Le Mura Serviane sono uno dei monumenti tra i più antichi della Storia di Roma. Spesso sottovalutate ma mai ignorate per la loro imponenza e maestosità sono sicuramente uno dei tanti tesori del Rione Esquilino.
Nel post seguente dall’account Facebook di Turismo Roma la storia sintetica oltre che una splendida fotografia delle Mura accanto alla Stazione Termini
Ma le Mura sono presenti anche all’interno del giardno di Piazza Manfredo Fanti
e a via Carlo Alberto sporgenti dal muro del palazzo costruito accanto alla chiesa di San Vito e a poca distanza dall’Arco di Gallieno ex Porta Esquilina delle antiche Mura Serviane
La prossima immagine mette a confronto le Mura Serviane (in rosso) con quelle Aureliane (in nero) edificate nella seconda metà del III secolo d.C.
Per maggiori informazioni sulle Mura Serviane l’articolo sul sito della Sovrintendenza Capitolina ai beni culturali (vedi)
Una nuova app “Y&Co” (You & Colosseo) sarà scaricabile gratuitamente da gennaio negli store. Promossa dal PArCo (Giulia Giovanetti, Paola Quaranta, Federica Rinaldi e Andrea Schiappelli) con la realizzazione di Ruschena’s Project, vuole essere più di una App: è un’esperienza di visita del PArCo (Parco Archeologico del Colosseo) da vivere sul posto e da remoto, con audio-videoguide in 9 lingue, audiodescrizioni per non vedenti in italiano e inglese, videoguide nella lingua dei segni italiana (LIS) e inglese (ASL) e contenuti speciali per bambini in italiano e inglese con animazioni a cura di Silvio Costa. La APP accompagna i visitatori in un viaggio nella conoscenza del patrimonio archeologico del PArCo, dal Foro Romano al Colosseo attraversando il Palatino e il Museo omonimo nel segno del Design for all. I contenuti saranno accessibili anche grazie ai Qr-code posizionati lungo i percorsi proposti.
Ieri mattina abbiamo effettuato la distribuzione dei buoni e della spesa sospesa, un sentito ringraziamento agli Esercenti e agli Acquirenti dei nostri piccoli esercizi alimentari per il massiccio contributo di buone cose da mangiare che si è aggiunto alla Spesa Sospesa del Municipio I portata da Binario 95. Menzione speciale va alla GARA DI PANNOLINI tra le nostre due Farmacie, una gara di generosità che segna un magnifico EX-AEQUO tra Giuseppe e Nicola…grazie a tutti e due e vediamo i risultati della nuova manche di Lunedì 21.
anche le donazioni sono andate niente male, il Natale si avvicina quindi Vi ricordo il nostro IBAN:
ORA D’ARIA
Banca BPM spa
Iban IT68I0503403221000000031072
Con la causale: Portici Aperti
GRAZIE
p.s. dopo l’IT68 c’è un i maiuscola fate attenzione, non è un 1
Come abbiamo più volte fatto presente il complesso archeologico delle Terme di Diocleziano, una delle sedi del Museo Nazionale Romano, è enorme e a tutt’oggi esistono degli ambienti poco conosciuti e/o chiusi al pubblico ma non meno importanti e interessanti. Una delle iniziative che sono state intraprese in questo lungo periodo di stop forzato dovuto alle norme anti contagio al coronavirus è proprio quella di far conoscere attraverso nuovi mezzi di comunicazioni questi ambienti con spiegazioni chiare ed esaurienti.
Si inizia con l’aula VI, un ambiente in fase di restauro e non ancora aperto al pubblico. All’interno la riproduzione in gesso in scala 1:1 del portale del Monumentum Ancyranum (Tempio di Roma e Augusto ad Ancyra attuale Ankara in Turchia) eseguita in occasione della grande mostra del 1911 allestita per i festeggiamenti del cinquantenario dell’unità d’Italia.
Oltre alle notizie storiche ed archeologiche anche diverse curiosità sulle varie utilizzazioni di numerosi ambienti delle Terme di Diocleziono fino all’inizio del ‘900. Ecco la breve presentazione del Museo Nazionale Romano e il filmato relativo all’aula VI
Quanti spazi inesplorati, quante opere sconosciute sono racchiuse nel Museo nazionale Romano? Iniziamo oggi a scoprirle con MNR svelato!
