Oggi, 10 dicembre, altri tre alberi saranno abbattuti a via di Porta Maggiore e rimarranno altri tre monconi ! A questo punto vorrei chiedere al Comune di Roma se questa è la soluzione definitiva al problema degli alberi all’Esquilino (“Tagliamoli tutti, tanto a che servono danno solo fastidio”) o esiste un piano organico per ripiantare qualche nuovo albero in tempi brevi senza aspettare anni che diventano lustri e poi decenni ! In altre città, ma anche in altre zone di Roma per le feste natalizie si usa addobbare gli alberi con luci e festoni, all’Esquilino non solo dobbiamo fare a meno di luci e addobbi, ma adesso ci tolgono pure gli alberi ! Il tutto per rendere ancora più triste e grigia l’atmosfera natalizia di questo rione.
Archivi tag: Esquilino
Via di Porta Maggiore : il deserto degli alberi !
Come diciamo da tempo gli alberi dell’Esquilino sono vecchi e malandati ma proprio per questo avrebbero bisogno di maggiori cure. Visto che è da anni che aspettiamo che vengano potati perchè molti di essi rappresentano (o meglio rappresentavano) un pericolo per i passanti e le autovetture parcheggiate il Comune ha pensato bene di utilizzare una cura drastica : ecco come si presentano alcuni punti di via di Porta Maggiore.


Già un anno fa abbiamo messo in evidenza questo problema (vedi) e abbiamo chiesto che venissero piantati altri alberi al posto dei monconi che da tempo immemore ci sono a viale Manzoni e via di Porta Maggiore ma la risposta è stata questa : altri abbattimenti e altri monconi! Invitiamo a fare due passi in questa via per rendersi conto dell’atmosfera lunare che si respira, altro che boulevard !
Pulito !
Sabato mattina una bella sorpresa : il tabellone con la cartina del rione con tutti i punti di interesse a via Giolitti angolo viale Manzoni era pulito e di nuovo fruibile dai turisti !
E’ solo una piccola goccia nell’oceano dei problemi dell’Esquilino, ma per una volta lasciateci credere che il nostro blog serva a qualcosa !
Anche perchè i tabelloni vicini non sono stati puliti e sono stracarichi di manifesti elettorali.
Ma chi ci è passato, Attila?
Sabato 21 novembre verso le 19,30 un rumore di tamburi e un intenso vociare ha annunciato l’ennesima manifestazione che in questo caso passava per viale Manzoni. Non voglio entrare nel merito del problema dei troppi cortei che si fanno a Roma quasi senza regole con le logiche conseguenze (traffico impazzito anche a quell’ora di sabato in questo caso), ma vorrei puntare il dito sulla civiltà dei dei manifestanti. Ecco come si presentava il muro di un palazzo di viale Manzoni la mattina seguente : scritte manifesti e graffiti per ogni gusto.


Ora dovranno passare le squadre del comune per ripulire il tutto con aggavio di costi sulle già traballanti casse del comune, ma mi chiedo era proprio necessario fare tutto ciò ? Non bastava forse manifestare senza imbrattare i muri ? E le forze dell’ordine che accompagnavano il corteo non potevano impedire un simile scempio?
Ci risiamo, complimenti !
Complimenti a tutte le forze politiche che in vista delle prossime consultazioni regionali hanno ricominciato ad imbrattare i muri della nostra città con i loro manifesti elettorali. Ma non solo, all’Esquilino, se possibile hanno fatto di più ! In uno dei pochi post positivi di questo blog (vedi) ci congratulammo con chi aveva avuto l’idea di installare questi cartelloni con la cartina del rione e delle zone limitrofe con tutti i luoghi di interesse turistico ben segnalati. PIù volte ho visto turisti guardarli con attenzione per scegliere un itinerario adatto alle loro esigenze. Sono però durati poco più di due mesi, poi qualche attacchino avrà pensato “perchè lasciare uno spazio del genere senza manifesti elettorali ?'” e oplà il gioco è fatto !


Come è facile vedere su questo argomento i politici hanno raggiunto un accordo bipartisan !
Megaparcheggio sì, megaparcheggio no
Ritorno al passato o al futuro ?
In quell’incredibile contenitore senza fondo che è internet abbiamo trovato questa foto d’epoca scattata tra la fine del secolo XIX e l’inizio del secolo XX che ritrae il Ninfeo degli Horti Liciniani .
Come è facile vedere manca la ferrovia Roma Fiuggi che verrà costruita solo qualche anno dopo. In compenso il monumento gode di una dignità oggi del tutto sconosciuta dovendo convivere con pali, fili elettrici, treni ed automobili. Partendo da questa fotografia cerchiamo di ripristinare grazie ai prossimi eventi epocali che interesseranno questa zona dell’Esquilino le condizioni di vita che si presumono dall’immagine perchè non solo il monumento ma anche e soprattutto gli abitanti di via Giolitti ne trarranno notevoli benefici.
E la cultura che fine ha fatto ?
Anni fa quando si iniziò a parlare della riqualificazione (termine il cui abuso ha raggiunto obiettivamente livelli intollerabili) del rione Esquilino da parte del Comune si fece della cultura un asse portante di questo argomento ristrutturando prima il teatro Ambra Jovinelli e acquisendo poi la proprietà del cinema Apollo per farne un centro culturale polifunzionale. La situazione oggi dei due teatri è a dir poco drammatica :
Il teatro Ambra Jovinelli al centro di vari problemi ( vedi post) ha chiuso i battenti e non si sa se e quando riaprirà. Sintomatico il fatto che il sito internet è rimasto fermo alla scorsa stagione. E che sia un problema non trascurabile lo testimonia anche il fatto che insieme al teatro ha chiuso anche il bar e il distaccamento dei vigili urbani

