a via Giolitti per il resto potrebbe essere girato ieri.

Non ci credete che non è cambiato nulla? Ecco un un altro brevissimo filmato girato 22 anni dopo

Ed ecco la situazione attuale: maggio 2023

 

In un articolo di Roma Today pubblicato a luglio 2014 si esprimevano i dubbi e le paure per un’ennesima profonda voragine apertasi all’incrocio tra via Giolitti e Piazza di Porta Maggiore. Il link

Via Giolitti tra voragini e scavi archeologici: ora si teme per i palazzi

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Ma la storia di via Giolitti non è fatta solo di voragini e buche perchè di incidenti gravi con il trenino protagonista ce ne sono stati parecchi e solo per miracolo non ci sono state mai vittime

Ecco un filmato di Repubblica TV del 19 novembre 2011

Ed eccone un altro di Meridiana Notizie del 25 luglio 2016

Infine una carrellata di immagini raccapriccianti, quasi un film dell’orrore,  che testimoniano  come l’intersezione tra tram e trenino a Porta Maggiore abbia causato nel tempo innummerevoli gravi incidenti

Secondo il PUMS (Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile), a parte la trasformazione del trenino in tram, nulla muterà: non il tracciato che rimarrà quello attuale (ideato più di un secolo fa) con tutti i problemi e i pericoli che le immagini precedenti dimostrano, nè la modernizzazione di una linea che rimarrà ancorata a concetti ormai obsoleti e lontani anni luce dalle attuali realizzazioni nelle altre città europee ed italiane

Insomma  vedere via Giolitti, via unica per il suo patrimonio storico, archeologico ed artistico, così come immaginata dagli artefici del progetto vincitore del premio di architettura “Catel 2011”, rimarrà per sempre solo un sogno?

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“Se 25 anni vi sembran pochi” Sabato 13 maggio 2023 alle ore 11:00 incontramioci davanti al cd. Tempio di Minerva Medica

Sabato 13 maggio 2023 ore 11:00

CD. TEMPIO DI MINERVA MEDICA

Incontro promosso dall‘Associazione Abitanti di via Giolitti con la partecipazione di Esquilino Vivo e CPVP (comitato Piazza Vittorio Partecipata)

per discutere sulle prospettive, ancora avvolte nell’incertezza, della futura Linea G

23/10/22 “PEDALANDO – Il bici racconto della nuova mobilià” a Piazza di Porta Maggiore

23 ottobre 2022 ore 10:00

PIAZZA DI PORTA MAGGIORE

Pedalando

Il bici racconto della nuova mobilità

DOMENICA 23 OTTOBRE ORE 10 APPUNTAMENTO AL PUNTO INFORMAZIONE DI PIAZZA DI PORTA MAGGIORE PER “PEDALANDO”. BICICLETTATA ALLA SCOPERTA DELL’ITINERARIO DEL TRAM G SECONDO LA PROPOSTA DI METROVIA: DA PORTA MAGGIORE, VIA GIOLITTI, TERMINI, VIA NAPOLEONE III-VIA PRINCIPE EUGENIO, PORTA MAGGIORE, VIA PRENESTINA, VALLO DEL PIGNETO, SOSTA FINALE AL CIRCOLO ARCI SPARWASSER, VIA DEL PIGNETO 215.

Maggiori informazioni

Dai problemi attuali del trenino giallo a via Giolitti alle criticità della FUTURA LINEA G nell’analisi di Metrovia

Nuovo problema del “Trenino Giallo” a via Giolitti:   è stato necessario sospendere il servizio fin dalla notte del 25 giugno (e per cinque giorni consecutivi)  per consentire i lavori di ripristino dei binari con la sostituzione delle traversine all’altezza dell’incrocio con il tunnel di Santa Bibiana. Lavori necessari per il pessimo stato delle rotaie in diversi punti di via Giolitti ma inutili (e quindi denaro pubblico sprecato) tenendo presente  i cambiamenti che saranno comunque necessari  per il progetto  della nuova Linea G.

Ecco l’annuncio ufficiale sulle pagine istituzionali del sito di ATAC

Per lavori di rinnovo dell’infrastruttura ferroviaria, la circolazione della ferrovia regionale Termini-Centocelle sarà interrotta nei giorni 26, 27, 28, 29 giugno e riprenderà alle ore 13.00 del giorno 30 giugno.