A scanso di equivoci non è un articolo che parla di gastronomia ma della fontana monumentale da poco restaurata che si trova all’interno del giardino “Nicola Calipari” di Piazza Vittorio, opera di Mario Rutelli, bisnonno dell’ex sindaco di Roma Francesco, che venne così soprannominata dal popolo romano subito dopo la collocazione provvisoria sulla fontana delle Naiadi a Piazza della Repubblica allora Piazza dell’Esedra.
Faccciamo un pò la storia di questo gruppo monumentale e della fontana delle Naiadi a Piazza della Repubblica cercando di accompagnare il tutto con delle immagini d’epoca
Fig. n.1 – Piazza delle Terme l’attuale Piazza della Repubblica nel 1880
Questa è Piazza della Repubblica come si presentava nel 1880. In realtà allora si chiamava Piazza delle Terme e praticamente non c’era nulla, nè la fontana nè i palazzi progettati in seguito dall’architetto Koch (Fig. n. 1). In realtà l’architetto francese Nenot aveva appena vinto un concorso per erigere in questa piazza un monumento celebrativo a Vittorio Emanuele II, ma si cambiò idea e si pensò di spostare il monumento commemorativo accanto al Campidoglio avviando un nuovo concorso per la costruzione dell’odierno “Vittoriano”. Quindi si decise di spostare la fontana che era stata costruita un centinaio di metri prima dalla parte della stazione Termini (fig. n.2) al centro della piazza delle Terme (ora Piazza della Repubblica) anche perchè dopo solo pochi anni la fontana aveva bisogno di interventi per ripristinare molti zampilli che non funzionavano più (Fig. n. 3 e n.4)
Fig. n. 2: La Fontana di Termini quando era ancora praticamente nell’attuale giardino di via delle Terme di Diocleziano
Fig. n.3: La fontana nella vecchia collocazione avrebbe bisogno di interventi per ripristinare il funzionamento originario
Fig. n.4: La vecchia fontana è quasi all’asciutto
Per cui si decise di costruire una fontana monumentale al centro della Piazza che sarebbe stata rinominata Piazza dell’Esedra.
Ecco una foto di un avvenimento nella nuova piazza con la fontana appena costruita (Fig. n.5)
Fig. n. 5: La nuova fontana a Piazza dell’Esedra
Ma la fontana era spoglia e sicuramente aveva bisogno di qualche ornamento per far bella mostra di sè specialmente per il 1888 quando arrivò a Roma in visita ufficiale Guglielmo II, re di Germania, Per pensare di ornarla con gruppi monumentali non c’era il tempo necessario e quindi si affidò il progetto ad Alessandro Guerrieri che pensò ad una soluzione temporanea con l’alto zampillo centrale e 4 leoni laterali da sostituire in seguito con delle statue (fig. n.6).
Fig. n.6: La fontana con i 4 leoni
Nella figura n. 6 oltre alla fontana con i 4 leoni si nota la recinzione che veniva adottata a quei tempi per salvaguardare i monumenti e il secondo palazzo di Koch ancora da costruire.
Infine, tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento, si affidò ad un artista siciliano, Mario Rutelli, il compito di eseguire i gruppi monumentali delle naiadi (la Naiade degli Oceani, la Naiade dei Fiumi, la Naiade dei Laghi e la Naiade delle Acque Sotterranee) che avrebbero sostituito i leoni e quello centrale che comprendeva tre figure umane, un delfino e un polpo, avvinghiati in una lotta. Ecco la fontana al termine dei lavori (Fig. n.7 e Fig. n. 8)
Fig. n.7 La fontana con il “fritto misto” al centro
Fig. n.8: Un’alltra immagine del “fritto misto” a Piazza dell’Esedra
Purtroppo per quanto successo ebbero le “Naiadi” che finirono addirittura per diventare un caso perchè l’esibizione di corpi femminili nudi era una assoluta novità per la Roma post papalina, il gruppo centrale non riscosse il consenso popolare che anzi lo etichettò come “fritto misto” e le autorità del tempo decisero di rimuoverlo (Fig. n. 9).