Peggiore se possibile la situazione dell’Apollo perchè i lavori di ristrutturazione non sono mai iniziati nonostante la presenza (da anni) a via Cairoli di un bel cartello “Roma per Roma” con tanto di nome e cognome di progettista, direttore dei lavori etc.

Ma il degrado si sta riaffacciando prepotentemente : non solo graffiti a go-go sui muri e sulle serrande ma addirittura una vecchia porta sfasciata abbandonata dinanzi ad una delle entrate.

Chiediamo quìndi al Comune di non sperperare un simile patrimonio. Un teatro restaurato non più di dieci anni fa e già chiuso non è uno schiaffo solo alla cultura ma anche al buon senso. E il perdurante abbandono dell’Apollo non è certo un bel biglietto da visita per una città che vorrebbe essere in prima fila per attività culturali, mostre e musei. Non perdiamo un’altra battaglia come è stato fatto a suo tempo con Piazza Vittorio, via Giolitti con il nuovo parcheggio sulla Stazione Termini e la dismissione della ferrovia Laziali Pantano con l’avvento della Metro C potrebbe divenire un punto di ritrovo ogni giorno per migliaia di persone attratte dalle eccezionali ricchezze archeoligiche e dall’offerta culturale di ben due teatri ! Cerchiamo una volta tanto di non essere nè ciechi nè sordi e di guardare aldilà del proprio naso : un’opportunità come quella che che sta per arrivare per ridisegnare e riqualificare veramente la parte più problematica dell’Esquilino sarà difficile che ricapiti .
Il dente cariato ha ripreso a curarsi
Inserito originariamente da esquilino
Da qualche mese sono ripresi i lavori per terminare l’edificio che in Piazza Vittorio ospiterà i nuovi uffici dell?ENPAM (Ente Nazionale Previdenza ed Assistenza Medici). Anche se con considerevole ritardo rispettto ai tempi previsti a causa di un ennesimo ritrovamento archeologico tra qualche mese potremo finalmente rivedere la piazza se non nel suo originale aspetto architettonico almeno nella sua interezza urbanistica. A suo tempo ho espresso qualche riserva sulla bontà dell’architettura spero ad opera finita di essermi sbagliato, ma la cosa importante è che oltre l’insediamento degli uffici l’ENPAM dia seguito al progetto di ulteriore riqualificazione della piazza (linee guida del progetto complessivo) privilegiando i fatti e non le parole come purtroppo è stato fatto fino a quaesto momento per molti interventi di riqualificazione nel rione Esquilino.
Buche, sempre buche, fortissimamente buche

Prendo in prestito dal blog di Kenpachi (vedi) questa foto che testimonia che fin dall’estate del 2008 si è lavorato a Porta Maggiore per il rifacimento totale del manto stradale, lavori terminati in maniera definitiva solo a giugno di quest’anno. Puntuale, dopo neanche quattro mesi, è arivata una ditta che lavora per una delle società dei pubblici servizi ed ha iniziato a sfasciare di nuovo e rattoppare alla meglio la strada all’altezza dell’incrocio con via di Porta Maggiore. Finalmente la cosa non è passata inosservata e qualcuno al comune ne ha tratto delle conseguenze (vedi articolo de “Il Tempo” del 19 ottobre). Da parte nostra delle semplici considerazioni :
gli interventi alle reti sotterranee dei pubblici servizi posono essere di due tipi
- Pianificati, ed allora occorre la massima collaborazione tra i vari enti deputati alla manutenzione delle strade e le società dei pubblici servizi (ACEA, ENEL, Telecom , Italgas etc.) per concordare gli interventi in maniera tale da non buttare via inutilmente il denaro pubblico che si spende per ripavimentare le strade. E nel secolo XXI non mancano certo gli strumenti (informatici e non) per arrivare a dei risultati soddisfacenti.
- Di emergenza. Ma qui vale il discorso che chiunque abbia necessità di scavare per effettuare una riparazione debba ripristinare il manto stradale nelle stesse condizioni in cui era prima dello scavo specie se erano stati effettuati dei lavori di ripristino da breve tempo.
Basterebbe lavorare con queste direttive per rendere la vita meno difficile dando per scontato il fatto che a Roma non sia stato mai possibile progettare una rete di tunnel (come hanno tante altre capitali e città nel mondo) che renda possibile l’ispezione e la riparazione delle reti sotterranee senza dover sfasciare le strade ogni volta che se ne presenta l’esigenza.


