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2016 : anno nuovo, problemi vecchi

Non possiamo fare a meno di iniziare questo nuovo anno con un’annotazione negativa scaturita da una passeggiata, il primo di gennaio,  a via Luzzatti, una via che potrebbe essere un’autentica oasi nel caos dell’Esquilino e del centro storico di Roma ma che l’ignoranza, l’inciviltà e la cafonaggine di alcuni residenti da una parte e i continui, atavici e assurdi problemi di organizzazione e pianificazione di comune e aziende che lavorano per i servizi dall’altra,  riducono alla stessa stregua delle altre zone più problematiche e degradate del rione. Ma andiamo con ordine, ecco cosa avevano gettato presso due cassonetti della via :

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che dire, se le autorità competenti non inizieranno a fare multe anche salate a chi (residenti o commercianti che siano) scambia la strada per una discarica a cielo aperto ogni parola sarà inutile e ci dovremo rassegnare a queste scene da quarto mondo.

Ma il quadro più assurdo è sicuramente il prossimo : non sono passati 15 giorni (!) da quando, terminati i lavori dell’Italgas, via Luzzatti è stata completamente riasfaltata, che il 31 dicembre sono arrivati i mezzi dell’ACEA e hanno iniziato a scavare di nuovo in due punti distinti della via

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anche qui è una visione sconfortante, possibile che nel 2016  con tutti gli strumenti che l’odierna tecnologia mette a disposizione per la pianificazione, l’organizzazione, l’ottimizzazione e il controllo dei progetti dobbiamo ancora buttare i soldi per rifare il manto stradale per poi bucarlo di nuovo dopo solo pochi giorni, con il risultato di far lievitare i costi in maniera assurda e avere sempre strade rappezzate e a rischio buche e avvallamenti?

 

 

 

 

Via Giolitti : l’unica strada che si allaga anche se non piove !

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Non c’è una via di mezzo per il nasone a via Giolitti presso l’incrocio con viale Manzoni : o rimane all’asciutto per mesi o allaga la strada. Già ci già siamo occupati di questa fontanella più volte (29/09/14 e 17/10/14) segno di un guasto che  non sono mai riusciti a riparare.  Ma in questi giorni la situazione era diventata veramente disastrosa : ecco come era ridotta la porzione di strada interessata dal problema. Da notare che l’acqua aveva anche superato il gradino del marciapiede e dunque, allertata da numerose chiamate il 4 dicembre l’ACEA ha chiuso il nasone e chissà per quanto tempo rimarrà in questo stato. Possibile che non si riesca a risolvere il problema? Molto probabilmente entreranno in ballo anche le radici dell’albero vicino che in qualche modo ostruiscono lo scarico dell’acqua ma è assurdo offrire simili spettacoli specie ora in vista del Giubileo con tutti gli alberghi e ristoranti della zona.

Riqualificazione dell’area della Stazione Termini – La mappa e le date

Riqualificazione dell’area della Stazione Termini

Dal 7 settembre 2015 cominciano i lavori di riqualificazione dell’area della Stazione Termini: via Giovanni Giolitti, viale Enrico De Nicola e via Marsala. I lavori termineranno lunedì 7 dicembre.

I Lavori

Rifacimento del manto stradale e dei marciapiedi, pulizia delle caditoie, misure contro la sosta selvaggia e spostamento delle postazioni del commercio fisso e ambulante dell’area della stazione Termini.

Con i lavori di riqualificazione in via Giovanni Giolitti, viale Enrico De Nicola e via Marsala si vuole rendere tutta la zona della stazione Termini più accogliente, più sicura e più efficiente.

I lavori prevedono l’installazione di rastrelliere per le biciclette, l’estensione in tutta l’area dei percorsi per non vedenti, l’accesso facilitato per i disabili e l’ampliamento del parcheggio di piazza dei Cinquecento con 45 nuovi posti di sosta fruibili gratuitamente per i primi 15 minuti (Kiss&Ride).

lavori termini 2015

Lavori su viale Enrico De Nicola

La strada resterà aperta, chiudendo di volta in volta solo una delle tre carreggiate, facendo transitare il traffico pubblico/privato su quelle aperte. Resterà in funzione l’accesso al Parcheggio di Grandi Stazioni di piazza dei Cinquecento con il servizio Kiss&Ride.