Fig. n. 9 La fontana senza gruppo centrale
Successivamente venne commissionato alla stesso Rutelli un nuovo gruppo più semplice e più sobrio (una sola figura maschile con un delfino) che poi è quello che ancora è al centro della fontana (Fig. n. 10)
Fig. 10 Il gruppo che tuttora è al centro della Fontana delle Naiadi
E il “fritto misto” che fine fece? Si decise di collocarlo in una fontana appositamente costruita nel nuovo giardino di Piazza Vittorio Emanuele II (Fig. n. 11)
Fig. n. 11 Il “fritto misto”a Piazza Vittorio
Finalmente questo gruppo monumentale trovò la sua collocazione definitiva e con la ristrutturazione del giardino di Piazza Vittorio da poco terminata nel mezzo di una rinnovata fontana è divenuto una delle attrazioni del luogo (Fig. n. 12)
Fig. n. 12 La fontana appena restaurata nel giardino di Piazza Vittorio
A differenza di quello che sta accadendo in questi mesi con la pandemia che rischia di attentare alla nostra salute e alla nostra situazione economica, durante la seconda guerra mondiale i pericoli derivanti dai bombardamenti riguardavano non solo le persone ma anche le cose e in una città come Roma il rischio che le bombe distruggessero dei monumenti o delle opere d’arte era veramente elevato. Tanto è vero che fu distrutta e in seguito ricostruita l’antichissima basilica di San Lorenzo fuori le Mura. La storia che ci racconta il Museo Nazionale Romano attraverso in suo account Facebook testimonia che, pur con dei mezzi limitatissimi, con il contributo dei commercianti dell’Esquilino, si misero in sicurezza tutte le opere esposte nel Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano e tutte quelle che giacevano nei magazzini. Sicuramente un’altra bella storia che sottlinea da una parte l’amore per le testimonianze del passato ma anche un altro esempio di solidarietà del nostro Rione.
Uno dei problemi più sentiti e più importanti da affrontare a livello internazionale in questo periodo di pandemia è quello della scuola. Decisioni difficili, dati contrastanti, incapacità di pianificare interventi sostanziali sono tutte parole che abbiamo più volte sentito durante questi lunghi mesi del 2020 che di fatto hanno segnato in maniera indelebile la vita di milioni di ragazzi e bambini impossibilitati a frequentare la scuola o del tutto o in maniera completamente diversa dal solito. La tv Svizzera Italiana ha realizzato questo breve servizio venendo a Roma e intervistando alcuni studenti delle classi superiori e alcune insegnanti di scuola primaria. Riconoscerete senza alcun dubbio, tra gli altri, luoghi e persone del nostro Rione
Al seguente link il servizio e l’articolo sul sito ufficiale della Televisione Svizzera Italiana
Il 4 dicembre nel corso del TG3 Lazio delle 14,00 è andato in onda nella rubrica “GrandArte” un servizio su Palazzo Merulana. Con l’augurio che possa riaprire al più presto insieme anche agli altri luoghi della cultura pubblichiamo il post dell’account Facebook con il filmato
Per la XVI edizione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, Palazzo Merulana propone una produzione inedita, alla riscoperta delle opere della Collezione Cerasi a partire dagli occhi dei ritratti, pittorici e scultorei, prendendo libero spunto e ispirazione dalla teoria dell’Aura di Walter Benjamin. A 80 anni dalla sua scomparsa, e le riflessioni del grande filosofo tedesco appaiono in questo momento storico quanto più contemporanee e necessarie.
Il gesto di guardare qualcuno o qualcosa porta intrinsecamente dentro di sé l’aspettativa che il nostro sguardo ci verrà restituito dall’oggetto contemplato. Quando questa aspettativa è attesa […] ecco che si ha piena esperienza dell’Aura.
Walter Benjamin, On some motifs in Baudelaire 1939
Musei chiusi, occhi aperti. Dentro gli sguardi delle opere del Novecento italiano: rispettare la distanza, per sentirsi più vicini.
Ieri pomeriggio una pattuglia del I Gruppo Trevi della Polizia Locale, diretto dal dott. Maurizio Maggi, durante uno dei consueti controlli nell’area del Colle Oppio, ha arrestato un cittadino di nazionalità egiziana di 24 anni dopo un furto con strappo di una collanina ai danni di un signore di 64 anni a passeggio nella zona. Gli agenti, attratti dalle grida dell’uomo, hanno visto il ragazzo intento a scappare lungo via Labicana e lo hanno inseguito fino a via Merulana, dove è stato bloccato e tratto in arresto.
Roma, 04 dicembre 2020
—
Polizia Roma Capitale
Comando Generale
Reparto Rapporti con la Stampa
Via della Consolazione, 4
00186 Roma