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Municipio I: Chiesta la risoluzione appalto del giardino di via Pepe

Non vogliamo attribuirci dei meriti che non abbiamo ma qualche mese fa (per essere precisi il 6 aprile u.s.) iniziò la collaborazione con la dott.ssa Cardillo proprio con un articolo sul fermo dei lavori per il recupero del giardino di via Pepe (vedi). Alla luce di questi ultimi avvenimenti non possiamo che ripetere che qualsiasi progetto, specialmente nel campo della Pubblica Amministrazione, non può fare a meno di una attenta e meticolosa programmazione e pianificazione con particolare attenzione all’analisi dei rischi, altrimenti ci ritroveremo sempre con i soliti problemi di ritardi, richiesta di fondi supplettivi e in ultima analisi con lavori fatti male.

Ecco l’articolo apparso su “dire.it” del 21 luglio (cliccare per ingrandire)

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Piazza Dante: una sbirciatina tra le inferriate prima della riapertura ufficiale

Anche per quanto riguarda Piazza Dante, dopo circa un decennio di chiusura, è prossima la riapertura del giardino. Un’altra area verde nel nostro Rione che finalmennte sarà di nuovo fruibile per tutti i cittadini dopo la recentissima riapertura del giardino di Piazza Vittorio.

Ecco alcune immagini scattate tra le inferriate che testimoniano con l’imminente termine dei lavori di ristrutturazione e ripristino la prossima riapertura del giardino

via Bixio:Topi, buche, pollai, mondezza, rovistatori e lavori “ben fatti”

Esattamente un anno fa (il 24 maggio 2019) pubblicammo un post (vedi) su una voragine che si stava aprendo sul marciapiede a via Bixio all’altezza dell’incrocio con via Principe Umberto documentando i lavori che vennero eseguiti in seguito per ripristinare il piano calpestabile. Ebbene, a distanza di soli 12 mesi siamo di nuovo al punto di partenza: si sono riaperti dei vistosi fori sul marciapiede che non solo mettono a repentaglio la sicurezza di chi passa o di chi getta i rifiuti nei cassonetti ma di fatto sono le uscite e le entrate di una copiosa colonia di topi che abita nel sottosuolo e che, verosimilmente, sono gli artefici principali dello stato del marciapiede riuscendo a forarlo in continuazione.

Ormai non aspettano neanche più le tenebre per uscire allo scoperto ma si avventurano anche di giorno a passeggiare nei dintorni: nel filmato via Principe Umberto

Ovviamente si ricomincia da capo con la procedura dello scorso anno: prima il pollaio e poi qualche rattoppo e vediamo questa volta quanto tempo resisterà il marciapiede dall’assalto dei roditori. Nel frattempo dopo oltre due mesi di “pulizia” si è ripristinata la situazione ante “Lock Down”: mondezza, sporcizia, mobili e gli immancabili rovistatori ad ogni ora del giorno e della notte.

Manutenzione Metro A: le interruzioni del servizio previste per il mese di agosto 2019

Dal sito LuceVerde Infomobilità Roma

  Gli interventi previsti per il mese di agosto 2019 relativi alla manutenzione della Metro A:

– dal 4 al 13 agosto, la circolazione sarà interrotta nella tratta Termini-Anagnina e resterà attiva nella tratta Termini-Battistini

 

– dal 14 al 19 agosto, la circolazione sarà interrotta tra le stazioni di Ottaviano e San Giovanni, resterà attiva sulle tratte Battistini-Ottaviano e San Giovanni-Anagnina;

 

– dal 20 al 25 agosto, la circolazione sarà interrotta tra Termini e Battistini e resterà attiva tra Termini e Anagnina;

 

Metro A, al via il rinnovo delle infrastrutture: servizio parzialmente ridotto dall’8 giugno al 25 agosto 2019

Dal sito RomaMobilita.it

 

A partire dall’8 giugno, nei soli fine settimana, la linea A della metropolitana sarà interessata da lavori di rinnovo dell’infrastruttura ferroviaria.