Lavori su via Giovanni Giolitti nel tratto compreso tra il sottopasso Pettinelli (altezza via Rattazzi) e via Cavour

La strada resterà aperta, chiudendo al traffico una sola corsia alla volta e facendo transitare il traffico pubblico/privato su quella libera.

Lavori su via Marsala, nel tratto compreso tra viale De Nicola e via del Castro Pretorio

Dal 9/9 al 7/10: chiusura al traffico da viale Enrico De Nicola a via del Castro Pretorio. Il servizio taxi non subirà interruzioni.

Per raggiungere via del Castro Pretorio dal 9/9 al 7/10 si consigliano i seguenti percorsi:

  • proseguire da viale Enrico De Nicola verso Piazza Indipendenza, continuare su via San Martino della Battaglia per imboccare, con svolta a destra, via Palestro raggiungendo così via del Castro Pretorio all’altezza dell’incrocio con viale dell’Università e viale Pretoriano
  • proseguire da viale Enrico De Nicola verso Piazza Indipendenza, continuare su via San Martino della Battaglia superando l’incrocio con via Palestro per imboccare, con svolta a destra, viale Castro Pretorio raggiungendo via del Castro Pretorio all’altezza dell’incrocio con viale dell’Università e viale Pretoriano

Dall’8/10 il tratto di via Marsala tornerà fruibile compresa l’area Kiss&Ride dedicata.

Le modifiche del trasporto pubblico

A causa del cantiere nella carreggiata centrale di viale Enrico De Nicola le linee 16, 38, 60L, 75, 90, 92, 223, 310, 360, 649, C2, C3, N2, N2L e N13 deviano su viale Einaudi, piazza della Repubblica e viale delle Terme di Diocleziano per poi tornare sul loro normale percorso in direzione piazza dei Cinquecento. Le fermate 80748 e 73699 su viale Enrico De Nicola saranno soppresse per la durata dei lavori sulla carreggiata centrale.

Servizi per i turisti

Le aree di sosta individuate dal Piano pullman turistici in via Giovanni Giolitti e via Marsala verranno temporaneamente spostate in viale Einaudi fino a fine lavori in via Marsala.

Una lunga storia fatta di segnalazioni, riparazioni e pseudo riparazioni

Abbiamo spesso fatto presente come la mancanza di programmazione sia alla base di problematiche che sembrerebbero difficili da risolvere ma che con un minimo di buon senso e professionalità potrebbero risultare meno complesse e meno costose da gestire. Un esempio eclatante è un tombino che sta nei pressi dell’incrocio tra via di Porta Maggiore e viale Manzoni. Più volte abbiamo denunciato come quel tratto di strada non sia adatto per il passaggio continuo dei Jumbo Bus (50 e 105) se non adeguatamente rinforzato. Ma come in tante altre parti di Roma si è scelto di procedere come al solito con l’improvvisazione e in pratica si va avanti con i soliti rattoppi. Ecco la sequenza temporale con le relative date di quello che è successo sempre al medesimo tombino negli ultimi due anni.

Di nuovo quest’anno (2015) ecco che succede

al passaggio dei Jumbo Bus

Ed ecco l’ultima riparazione effettuata  domenica 26 luglio 2015 con ben cinque mezzi tra camion camioncini e mini escavatori.

27 luglio 2015
27 luglio 2015

A questo punto la domanda sorge spontanea : quanto ci costa questo tombino ?

Ma a fronte di episodi come questo in cui si può discutere sulla bontà degli interventi che comunque sono stati realizzati, ci sono altre realtà che hanno dell’incredibile : a viale Manzoni appena dopo l’incrocio con via Principe Umberto fin dall’inizio del 2013 si è verificata questa situazione

02 febbraio 2013
02 febbraio 2013

Ebbene, ecco come è stata risolta e “riparata”

16 agosto 2015
16 agosto 2015

C’è altro da aggiungere ?

