
Se dovessi usare la questione Giardini di Piazza Vittorio come metro di giudizio delle ultime amministrazioni romane, mi verrebbe in mente solo la seguente frase
“Orda di ciarlatani e mollatori di sole”
Capaci di illudere il Rione Esquilino con promesse mirabolanti, da rimangiarsi alla prima occasione utile… Ora pare che le cose stiano forse cambiando, ma dato i procedenti, sono come San Tommaso.
Così, mentre politici e assessori si riempono la bocca di paroloni, i giardini decadono: le infrastrutture non sono più curate, all’Acea ormai ti insultano pesantemente se provi a segnalare un guasto all’illuminazione pubblica e intere aree sono in mano a spacciatori, con le forze dell’ordine che fanno rare comparsate e per la maggior parte del tempo fanno finta di non vedere il malaffare.
L’esasperazione è crescente, in tutti i popoli che abitano il rione: le proposte di Li er barista per gestire l’ordine pubblico farebbero sembrare Vlad…
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