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15/10/22 “Un albero per Leo” a Piazza Pepe

Sabato 15 ottobre 2022 ore 11:00

PIAZZA PEPE

Un albero per Leo

Sarà messo a dimora un Brachychiton nel giardino di Piazza Pepe, a Roma, in ricordo di Leonardo Carocci.

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03/10/22 “Giornata Nazionale delle vittime dell’immigrazione”

3 ottobre 2022
 

Giornata Nazionale delle vittime dell’immigrazione

 
La locandina e il programma della giornata di Lunedì 3 Giornata Nazionale vittime dell’immigrazione.
Nel pomeriggio ci sarà una camminata nel nostro Rione che partendo da Via Bixio attraverserà i luoghi principali tra cui Piazza Vittorio e Piazza Pepe, luogo identitario per la nostra rete, per concludersi a Spin Time con uno spettacolo teatrale di sole donne migranti.
E’ importante che la nostra rete di associazioni sia presente alla sosta in Piazza Pepe per testimoniare la nostra partecipazione al dramma che quotidianamente continua a contare vittime in tutto il mondo senza escludere gli spazi che viviamo
 

Municipio I: Chiesta la risoluzione appalto del giardino di via Pepe

Non vogliamo attribuirci dei meriti che non abbiamo ma qualche mese fa (per essere precisi il 6 aprile u.s.) iniziò la collaborazione con la dott.ssa Cardillo proprio con un articolo sul fermo dei lavori per il recupero del giardino di via Pepe (vedi). Alla luce di questi ultimi avvenimenti non possiamo che ripetere che qualsiasi progetto, specialmente nel campo della Pubblica Amministrazione, non può fare a meno di una attenta e meticolosa programmazione e pianificazione con particolare attenzione all’analisi dei rischi, altrimenti ci ritroveremo sempre con i soliti problemi di ritardi, richiesta di fondi supplettivi e in ultima analisi con lavori fatti male.

Ecco l’articolo apparso su “dire.it” del 21 luglio (cliccare per ingrandire)

Il recupero del giardino “Willy Montero Duarte” – riflessioni su storia, rischi e opportunità

Il post pubblicato qualche giorno fa da Esquilino Chiama Roma su Facebook (link al post) ci dà lo spunto per qualche riflessione sul progetto di recupero del giardino intitolato a Willy Montero Duarte, che ha preso il via da circa quattro mesi e i cui lavori dovrebbero giungere al termine in questa primavera.

Nel post veniva evidenziato come la parte dell’acquedotto visibile sia solo una porzione dell’opera, essendo gran parte dell’intera struttura sotterranea, a causa dello svolgersi degli eventi nel corso della storia, sia per cause naturali che per azioni umane.
Il fatto è suffragato dalle immagini, che riportiamo anche sopra: lo studio del Piranesi di circa tre secoli fa, la foto d’epoca (presumibilmente di fine ‘800) e il giardino ai giorni d’oggi.

Ogni attività di scavo prevista dal progetto nelle immediate vicinanze delle arcate avrebbe potuto portare alla luce il resto dell’acquedotto o magari altri reperti o scoperte interessanti dal punto di vista storico e artistico.

Ma se ragioniamo dal punto di vista della gestione di progetto, la questione ci induce ad alcune considerazioni.

Come ogni responsabile di progetto ben sa, scoperte inattese, sono imprevisti o rischi che, se non analizzati, pianificati e gestiti correttamente, mettono a repentaglio il raggiungimento degli obiettivi di progetto e nella quasi totalità dei casi compromettono il rispetto dei tempi e dei costi previsti.
Di fronte ad un imprevisto può talvolta interrompersi il ciclo di vita del progetto in attesa di prendere decisioni sulle azioni da intraprendere.
Bisogna interpellare i soggetti competenti, impiegare risorse e tempo, per individuare lo scenario di soluzioni possibili (che si può fare?) e il piano di azione (che faremo?) per affrontare ogni rischio, o anche le opportunità da cogliere.

La disciplina del project management insegna a considerare i rischi non solo in un’accezione negativa, poiché da essi possono nascere delle opportunità. L’importante è tenerne conto già in fase di pianificazione di progetto.