 

I DETTAGLI

Sulla linea si svolgeranno lavori di rinnovo di alcune tratte dell’infrastruttura ferroviaria e per consentire lo svolgimento dei lavori, la circolazione sarà interrotta. Con queste modalità:

-26 giugno: circolazione interrotta intera giornata

-27 giugno: circolazione interrotta intera giornata

-28 giugno: circolazione interrotta intera giornata

-29 giugno: circolazione interrotta intera giornata

-30 giugno: circolazione interrotta sino alle ore 13. Riattivazione con la prima corsa alle ore 13.00 da Centocelle e alle ore 13.30 da Termini

ALTERNATIVE

Al posto dei treni potranno essere utilizzati i collegamenti:

-la linea bus 105

-tra Termini e Porta Maggiore: linee 5-14-50-105-A01-A10

-tra Termini e Sant’Elena: linee bus 50 e 105

Lungo il percorso della ferrovia Termini-Centocelle è attiva anche la linea Astral S04 che collega Termini (via Giolitti) a Centocelle con fermate:

-direzione Centocelle: piazza Vittorio, via Santa Croce in Gerusalemme, stazione Lodi MC, stazione Pigneto MC, via Casilina/Torpignattara, viale Palmiro Togliatti/Tulipani, stazione Centocelle MC

-direzione Termini: stazione Centocelle Mc, via Casilina/Torpignattara, Casilina/Sant’Elena, stazione Lodi MC, via Conte Verde, piazza Vittorio

LE FERMATE DEI BUS ALTERNATIVI

La linea 105, sulla via Casilina effettua fermata nelle corsie laterali nei pressi delle fermate ferroviarie. Faranno eccezione le fermate ferroviarie:

-Termini/Laziali: per utilizzare le linee bus 50 e 105 potrà essere utilizzata la fermata di piazza Vittorio (fermata tram)

-santa Bibiana: per utilizzare le linee bus 50 e 105 potrà essere utilizzata la fermata di via Principe Eugenio (fermata tram)

-Porta Maggiore: per utilizzare le linee bus 50 e 105 potrà essere utilizzata – in direzione Centocelle la fermata di Casilina angolo piazzale Labicano. In direzione Termini la fermata di piazza di Porta Maggiore angolo via di Porta Maggiore

-Ponte Casilino: per utilizzare le linee bus 50 e 105 potrà essere utilizzata – in direzione Centocelle la fermata di ponte Casilino (prima del ponte); in direzione Termini la fermata di piazza del Pigneto

-Sant’Elena: in direzione Centocelle si potranno utilizzare le linee 105-S04 dalla fermata Pigneto MC; in direzione Termini si potranno utilizzare le linee 50-105-S04 dalla fermata Casilina/Sant’Elena. La linea S04 è attiva nei giorni feriali escluso il sabato dalle ore 7.00 alle ore 10.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.00; al sabato, dalle ore 7.00 alle ore 10.00

Il nuovo progetto di trasformazione della linea Laziali Centocelle in tram, uno dei punti qualificanti del PUMS,  non elimina affatto  le criticità del  tratto che passa per via Giolitti dal momento che utilizza  lo stesso percorso. In questo video di Metrovia (Spiegone n. 20 dal tittolo “LINEA G IL NUOVO TRAM CHE NASCE GIA’ VECCHIO”) vengono spiegati, come al solito, con grande chiarezza e professionalità i problemi che il nuovo tram non risolverebbe rispetto all’attuale linea a scartamento ridotto e che ne farebbe un progetto assai costoso ma di dubbia utilità. Possibile che solo chi ha progettato la nuova LInea G non se ne renda conto?

E’ online il nuovo sito di Metrovia: tutti i chiarimenti sul progetto di una mobilità sostenibile per la città di Roma

All’inizio di quest’anno abbiamo pubblicato (e apprezzato) il progetto di Metrovia relativo alla riqualificazione di un luogo importante come Porta Maggiore. Ma Metrovia offre molto di più: è una vera e propria rivoluzione nella mobilità sostenibile urbana. La cura del ferro in una visione strategica e fattibile senza progetti faraonici ma puntando a utilizzare ed ottimizzare le strutture già esistenti e un programma di investimenti mirato a una vera strategia di interconnessioni e nodi di scambio. Tutto questo in un ottica di preservazione e, dove necessario, di rivalutazione del patrimonio monumentale e storico della città di Roma.