Il documento finale del processo partecipato per la riqualificazione di via Carlo Alberto

Pubblichiamo il documento finale del processo partecipato per il progetto di riqualificazione di via Carlo Alberto presentato ufficialmente  il 17 giugno nei locali di via della Greca. Purtroppo a causa dei problemi arcinoti del Comune di Roma l’evento è stato disertato dai principali protagonisti (assessori comunali interessati e presidente del I Municipio) e quindi è venuto a mancare il dialogo con chi avrebbe dovuto esporre i tempi e i modi per la realizzazione di questo progetto. A tutt’oggi non è iniziato alcun lavoro nè a via Carlo Alberto nè a Piazza Vittorio interessata anch’essa alla riqualificazione dei giardini. Purtroppo visto l’avvicinarsi del Giubileo straordinario con la priorità di altre opere anche nel nostro rione specialmente nell’area della Stazione Termini si iniziano ad avere dei dubbi sull’effettuazione di questi lavori in tempi rapidi.

Effetti della buona e della cattiva manutenzione stradale sotto la pioggia scrosciante

Di fronte alla furia degli elementi possiamo fare ben poco : se il vento spira a quasi 150 km l’ora e qualche albero viene sradicato non ce la possiamo prendere con nessuno, ma se piove anche intensamente e le strade dopo pochi minuti si allagano, beh, la colpa è anche di chi dovrebbe effettuare la manutenzione e non la fa. Nella scorsa estate abbiamo pubblicato una relazione sulle caditoie di via di Porta Maggiore (vedi) riportando numeri sconfortanti : la maggior parte di esse sono ostruite da anni (se non addirittura da lustri) e il risultato è quello che vediamo alle prime goccie che cadono, ma a via Luzzatti, splendida strada dell’Esquilino dove se non fosse per il numero abnorme di automobili sembrerebbe che il tempo si è fermato, c’è stato un chiaro esempio, sotto la pioggia battente, di come in presenza di realtà che dovrebbero esssere  normali, l’acqua piovana non diventa un problema, viceversa se manca la manutenzione i problemi arrivano in pochi minuti.

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Foto 1

La foto 1 testimonia come una caditoia pulita e una pendenza della strada appropriata concorrano a smaltire senza problemi anche una massa abbondante di acqua piovana .

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Foto 2

Al contrario cinque, dieci metri più avanti come mostra la foto 2 la strada risulta completamente allagata e sapete perchè ? Semplice guardate la foto 3

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Foto 3

Quando finalmente la pioggia cessa e il sole fa capolino, la causa risulta evidente : lo scarico fognario è completamente ostruito da detriti e rifiuti vari facendo praticamente da tappo al corretto defluire dell’acqua piovana. Prima di pensare a chissà che per il Giubileo Straordinario cerchiamo di risolvere questi problemi banali che certo non offrono un’immagine adeguata alla città di Roma.

Sampietrini o asfalto : guardate all’#Esquilino

Premessa :

In piena era Rutelliana e con l’avallo dell’allora assessore alla mobilità Walter Tocci si realizzò una corsia preferenziale per i tram da Porta Maggiore  a via Farini passando per Piazza Vittorio, tragitto ampliato e migliorato da un paio d’anni a questa parte grazie a un nuovo raccordo che sposta il capolinea a Piazza dei Cinquecento. Il tratto di via di Porta Maggiore venne eseguito in maniera diversa dal resto del tragitto : al posto dei cordoli in cemento armato (in seguito eliminati in via Principe Eugenio) si pensò alla sede tranviaria rialzata rispetto alle corsie laterali e pavimentata con i sampietrini. Intervento esteticamente molto valido e ben realizzato ma rivelatosi inadeguato per le accresciute esigenze dovute al passaggio degli autobus della linea 105 che originariamente transitavano a via Giolitti e furono spostati in via di Porta Maggiore dato che provocavano dei guasti insopportabili in una via già abbondantemente sconquassata dal passaggio del treno Termini – Giardinetti (allora Pantano). Il risultato è quindi una corsia preferenziale a metà ma le colpe non sono di chi l’ha progettata o costruita ma nella mancanza di programmazione e lungimiranza che anche allora contraddistinse la giunta comunale che commissionò il lavoro. Infatti si pensò al solo passaggio dei tram con degli ingombri pensati solo per questo mezzo di locomozione, salvo poi ripensarci a opera ultimata facendo passare per questa via anche gli autobus della linea 105 troppo ingombranti per poter usufruire della corsia preferenziale.