I lavori verranno eseguiti su determinate tratte della linea A nei soli fine settimana dall’8 giugno al 21 luglio. A partire dal 4 agosto, i lavori avranno ad oggetto tratte più lunghe con un’interruzione fino al 25 agosto sul percorso interessato. Per svolgere i lavori si approfitterà, quindi, del periodo estivo in cui il numero dei viaggiatori diminuisce.

I dettagli:

  • dall’8 giugno al 14 luglio, esclusivamente nei fine settimana, circolazione interrotta tra Subaugusta e Anagnina. la linea A resterà regolarmente in funzione nella tratta Battistini-Subaugusta;
  • 20-21 luglio, circolazione interrotta tra Colli Albani e Anagnina. La linea resterà attiva nella tratta Battistini-Colli Albani.

Nel corso del mese di agosto, quando il numero dei viaggiatori cala sensibilmente, si svolgeranno gli interventi più estesi:

  • dal 4 al 13 agosto, circolazione interrotta tra Termini e Anagnina; resterà attiva nella tratta Termini-Battistini
  • dal 14 al 19 agosto, circolazione interrotta tra le stazioni di Ottaviano e San Giovanni. La linea A resterà attiva sulle tratte Battistini-Ottaviano e San Giovanni-Anagnina;
  • dal 20 al 25 agosto, circolazione interrotta tra Termini e Battistini, resterà attiva tra Termini e Anagnina;
  • dal 26 agosto il servizio sulla metro A riprenderà regolarmente sull’intera linea secondo la programmazione consueta.

Durante i lavori, Atac garantirà assistenza e informazione ai viaggiatori: nelle stazioni, a bordo dei veicoli della flotta e sui canali digitali www.atac.roma.it, Twitter @InfoAtac e Telegram telegram.me/infoatac, muoversiaroma.it sono disponibili tutte le informazioni relative alla rete, ai servizi e ai collegamenti sostitutivi.

 

Finalmente iniziati i lavori per riparare le buche a via Giolitti!

Finalmente iniziano i lavori per riparare le buche a via Giolitti. Era da anni che erano attesi in quanto i rattoppi duravano pochi giorni e la situazione in pochissimo tempo ritornava problematica con buche paurose e avvallamenti sempre nei medesimi punti

Però vorremmo far notare un particolare: solo a Roma si mettono i nastri con le indicazioni di rimozione autoveicoli per i lavori dove le automobili non dovrebbero assolutamente parcheggiare dal momento che c’è il divieto di sosta permanente che purtroppo, come la ZTL per i mezzi pesanti, nessuno rispetta e nessuno fa rispettare.

 

Esquilino: la solita disorganizzazione nei lavori pubblici e i soliti inaccettabili sprechi

Da qualche anno a questa parte ogni volta che, come privati cittadini o come appartenenti ad associazioni, si chiede qualche miglioramento alle autorità competenti ci si sente rispondere sempre la stessa frase: avete ragione ma mancano le risorse per risolvere il problema! Ciò potrebbe far presupporre un miglioramento nella gestione dei lavori pubblici, in particolare una pianificazione che tenga conto di tempi e costi per ottenere un tangibile risparmio e che stia attenta a non  vanificare gli sforzi per rendere migliore la città e  non dia  permessi per fare dei lavori perfettamente inutili, ma non è così e quello che è successo in questi ultime settimane all’Esquilino ne è una fedele testimonianza.

A viale Manzoni all’inizio di aprile 2017 si è provveduto a riasfaltare completamente il manto stradale nel tratto compreso tra via Giolitti e via Principe Eugenio perchè erano stati effettuati dei lavori Italgas fin dall’ottobre 2016. Nell’arco di un mese ben due volte sono state aperte due buche e successivamente riattapate rendendo vano il lavoro di inizio aprile sia da un punto di vista strutturale (prossimi problemi di avallamenti) sia da un punto di vista estetico. Ecco la sequenza fotografica; da notare come la segnaletica stradale orizzontale evidenzi due buche distinte della stessa forma e dimensione fatte in tempi diversi.

