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Chi la dura la vince…

20170112_083214Forse saremo stati noiosi, forse non importava a molte persone che il semaforo all’incrocio tra via Principe Umberto e via Bixio funzionassse male,  però alla fine, dopo post  (vedi) e diverse segnalazioni siamo riusciti a far sì che finalmente le  luci  si accendessero correttamente sia per i pedoni che per gli automobilisti. Vediamo adesso quanto durerà questa riparazione. La speranza è che non ci sia più bisogno di rimetterci le mani.

Il semaforo all’Esquilino che non ne vuol sapere di funzionare bene

Ormai sono anni che il semaforo all’incrocio tra via Principe Umberto e via Bixio funziona male. La segnalazione per i pedoni dalla parte verso la ex Zecca di Stato risulta  sempre bloccata sul rosso inducendo chi non conosce questo semaforo a dubbi e incertezze che spesso scaturiscono  in attraversamenti nei tempi errati e quindi rischiosi e pericolosi.

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La coppia di turisti ritratta nelle foto ha aspettato ben tre scatti semaforici prima di avventurarsi nell’attraversamento. E così fanno tutti coloro che hanno bisogno di attraversare via Principe Umberto presso quell’incrocio e non ne conoscono la dinamica. In tutto questo lasso di tempo ci sono state decine di segnalazioni ai Vigili Urbani e al Comune e, a onor del vero, ci sono stati decine di interventi degli addetti ai semafori, ma non è mai stato risolto il problema. Pensavamo che gli ultimi lavori effettuati (sostituzione prima di un semaforo e poi della centralina come si vede dalle foto)

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fossero finalmente risolutivi, purtroppo siamo da capo a dodici e il semaforo funziona sempre male. Possibile che nel 2017 in piena era digitale non si riesca a far funzionare bene un sempilice semaforo?

20-21 settembre “Educare alle differenze” Scuola Di Donato, via Bixio 83

slidescosse_20-21setDal sito http://www.scosse.org

Da Siracusa a Bologna passando per Roma. Da nord a sud, tre associazioni – Stonewall, Il Progetto Alice e Scosse – in primavera hanno proposto un incontro nazionale, da svolgere sabato 20 settembre a Roma, tra associazioni, insegnanti, gruppi istituzionali e genitori.
In pochi mesi la nostra iniziativa è stata adottata e sostenuta da oltre 150 realtà collettive e in diverse città italiane è stata preceduta da assemblee e confronti territoriali. L’appuntamento ha anche ricevuto il patrocinio dell’Assessorato Scuola, Infanzia, Giovani e Pari Opportunità di Roma Capitale.
L’obiettivo? Tessere un filo e costruire una rete tra tutte le esperienze del nostro paese che quotidianamente lavorano dentro e fuori le scuole per promuovere libertà e pluralità, a partire dal ragionamento sull’identità di genere.
L’incontro si svolgerà presso i locali della scuola multietnica di Via Bixio 83, nel quartiere Esquilino, a pochi passi dalla Stazione Termini, grazie alla preziosa collaborazione dell’Associazione genitori scuola Di Donato.

L’entrata è libera. La plenaria e i tavoli sono aperti anche a chi non è registrato/a. (continua)

Il semaforo appeso a un filo

20131023_083155Come se non bastasse il fatto che, come abbiamo ripetutamente denunciato, l’impianto semaforico tra via Bixio e via Principe Umberto funziona (da anni) male, la scorsa settimana si è rotto pure il supporto con cui un semaforo è assicurato al palo e per qualche giorno è rimasto appeso solo grazie ai fili elettrici in una condizione di estremo pericolo per i passanti risultando poi del tutto invisibile (e inservibile), complice anche il relitto del cartello di divieto di accesso, per le autovetture. Sul sito del comune è apparsa la notizia che saranno sostituiti 2400 impianti semaforici a incandescenza con lampade a led di ultima generazione (vedi). Non osiamo ambire ad una sciccheria del genere ma almeno a un semaforo attaccato bene e funzionante almeno sì. Statisticamente è però strano che alcuni semafori di questa parte dell’Esquilino (via Giolitti, viale Manzoni, via Principe Umberto)  siano spesso vittime di strani accadimenti (vedi anche questo post) : supporti che si rompono, semafori rivolti in senso sbagliato, lampade che si fulminano in quantità industrale. Sarà solo un caso ?

