Che il cd. Tempio di Minerva Medica sia il monumento di Roma Antica più riprodotto dopo il Colosseo è risaputo ma che ancor oggi dopo aver visto centinaia tra stampe e dipinti ce ne fossero un paio che ci mostrassero degli aspetti del tutto inediti ci ha sorpreso non poco.
E’ il caso, principalmente, di un dipinto ad olio su tela di Francois Marius Granet (vedi biografia), un artista francese vissuto a lungo a Roma agli inizi del XIX secolo che in pratica si può considerare un fotografo ante litteram grazie all’aderenza alla realtà e alla precisione dei dettagli nei suoi quadri. L’opera in questione è stata dipinta sicuramente prima del 1828 dal momento che è ancora in piedi gran parte della cupola andata distrutta dal terremoto di quell’anno. Ma la particolarità di questo dipinto è che il monumento è stato ripreso dalla parte dove attualmente passano i binari dei treni diretti a Termini al contrario di quasi tutte le altre opere che lo ritraggono dalla parte dell’odierna via Giolitti
Per cui è visibile in primo piano, in basso, una fontana (ovviamente non più esistente) con alcune donne intente, assai probabilmente, a lavare i panni e incredibilmente sullo sfondo a destra la veduta di Santa Maria Maggiore resa possibile dall’assenza di edifici.
Tutto questo ci testimonia che i cd. Tempio di Minerva non era solo un superbo monumento dell’era tardo antica ma il luogo dove sorge era senz’altro un punto panoramico privilegiato e conosciuto fin dai tempi antichi da cui era possibile ammirare praticamente tutta la città di Roma .
Alcuni esperti attribuiscono allo stesso autore anche questa stampa assai simile al dipinto con l’unica differenza di una posizione più vicina al monumento. Non compare infatti la fontana ma è ben visibile il campanile di Santa Maria Maggiore
Sempre dello stesso autore questo ulteriore dipinto che ritrae il cd Tempio di Minerva Medica in un’altra veduta ma sempre assai originale
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