E’ partita da qualche giorno un’iniziativa del Comune di Roma (vedi articolo sul sito istituzionale di Roma Capitale) : con una donazione di € 250 si potrà acquistare un albero dedicandolo a una persona o a un evento particolare. Sarà cura delle autorità competenti piantarlo nelle zone in cui c’è più bisogno magari anche suggerite dallo stesso donatore. Non sappiamo se il successo arriderà a questa iniziativa, 250 euro ci sembramo veramente tanti specie per tutti coloro (e sono sempre di più) che faticano ad arrivare alla fine del mese con stipendi e pensioni inferiori ai 1000 euro al mese. Comunque non vogliamo porre limiti alla Provvidenza ma nel contempo vorremmo ricordare al Comune e al I Municipio, in presenza di qualche donazione, lo stato assurdo in cui versa via di Porta Maggiore. In piena epoca Rutelliana si iniziò a tagliare alberi continuando fino ai giorni nostri (gli ultimi tagli i primi di agosto) senza che a nessuno fosse mai venuta in mente l’idea di ripiantarli. Spesso nel passato ci siamo occupati di questo problema pubblicando alcune foto di tronchi d’albero recisi, dicendo che ce ne erano molti altri ed esortando i lettori a farsi una passeggiata per rendersi conto personalmente della situazione. Stavolta facciamo di più : pubblichiamo tutte le fotografie degli alberi recisi e forniamo i numeri del problema : su 56 alberi 23 sono stati tagliati senza che venissero ripiantati. Non traggano in inganno alcune fotografie in cui sono visibili delle dracene molto sviluppate, sono state piantate negli anni passati dai propreitari dei negozi accanto per rendere meno desolato il panorama. Contestualmente in alcune fotografie sono visibili segni tangibili e inequivocabili di degrado urbano : rifiuti, targhette adesive, un palo pubblicitario (abusivo ?) al posto di un albero, scooter abbandonati. Insomma sarebbe ora di pensare seriamente e non solo a parole anche a via di Porta Maggiore.
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La triste storia di una buca
La pioggia a carattere torrenziale del 30 e 31 gennaio ha causato nella città centinaia di milioni di danni e ormai non si contano più le foto in rete di buche e voragini sparse in tutta Roma. La rabbia (che è sfociata anche in ironia) di residenti, automobilisti,ciclisti, pedoni, motociclicsti, pendolari e studenti è facilmente riscontrabile su blog e social network. Ma dare la colpa solo alle avverse ed eccezionali condizioni climatiche per quello che è successo non solo non aiuta per il futuro ma non è neppure un buon sistema di fare informazione. Ci riserviamo su post successivi di analizzare la situazione della città nel suo insieme in maniera più oggettiva possibile, ora vogliamo solo testimoniare attraverso delle foto scattate in periodi diversi come, da una parte un’errata progettazione prima e una carente manutenzione dopo, possono far sì che un problema non venga mai risolto e alla fine gravi in maniera pesante (moltiplicatelo per n volte per n buche) per le casse asfittiche del comune.
Via di Porta Maggiore presso l’incrocio con viale Manzoni 16 settembre 2013 : c’è una buca presso un tombino assai pericolosa e l’incessante traffico di autoveicoli privati e pubblici (tra cui i jumbo bus della linea 105) peggiora la situazione ad ogni passaggio. Scriviamo un post evidenziando anche altre carenze della via.
Passa qualche giorno e finalmente la buca viene rattoppata. ci rallegriamo del fatto ma siamo consapevoli che presto il problema si ripresenterà.