La corsia preferenziale oggi :

20150102_084317Nonostante l’incessante passaggio dei molti tram che la percorrono (e i tram non pesano poco) e dei mezzi di soccorso (ambulanze, polizia, carabinieri, vigili del fuoco, mezzi soccorso  Atac) l’opera ha retto benissimo : solo qualche piccolo avvallamento di poco conto, nessuna voragine, nessun allagamento quando piove e (udite, udite) pochissima manutenzione in questi quasi venti anni. Il segreto (se così si può definire) è un lavoro ben eseguito con un adeguato rinforzo sotto il manto stradale una buona posa in opera e nessuna apertura successiva per lavori per l’adeguamento dei vari servizi (Telecom, Italgas, Acea etc.). Lo stesso tratto è interessato dal passaggio nelle corsie laterali degli autobus oltre che dei mezzi privati ed è pavimentato con l’asfalto . Nonostante diversi interventi di manutenzione del manto stradale nel corso degli anni (l’ultimo questa estate) ecco come si presenta nei pressi dell’incrocio con viale Manzoni

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Se poi si fa qualche passo in più e si arriva alla fermata dei tram e degli autobus a via Principe Eugenio pavimentata in asfalto ecco lo spettacolo che ci si presenta

20150103_130355C’è da aggiungere altro ?

Le idee chiare del Comune di Roma sui sampietrini

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30 dicembre :

Da “Libero”

Maurizio Pucci, neoassessore comunale ai lavori pubblici ha pensato di far cassa con la vendita degli stessi blocchetti di leucitite. “I sampietrini hanno un mercato fiorente, sia italiano sia internazionale. Li daremo alle imprese, sono un valore”. Conscio delle critiche che già stanno arrivando Pucci ha inoltre dichiarato: “Gli approcci ideologici non servono. E io dico che i sampietrini se non sono utili sono pericolosi, per automobilisti scooteristi e pedoni, per tutti: vanno sostituiti con l’asfalto, almeno in tutte le strade dove passa l’autobus al fine di rendere la città più funzionale”. Tra l’altro, aggiunge, “la sutura tra un sampietrino e l’altro produce polvere che crea inquinamento, danneggia i monumenti”.

31 dicembre :

Da “Il Messaggero”

I sampietrini che verranno smobilitati da piazze e strade del centro storico non verranno messi in vendita. Alla fine la linea dell’assessore ai Lavori pubblici Maurizio Pucci in giunta è stata bocciata: i blocchetti di leucitite verranno sì rimossi da alcuni luoghi storici del cuore di Roma, come anticipato dal Messaggero, ma non verranno utilizzati per fare cassa. Verranno invece trasferiti in periferia, nelle nuove aree pedonali che verranno create in tutti gli altri 14 municipi della città.

LE STRADE
Da piazza Venezia a via Nazionale, il Comune ha deciso di asfaltare i percorsi più trafficati del centro storico: troppo costoso mantenere i “serci”, che spesso rappresentano un’insidia per auto e moto, facendo rimbalzare le gomme e anche impennare il rumore. Che fare però dello storico selciato con cui Sisto V lastricò per prima piazza San Pietro dopo avere rischiato che la sua carrozza si cappottasse? L’assessore Pucci aveva proposto di metterli tutti sul mercato per rimpinguare le casse, sempre più magre, di Palazzo Senatorio, parlando addirittura del valore di circa 100 euro a pezzo.

