c/o Itis Galilei ingresso laterale di via Bixio, 80/a
(angolo via Conte Verde) – Roma
THE PARIS OPERA
un film di Jean-Stéphane Bron
Francia 2017, 110 min. IN ESCLUSIVA IN VERSIONE ORIGINALE SOTTOTITOLATA
DIETRO LE QUINTE DEL PALCOSCENICO PIU’ FAMOSO D’EUROPA C’E’ UN MONDO CHE NON IMMAGINI
Autunno 2015. All’Opera di Parigi, Stéphane Lissner sta ritoccando gli ultimi dettagli per la sua prima conferenza stampa in qualità di regista. Dietro le quinte, attori e troupe si preparano per alzare il sipario su una nuova stagione con il Mosè e Aronne di Schoenberg. Ma l’annuncio di uno sciopero e l’arrivo di un toro nel ruolo di supporto complicano le cose. Al tempo stesso, un promettente cantante russo inizia a frequentare l’Accademia dell’Opera. E proprio negli ingressi dell’Opera Bastille il suo destino si incrocerà con quello di Bryn Terfel, una delle più grandi voci del suo tempo…
Mentre la stagione va avanti, nuovi personaggi fanno il loro ingresso arricchendo la scena di un vero e proprio documentario sull’Opera. Lo sfondo però si fa tragico quando Parigi sprofonda nel cordoglio per gli attacchi terroristici. Sebbene lo spettacolo debba andare avanti a tutti i costi, non c’è fine ai problemi per il nuovo direttore. Il celebre coreografo Benjamin Millepied abbandona la nave non appena ottiene il ruolo di direttore del balletto del Palais Garnier. I preparativi per l’opera della durata di sei ore di Wagner, Die Meistersinger, riuniscono la compagnia.
A tratti ironica, leggera e crudele, includendo musica e balletto, l’Opera di Parigi concentra le sue attenzioni sulle grandi passioni e racconta la storia della vita dietro le quinte di una delle location di arte performativa più prestigiose al mondo.
Regia: Jean-Stéphane Bron – Cast: Lionel Baier, Ursula Meier, Frédéric Mermoud – Direttore della fotografia: Blaise Harrison – Montaggio: Julie Lena – Suono: Etienne Curchod – Produzione: Les Films Pelléas – Distribuzione: I Wonder
Testo e Liriche: Eric Idle
Musiche: John Du Prez
Traduzione e adattamento: Rocco Tanica
e con Pamela Lacerenza, Andrea Spina, Umberto Noto, Giuseppe Orsillo,
Filippo Musenga, Thomas Santu, Luigi Fiorenti
Ensemble: Michela Delle Chiaie, Greta Disabato, Federica Laganà, Maria Carlotta Noè,
Simone De Rose, Daniele Romano,Alfredo Simeone, Giovanni Zummo
Direzione Musicale: Angelo Racz
Coreografia: Valeriano Longoni
Scene: Giuliano Spinelli
Costumi: Lella Diaz
Disegno Luci: Alin Teodor Pop
Disegno Audio: Edoardo Priori
Foto di Gabriele Giannini e Gianluca Colombo
Ufficio stampa: Rocchina Ceglia
regia di CLAUDIO INSEGNO
L’Associazione Abitanti di Via Giolitti – Esquilino da molti anni sta cercando di portare avanti un discorso di civiltà relativo alla risoluzione dei problemi che la linea ferroviaria Laziali Giardinetti provoca nei confronti sia dei residenti che devono subire continue vibrazioni nelle loro abitazioni accompagnate da rumori spesso insopportabili sia nei confronti dei palazzi e soprattutto dei monumenti della via sottoposti a sollecitazioni che specie nel caso del cd. Tempio di Minerva si sono rivelate al di sopra di ogni ragionevole limite di sopportazione. Purtroppo in Italia, paese leader nel mondo per numero di monumenti e siti archeologici, non esiste una legislazione che tuteli il patrimonio artistico e monumentale da questo punto di vista: le vibrazioni causate dal traffico, sia esso veicolare, ferroviario o tranviario. Ma il buon senso e la ragione dovrebbero prevalere nelle decisioni di chi amministra un bene pubblico così importante e delicato come il patrimonio monumentale di Roma.
