Archivi categoria: Legalità

Polizia Roma Capitale – Comunicati stampa del 26/03/2015

Vigili fermano bambini sfruttati addestrati al borseggio e all’accattonaggio

Interventi sulla linea metro A nel tratto Termini – Repubblica. Quattro i bambini in età di allattamento.

Continua senza sosta  l’attività di sorveglianza delle linee metropolitane capitoline da parte della Polizia Locale di Roma (Gruppo Sicurezza Pubblica Emergenziale)  e del personale ispettivo Atac. Questa volta ad essere fermati per accattonaggio e borseggio nel solo tratto metropolitano Termini–Repubblica sono state 17 persone, tra cui 12 minorenni, senza contare altri 4 bambini in età di allattamento sfruttati per mendicare. Gli identificati sono di nazionalità romena e bosniaca e provengono dai campi nomadi di Castel Romano, Aprilia e Candoni. I minori sfruttati saranno condotti presso una casa di accoglienza in attesa di disposizioni sulla patria potestà. Verrà insomma stabilito se saranno sottratti o meno alla custodia genitoriale e affidati a tutori. Proseguiranno anche nei prossimi giorni interventi simili volti a  garantire sicurezza e legalità anche sui mezzi di trasporto pubblico.

Esquilino, nuovi interventi della Polizia di Roma Capitale in mattinata.Prosegue l’attività dei Vigili nel contrasto delle illegalità commerciali. L’intervento oggi nell’area dell’Esquilino, ove gli agenti hanno riscontrato illegalità di diverso tipo. Sigilli ad una bilancia in un “compro oro”. Due attività di ristorazione chiuse per presenza di feci di topo e insetti, reati ambientali, rivenditori abusivi ed evasione dei tributi.

Alla fine l’evasione riscontrata è stata di 552.00 Euro, oltre a successivi accertamenti documentali: questo il bilancio odierno dell’ennesimo intervento condotto dalla Polizia Locale di Roma in collaborazione con Aequa Roma e Asl all’Esquilino, in via Gioberti, dove sono state riscontrate varie irregolarità amministrative, evasione fiscale e frodi in commercio. All’interno di un “compro oro” sono stati applicati sigilli ad una bilancia irregolare (senza bollino); due delle attività di  somministrazione alimentare al pubblico controllate sono state chiuse per presenza di “blatte orientalis” e feci di topo nei locali, quindi per gravi carenze igienico-sanitarie. Per due attività è scattata una denuncia per reati ambientali (canne fumarie irregolari). Addirittura uno dei venditori, di nazionalità cinese, nonostante avesse ricevuto parere contrario nelle autorizzazioni, vendeva regolarmente merce.  Le attività proseguiranno nei prossimi giorni.

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Polizia Roma Capitale
Comando Generale
Via della Consolazione, 4
00100 Roma
tel. 06.6769.1

Polizia Roma Capitale – Comunicato Stampa del 25/03/2015

Vigili della Squadra Vetture fermano alcuni veicoli del circuito Uber Black.

Importanti risultati della squadra vetture nei confronti del fenomeno del trasporto NCC irregolare in città. Tre veicoli appartenenti al circuito Uber sono stati oggetto di fermo amministrativo negli ultimi giorni.Le norme del trasporto pubblico a Roma indicano che un autista di Noleggio con Conducente (NCC) ha l’obbligo di restare nella rimessa fino all’effettiva chiamata del cliente. E quando un mezzo viene fermato al di fuori della rimessa sprovvisto di titolo di viaggio (la prenotazione stampata o “voucher”) la Squadra Vetture della Polizia di Roma Capitale interviene e scatta la sanzione: 169.00 Euro con sospensione della carta di circolazione, minimo per due mesi. Gli uomini del Gruppo Pronto Intervento Traffico hanno ieri sera fermato due Mercedes e venerdi un’altra, tutte appartenenti al circuito “Uber”, che appunto si trovavano nel centro della città in attesa delle chiamate ma senza Voucher. Utilizzando l’applicazione Uber, di fatto, gli autisti effettuavano servizio illegale di radio taxi. Altri controlli mirati al contrasto del fenomeno continueranno da parte della Polizia di Roma Capitale.