Finalmente dopo quasi due mesi a via Bixio …

Riparazione fogna a via Bixio
Riparazione fogna a via Bixio

…sono arrivati i potenti mezzi messi a disposizione dall’Amministrazione Capitolina per riparare la fogna che spargeva liquami per strada (vedi) e rendeva l’aria circostante quasi irrespirabile per la gran puzza che emanava. C’era bisogno di aspettare tutto questo tempo ?

I sampietrini scomparsi a via Pepe

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Iniziamo l’anno con un paio di segnalazioni : la prima, relativa alla fotografia, riguarda i lavori dell’Acea che nei mesi scorsi hanno interessato via Principe Umberto e un tratto di via Pepe. Abbiamo già fatto presente in un altro post come questo cantiere durato una sessantina di giorni non sia stato mai menzionato da “Luce Verde infomobilità Roma” come se i restringimenti della carreggiata e i divieti di sosta non avessero  arrecato problemi alla circolazione, ma in questo caso ciò che balza alla vista è il lavoro di ripristino che è stato fatto. Nulla da dire per via Principe Umberto dove è stata completamente riasfaltata la sede stradale eliminando buche e avvalllamenti (anche se permangono i problemi al semaforo con via Bixio, vedi post) ma nel tratto di via Pepe è stato perpetrato un autentico scempio. Sono stati tolti i sampietrini (spariti tra l’altro) e al loro posto a lavori ultimati  una orrenda lingua di asfalto che deturpa in maniera definitiva l’estetica della via divenuta isola pedonale. Ma non erano state decise delle norme ben precise che obbligano le aziende che si occupano di lavori stradali di ripristinare la situazione precedente pena delle severe multe ?

La seconda segnalazione è una ripresa di una lettera di un lettore che abbiamo pubblicato lo scorso dicembre (vedi). La situazione a via Bixio è rimasta sempre la stessa, non c’è stato alcun intervento da parte delle autorità competenti ed è imbarazzante passare vicino alla fogna che continua a sputare liquami nauseabondi. Immaginiamo come possa vivere chi, per sua sfortuna, ha una casa o un negozio  che si affaccia su questo sfortunatissimo pezzo di strada.

SOS a via Bixio

Lo scorso anno,  da questo blog, abbiamo più volte denunciato la situazione assurda che si era venuta a creare a via Bixio con una voragine aperta per più di un anno a causa dei lavori della Terna per la posa di nuovi cavi elettrici  attardati per il ritrovamento di un muro di epoca romana. Quella voragine era divenuta una vera e propria discarica a cielo aperto, maleodorante e incredibile a vedersi dato che ci troviamo al centro della capitale d’Italia. Quando, finalmente, si arrivò alla fine dei lavori ci rallegrammo, senza dimenticare che un anno di abbandono e di esposizione agli agenti atmosferici avrebbe potuto creare delle conseguenze anche gravi. E così è stato : ci scrive infatti un nostro lettore lamentando un serio  inconveniente assai probabilmente causato da quei lavori, e quello che dà fastidio e genera rabbia è l’assoluta sordità di chi dovrebbe risolvere il problema quanto prima :

Vi prego di dare voce a questo ennesimo grave disagio: ho inoltrato una vana richiesta di intervento al Comune di Roma l’08 u.s. (la richiesta è la nr. 22681933). Grazie!

Ad un passo da Minerva siam finiti nella me***…

Sarebbe una rima sin troppo facile, eppure…

sono un contribuente di via Bixio ed abito in una casa acquistata 40 anni fa con i sacrifici dei miei nonni, a due passi dalla chiesetta di Santa Bibiana e dalle preziosissime mura romane del tempio di Minerva Medica.

E proprio qui, in questa stradina di Roma dove tanti anni fa mia nonna mi portava per mano alla scuola Di Donato aggiustandomi il grembiulino, oggi abbonda l’incuria e l’abbandono.

Ebbene, qui si snoda la vicenda: dopo aver convissuto per quasi un anno e mezzo con una discarica a cielo aperto provocata dagli eterni lavori di Terna che hanno regalato ai cecchini di passaggio un bel muretto di epoca romana contro cui perfezionare le proprie doti di tiratori di bottiglie e scatole della pizza, a cantiere (finalmente) chiuso i lavori di ricostruzione del marciapiedi hanno creato non pochi problemi a noi residenti.

Dopo i primi crolli segnalati dallo scrivente al Comune di Roma che ha provveduto a riparare con scarso successo l’asfalto, da circa un mese si è verificato, nello stesso identico punto, un nuovo crollo. Stavolta il problema è più serio: il crollo ha intasato la fognatura che, satura, ha espulso, alle prime piogge, il proprio contenuto.