29 gennaio 2014, un giorno prima della pioggia devastante : non solo la buca si è riaperta ma adesso ce n’è anche un’altra davanti al tombino
8 febbraio 2014 la buca dopo l’alluvione. Come si vede la pioggia e il traffico incessante hanno solo peggiorato una situazione già precaria
Abbiamo detto che in origine il problema nasce da un’errata progettazione della corsia preferenziale, per carità, esteticamente riuscita e ben realizzata (in tutti questi anni non si è mai verificato un cedimento all’interno della stessa) ma, ahimè, troppo stretta per consentire il contemporaneo passaggio di tram e autobus specie in prossimità degli incroci. Il problema è : ha sbagliato il progettista a calcolare le misure degli ingombri oppure gli è stato comunicato che doveva essere una corsia per il solo passaggio dei tram e gli autobus sono stati aggiunti solo in un secondo momento quando il lavoro era stato già ultimato ? Il fatto è che gli autobus debbono transitare per la corsia adibita al traffico veicolare normale e sono costretti,data la larghezza, a passare su quel tombino non essendo possibile schivarlo come riescono a fare molti autoveicoli e motoveicoli. A questo si aggiunge la scarsa e raffazzonata manutenzione che nel corso degli anni è stata capace di mettere solo qualche toppa ma non di risolvere il problema a monte con un lavoro serio di consolidamento visto il peso (diverse tonnellate per ogni autobus che passa) e la frequenza di questi passaggi. Oltretutto un problema più grave a questo tombino provocherebbe un autentico disastro con la paralisi dei mezzi pubblici che provengono dal quadrante sud est della città perchè passano tutti lì con disagi indicibili per decine di migliaia di persone che li utilizzano giornalmente in assenza della fantomatica linea C della Metro. In conclusione la mancanza di programmazione prima in sede progettuale poi in sede di manutenzione provoca dei disagi che sfociano in veri e propri pericoli e in costi che crescono in maniera esponenziale. Alla fine di questa triste storia vorremmo testimoniare, invece, una cosa positiva (incredibile ma vero) : nel post del 16 settembre ci lamentammo tra l’altro anche delle strisce pedonali scomparse da tempo a via di Porta Maggiore. Non solo sono state ricondizionate ma, finalmente, anche con la vernice adatta che non scompare dopo pochi giorni e nonostante l’alluvione di fine gennaio sono ancora lì perfettamente visibili !
Domenica 1 dicembre stop per auto e moto nella fascia verde

Blocco della circolazione dalle 7,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 20,30
Domenica 1 dicembre dalle 7,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 20,30 stop totale del traffico privato nella Fascia Verde. Il blocco riguarderà anche i veicoli con permesso Ztl.
Previste delle deroghe: cliccare su questo link per l’elenco dei veicoli esentati in formato .pdf
La mappa della Fascia Verde in formato .pdf
Per conoscere la ‘classe ambientale’ della propria auto o moto, ovvero che tipo di Euro è, click qui .
Domenica 10 marzo stop per auto e moto nella fascia verde

Blocco della circolazione dalle 9 alle 18. Previste delle deroghe
Domenica dalle 9 alle 18 stop totale del traffico privato nella Fascia Verde. Il blocco riguarderà anche i veicoli con permesso Ztl.
Previste delle deroghe. In particolare, saranno esentati:
– gli autoveicoli a benzina e diesel EURO 5;
– i ciclomotori a 2 ruote con motore 4 tempi EURO 2;
– i motocicli a 4 tempi EURO 3;
– i veicoli alimentati a metano e a GPL;
– i veicoli muniti di contrassegno invalidi;
– i veicoli a trazione elettrica e ibridi;
– i veicoli adibiti a servizio di polizia e sicurezza;
– i veicoli adibiti al trasporto pubblico;
– i veicoli utilizzati per il trasporto di persone sottoposte a terapie indispensabili e indifferibili;
– i veicoli degli operatori dell’informazione in servizio, muniti del tesserino di riconoscimento e con attestazione della redazione;
– i veicoli che prendono parte alla ‘Benedizione degli Autoveicoli’, limitatamente alle ore di svolgimento dell’evento stesso, per i quali ne venga dimostrata l’effettiva partecipazione.
La mappa della Fascia Verde in formato .pdf
Per conoscere la ‘classe ambientale’ della propria auto o moto, ovvero che tipo di Euro è, click qui
Il provvedimento rientra tra quelli adottati dalla Giunta capitolina il 9 luglio del 2011, per la prevenzione e il contenimento dell’inquinamento atmosferico in osservanza delle disposizioni regionali e nazionali.
Domenica sarà inoltre obbligatorio nelle abitazioni mantenere i riscaldamenti a una temperatura massima di 18 gradi.
I servizi di Roma Capitale per le elezioni politiche e regionali 2013
Ricordiamo che in occasione delle elezioni politiche e regionali che si terranno domenica 24 e lunedì 25 febbraio alcuni uffici di Roma Capitale offriranno dei servizi atti ad agevolare tutti coloro che avessero problemi per esercitare il diritto al voto. Per notizie più approfondite, orari, indirizzi e numeri telefonici rimandiamo alla pagina dedicata sul sito istituzionale di Roma Capitale.