Nel nostro Rione non solo il bellissimo progetto di riqualificazione di Porta Maggiore e via Giolitti ma, finalmente, anche un piano di decongestione della Stazione Termini che invece i piani del PUMS mirano ad accentrare con nuove linee “Terminicentriche”

Ecco l’annucio su twitter e di seguito alcune tavole descrittive dell’attuale situazione dei trasporti su ferro nella città di Roma e come potrebbe cambiare con il progetto Metrovia.

 

Il nuovo sito Metrovia

I complimenti fanno sempre piacere, a maggior ragione quando arrivano per una buona causa

Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato un post (vedi) commentando in termini più che positivi il progetto di Metrovia relativo alla riqualifcazione di Piazza Porta Maggiore con la semplificazione dei tracciati tranviari e la creazione di una vasta area archeologica.

Ci fa piacere che gli ideatori del progetto ci abbiano menzionato commentando il nostro post con queste parole “l’approccio Metrovia trova una definizione perfetta.”

Il nostro sogno è passare dalle parole ai fatti e ridare a tutta la zona in questione quella dignità che diverse scellerate scelte del passato le hanno tolto.

Vorremmo anche ripresentare (vedi post) un brevissimo filmato della serie “Esquilino Tales – Master in comunicazione dei Beni Culturali” dal itolo “Passaggio” creato da Margherita Stisi. Il filmato, pur nella sua brevità, mette a nudo due aspetti negativi dell’attuale situazione di Porta Maggiore: il continuo passaggio di tram  intorno e attraverso il monumento e la mancanza totale di una illuminazione notturna.

Un progetto di Metrovia per l’area di Porta Maggiore e via Giolitti finalmente rispettoso dei tesori archeologici della zona

Innanzitutto una doverosa premessa: Porta Maggiore è il principale nodo tranviario di tutta Roma, non esiste alcun altra zona della città che veda il passaggio di tante linee di tram. E non solo nell’attualità ma anche nel PUMS il documento programmatico per la mobilità sostenibile del Comune di Roma. Ecco l’immagine del documento relativa a tutte le linee tranviarie che dovrebbero essere ideate nei prossimi anni in tutta Roma. Il centro nevralgico non è la Stazione Termini o un’altro luogo ma rimane Porta Maggiore con tutti i problemi che ne conseguono.

E questa è stata una scelta fatta nei decenni scorsi quanto mai discutibile (vedi foto accanto con le devastazioni all’area archeologica apportate per la posa dei binari) perchè il luogo in questione è un sito archeologico di eccezionale importanza e bellezza soffocato non solo dall’incessante traffico veicolare ma anche dal passaggio dei numerosissimi tram intorno e attraverso la porta. Purtroppo il PUMS non solo non cerca di migliorare la sitazione, ma, se possibile, addirittura la peggiora

E proprio partendo da questi presupposti che nasce il progetto di Metrovia, aumentare l’offerta dei mezzi pubblici su rotaia ma riqualificando la zona, semplificando e unificando i tragitti tranviari, limitando e ordinando il traffico veicolare e creando di fatto un parco archeologico di grande interesse e bellezza. Insomma un vero progetto che coniuga mobilità ed urbanistica. Ecco il filmato di Metrovia.

Per maggior chiarezza pubblichiamo anche due filmati esplicativi della linea che secondo il progetto Metrovia viene chiamata T1 che  non solo prenderebbe il posto dell’attuale Laziali Centocelle ma di fatto creerebbe un servizio di mobilità pubblica in grado di collegare numerose zone periferiche del quadrante sud est di Roma completamente prive di trasporti su ferro con il centro della città e con numerosi nodi di scambio. Il utto liberando finalmente via Giolitti.

E’ inutile dire che siamo completamente d’accordo con questa linea progettuale che riprende al 100% tutte le indicazioni, i consigli e le richieste che abbiamo formulato all’attuale amministrazione ma sono cadute nel vuoto : se vogliamo che Roma diventi finalmente una città europea dal punto di vista della mobilità bisogna dar vita a progetti di questo tipo altrimenti si rischia di spendere a vuoto montagne di fondi erogati per il miglioramento del trasporto pubblico ma che di fatto risolvono poco o nulla.