L’8 dicembre scorso ho contattato lo 060606 segnalando il problema ad una centralinista che ha interessato l’Ufficio Tecnico del Comune.

Nei giorni seguenti, non vedendo alcun intervento, ho contattato nuovamente lo 060606 chiedendo lo stato di avanzamento della mia richiesta e,  in questo caso, mi è stato spiegato che il Comune impiega fino ad un mese per prendere in carico le segnalazioni di Noi cittadini che li stipendiamo.

Spero che la foto che ho allegato renda bene l’idea dell’entità del problema, visto che un evidente porzione del pneumatico è coperta dagli escrementi: la puzza non è allegabile ma invito gli scettici a passare davanti al civico 9 di via Bixio per verificare.

Io non batto ciglio nel pagare le tasse, anche ritenendole spesso inique ed in alcuni casi criminali, ma se il mio Sindaco, a fronte dei miei soldi, impiega un mese a prendere in carico una segnalazione per far riparare una fogna che espelle merda dalla mattina alla sera, regalandomi questo belvedere ed un continuo odore di popò…io voglio tanto condividere con lui questo dono e, pertanto, se il Comune non dovesse provvedere a fare il proprio dovere, mi armerò di pala e cariola e recapiterò il tutto sotto la casa del primo cittadino, con un fiocco natalizio. Siamo in tempi di campagna elettorale, c’è da spalare…

D.M.

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Non sottovalutiamo la microcriminalità

La scorsa settimana in un post intitolato “SOS microcriminalità” evidenziammo il moltiplicarsi di spiacevoli episodi (furti di catenine e collane) peprpetrati per le strade del  rione  e in pieno giorno ai danni di donne di qualsiasi età. Altri episodi si sono succeduti  (rapine anche di borsette) con addirittura un tentativo di linciaggio nei confronti del rapinatore sventato dall’arrivo delle Forze dell’Ordine . Ma non cessano anche preoccupanti episodi di gratuito vandalismo, per esempio  domenica 23  i proprietarti di alcune autovetture parcheggiate a via Bixio e a via Micca hanno trovato queste sorprese

E non importa chi sia stato, se dei giovani drogati e annoiati in cerca di qualche esperienza trasgressiva o alcuni extracomunitari ubriachi come quelli che qualche anno fà squarciavano le gomme. E’ ora di dire basta a questo andazzo e predisporre un minimo di sorveglianza in più perchè dalla microcriminalità alla criminalità il passo è breve (e proprio in questi giorni massimo risalto ha dato la stampa romana e nazionale a uno stupro di gruppo all’Esquilino) e se continua questo stato di cose molte persone decideranno di andarsene via da un luogo che non ti permette di uscire serenamente o di lasciare in parcheggio l’autovettura senza ritrovare vetri infranti e specchietti rotti.

Ultime notizie :

Che non sia un problema di poco conto o, peggio, che avessimo voluto esagerare sulla sua entità lo testomonia quello che è successo nella notte tra il 27 e il 28 ottobre. Da Omniroma agenzia di stampa 28/10/2011

 

21 ottobre definitiva chiusura dei lavori Terna a via Bixio

Fine lavori e strada riasfaltata

21 ottobre 2011 termina definitivamente l’avventura dei lavori Terna a via  Bixio dopo un anno e quattro mesi con il rifacimento del manto stradale. Ci eravamo ripromessi per questo evento di fare delle considerazioni su quello che è accaduto e ancor di più non è accaduto in tutto questo periodo ed eccoci puntuali a rispettare tale impegno. Premessa :

  1. Le grandi aziende quando debbono eseguire dei lavori di una certa importanza sia per quanto riguarda le risorse umane (persone impiegate per portare a compimento l’opera), sia per le  risorse economiche (il denaro necessario) e sia per il tempo a disposizione si affidano (o dovrebbero affidarsi) al Project Management una disciplina di origine anglosassone che serve a pianificare e controllare il progetto in ogni sua fase con rigide regole dettate da organismi internazionali al fine , in parole povere, di assicurare la massima qualità possibile al minor costo possibile nel rispetto dei tempi prestabiliti.
  2. All’interno del Project Managment esiste un’ulteriore disciplina, chiamata Risk Management (gestione dei rischi), che negli ultimi tempi sta assurgendo al rango di una pratica a sè stante, e serve per prevedere, e quindi pianificare, l’impatto degli imprevisti di qualsiasi natura che possono capitare in corso d’opera.

