Archivi categoria: Riqualificazione

Luglio 2025: Il punto sui lavori della ex Zecca di Stato a via Principe Umberto. Stravolto il progetto originario: non più un un centro culturale con un museo moderno ma solo uffici. La storia recente attraverso i nostri post

Negli anni passati ci siamo più volte interessati al progetto di ristrutturazione della ex Zecca di Stato in via Principe Umberto ritenedolo uno dei punti cardine per il processo di riqualificazione del Rione Esquilino. Se fino al 2019 sembrava tutto andare  nel verso giusto dall’inizio della pandemia in poi sono cambiate diverse cose e a parte lo stravolgimento del cronoprogramma che indicava il 2023 come l’anno della conclusione dei lavori si è cominciato ad assistere  anche dall’esterno che qualcosa non coincideva con il progetto originario.

Il tutto inizia ufficialmente nel 2016 con la decisione di creare il Museo della Zecca nello stabile storico di via Principe Umberto. Vi proponiamo alcuni nostri post in ordine cronologico per avere un’idea di quello che si era deciso con filmati, immagini e documenti ufficiali

Nei prossimi articoli pubblicheremo la cronaca delle ultime vicissitudini legate a questo sofferto progetto e le iniziative che associazioni e cittadini stanno per intraprendere per contrastare le delibere che hanno portato all’odierna decisione (e realizzazione) di creare degli uffici al posto del tanto decantato e reclamizzato centro culturale.

La Piazza Pepe che vorrei. Il report dei risultati della consultazione popolare indetta dal Polo Civico Esquilino

Nei mesi scorsi il Polo Civico Esquilino ha indetto una consultazione popolare ponendo alcuni quesiti sul tema della riqualificazione di Piazza Pepe perchè al posto di un luogo semiabbandonato e teatro di spaccio e assunzione di droghe si creassero degli spazi utili, per lo sport, per la cultura,  e per lo svago di cittadini di tutte le età. Alla fine della raccolta delle schede e ‘analisi delle risposte e delle proposte  il Polo civico ha pubblicato il documento con il report dei risultati

Alcune proposte di Metrovia per trasformare la città di Roma con la mobilità. Porta Maggiore e Piazza dei Cinquecento tra sogno e realtà.

Uno dei temi più caldi e più gettonati degli ultimi tempi è senza dubbio la cosiddetta “rigenerazione urbana”. Non solo ristrutturare e riutilizzare  vecchi edifici dismessi e abbandonati ma attraverso interventi efficaci sulla mobilità riqualificare intere zone ostaggio del traffico e spesso della sosta selvaggia e ridonarle alla cittadinanza per essere finalmente godute e non subite.

In questo filmato di Metrovia alcuni esempi di come potrebbero diventare alcune zone con degli interventi sulla cura del ferro. Spiccano le proposte su Piazza dei Cinquecento e Porta Maggiore con alcune proposte che renderebbero questi due luoghi completamente diversi da come li conosciamo oggi.  Ma essendo dei progetti fin troppo intelligenti il rischio concreto è che rimangano nel mondo dei sogni e che la realtà che ci si prospetta sia completamente differente.

Porta Maggiore come è attualmente

Porta Maggiore come potrebbe diventare con il progetto Metrovia

Piazza Vittorio in un servizio del Tg2 inserito nella rubrica “Tutto il bello che c’è”

Un servizio curato da Massimiliano Clarizio andato in onda nei giorni scorsi nella rubrica “Tutto il bello che c’è” del TG2, tratto dall’account Facebook di “Esquilino chiama Roma”

 

Un altro bellissimo filmato di Piazza Vittorio dall’account “Video Drome – Piazza Vittorio” su Facebook

Il recupero del giardino “Willy Montero Duarte” – riflessioni su storia, rischi e opportunità

Il post pubblicato qualche giorno fa da Esquilino Chiama Roma su Facebook (link al post) ci dà lo spunto per qualche riflessione sul progetto di recupero del giardino intitolato a Willy Montero Duarte, che ha preso il via da circa quattro mesi e i cui lavori dovrebbero giungere al termine in questa primavera.

Nel post veniva evidenziato come la parte dell’acquedotto visibile sia solo una porzione dell’opera, essendo gran parte dell’intera struttura sotterranea, a causa dello svolgersi degli eventi nel corso della storia, sia per cause naturali che per azioni umane.
Il fatto è suffragato dalle immagini, che riportiamo anche sopra: lo studio del Piranesi di circa tre secoli fa, la foto d’epoca (presumibilmente di fine ‘800) e il giardino ai giorni d’oggi.

Ogni attività di scavo prevista dal progetto nelle immediate vicinanze delle arcate avrebbe potuto portare alla luce il resto dell’acquedotto o magari altri reperti o scoperte interessanti dal punto di vista storico e artistico.

Ma se ragioniamo dal punto di vista della gestione di progetto, la questione ci induce ad alcune considerazioni.

Come ogni responsabile di progetto ben sa, scoperte inattese, sono imprevisti o rischi che, se non analizzati, pianificati e gestiti correttamente, mettono a repentaglio il raggiungimento degli obiettivi di progetto e nella quasi totalità dei casi compromettono il rispetto dei tempi e dei costi previsti.
Di fronte ad un imprevisto può talvolta interrompersi il ciclo di vita del progetto in attesa di prendere decisioni sulle azioni da intraprendere.
Bisogna interpellare i soggetti competenti, impiegare risorse e tempo, per individuare lo scenario di soluzioni possibili (che si può fare?) e il piano di azione (che faremo?) per affrontare ogni rischio, o anche le opportunità da cogliere.

