Archivi categoria: Architettura

Tempio di Minerva Medica: per quanto tempo ancora dovrà rimanere chiuso?

Solito successo di pubblico per l’apertura straordinaria (anche se limitata a un solo giorno) del cd. Tempio di Minerva Medica in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio.

L’Associazione degli Abitanti di via Giolitti ha ribadito con l’affissione di alcuni cartelli al di fuori del monumento l’intento di valorizzarlo una volta per tutte, aprendolo in maniera definitiva e continuativa al pubblico previa  riqualificazione dell’intera area di pertinenza.

Proprio per questo, nonostante la giornata festiva,l’assessore alle Politiche Ambientali – Rifiuti – Rapporti con i cittadini – Polizia Locale del I Municipio  di Roma, Stefano Marin, che ringraziamo per la disponibilità, interpellato per richiedere un intervento dell’AMA per ripulire anche la parte esterna del monumento piena ancora di rifiuti vari,   si è prodigato perchè  ciò avvenisse nel minor tempo possibile e addirittura nel primo pomeriggio il cd. Tempio di Minerva Medica ha potuto finalmente riacquistare quella dignità che un tesoro archeologico di così grande importanza e valore non dovrebbe mai perdere

Infine vorremmo mostrare come questo monumento attiri l’attenzione di numerosi turisti anche quando è chiuso, però, spesso, li costringe a dei veri e propri contorsionismi per arrivare a scattare qualche fotografia attraverso le sbarre dell’inferriata

a causa dell’incredibile “(non) passaggio pedonale protetto”che da decenni nessuno si è interessato a rendere agibile

Tempio di Minerva Medica: ci si ricorda di questo monumento solo in occasione delle (rarissime) aperture straordinarie

Ormai lo sanno anche i muri che il cd. Tempio di Minerva Medica è uno dei monumenti più importanti di Roma Antica ma anche che è più di un secolo che è chiuso al pubblico. Dopo il notevole restauro conservativo e ricostruttivo eseguito tra il 2011 e il 2018 si sperava che fosse finito per sempre il periodo dell’oblio e che fosse, finalmente, arrivata l’ora di un’apertura definitiva  con la risoluzione  una volta per tutte anche dell’annoso problema del trenino Laziali-Centocelle che  tanti danni ha arrecato nel corso dei decenni.

Ed invece nulla, siamo nel 2023 e il monumento è tuttora chiuso al pubblico, solo pochissime aperture straordinarie durante l’anno e il trenino Laziali Centocelle continua a sferragliare accanto e lo farà ancora fino a quando non verranno prese delle decisioni definitive. I guasti di questa situazione sono purtroppo evidenti: abbandono, degrado, vandalismo sono all’ordine del giorno e poco importa se in occasione delle rare aperture straordinarie il monumento viene tirato a lucido: il fatto è che per la maggior parte dell’anno versa nelle condizioni che mostriamo nei seguenti servizi fotografici

L’abbandono: l’erba alta e i rifiuti vari (cliccare sulle foto per ingrandirle)

Il degrado: latrina a cielo aperto

Lo stesso punto in un video di Roberto Vicini

Gli atti vandalici e/o i danni causati dalla vibrazioni: foto di Sergio Antonin

Per dei graffiti sui muri del Colosseo lasciati da qualche turista ignorante e deficiente si scomodano le più importanti testate giornalistiche nazionali e i principali telegiornali, qui spariscono pezzi di muro per atti vandalici o problemi statici e nessuno se ne interessa?

E la Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia, Belle Arti, Paesaggio, responsabile del monumento, che fa? Quello che abbiamo già detto in precedenza: una sfalciata e ripullta dell’interno del cd. Tempio di Minerva Medica per rendere possibili le visite nelle aperture straordinarie e nulla più, neppure il controllo per gli eventuali danni arrecati al monumento.

Ecco infatti due operatori ecologici al lavoro per preparare l’apertura del monumento in occasione delle Giornate del Patrimonio il 24 settembre ma tra un paio di mesi,se non ci saranno novità,  ci potete scommettre che il cd. Tempio di Minerva Medica ripiomberà nell’incuria e nell’abbandono

Ripresi a pieno ritmo i lavori di ristrutturazione della ex Zecca di Stato a via Principe Umberto

Nonostante il caldo torrido di queste ultime settimane dopo aver delimitato parte di via Principe Umberto e via La Marmora sono ripresi a pieno ritmo i lavori di ristrutturazione della ex Zecca di Stato per la sua riutilizzazione come centro culturale con annesso  Museo della Zecca Romana.