Detto questo, la Terna sapendo di dover operare degli scavi in una zona ad altissima densità archeologica (l’Esquilino) e quindi con altissime probabilità ti trovare reperti di una certa importanza ha ritenuto sufficiente per valutare i rischi dell’opera affidarsi a dei “saggi archeologici” fatti a campione nel giugno 2010. Tale tecnica può risultare indicata per uno scavo stanziale, per esempio i saggi archeologici effettuati a Piazza Venezia per la costruzione della stazione della metropolitana della nuova linea C, si scava in maniera preventiva per sapere cosa c’è sotto e si possono effettuare delle modifiche al progetto originale rispettando i tempi complessivi di consegna. Ma nel nostro caso c’era da scavare una trincea lunga centinaia e centinaia di metri (se non addirittuta chilometri) e tale tecnica si è dimostrata completamente inefficae, inutile e costosa visto che a via Bixio fu effettuato un saggio (vedi foto) a pochi metri dal punto dove un mese e mezzo più tardi vennero rinvenuti i reperti archeologici e non venne trovato alcunchè. Una buona pratica aziendale alternativa sarebbe stata quella di istituire una squadra archeologica (formata anche da poche persone) in grado di valutare immediatamente la natura e il valore di un ritrovamento e di interfacciarsi senza perdere tempo con l’autorità competente (la Sovraintendenza ai Beni Culturali) così da decidere subito le operazioni necessarie per poter risolvere il problema. Anche queste sono  pratiche codificate da un altro organismo internazionale (ITIL V3 Foundation) e in genere vengono adottate da appositi team creati   da quelle aziende che erogano servizi e devono far fronte nella maniera più efficace e immediata agli incidenti di percorso (incident management) e alla conseguente risoluzione dei problemi relativi (problem management) E invece si è andati avanti con attese interminabili, mesi e mesi con nessuno che lavorava all’interno delle aree interessate per evidenti discrepanze tra le disponibilità della Terna e della Sovraintendenza. Per due volte ad agosto (2010 e 2011) i cantieri sono stati chiusi per ferie cosa inaccetabile per aziende che erogano questo tipo di servizi (basterebbe pianificarle adeguatamente) e ancor più inaccettabile tenendo conto dei disagi che questa situazione arrecava ai residenti e a tutti coloro che svolgono un lavoro in questa zona. Teniamo presente che in tutto questo periodo nessuno si è mai preso la briga  di informare i residenti di quello che stava accadendo e ancor oggi a lavori conclusi non sappiamo perchè quelle mura erano tanto importanti da impedire i lavori per tutto questo tempo. Senza dimenticare la bella immagine che abbiamo dato a migliaia e migliaia di turisti che hanno alloggiato in questi lunghi mesi negli alberghi di via Giolitti spesso costretti a passare con le valigie in mezzo alla strada perchè via Bixio era completamente chiusa.  Undici anni fa a distanza di una cinquantina di metri, davanti alla chiesa di Santa Bibiana, sempre per uno scavo dell’Acea, vennero ritrovati altri reperti archeologici (vedi), ma nonostante la posizione fosse meno impattante sia per il traffico, sia per i parcheggi e sia per i disagi ai residenti rispetto a quella di via Bixio il problema venne risolto in un paio di mesi. Non c’è che dire, da allora abbiamo progredito parecchio ….

Come volevasi dimostrare, luce rossa !

Nel precedente post avevamo indicato come nel sito “Luceverde – Infomobilità Roma” ci fosse la data del 5 febbraio come fine dei lavori eseguiti a via Giolitti – via Bixio dalla soc. Terna per la posa dei cavi ad alta tensione . Siamo al 7 febbraio ed è tutto rimasto come prima. Sul sito Luceverde hanno addirittura tolto l’iconcina dei lavori in corso come se fossero realmente terminati.

Ma la situazione attuale è questa

http://qik.com/video/34202322

Oltre l'immagine di estremo degrado che offriamo ai numerosi turisti che passano per via Giolitti vista la presenza dei tanti alberghi e i molteplici disagi per i residenti, sorge spontanea una domanda : ma se queste mura romane sono tanto importanti da bloccare un lavoro così urgente e improcastinabile come la sostizione dei cavi elettrici da Roma Nord al Centro (Piazza Dante), è questa la maniera di procedere ai rilievi ? In mezzo alla mondezza come se si lavorasse in una discarica, come si può ben vedere dal filmato ? Oltretutto, a differenza del 7 dicembre, precedente data non rispettata per la fine dei lavori, prima del 5 di febbraio non si è visto nessuno come se fosse dato per scontato che quella data era stata indicata solo per un pro forma. Insomma l'ennesima beffa !