3 dicembre 2020: ramo sulla linea aerea del tram a via di Porta Maggiore. Deviati tram e bus.

Questa la notizia della mattina del 3 dicembre 2020

ma non ci si può meravigliare più di tanto.

Guardate questa fotografia: sempre a via di Porta Maggiore un albero è stato potato alla fine di agosto e i rami con gli onnipresenti nastri gialli dopo più di tre mesi sono ancora lì in stato di decomposizione insieme a rifiuti vari

Da allora non è venuto più nessuno nè dell’AMA per rimuovere i rami secchi, nè del Servizio Giardini del Comune per potare gli altri alberi. E’ ovvio che alle prime piogge  e alle prime folate di vento autunnali quei pochi poveri alberi rimasti (ndr. sono più gli alberi tagliati negli anni scorsi e mai ripiantati che quelli rimasti) abbiano avuto dei problemi. Segnaliamo che ormai è un fatto ricorrente quasi ogni anno di questi tempi (la foto seguente  è di ottobre 2018 ed stata scattata a via di Porta Maggiore)

e fortunatamente non ci sono stati mai feriti ma solo danni a cose e, ovviamente, disagi per la chiusura della via per sgomberare la strada dai rami caduti. Purtroppo temiamo che ci sarà il solito film già visto con il taglio di altri alberi per motivi di sicurezza senza che nessuno pensi mai  a ripiantarli. Addirittura su questo blog c’è un post analogo  sempre relativo agli alberi di via di Porta Maggiore del 2009 (vedi)!!!

Per questo nei giorni scorsi alcuni cittadini del Rione si sono dati da fare per piantare a proprie spese alcuni alberi in vie limitrofe a via di Porta Maggiore perchè stanchi di aspettare il Comune dopo anni ed anni di inutile attesa

Questo è il link su Facebook

https://www.facebook.com/groups/seidellesquilinose/permalink/1833425863462197

70 anni e non li dimostra

In questi giorni l’attuale Stazione Termini, costruita per la prima volta a metà dell’ottocento e completamente ristrutturata tra il 1938 e i primi anni del dopoguerra,  compie 70 anni (vedi articolo RailPost) essendo stata inaugurata ufficialmente il 20 dicembre del 1950. Il filmato dell’Istituto Luce (già da noi pubblicato nel 2017) è una fedele testimonianza degli avvenimenti di quel giorno

Divenuta l’hub più importante d’Italia per le comunicazioni ferroviarie nonchè il principale terminal per la mobilità pubblica locale si appresta ad ulteriori cambiamenti e ammodernamenti che vedranno la luce nei prossimi mesi e nei prossimi anni.

Per celebrare questo anniversario le FS hanno pubblicato alcuni brevi   ma interessanti filmati sull’account Facebook RailPostFS e avviato la condivisione di immagini scattate nella Stazione con i seguenti hastag #TERMINI70 e #RAILWAYheART

Via Giolitti: non solo i monumenti dimenticati ma pure le rotaie abbandonate e senza manutenzione

Nei giorni scorsi c’è stato un grave incidente a via Labicana, un tram è deragliato ed è andato a finire contro un autobus e due autovetture. Fortunatamente nonostante la gravità dell’accaduto c’è stato solo un ferito serio (il conducente dell’autobus). Di seguito il post di “Leggo” apparso   su Facebook.

Non è, purtroppo, la prima volta che succedono incidenti di questo tipo infatti meno di un anno fa il giornale “La Repubblica” registrò questo video per un analogo deragliamento di un tram.

Ancora una volta la scarsa manutenzione delle rotaie ha causato incidenti che solo per fortuna non hanno avuto esiti drammatici. 

Vogliamo documentare ora lo stato dei binari a via Giolitti, tenendo anche presente che negli anni passati si sono aperte numerose voragini sotto le rotaie.

 

Oltre a fare dei proclami trionfalistici sulla tranvia che verrà, non sarebbe il caso di provvedere a un minimo di manutenzione ordinaria per i binari attuali senza aspettare l’incidente?