Se non interverranno dei fattori esterni come, purtroppo, ci sono stati negli anni passati per gli effetti della pandemia siamo sicuri che il termine dei lavori indicato verrà rispettato e tra circa due anni l’Esquilino avrà un nuovo luogo di grande interesse e in grado di attrarre numerosi turisti e appassionati di numismatica e filatelia

15/6/23 “Hendrik Christian Andersen e la ‘Città mondiale’ ” Convegno all’Acquario Romano – Casa dell’Architettura

15 giugno 2023 ore 14:30

ACQUARIO ROMANO – CASA DELL’ARCHITETTURA

Convegno

Hendrik Christian Andersen e la “Città mondiale”

Roma Città delle Città   Visioni e trasformazioni

COORDINATORE SCIENTIFICO Nicoletta Cardano

TUTOR Nives Barranca  

OBIETTIVI FORMATIVI

L’incontro è l’occasione per una riflessione complessiva sull’originale attività di Hendrik Christian, scultore, autore di uno studio- museo – abitazione concepito a sua immagine, e soprattutto progettista dell’International World Center. All’analisi del progetto di Andersen sarà affiancata una riflessione sui progetti e le visioni del Novecento elaborati e mai realizzati per Roma

Maggiori informazioni

Il programma

Francois Marius Granet, un antico estimatore dei tesori dell’attuale via Giolitti. Parte seconda: la chiesa di Santa Bibiana

Ecco un dipinto dell’interno della magnifica chiesa di Santa Bibiana, opera di F. M. Granet, che testimonia di un evento solenne che ha avuto luogo, presumibilmente, nei primi anni del XIX secolo.

Il quadro denominato “Il sermone a Santa Bibiana” è esposto presso il Museo d’Arte di Dallas. Oltre l’eccezionalità dell’evento che ritrae, evidenzia lo stravolgimento dell’interno della chiesa con un baldacchino approntato per facilitare l’esecuzione del sermone e addirittura una tribunetta per ospitare i prelati. Ma ciò che attira l’attenzione è la differenza con la chiesa attuale

Questa immagine è stata scattata in occasione della fine dei recenti lavori di riparazione e adeguamento dell’impianto di illuminazione  ed evidenzia un fatto particolare: quando venne dipinto il quadro il soffitto della chiesa era affescato e purtroppo questi affreschi sono stati asportati ed eliminati forse perchè irrimediabilmente danneggiati.

Altra notevole differenza, questa volta in senso inverso, è l’assenza nel dipinto, dello stemma papale della famiglia Barberini che è invece ben visibile attualmente al centro della vetrata situata sopra l’altare maggiore e che senza alcun dubbio è un’opera posteriore

Dal 13/10 al 23/10/22 “Proiezioni – Rassegna di cinema e architettura” all’Acquario Romano

Dal 13 al 23 ottobre
 
ACQUARIO ROMANO – CASA DELL’ARCHITETTURA
 

Proiezioni – Rassegna di Cinema e architettura

 
Acquario Romano – Casa dell’architettura in occasione della Festa del Cinema apre, nella sezione Risonanze, la rassegna Proiezioni, dedicata al legame tra cinema e architettura.
 
Tante le iniziative in programma, tra film, documentari, mostre, musica e performance artistiche, per un’esplorazione delle arti a 360°.
 
Iniziamo la rassegna con Proiezioni di parole, una selezione di incontri, presentazioni libri e dibattiti curati dalla Libreria Casa dell’Architettura, e con la mostra fotografica Roma Tappeto di Stelle, di Luigi de Pompeis e curata da Robbi Hüner.
 
Il programma (cliccare per ingrandire)
 
 
 

Scarica il programma in formato .pdf

5 luoghi magici ed esoterici da non perdere all’Esquilino

Un interessante articolo apparso sul sito web roma.wayglo.it che evidenzia come l’Esquilino sia un luogo da visitare anche per chi è appassionato di magia e culti esoterici.

Ecco l’articolo integrale

Si dice spesso che Roma è magica, per la bellezza che promana. Chiunque la visiti, ne rimane affascinato. Tuttavia, la magia nella Capitale si declina anche in un altro senso, più letterale. Esistono, infatti, luoghi avvolti dalla leggenda, che rivelano un volto alternativo della città. Più oscuro, ma anche più accattivante. Ecco, allora, un piccolo itinerario per gli amanti del brivido e del mistero. Passeggeremo per le strade dell’Esquilino, alla scoperta di cinque luoghi magici ed esoterici da non perdere.

Uno scorcio sul quartiere Esquilino

La Porta Magica di piazza Vittorio

Nei giardini di piazza Vittorio Emanuele c’è un misterioso accesso, custodito da due mostri di pietra. È la Porta Magica o Porta Alchemica, antico ingresso della villa del marchese Massimiliano Savelli Palombara, vissuto a metà del Seicento. Lungo il bianco stipite di travertino sono incisi simboli ed enigmatiche frasi in latino. Leggenda vuole che si tratti della formula segreta per trasformare il piombo in oro, ottenuta dal marchese, appassionato alchimista, da un anonimo pellegrino, suo ospite per una notte.