La proposta però ha suscitato una bufera di reazioni. Il consigliere regionale Fabrizio Santori ha annunciato la presentazione di un esposto alla Procura «per la svendita del patrimonio culturale della città eterna». Il critico d’arte ed ex sottosegretario ai Beni culturali Vittorio Sgarbi ha parlato di «una follia, un’offesa alla città di Roma», anche perché, sostiene Sgarbi, «non mi pare che il sampietrino sia una pietra preziosa e che quindi consenta di fare grandi profitti».

LE POLEMICHE
Sull’addio all’uso in strada avevano storto il naso anche i «selciaroli», gli storici posatori di sampietrini ormai in estinzione. L’associazione che li difende ieri ha addirittura lanciato una petizione per chiedere al Campidoglio l’apertura di un tavolo per discutere di «problematiche e soluzioni legate alla pietra il cui nome viene fatto risalire al Cinquecento, quando venne utilizzata per la prima volta per la pavimentazione di piazza San Pietro». Secondo la presidente dell’associazione, Ilaria Giacobbi, «invece di rimuovere i sampietrini bisognerebbe valorizzare il lavoro del posatore, che ormai sta scomparendo ed è un patrimonio indiscutibile della Capitale dal punto di vista artistico ed archeologico».

LE ZONE
Ecco allora il dietrofront del Comune. La caratteristica trama a scacchi del selciato verrà trapiantata nei quartieri più periferici della città. «I sampietrini tolti dal centro storico – ha spiegato ieri il sindaco Marino – li utilizzeremo nelle periferie per realizzare piccole aree pedonali, dando così la stessa dignità ai cittadini che abitano in quei quartieri». Le aree, spiega il vicesindaco e assessore alle periferie Luigi Nieri, verranno selezionate attraverso un percorso partecipativo con il coinvolgimento dei municipi. Nelle prossime settimane verranno individuate 14 “isole dalle varie amministrazioni territoriali e i primi lavori di pavimentazione partiranno già nel 2015. «In tutte le piazze – spiegavano ieri dal Comune – verranno installati dei cartelli su cui verrà indicato da quale via del Centro provengono i sampietrini».

1 gennaio

Da RomaReport

Nessuna marcia indietro sul sampietrino. I selci romani potranno essere venduti dal Comune come merce di scambio. “Le zone pedonali non devono esserci solo a via dei Fori Imperiali, ma devono esservi delle aree pedonali anche nelle nostre periferie – ha spiegato il sindaco Marino -. E perchè non arredarle con quei bellissimi sampietrini che togliamo da via Nazionale dove rappresentano un pericolo per il traffico?”.

Una nota del Campidoglio chiarisce meglio come verranno messi sul mercato i sampietrini: “C’è una non indifferente variabile economica che rende più vantaggiosa la parziale sostituzione del fondo in basolato lavico. Un metro quadrato di posa di sampietrini costa infatti 212 euro, la stessa superficie in asfalto moderno ne costa 52. I sampietrini rimossi possono dunque rappresentare un valore prezioso da utilizzare come cambio merce negli appalti con le aziende incaricate di ripavimentare le strade sia in asfalto che con i sampietrini rimossi. Dunque – continua la nota – si sta studiando questa opportunità come ipotesi di lavoro. In tal senso, e solo in questo contesto, si può quindi parlare di un valore economico di vendita dello storico fondo stradale cittadino”.

“In luoghi ad alta percorrenza – ha aggiunto Marino – vogliamo mettere del catrame moderno, innovativo, miscelato con il pulviscolo di pneumatici usati, per avere maggiore aderenza, maggiore sicurezza per moto e motorini e una diminuzione significativa dell’inquinamento acustico”. Il piano di ricollocazione dei sampietrini sarà messo a punto entro la Befana, ha promesso nei giorni scorsi l’assessore Pucci. Secondo quanto riferisce l’Ansa però “lo storico sampietrino, con tanto di targa e certificato di garanzia, è già presente in numerosi scaffali di alcuni negozi della Capitale e non solo.