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Polizia Roma Capitale – Comunicato stampa del 23/03/2015

Vigili a caccia di borseggiatori, truffatori e sfruttatori di minori

Controlli serrati lungo le linee metropolitane A e B  e alle biglietterie della  stazione Termini. Fermati 5 adulti e 6 minori.

Borseggio, truffa, accattonaggio e sfruttamento di minori: questi i reati per i quali gli uomini e le donne dello  SPE  (gruppo sicurezza pubblica emergenziale) della Polizia Locale di Roma e personale ispettivo Atac hanno fermato  per l’identificazione cinque adulti e sei minori di nazionalità romena e bosniaca.

L’intervento odierno ha riguardato il tratto metropolitano Termini – S. Pietro e Garbatella – Termini. Appostamenti in borghese anche alle biglietterie automatiche, dove è stato colto in flagranza di estorsione un uomo che offriva aiuto nell’acquisto dei titoli di viaggio,  pretendendo denaro. Sequestrati anche strumenti musicali e amplificatori utilizzati per l’accattonaggio nei vagoni.  I minori sfruttati saranno condotti presso una casa di accoglienza. Nei prossimi giorni sono in programma altri interventi simili volti a contrastare l’illegalità diffusa, che tende ad incrementare con l’arrivo delle festività, così come nei periodi estivi.

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Quando il gatto non c’è i topi ballano

Via Guglielmo Pepe
Via Guglielmo Pepe

Via Guglielmo Pepe (quella del teatro Jovinelli per intenderci) per tutta l’estate è stata presidiata dalle forze dell’ordine (Carabinieri). Non si sono riscontrati episodi di accattonaggio, frequenti, in altri tempi, anche in quello che da anni avrebbe dovuto diventare “l’orto degli odori” (vedi) e la piazzetta risulta addirittura  pulita (solo un paio di bottigliette di plastica e qualche cartaccia per terra) tanto che non sembra neanche di essere all’Esquilino. E tutto questo perchè la sorveglianza della zona era assicurata  e nessuno provava anche solo a sporcare. Ma basta girare l’angolo e incamminarsi per pochi metri su via Giolitti per imbattersi in uno spettacolo del genere presso l’ex cinema teatro Apollo chiuso e abbandonato ormai da una quindicina di anni.

Via ex cinema Apollo
Via Giolitti ex cinema Apollo

Tra un pò, vedrete, che anche a via G. Pepe, visto che i Carabinieri hanno esaurito il loro compito, ritorneranno mucchi di bottiglie vuote, resti alimentari e accattoni con grande gioia dell’AMA che dovrà rifare gli straordinari per rendere accettabile e decorosa la piazzetta. Con questo non vogliamo dire che ogni via dovrebbe essere presidiata dalle forze dell’ordine, uno stato di polizia sarebbe opprimente per tutti, ma un maggior controllo e una maggiore severità nel contrastare e reprimere tutti questi fenomeni sarebbero auspicabili per ritornare a vivere in una città “normale”.

Per chiudere vorremmo ritornare sulla questione dell’Apollo. Non si dimentichi che il Comune è divenuto proprietario dell’immobile e quindici anni di abbandono sono veramente troppi. Se non ci sono fondi per poterlo restaurare ed utilizzare si prendano delle decisioni drastiche : si proceda alla cessione vigilando magari che l’eventuale acquirente lo destini ad un uso culturale ( cinema, teatro, sala polifunzionale), ma si faccia qualcosa perchè non si capisce a chi giovi mantenere un bene del genere in questo stato di abbandono e degrado.

Ma finirà mai questo scempio?

La città di Roma ha tanti e tali problemi  che ci vorrebbe una rubrica telefonica per elencarli tutti. Uno di questi, però, è talmente evidente che chiunque, anche se viene nella città eterna solo di passaggio, non può fare a meno di notare e di farsi un’idea poco lusinghiera sul decoro urbano della nostra città. Mi riferisco al fenomeno dei graffitari che ormai hanno insozzato non solo tutti i palazzi di Roma ma anche serrande, autobus, tram, metropolitane, furgoni e qualsiasi cosa che presenti una superficie per poter apporre scarabocchi.

