in collaborazione con

presenta
venerdì 2 marzo ore 21.00
c/o Itis Galilei ingresso laterale di via Bixio, 80/a
(angolo via Conte Verde) – Roma
DARK NIGHT
un film di Tim Sutton

Usa 2016, 85 min.
Versione originale con sottotitoli italiani
SUNDANCE FILM FESTIVAL 2016 – Selezione Ufficiale
73a MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA
Sezione Orizzonti – PREMIO LANTERNA MAGICA
al termine della proiezione
incontro
GIOVANI DAL VUOTO ALLA
DISINTEGRAZIONE VIOLENTA
a cura di
PAOLO CIANCONI
psichiatra presso C.C. Regina Coeli di Roma Asl-Rm1
intervengono
STEFANO CITATI
caporedattore centrale e responsabile esteri del FATTO QUOTIDIANO
MASSIMO RIGHETTI
distributore del film
DARK NIGHT
di Tim Sutton
Liberamente ispirato al tragico caso del Massacro di Aurora, Dark night ritrae sei personaggi, compreso il giovane killer, nelle ore precedenti l’attentato criminale. Sei giovani individui galleggiano in un vuoto di relazioni, ciascuno di loro potrebbe essere l’artefice del folle gesto. Le loro azioni e il loro vissuto sembrano condurli a piccoli passi verso il dramma finale, lo stesso che si consumò nel cinema Century 16 alla prima di The Dark Knight Rises (Il cavaliere oscuro – Il ritorno, Christopher Nolan 2012). Un linguaggio cinematografico di alto livello, una fotografia raffinata e visionaria e una colonna sonora ipnotica fanno di Dark night una stupefacente e articolata critica alla cultura americana sulle armi e al senso di alienazione e disagio causato dal sistema di vita suburbano.
Regia: Tim Sutton – Cast: Eddie Cacciola Aaron Purvis Shawn Cacciola Anna Rose Hopkins Robert Jumper Karina Macias Conor A. Murphy Rosie Rodriguez Kirk S. Wildasin – Sceneggiatura: Tim Sutton – Direttore della fotografia: Hélène Louvart – Montaggio: Jeanne Applegate – Musica: Maica Armata – Produzione: Film Factory – Distribuzione: MARIPOSA CINEMATOGRAFICA e 30 HOLDING
Guarda il trailer
GIOVANI DAL VUOTO ALLA DISINTEGRAZIONE VIOLENTA
Il problema delle “armi come soluzione” sembra non abbandonarci mai.
Più volte abbiamo pensato di opporre la violenza come soluzione ai nostri problemi. Per alcune persone questo meccanismo scatta così facilmente dall’essere facilmente evocabile da un certo tipo di politica per manipolare il consenso: e allora violenza contro chi non fa come dico io, contro chi non mi ama come dico io, contro gli stranieri, contro le istituzioni eccetera. Il vuoto è però un altro interessante fattore in molte situazioni. Il vuoto delle relazioni in certe società, come si vede nel film per la provincia americana, può chiamare ad una reazione estrema. Una esplosione reattiva (amok) in cui la violenza e le armi sono usate nel tentativo di costruire qualcosa nel vuoto. Qualcosa come una cattedrale di insensatezza, un urlo disperato, un disastro.
IL FILM SARA’ IN PROGRAMMAZIONE ESCLUSIVA
PER LA CITTA DI ROMA ALL’APOLLO 11
DAL PRIMO MARZO
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