Nel ciclo di vita di un progetto, la pianificazione è la fase più impegnativa; quella in cui analizzando il contesto, gli obiettivi e i risultati da raggiungere, si deve redigere un piano, con le risorse a disposizione, che eviti le insidie del fallimento del progetto.
Perciò sono da prendere in considerazione anche i rischi da gestire.
Essi vanno in primo luogo individuati, poi analizzati per prevedere strategie che includono piani di monitoraggio e azioni per mitigarli, modi di aggirarli o affrontarli di fronte al loro verificarsi.
Il fine è quello di evitare aggravi di costo o ritardi del progetto, talvolta addirittura il fallimento.


Durante il lavoro di recupero del giardino, in fase di scavo per le opere di illuminazione, pare si siano ritrovati cunicoli della vecchia Centrale del latte di cui si era persa memoria; un evento che si è trasformato nell’opportunità operativa di utilizzare un tracciato preesistente e in una riscoperta di rilievo storico-culturale sull’utilizzo che quello spazio ha avuto nel corso del tempo.


Ogni progetto è unico!
Per progetti ancora più complessi, soprattutto se di riqualificazione del territorio in siti storici come quelli del rione Esquilino, ricco di un patrimonio artistico sotterraneo, la necessità di una iniziale analisi multidisciplinare che non trascuri problematiche, rischi e opportunità, diviene ancora più pressante.
Già in fase di definizione iniziale di ogni progetto andrebbero coinvolti i soggetti con le competenze necessarie e pensiamo ad esempio ad architetti, storici dell’arte, archeologi, professionisti di gestione progetto.

Porsi le giuste domande, individuare i potenziali problemi, analizzare e valutare gli eventuali impatti, prima ancora di pensare a proposte di soluzioni, permette di partire “con il piede giusto” e giungere ad una pianificazione che pone le basi per il successo del progetto…. e talvolta tramuta rischi negativi in opportunità che creano valore.

In attesa di giungere al completamento del progetto e di fruire del giardino di Willy il prima possibile, ci piace chiudere con qualche citazione di illustri personaggi, a proposito di problemi, soluzioni e opportunità.

Se avessi solamente un’ora per risolvere un problema, passerei 55 minuti a definire bene il problema e 5 minuti a pensare alle soluzioni (Albert Einstein)

Dovunque guardiamo su questa terra, le opportunità prendono forma dentro i problemi (Nelson Rockefeller)

Nessun problema può resistere all’assalto di una riflessione approfondita (Voltaire)

La mappa dell’immagine in evidenza è tratta dal sito https://laromanatoponomastica.weebly.com/esquilino.html 

Una tesi di Laurea sulla riqualificazione della zona di Piazza Pepe: una base interessante per ulteriori spunti e idee

Presentiamo il filmato tratto dal lavoro effettuato per la tesi di laurea di Elisa Labellarte sotto la guida del relatore arch. Andrea Grimaldi, Professore Associato di Architettura degli Interni dell’Università degli Studi ” La Sapienza”. La tesi è relativa alla riqualificazione della zona intorno a Piazza Pepe con particolare riguardo al Nuovo Mercato Esquilino.

E’ sicuramente un’ipotesi suggestiva, certamente di non facile realizzazione, ma non mancano spunti assai interessanti che potrebbero essere presi in considerazione anche per interventi di minore portata ma non per questo meno importanti.

Un aspetto che riteniamo fondamentale nella trattazione è l’importanza che viene riservata alla riqualificazione intesa come intervento globale: ogni progetto deve essere armonizzato con il contesto urbano e storico della zona e non deve essere fine a se stesso.

Per finire, questo è uno dei primi frutti degli incontri e dei seminari che sono stati fatti nei mesi e negli anni passati nel contesto del progetto “Esquilino chiama Roma”, che ci auguriamo dopo oltre un anno di sosta per le note vicissitudini relative alla pandemia possa riprendere quanto prima per affrontare nuovi temi sempre relativi non solo alla riqualificazione ma anche alla rivalutazione del Rione Esquilino con la fruizione di nuovi spazi già realizzati o in via di realizzazione

Cliccare per aviare la visione

Alcune immagini della cerimonia di intitolazione del giardino di Piazza G Pepe a Willy Montero Duarte

Nonostante il tempo inclemente una discreta folla che si è attenuta alle norme anti Covid19 ha presenziato alla cerimonia di intitolazione del giardino di piazza Guglielmo Pepe alla memoria di Willy Montero Duarte il ragazzo ucciso barbaramente lo scorso 6 settembre a Colleferro. Come ha sottolineato la Preidente del I Municipio Sabrina Alfonsi si tratta di una targa provvisoria in attesa di quella definitiva che sarà collocata nel giardino al termine dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione che partiranno nei prossimi giorni.