Di seguito alcune foto scattate nel nostro rione, ma potrebbero essere altre migliaia e migliaia riprese in ogni altro angolo della città.

La cosa poi che dà enormemente fastidio è da una parte l’impunità di cui godono questi imbecilli che possono permettersi anche il lusso di prendersi gioco delle autorità competenti (in alcuni casi ci sono dei muri all’Esquilino ripuliti tante volte ma risporcati solo dopo pochi giorni) senza che nessuno prenda provvedimenti, e dall’altra addirittura l’autocelebrazione sui social network con tanto di fotogafie dei loro “capolavori”.

Ma negli ultimi giorni sono apparsi due articoli sulla stampa che aprono un piccolo spiraglio : se non altro c’è la prova che se le autorità competenti volessero ci sarebbero anche gli strumenti per reprimere questa moda che non fà altro che aumentare il senso di degrado e di abbandono che si respira sempre di più a Roma e in maniera specifica  nel nostro rione :

Da Roma Today del 02/04 : Termini: imbrattava con bombolette spay muri della piazza
Termini: imbrattava con bombolette spay i muri di piazza Cinquecento

 

Da Romafaschifo del 08/04 :

Il vandalo graffitaro Bosi devasta Roma indisturbato da 5 anni, poi fa mezzo graffito a Brescia e lo ricercano e identificano subito – See more at: http://www.romafaschifo.com/2014/04/il-vandalo-graffitaro-bosi-devasta-roma.html#sthash.sRtoBn7u.dpuf
Il vandalo graffitaro Bosi devasta Roma indisturbato da 5 anni, poi fa mezzo graffito a Brescia e lo ricercano e identificano subito – See more at: http://www.romafaschifo.com/2014/04/il-vandalo-graffitaro-bosi-devasta-roma.html#sthash.sRtoBn7u.dpuf

http://www.romafaschifo.com/2014/04/il-vandalo-graffitaro-bosi-devasta-roma.html

 

 

 

 

Adesso basta, questo è troppo !

Siamo in periodo elettorale e oltre alle tante amenità che sentiamo dire, i vari candidati fanno a gara per assicurare che le istituzioni saranno al fianco dei cittadini per aiutarli ad uscire da questo terribile momento che sembra non finire mai. Ma la realtà dei fatti, purtroppo , è un’altra. Leggete cosa è successo a questa signora che si è premurata di adempiere ai suoi doveri di cittadina (articolo da “Leggo” del 11/02/2013) per affiggere un cartello “Affittasi” nel cortile interno del suo stabile. E noi,invece.  cosa dobbiamo vedere ? Ecco una carrellata  di manifesti  elettorali  (impunibili ed impuniti !) affissi nel nostro rione .

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Anche un orbo riuscirebbe a leggere quello che c’è scritto

ma gli attacchini no, loro e i politici che li pagano si possono permettere questo scempio (quanti soldi ci sono voluti per posizionare queste nuove installazioni pubblicitarie che hanno bisogno anche dell’energia eletrrica e quanti soldi ci vorranno per ripulirle ?)

E i muri e i cassonetti nonostante divieti ed ordinanze sono sempre un boccone troppo prelibato per queste persone. La morale, purtroppo,  è la stessa : a pagare sono sempre i soliti con le istituzioni che con loro fanno la voce grossa e cercano tutti i cavilli possibili per ottenere cifre spropositate per l’entità della colpa  e i politici (o presunti tali) continuano, nonostante tutto, a sperperare denaro (si spera privato per i manifesti ma pubblico per ripulire) e risorse fregandosene non solo delle leggi ma anche del buo senso.

Nuova pubblicità : ce n’era bisogno ?

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Avvistate nel nostro rione nuove installazioni pubblicitarie (a viale Manzoni e a via di Porta Maggiore per l’esattezza). Quelle grandi, nelle foto, con la scritta posteriore “Spazio non utilizzabile” sono regolari e non abusive  con tanto di targhetta del Comune che ne attesta i riferimenti e l’esatta ubicazione. Il guaio è che si  assommano a quelle vecchie non sostituendole, rendendo così le nostre strade una sorta di un continuo spot pubblicitario. Un discorso a parte per quella più piccola a via di Porta Maggiore : non è del Comune e visto dove è stata posizionata qualche dubbio sulla sua regolarità viene spontaneo. Perchè è stata collocata nello spazio occupato una volta da un albero  tagliato negli anni scorsi.  Tutti gli appelli per ripiantare qualcosa in quella sede sono rimasti inascoltati adducendo la mancanza di fondi, ma un albero costa troppo e un impianto pubblicitario (si spera non abusivo) no ?