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Ma se in questo caso potevamo supporre una colpevole mancanza di pianificazione e di comunicazione tra i vari uffici e dipartimenti comunali, quello che è successo in questi giorni a via di Porta Maggiore è inaccettabile e prefigura con ragionevoli dubbi scenari che, invece di aiutare la città a venir fuori dal pantano della cattiva amministrazione e della corruzione, ci sguazza ancora dentro.

Il 28 aprile è arrivato uno dei camioncini addetti alla manutenzione stradale e ha effettuato questo intervento per ovviare alla mancanza di sampietrini nella corsia preferenziale di via di Porta Maggiore

Premesso che era un lavoro che evidentemente era stato programmato da tempo perchè il problema era vecchio di anni, la rabbia per il pressapochismo e la qualità insufficiente per il rattoppo raffazzonato  era tale da costringerci a scattare una foto. Ma non  potevamo  immaginare  quello che sarebbe successo solo una settimana più tardi: infatti dall’8 maggio si è chiusa completamente la corsia preferenziale di via di Porta Maggiore per eseguire dei lavori alle rotaie e quindi i sampietrini sono stati completamente rimossi per poi riposizionarli.

Per cui il lavoro eseguito il 28 aprile è risultato non solo di pessima qualità ma perfettamente inutile. Ci piacerebbe sapere quanto verrà a costare alle casse comunali e come mai dopo anni di attesa si è provveduto ad eseguirlo solo una settimana prima che risultasse completamente inuattabile. Un caso di programmazione al contrario?

L’Esquilino dei misteri – secondo episodio – Un lavoro dimenticato a via Micca

A via Pietro Micca, poco prima delle feste natalizie alcuni operai hanno piantato dei paletti per la strada e hanno recintano due tratti della via con la rete arancione. Nessun avviso, nessun cartello di inizio lavori, nessun intervento plausibile (voragine, tombino, muro pericolante). Dopo pochi giorni la situazione era già questa

20170126_152550Dopo un paio di settimane

20170128_085041Poi così

20170226_094609Dall’altra parte della strada


e infine così

20170226_094635bis

Ci chiediamo in primo luogo perchè sono stati creati questi due recinti. Da residenti non sarebbe sbagliato conoscere anche in anticipo di che interventi si tratta e quanto tempo dovrebbero durare i lavori. Ma quello che è successo a via Micca è veramente assurdo: nessun avviso, nessun cartello,  nessun intervento, nessuna emergenza visibile e i lavori ormai dimenticati. Ma è normale tutto ciò?

 

Le “incompiute” del Rione Esquilino

A viale Manzoni,  nei pressi dell’incrocio con via Emanuele Filiberto c’è  in bella mostra questo cartello presso un’entrata secondaria dell’Istituto  Tecnico Galileo Galilei-Palazzzina E (cliccare per ingrandire).

office-lens-20160921-172224Si riferisce a dei lavori regolarmente assegnati dopo un bando di gara per “il consolidamento, messa in sicurezza e riqualificazione funzionale”  e  finanziati (almeno si spera) dalla “Città Metropolitana di Roma Capitale” in pratica la ex Provincia di Roma. Ma leggendo le date i conti non tornano : a fronte di un lavoro non certo misero (€ 1.823.383,87) notiamo queste specifiche “Data consegna lavori – 25/11/2014”, “Data ultimazione lavori – 22/03/2016”, “sospensione dei lavori – dal15/12/2014 al 04/05/2015″ ” Data ultimazione lavori – 09/08/2016″

La situazione a ottobre  2016 è questa:

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i lavori ci sembrano ben lungi dall’essere terminati, anzi per dirla tutta il cantiere sembra abbandonato . Non vorremmo che andasse a finire come l’emblema dei progetti incompiuti, anzi mai iniziati, all’Esquilino : l’ex cinema teatro Apollo.