Negli ultimi anni siamo stati anche bersagliati e insultati da chi non vuol capire che la nostra posizione critica nei confronti della linea Laziali Giardinetti non scaturisce da una visione retrograda del trasporto pubblico ma dall’evidenza dei fatti. Fatti che avrebbero dovuto evitare, già un secolo fa, di far passare una ferrovia così vicina a monumenti importanti come il cd. Tempio di Minerva Medica e la Chiesa di Santa Bibiana.
Con l’eccezione di alcune rilevazioni eseguite negli anni ’90 che, pur di parte (commissionate dal Comune di Roma, vedi nostro post del 2016), avevano attestato in maniera inequivocabile delle vibrazioni anomale nel palazzo di fronte al Tempio (n. civico 401 di via Giolitti), fino ad oggi, ci si basava su sensazioni soggettive che pur non potendo essere smentite o sottovalutate rimanevano insufficienti per un’azione efficace nei confronti di chi non vuol capire o fa finta di non capire e vuole perseverare in questa assurda decisione di mantenere la ferrovia a via Giolitti.
Finalmente dopo anni di misurazioni da parte di un ente, l’ENEA, la cui autorevolezza è al di sopra di qualsiasi ragionevole contestazione o dubbio, sono stati pubblicati i primi dati relativi a queste rilevazioni contestualmente ai metodi rigorosamente scientifici e rispondenti a standard internazionalmente riconosciuti e alle apparecchiature utilizzate per arrivare a questi risultati.
Ebbene le risultanze sono sconvolgenti anche aldilà delle certezze che noi residenti avevamo da sempre: i dati certificano per quanto riguarda la parte esterna del Tempio di Minerva Medica, quella con il “trenino” che passa accanto alle mura del monumento, il superamento del limite fissato in Germania (vista l’assenza di una analoga regolamentazione italiana) per questo tipo di situazioni di circa 10 volte. E non si pensi che il limite tedesco sia quello piu gravoso da rispettare perchè in Svizzera esiste una normativa ancora più severa. E non ci sono dubbi, è il trenino a causare le vibrazioni che superano di gran lunga i limiti perche nè il traffico ferroviario da e per la Stazione Termini nè il traffico veicolare di via Giolitti originano vibrazioni che possano destare allarme come ampiamente dimostrato da questa documentazione.
Di seguito le immagini dei grafici e delle conclusioni estrapolate dagli articoli pubblicati e i link per chi volesse leggerli integralmente (in lingua inglese).
Fig. 1: La strada con la linea Laziali Centocelle che passa accanto al monumento e le linee ferroviarie che passano vicino al tempio di Minerva Medica. Le varie posizioni scelte per i sensori utilizzati per le rilevazioni.Fig. 2: I valori PCPV (Peak Component Particle Velocity) misurati all’esterno del cd. Tempio di Minerva Medica raggiungono quasi i 20 mm/s. La normativa svizzera limita questo valore a 1,5 mm/s quella tedesca 2,5 mm/s
Fig 3: Fotografia aerea del cd. Tempio di Minerva Medica e un’immagine del lato nord ovest che evidenzia i restauri effettuati nella parte superioreFig. 4: Il grafico che confronta i valori di PCPV rilevati al passaggio del traffico veicolare, dei treni e del “trenino” chiamato tram per distinguerlo dalle altri mezzi di trasporto.. Le risultanze sono chiare e non necessitano altre spiegazioni. I picchi notevolmente più elevati sono quelli registrati al passaggio del “trenino”.Fig. 5: Le conclusioni. “Mentre il traffico stradale non rappresenta una causa di vibrazioni,le stesse originate dal passaggio del “trenino” in via Giolitti producono notevoli valori di PCPV in alcuni punti delle fondazioni.”