29 settembre 2020 Presentazione del libro “Quando eravamo liberali e socialisti” a Piazza Pepe

29 settembre 2020 – ore 17,00

Piazza G. Pepe

Presentazione del libro

Quando eravamo liberali e socialisti

Ancora un’iniziativa che avrà come cornice il giardino di piazza Pepe.
Martedì 29 settembre, alle ore 17, si terrà la presentazione del libro “Quando eravamo liberali e socialisti” di Guido Compagna.

Durante la serata, organizzata dal Municipio Roma 1 – Centro Storico, Giulia Urso dialogherà con Paolo Franchi, Fabio Martini e con l’autore.

Ettore Petrolini: Da Piazza Pepe al Padiglione delle meraviglie

Forse non tutti sanno che la carriera artistica di una delle icone del teatro comico italiano, e non solo, è legata fortemente al Rione Esquilino. Stiamo parlando di Ettore Petrolini prematuramente scomparso negli anni ’30 del secolo scorso ma capace di creare dei personaggi che sono rimasti  nella storia del teatro (Gastone, Nerone…).

Ebbene questo grande attore ha calcato i suoi primi passi nel mondo dell’arte scenica proprio a Piazza Pepe quando ancora era popolata da baracconi che proponevano attrazioni di qualsiasi genere, praticamente una sorta di Luna Park ante litteram (vedi foto del titolo). E fu lì che Giuseppe Jovinelli notò questo ragazzo e gli offrì, in seguito, la prima scrittura come una delle maggiori attrazioni per l’omonimo teatro che venne inaugurato nel 1910.

Alla fine della pagina il link dell’Archivio Teatrale della SIAE che racconta con dovizia di particolari  (con note autobiografiche dello stesso attore) il periodo della vita di Ettore Petrolini passato tra i baracconi di Piazza Pepe, le tournèe all’estero e la definitiva consacrazione con il primo contratto stipulato con il nuovo Teatro Jovinelli.

http://www.bibliotecateatralesiae.it/mostre/petrolini/jovinelli.asp

2020 Un’estate da ricordare per Piazza pepe

 

 Dopo decenni di abbandono il giardino di Piazza Pepe nell’area archeologica dell’acquedotto Anio Vetus prima che partano i lavori di restauro da parte del I Municipio è stato utilizzato in questa torrida estate per ospitare eventi di varia natura. Notevole il successo di pubblico che ha riscoperto, anche in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo a causa del coronavirus, il piacere di stare insieme e  di ascoltare buona musica come di vedere esibizioni sportive o partecipare alla presentazioni di libri.

Ecco in rapida successione gli eventi che hanno caratterizzato questa estate a Piazza Pepe

L’8 luglio si inizia con un concerto di musica Jazz con Peppe D’Argenzio e il quartetto Pepe (vedi post dedicato)

 

Il 21 luglio è un pomeriggio dedicato al pattinaggio su rotelle: diversi bambini mettono i pattini per la prima volta e alla fine applauditissime esibizioni di giovani atleti (vedi post dedicato)

Il 29 luglio è la volta del Concerto della Banda della Polizia di Roma Capitale (vedi post dedicato)

Il 30 luglio la presentazione del libro “Il signore gentile” alla presenza dell’autore Lino Bordin

 

Il 5 agosto la presentazione del libro “Il Mondo in un quartiere” alla presenza dell’autore Antimo Luigi Farro

Il 6 agosto la conferenza “Colonialismo e Postcolonialismo”

6 agosto 2020 Conferenza sul Colonialismo e Postcolonialismo a Piazza Pepe

Piazza Pepe

Giovedì 6 Agosto ore 19:30
Piazza Pepe

Conferenza sul Colonialismo e Postcolonialismo

 
una lettura geopolitica da Colombo al COVID-19, intervento di Gabriel Vignoli, docente di relazioni internazionali, commenta Carla Baiocchi.