Con qualche decina di euro è possibile portarsi a casa un originale cubo in selce venduto come oggetto di design in versioni differenti, dalla lampada al salvadanaio. Il tutto con l’autorizzazione di Roma Capitale”.

Vedremo quali saranno i prossimi sviluppi

Comunque a tutti coloro che ritengono i sampietrini dei semplici sassi da vendere al migliore offerente vorrei ricordare che questo stesso blog pubblicizzò una mostra d’arte della pittrice Solveig Cogliani che si tenne due anni fa a Villa Altieri (a proposito, a quando un’altra ?) dal titolo “Sampietrini e tetti” (vedi) proprio a testimoniare il fatto che al pari dei tetti anche questi “serci” sono parte della tradizione, della storia e della cultura di Roma .

L’asfalto sarà pure “nuovo” ma la gestione dei lavori è vecchia

Apprendiano che il Comune di Roma ha deciso di adottare in via sperimentale nel XIV municipio  un nuovo tipo di asfalto “a freddo” che dovrebbe semplificare i lavori di ripristino, ridurre drasticamente i tempi di intervento e durare di più (vedi articolo apparso su “La Repubblica”). Se da una parte ci rallegriamo per una decisione che dovrebbe migliorare la situazione delle strade di Roma dall’altra non possiamo far altro che constatare che passano i tempi, cambiano sindaci ed assessori ma la politica dei lavori pubblici, purtroppo, rimane sempre la stessa. Ad agosto via di Porta Maggiore nella direzione verso viale Manzoni, via Pietro Micca,  via Ballilla e via Grandi a seguito di lavori dell’Italgas per l’adeguamento della rete sotterranea, sono state riasfaltate completamente, purtroppo a distanza di poche settimane dalla fine del cantiere, a via Grandi e a via Micca si è ricominciato a scavare ed ecco il risultato

 

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Il manto stradale a via Grandi è stata riaperto e a via Micca c’è  una vera e propria voragine. Possibile che non si riesca a razionalizzare il calendario dei lavori? Sul cartello del cantiere, in verità, c’è scritto che si tratta di “pronto intervento” ma se è vero, a questo punto, o l’opera non è stata realizzata con la dovuta cura e professionalità o si è sottostimata l’entità del lavoro che prevedeva ulteriori sostituzioni non preventivate. Ora ci ritroveremo con delle strade rappezzate , dei costi aumentati e, forse, nuove buche con i prossimi temporali.

Sempre a proposito di via di Porta Maggiore : le caditoie @IgnazioMarino @raffaeleclement @romafaschifo

In un post precedente abbiamo parlato della situazione assurda di via di Porta Maggiore riguardo agli alberi tagliati e mai ripiantati. Questa volta ci occuperemo delle caditoie. Non fotograferemo tutte quelle ostruite perchè sono tante, alcune non fotografabili perchè sotto autovetture e molte risulterebbero praticamente uguali : ci limitiamo a pubblicare una tabella con i numeri aggiornati al 23 agosto delle caditoie completamente ostruite, parzialmente ostruite e disostruite. La situazione come evidenzia la tabella qui sotto è drammatica e non ci si meravigli poi se ogni volta che piove si formano vere e propie piscine in alcuni punti profonde anche più di dieci centimetri e l’acqua piovana per defluire in alcuni casi ci mette diversi giorni. Comunque tra le foto esemplificative potrete vedere alcune chicche che sottolineano da una parte l’assenza di manutenzione che ormai supera  il decennio e l’assoluta mancanza di rispetto di chi dovrebbe lavorare per la città perchè in qualche foto si vede l’asfalto rifatto di recente ma le caditoie sempre ostruite e in un altro caso addirittura una caditoia ostruita e, come se non bastasse, parzialmente asfaltata.

 

  Completamente ostruite Parzialmente ostruite Disostruite
Lato FIAT 14 9 2
Lato Porta Portese 12 3 11
Totale 26 12 13