La misteriosa porta magica di Piazza Vittorio

L’Auditorium di Mecenate (e il Campus Esquilinus)

Lungo via Merulana, quasi di fronte al teatro Brancaccio, sorge un insolito edificio, coperto da una tettoia. Si tratta del cosiddetto Auditorium di Mecenate, unica struttura visibile dell’antico complesso costruito dal celebre consigliere dell’imperatore Augusto. La costruzione degli Horti di Mecenate in questo sito non è casuale. Serve a cancellare per sempre un luogo tenebroso. Qui, infatti, in epoca antica si estende il Campus Esquilinus, un gigantesco cimitero, che di notte si popola di prostitute e di streghe in cerca di ingredienti per le proprie pozioni. Quella compiuta da Mecenate, di fatto, è una riqualificazione.

L’Auditorium di Mecenate (e il Campus Esquilinus)

La chiesa dei Santi Vito e Modesto

Curiosa fin dalla sua collocazione, addossata all’Arco di Gallieno, la chiesa dei Santi Vito e Modesto custodisce una reliquia dal nome molto insolito: la pietra scellerata. È un cippo marmoreo che, secondo la leggenda, sarebbe stato utilizzato per tagliare la testa a diversi martiri. Nel Medioevo, gli vengono attribuite anche doti taumaturgiche. Si dice che ingerire la polvere di questa pietra possa metterti al sicuro contro la rabbia dei cani. In verità, questa non è che un’antica stele funeraria dedicata a un certo Elio Terzio Causidico.

La Chiesa dei Santi Vito e Modesto

La basilica sotterranea di Porta Maggiore

Nel 1917, durante i lavori per la costruzione del viadotto ferroviario della stazione Termini, il terreno cede, rivelando i misteri del sottosuolo. Così viene alla luce la Basilica sotterranea di Porta Maggiore, una struttura rimasta sepolta per secoli, avvolta dall’oblio. Soffitti e pareti sono coperti di splendidi stucchi, che raffigurano scene tratte dal mito, tutte riferite al destino dell’anima, al mondo ultraterreno. Forse, ci troviamo all’interno del tempio di una setta misterica, il luogo di culto dove si riunivano i neopitagorici.

La Basilica sotterranea di Porta Maggiore

Il tempio di Iside

L’ultima tappa di questo viaggio ci porta alle pendici del colle Oppio, in via Pietro Verri. Di fronte ai nostri occhi si ergono i resti monumentali del tempio di Iside e Serapide, santuario costruito in onore delle divinità orientali, il cui culto si diffonde a Roma intorno al I secolo a.C. Chi segue il loro culto, viene iniziato ai sacri misteri attraverso una serie di riti, che non sono noti ai profani.

Il Tempio di Iside

3-4 settembre 2022 #Minervadascoprire, weekend al cd. Tempio di Minerva Medica. Prenotazione obbligatoria

Sabato 3 e domenica 4 settembre 2022

apertura straordinaria del

cd. Tempio di Minerva Medica

prenotazione obbligatoria

Le visite, a cura dell’archeologa Simona Morretta, si succederanno dalle 9.30 alle 12.30 ad intervalli di un’ora con un massimo di trenta partecipanti per turno. Il sito è accessibile alle persone con difficoltà motorie.
Per prenotare è necessario compilare l’apposito modulo.

 

L’interno della Basilica di Santa Maria Maggiore a 360°

Un’esperienza innovativa grazie al post pubblicato da 360 Vsio sul proprio account Facebook. Lo splendore dell’interno della Basilica di Santa Maria Maggiore  visibile spostando semplicemente il mouse e cliccando contemporaneamente il tasto siinistro. Vedrete lo splendido soffitto dorato e il pavimento cosmatesco come se foste all’interno della basilica.

La Cappella Sistina a Santa Maria Maggiore

La Basilica di Santa Maria Maggiore è senza alcun dubbio uno dei monumenti più conosciuti  e più visitati della città di Roma. Qualche anno fa un sito americano fece un sondaggio online chiedendo ai suoi lettori quale fosse la preferita tra le quattro basiliche maggiori di Roma e la precelta risultò proprio,incredibilmente, Santa Maria Maggiore doppiando addirittura i voti per San Pietro!

E’ difficile trovare qualche romano che non sia mai entrato nella storica basilica ma sicuramente pochi conoscono la storia dalle origini ai giorni nostri specialmente per quanto riguarda le due cappelle cupolate maggiori (Sistina e Paolina).

L’articolo seguente, opera di Nicoletta Marconi, oltre alla storia della Cappella Sistina  a Santa Maria Maggiore, con dovizia di particolari  descrive i progetti e l ‘organizzazione del cantiere e delle maestranze.