Campagna informativa “Falso ? No, grazie”

Il 29 maggio c’è stata la firma in Campidoglio per un protocollo d’intesa a favore della lotta alla contraffazione. La campagna ha preso il nome di “Falso, no grazie”. E’ un passo importante perchè, anche se purtroppo messo in secondo piano dalle notizie del terremoto in Emilia, testimonia come la lotta al falso sia finalmente riconosciuta anche a livello istituzionale come un problema di primaria impostanza sia per i capitali che muove sia per le infiltrazioni della mala vita organizzata nel nostro territorio e nel nostro rione.

Questo il testo ufficiale dal sito di Roma Capitale

Roma, 29 maggio – Vigili e doganieri insieme per combattere merce falsa e contraffatta. Siglato in Campidoglio un protocollo d’intesa tra Roma Capitale e Agenzia delle Dogane per lo scambio di informazione e competenze, in modo da combattere meglio contraffazione ed evasione fiscale.

La cooperazione tra Polizia locale di Roma Capitale e Agenzia delle Dogane durerà un anno e avrà l’obiettivo di individuare la filiera illecita e reprimere così la vendita di prodotti non a norma o del tutto falsi.

I vigili procederanno agli accertamenti e alla repressione delle frodi e della contraffazione, qualora, durante i servizi ordinari, vengano ravvisati elementi di illecito. L’Agenzia delle Dogane da parte sua metterà a disposizione la sua banca dati, insieme a risorse e tecnologie.

“Quando la merce arriva in strada – ha detto il comandante dei vigili Angelo Giuliani – la sfida è difficile da vincere. È importante fare un discorso a ritroso, lavorando sulle indagini a monte per capire i flussi della merce contraffatta. Roma è un museo a cielo aperto e la sua immagine viene danneggiata da queste persone che ingannano turisti e cittadini vendendo merce falsa”.
 
Il protocollo prevede anche una campagna di comunicazione per romani e turisti. La campagna “Falso? No, grazie!” prevede la distribuzione di pieghevoli informativi in più lingue, di locandine a forma di borsa da esporre in alberghi o negozi, nei luoghi più turistici, da piazza di Spagna a Fontana di Trevi, dai Fori Imperiali a Trastevere fino al Colosseo e piazza del Popolo. Anche un sito internet informerà e sensibilizzerà i consumatori sui rischi legati all’acquisto di prodotti contraffatti.

“L’obiettivo è fare in modo che il fenomeno della contraffazione nei prossimi anni diminuisca”, ha spiegato l’ assessore capitolino alle Attività produttive Davide Bordoni.
 

La contraffazione dei marchi incide sull’economia, soprattutto per i danni provocati alle imprese, ma anche per le minori entrate per lo Stato. Va detto, inoltre, che dietro i prodotti contraffatti spesso si nascondono sfruttamento minorile e negazione dei diritti dei lavoratori. Da non sottovalutare, infine, il fatto che i materiali utilizzati, siano spesso lontani dagli standard di sicurezza previsti dalla legge.
 

Come sottolinea il presidente della Commissione Commercio di Roma Capitale, Ugo Cassone: “Per difendere la storia, la cultura, le tradizioni manifatturiere, i marchi del made in Italy e le migliaia di posti di lavoro che gravitano attorno a questo settore, e anche sulla scìa del recente inasprimento delle sanzioni per i reati di falso e per l’introduzione nel nostro Paese delle grosse somme di denaro che ne derivano, Roma Capitale promuove una campagna di informazione e sensibilizzazione dei consumatori sui rischi derivanti dall’acquisto di merce contraffatta”.
 