cairoli2 Dal 2005, infatti, per circa quattro anni questo cartello è rimasto appeso   a via Cairoli sopra una delle porte dell’ex cinema  specificando dei lavori per creare  all’inizio un edificio da destinare ad un’ipotetica “Casa dei Comici” per cambiare idea in seguito e  ricavarne un “Centro Polifunzionale”  avveniristico (vedi progetto) . Purtroppo  i lavori non iniziarono mai e nel 2009 venne tolto anche il cartello. Da allora è sceso l’oblio su questa struttura : autorità, attori, registi e artisti in genere sempre pronti a scendere in campo per altre situazioni analoghe (per esempio l’ex cinema America)   si sono completamente dimenticati di questo edificio (tra l’altro bellissimo e raro esempio di liberty) che ormai è chiuso da più di 15 e anni ed è stato spesso oggetto di occupazioni e versa, attualmente, in uno stato di vergognoso degrado e abbandono.

Le  foto testimoniano come gli stessi graffitari abbiamo più volte cambiato gli scarabocchi nel corso di tutti questi anni e  il  terrificante degrado di una porta secondaria a via Giolitti con dei rifiuti che sono lì da anni e aumentrano continuamente. Sarebbe ora che alle parole seguissero i fatti; se il Comune o chi per esso non è in grado di provvedere alla riqualificazione di questi immobili abbia il coraggio di fare delle scelte e di coinvolgere dei privati per dei progetti seri. A che serve  tenere questi edifici  chiusi e abbandonati?

Saggi archeologici? Ma servono a qualcosa?

E’ di questi giorni la notizia di un sensazionale ritrovamento archeologico nei cantieri a viale Ipponio della sfortunata Metro C. Ce ne rallegriamo tutti perchè si tratta di uno spaccato della vita militare del II secolo d.C. con molteplici ambienti pavimentati e riccamente affrescati da aggiungere al già incomparabile patrimonio capitolino ma nel contempo non possiamo non essere preoccupati perchè tutto questo si tradurrà in ulteriori ritardi per la consegna del tronco della metro  che arriva a Piazza Venezia con immancabili diatribe  di ordine economico che rischieranno di far lievitare il prezzo complessivo di questa opera a livelli astronomici. E tutto questo per rimarcare l’assoluta inadeguatezza delle procedure odierne utilizzate quando si tratta di operare degli scavi in zone ad altà densità archeologica come appunto il centro di Roma.

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Gia sei anni fa pubblicammo un post su questo argomento (Sull’inutilità dei saggi archeologici all’Esquilino- vedi) relativo a dei lavori eseguiti dalla società Terna che dopo mesi di saggi archeologici in loco, iniziati alcuni scavi a via Bixio per la posa di cavi elettrici, trovò interessanti reperti  a non più di dieci metri da  un  foro di prova  e carotaggio effettuato solo qualche  settimana prima e  infatti i lavori vennero interrotti per più di un anno. Questo per dire che è inutile spendere cifre ingenti per saggiare il sottosuolo di Roma specialmente nelle zone centrali, perchè ogni metro può riservare delle sorprese incredibili e del tutto inattese. Se si vuole proseguire su questa strada c’è bisogno di nuove procedure che utilizzino in fase progettuale delle discipline ormai consolidate da tempo (project management, risk management) e largamente utilizzate in altri paesi e vengano costituite a priori delle squadre composte da tecnici e archeologi specializzati in grado, nel minor tempo possibile, di stabilire l’importanza del rinvenimento e programmare tutte le necessarie modifiche al progetto di partenza ma tutto secondo metodologie, tempi e risorse stimate dal piano generale dell’opera in costruzione precedentemente presentato e concordato.  Tempi, costi e risorse possono essere preventivati e stabiliti a priori, solo eventi eccezionali e del tutto imprevedibili come terremoti, maremoti o alluvioni, per esempio, possono inficiare le previsioni e stravolgere il cosiddetto cronoprogramma. Se vogliamo che Roma diventi una moderna capitale europea e mondiale c’è bisogno di una concreta svolta nella gestione dei lavori pubblici: siamo tutti d’accordo che l’onestà debba essere considerata al primo posto ma da sola non basta per portare a termine sfide difficili ma al contempo affascinanti come la costruzione di opere in territori di grande importanza archeologica e storica come il centro di questa meravigliosa città.