La disciplina del project management insegna a considerare i rischi non solo in un’accezione negativa, poiché da essi possono nascere delle opportunità. L’importante è tenerne conto già in fase di pianificazione di progetto.

Nel ciclo di vita di un progetto, la pianificazione è la fase più impegnativa; quella in cui analizzando il contesto, gli obiettivi e i risultati da raggiungere, si deve redigere un piano, con le risorse a disposizione, che eviti le insidie del fallimento del progetto.
Perciò sono da prendere in considerazione anche i rischi da gestire.
Essi vanno in primo luogo individuati, poi analizzati per prevedere strategie che includono piani di monitoraggio e azioni per mitigarli, modi di aggirarli o affrontarli di fronte al loro verificarsi.
Il fine è quello di evitare aggravi di costo o ritardi del progetto, talvolta addirittura il fallimento.


Durante il lavoro di recupero del giardino, in fase di scavo per le opere di illuminazione, pare si siano ritrovati cunicoli della vecchia Centrale del latte di cui si era persa memoria; un evento che si è trasformato nell’opportunità operativa di utilizzare un tracciato preesistente e in una riscoperta di rilievo storico-culturale sull’utilizzo che quello spazio ha avuto nel corso del tempo.


Ogni progetto è unico!
Per progetti ancora più complessi, soprattutto se di riqualificazione del territorio in siti storici come quelli del rione Esquilino, ricco di un patrimonio artistico sotterraneo, la necessità di una iniziale analisi multidisciplinare che non trascuri problematiche, rischi e opportunità, diviene ancora più pressante.
Già in fase di definizione iniziale di ogni progetto andrebbero coinvolti i soggetti con le competenze necessarie e pensiamo ad esempio ad architetti, storici dell’arte, archeologi, professionisti di gestione progetto.

Porsi le giuste domande, individuare i potenziali problemi, analizzare e valutare gli eventuali impatti, prima ancora di pensare a proposte di soluzioni, permette di partire “con il piede giusto” e giungere ad una pianificazione che pone le basi per il successo del progetto…. e talvolta tramuta rischi negativi in opportunità che creano valore.

In attesa di giungere al completamento del progetto e di fruire del giardino di Willy il prima possibile, ci piace chiudere con qualche citazione di illustri personaggi, a proposito di problemi, soluzioni e opportunità.

Se avessi solamente un’ora per risolvere un problema, passerei 55 minuti a definire bene il problema e 5 minuti a pensare alle soluzioni (Albert Einstein)

Dovunque guardiamo su questa terra, le opportunità prendono forma dentro i problemi (Nelson Rockefeller)

Nessun problema può resistere all’assalto di una riflessione approfondita (Voltaire)

La mappa dell’immagine in evidenza è tratta dal sito https://laromanatoponomastica.weebly.com/esquilino.html 

Qualcosa si muove per la valorizzazione del cd. Tempio di Minerva Medica e la riqualificazione di via Giolitti

Apprendiamo con piacere l’approvazione dell’atto  del I Municipio per la valorizzazione del cd. Tempio di Minerva Medica partendo dall’impianto di illuminazione. E’ un primo passo per la rivalutazione di questo eccezionale monumento, tanto sottovalutato e rovinato negli ultimi cento anni quanto apprezzato e studiato nei secoli precedenti, e per la riqualificazione di via Giolitti in cui l’illuminazione pubblica, così carente in quel punto, gioca un ruolo determinante.

Ecco il post di Davide Curcio presidente dell’assemblea del Primo Municipio e il documento ufficiale

Dicembre 2020, il punto sulla ristrutturazione dell’ex Cabina Ace della Stazione Termini

In un filmato della Fondazione FS viene illustrato lo stato attuale della ristrutturazione dell’ex Cabina Ace della Stazione Termini a via Giolitti dal direttore Generale Ing. Luigi Francesco Cantamessa Armati. Nel filmato si entra nello splendido edificio progettato da Angiolo Mazzoni e con l’ausilio di ricostruzioni virtuali è possibile immaginare cosa avrà a disposizione il pubblico a lavori finiti. Un’altra perla del Rione Esquilino che si aggiunge a tutti gli altri progetti in atto che creeranno un’offerta culturale veramente di livello eccezionale

Piazza Dante: una sbirciatina tra le inferriate prima della riapertura ufficiale

Anche per quanto riguarda Piazza Dante, dopo circa un decennio di chiusura, è prossima la riapertura del giardino. Un’altra area verde nel nostro Rione che finalmennte sarà di nuovo fruibile per tutti i cittadini dopo la recentissima riapertura del giardino di Piazza Vittorio.

Ecco alcune immagini scattate tra le inferriate che testimoniano con l’imminente termine dei lavori di ristrutturazione e ripristino la prossima riapertura del giardino

Un filmato di “Roma ieri oggi” sul giardino di Piazza vittorio poco prima della sua riapertura

In attesa della riapertura ufficiale un bel filmato tratto dall’account Facebook di “Roma ieri oggi” che ci mostra il giardino di Piazza Vittorio alla fine dei lavori di riqualificazione