Il Consigliere comunale Maurizio Berruti, vice presidente della Commissione Personale e Statuto, che insieme al presidente della Commissione Commercio, Ugo Cassone, ha curato il progetto, ha dichiarato che la contraffazione delle merci e l’abusivismo commerciale determinano una illegalità destabilizzante per il mercato a grave discapito per il commercio onesto, l’intera filiera ad esso collegato e dei consumatori

Il volantino ufficiale della campagna (file .pdf)

Un grazie alle Forze dell’Ordine, ma non basta…

Nei giorni scorsi abbiamo letto su diversi organi di stampa delle notizie riguardanti operazioni che le Forze dell’Ordine hanno effettuato nel nostro rione e che hanno portato all’arresto di spacciatori, ladri, truffatori e la chiusura di alcuni esercizi pubblici.

Ecco qualche links di questi articoli

LINK 1

LINK 2 

LINK 3

LINK 4

LINK 5

Purtroppo il fenomeno della criminalità e della microcriminalità è duro da estirpare e ancora domenica mattina ci si è imbattuti in episodi come quello della foto
Vetro infranto

Targhette adesive abusive

Raccogliamo lo sfogo del sig. Perfetti e pubblichiamo integralmente la sua e-mail di protesta contro le targhette adesive abusive che ricoprono praticamente tutti i cassonetti, i pali , i semafori, le serrande dei negozi del nostro rione e di tutta Roma. E’ inutile dire  che ci trova perfettamente d’accordo.

Cari blogger tutti,

ho deciso di inviare questa mail di denuncia, ma al tempo stesso di sfogo, rivolgendomi a persone che credo provino come me, lo stesso senso di rabbia e frustrazione per una città che ormai è completamente abbandonata a se stessa. Quello che mi appresto ad evidenziarvi è secondo me un tipo di degrado subdolo in quanto è andato diffondendosi negli ultimi anni poco alla volta, ritagliandosi di giorno in giorno sempre più spazi della città. Mi riferisco alle etichette adesive (di cui trovate alcune immagini in allegato alla presente) che pubblicizzano svuotacantine, imbianchini, elettricisti, tuttofare, corsi d’inglese, idraulici di quartiere, ecc. ecc. e che ormai sono presenti in ogni angolo della città, sia esso centro o perifieria. Se ci fate caso, potrete osservare queste etichette sui pali della luce, della segnaletica stradale, nei secchioni della spazzatura (in una foto allegata ho evidenziato anche quelle appiccicate all’interno del cassonetto), sugli stipiti laterali di ogni negozio, sopra le saracinesche, nelle cassette postali, praticamente ogni centimetro disponibile della città è occupato.
Personalmente, dopo aver viaggiato molto ed aver confrontato la mia amata Roma con le altre città del mondo (tra cui ad esempio Lima e Santiago del Cile, capitali di paesi molto più poveri del nostro) sono giunto ad un punto di saturazione e non sopportazione dello status quo. Non è possibile arrendersi così al degrado, mi sono detto. E così ho iniziato la mia personalissima campagna contro questo scempio che “appiccica” la città. Ho iniziato a fare informazione tra amici e parenti, invitandoli a sporcarsi le mani e a staccare queste odiose etichette (come faccio quotidianamente io, un po’ per dare esempio e molto per cercare di ridurre il degrado delle strade che frequento di più), ma in molti mi hanno detto che senza fare “vera” informazione, che coivolga una platea più vasta, la mia resta una lotta contro i mulini a vento. Io ho effettivamente dato ragione a chi mi ha detto queste cose per cui, dopo aver scritto, senza aver ricevuto risposta, al Messaggero e a Repubblica, ho pensato che nessun più di voi avrebbe potuto darmi retta.
Quello che vi chiedo è semplicemente di diffondere questa protesta, proprio come fate per tutti gli altri temi che trattate, magari anche semplicemente pubblicando questo mio sfogo.
Mi riterrò soddisfatto il giorno, spero a breve, in cui vedrò un altro cittadino indignato come me, che stacca dai muri e dai pali della luce queste fastidiose etichette che, tra l’altro, a mio avviso è molto divertente e liberatorio togliere!
Con questa mia ultima battuta vi saluto e vi ringrazio per essere arrivati a leggere fin qui; vi faccio infine i miei più sentiti complimenti per il modo civile in cui vi battete per il bene comune e per combattere il degrado.

Luca Perfetti

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