Elezioni 24 e 25 febbraio: i servizi di Roma Capitale per garantire il diritto di voto.
Campagna informativa “Falso ? No, grazie”
Il 29 maggio c’è stata la firma in Campidoglio per un protocollo d’intesa a favore della lotta alla contraffazione. La campagna ha preso il nome di “Falso, no grazie”. E’ un passo importante perchè, anche se purtroppo messo in secondo piano dalle notizie del terremoto in Emilia, testimonia come la lotta al falso sia finalmente riconosciuta anche a livello istituzionale come un problema di primaria impostanza sia per i capitali che muove sia per le infiltrazioni della mala vita organizzata nel nostro territorio e nel nostro rione.
Questo il testo ufficiale dal sito di Roma Capitale
Roma, 29 maggio – Vigili e doganieri insieme per combattere merce falsa e contraffatta. Siglato in Campidoglio un protocollo d’intesa tra Roma Capitale e Agenzia delle Dogane per lo scambio di informazione e competenze, in modo da combattere meglio contraffazione ed evasione fiscale.
La cooperazione tra Polizia locale di Roma Capitale e Agenzia delle Dogane durerà un anno e avrà l’obiettivo di individuare la filiera illecita e reprimere così la vendita di prodotti non a norma o del tutto falsi.
I vigili procederanno agli accertamenti e alla repressione delle frodi e della contraffazione, qualora, durante i servizi ordinari, vengano ravvisati elementi di illecito. L’Agenzia delle Dogane da parte sua metterà a disposizione la sua banca dati, insieme a risorse e tecnologie.
“Quando la merce arriva in strada – ha detto il comandante dei vigili Angelo Giuliani – la sfida è difficile da vincere. È importante fare un discorso a ritroso, lavorando sulle indagini a monte per capire i flussi della merce contraffatta. Roma è un museo a cielo aperto e la sua immagine viene danneggiata da queste persone che ingannano turisti e cittadini vendendo merce falsa”.
Il protocollo prevede anche una campagna di comunicazione per romani e turisti. La campagna “Falso? No, grazie!” prevede la distribuzione di pieghevoli informativi in più lingue, di locandine a forma di borsa da esporre in alberghi o negozi, nei luoghi più turistici, da piazza di Spagna a Fontana di Trevi, dai Fori Imperiali a Trastevere fino al Colosseo e piazza del Popolo. Anche un sito internet informerà e sensibilizzerà i consumatori sui rischi legati all’acquisto di prodotti contraffatti.“L’obiettivo è fare in modo che il fenomeno della contraffazione nei prossimi anni diminuisca”, ha spiegato l’ assessore capitolino alle Attività produttive Davide Bordoni.
La contraffazione dei marchi incide sull’economia, soprattutto per i danni provocati alle imprese, ma anche per le minori entrate per lo Stato. Va detto, inoltre, che dietro i prodotti contraffatti spesso si nascondono sfruttamento minorile e negazione dei diritti dei lavoratori. Da non sottovalutare, infine, il fatto che i materiali utilizzati, siano spesso lontani dagli standard di sicurezza previsti dalla legge.
Come sottolinea il presidente della Commissione Commercio di Roma Capitale, Ugo Cassone: “Per difendere la storia, la cultura, le tradizioni manifatturiere, i marchi del made in Italy e le migliaia di posti di lavoro che gravitano attorno a questo settore, e anche sulla scìa del recente inasprimento delle sanzioni per i reati di falso e per l’introduzione nel nostro Paese delle grosse somme di denaro che ne derivano, Roma Capitale promuove una campagna di informazione e sensibilizzazione dei consumatori sui rischi derivanti dall’acquisto di merce contraffatta”.
Il Consigliere comunale Maurizio Berruti, vice presidente della Commissione Personale e Statuto, che insieme al presidente della Commissione Commercio, Ugo Cassone, ha curato il progetto, ha dichiarato che la contraffazione delle merci e l’abusivismo commerciale determinano una illegalità destabilizzante per il mercato a grave discapito per il commercio onesto, l’intera filiera ad esso collegato e dei consumatori


