A viale Manzoni, nei pressi dell’incrocio con via Emanuele Filiberto c’è in bella mostra questo cartello presso un’entrata secondaria dell’Istituto Tecnico Galileo Galilei-Palazzzina E (cliccare per ingrandire).
Si riferisce a dei lavori regolarmente assegnati dopo un bando di gara per “il consolidamento, messa in sicurezza e riqualificazione funzionale” e finanziati (almeno si spera) dalla “Città Metropolitana di Roma Capitale” in pratica la ex Provincia di Roma. Ma leggendo le date i conti non tornano : a fronte di un lavoro non certo misero (€ 1.823.383,87) notiamo queste specifiche “Data consegna lavori – 25/11/2014”, “Data ultimazione lavori – 22/03/2016”, “sospensione dei lavori – dal15/12/2014 al 04/05/2015″ ” Data ultimazione lavori – 09/08/2016″
La situazione a ottobre 2016 è questa:
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i lavori ci sembrano ben lungi dall’essere terminati, anzi per dirla tutta il cantiere sembra abbandonato . Non vorremmo che andasse a finire come l’emblema dei progetti incompiuti, anzi mai iniziati, all’Esquilino : l’ex cinema teatro Apollo.
Dal 2005, infatti, per circa quattro anni questo cartello è rimasto appeso a via Cairoli sopra una delle porte dell’ex cinema specificando dei lavori per creare all’inizio un edificio da destinare ad un’ipotetica “Casa dei Comici” per cambiare idea in seguito e ricavarne un “Centro Polifunzionale” avveniristico (vedi progetto) . Purtroppo i lavori non iniziarono mai e nel 2009 venne tolto anche il cartello. Da allora è sceso l’oblio su questa struttura : autorità, attori, registi e artisti in genere sempre pronti a scendere in campo per altre situazioni analoghe (per esempio l’ex cinema America) si sono completamente dimenticati di questo edificio (tra l’altro bellissimo e raro esempio di liberty) che ormai è chiuso da più di 15 e anni ed è stato spesso oggetto di occupazioni e versa, attualmente, in uno stato di vergognoso degrado e abbandono.
Via ex cinema Apollo
Le foto testimoniano come gli stessi graffitari abbiamo più volte cambiato gli scarabocchi nel corso di tutti questi anni e il terrificante degrado di una porta secondaria a via Giolitti con dei rifiuti che sono lì da anni e aumentrano continuamente. Sarebbe ora che alle parole seguissero i fatti; se il Comune o chi per esso non è in grado di provvedere alla riqualificazione di questi immobili abbia il coraggio di fare delle scelte e di coinvolgere dei privati per dei progetti seri. A che serve tenere questi edifici chiusi e abbandonati?
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