Archivi tag: Fotografia

Museo Nazionale Romano: la cultura, nel passato, si è servita anche delle casse di pomodoro

Al popolo italiano non mancano certo l’estro, la creatività e l’inventiva, cosa che ci viene ricosciuta in tutto il mondo. E spesso, nel passato come nel presente, al cospetto di qualche difficoltà e problematica, ci si  è ingegnati in maniera creativa o addirittura geniale per superare o evitare l’ostacolo che impediva la buona riuscita  di un determinato progetto. E’ il caso di questa storia descritta nel post del Museo Nazionale Romano pubbicato su Facebook in cui si narra che c’erano delle evidenti difficoltà per fotografare dei preziosi reperti archeologici appartenti al Colombario Esquilino e appena restaurati, e voilà, con un colpo di genio si risolse tutto. Ecco il post con la storia pubblicato su Facebook

9/10 – 28/11 2021 Mostra fotografica “FREElance sulla strada” al Palazzo Merulana

Dal 09/10/2021 al 28/11/2021

PALAZZO MERULANA

Caio Mario Garrubba

FREElance sulla strada

per RomaFotografia 2021 FREEDOM

 

116 scatti, 30 anni di immagini, quattro continenti. Un maestro.
La riscoperta di un gigante del reportage fotografico del XX secolo.
A Palazzo Merulana una mostra spiega perché è giunta l’ora di Caio Mario Garrubba.

Un vero evento espositivo, per riscrivere e rileggere una pagina della storia della Fotografia.
Arriva a Roma a Palazzo Merulana dal 9 ottobre fino al 28 novembre la mostra Caio Mario Garrubba / FREElance sulla strada, ideata e organizzata da Archivio storico Luce / Cinecittà SpA  e che restituisce l’opera di uno dei maestri del reportage fotografico del ‘900.

Maggiori informazioni

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE

Dal 9 ottobre al 28 novembre 2021
Dal mercoledì alla domenica
Dalle 12 alle 20 (ultimo ingresso alle 19)

Intero € 10,00
Ridotto € 8,00 (Giovani under 26, adulti over 65, insegnanti in attività, possessori di Cartax2, possessori Lazio Youth Card)
Gratuito (bambini e ragazzi under 15, un insegnante ogni 10 studenti, un accompagnatore ogni 10 persone, disabile con accompagnatore, possessori Pass Palazzo Merulana e Pass Palazzo Merulana Young, membri ICOM, guide turistiche con patentino, possessori Freedom Card)

 Il biglietto consente l’accesso alla Collezione Cerasi e alla mostra Caio Mario Garrubba / FREElance sulla strada
online

Prenotazione consigliata
Diritti di prenotazione € 2,00

Prenotazioni su palazzomerulana.it (sezione “Acquista biglietti”) oppure presso la biglietteria di Via Merulana 121 nei giorni e negli orari di apertura.

La Freedom Card Palazzo Merulana (€20,00) consente l’accesso illimitato dal 3 luglio al 28 novembre alla Collezione Cerasi e a tutte le attività espositive del Palazzo, alle mostre di Roma Fotografia 2021, e ai talk organizzati in occasione del festival, con la possibilità di prenotare il proprio posto agli incontri (nei limiti della disponibilità prevista)

La Freedom Card si può acquistare sul sito www.palazzomerulana.it (sezione “Acquista biglietti”) o presso la biglietteria in Via Merulana 121 nei giorni e negli orari di apertura (dal mercoledì alla domenica, dalle 12 alle 20).

 

 ATTENZIONE: L’accesso alle sale espositive e agli eventi culturali è consentito esclusivamente ai soggetti con Green Pass (in formato digitale o cartaceo) che attesti, unitamente ad un documento di identità:

  • di aver fatto almeno un dose di vaccino tra quelli autorizzati
  • oppure di essere risultati negativi a un tampone molecolare o rapido nelle ultime 48 ore
  • oppure di essere guariti da Covid19 nei sei mesi precedenti

La Certificazione verde COVID-19 non è richiesta ai bambini esclusi per età dalla campagna vaccinale (al di sotto dei 12 anni) e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica.
In mancanza di Green Pass e di un documento d’identità, entrambe in corso validità, non sarà possibile accedere al sito e il biglietto acquistato non sarà rimborsato. Per maggiori informazioni 
www.dgc.gov.it

28/04 – 23/05 2021 Piero Cannizzaro “Racconti d’Africa” | Mostra fotografica a cura di Glauco Dattini al Palazzo Merulana

28 aprile – 23 maggio 2021
Palazzo Merulana
Pietro Cannizzaro

“Racconti d’Africa”

Mostra fotografica
 
“La strada dello sguardo che si fa colore e movimento”
Lo sguardo verso l’altro, rivolto a culture e luoghi diversi, spinto dal desiderio di conoscenza e comprensione profonda, in un scambio reso possibile dall’arte in tutte le sue forme, compresa quella fotografica… Con questo spirito, che da sempre contraddistingue la nostra programmazione, presentiamo la mostra fotografica “Racconti d’Africa” di Piero Cannizzaro, a cura di Glauco Dattini.
 
Una selezione di oltre 40 fotografie, scattate durante le riprese del documentario “Storie d’Africa” – di cui è autore lo stesso Cannizzaro – prodotto dalla Cooperazione Internazionale e dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in collaborazione con l’OIM, nell’Africa dell’ovest, tra il Senegal, la Costa d’Avorio e la Guinea. Il documentario riguardava il difficile tema dell’emigrazione ma si è trasformato nell’occasione di “fotografare” le realtà più diverse: non solo l’Africa, ma le tantissime Afriche che esistono.
“Le foto di questa mostra le ho scattate nelle pause delle riprese – spiega l’autore – Non è stato facile: da regista dovevo gestire la telecamera e il suono, non potevo portare con me anche una macchina fotografica vera e propria. Mi è venuta incontro la tecnologia dei nuovi cellulari ed ho usato il mio per cogliere l’attimo. Sono emozioni che ancora provo. Chiedo permesso, tiro la tenda di una capanna, trovo una donna bellissima che sta facendo il fuoco, c’è contrasto tra il fuoco e la donna, una luce che veniva da dietro… scatto”.
L’Africa fotografata da Cannizzaro non è polemica o dimostrativa ma sceglie, come afferma la scrittrice Dacia Maraini, la strada dello sguardo che si fa colore e movimento.
Colpito dalla bellezza di donne, di uomini e di vita vissuta, Piero Cannizzaro ha saputo fermare nell’immagine appunto la forza degli sguardi, la resilienza che esprimevano, ma anche l’eleganza della loro postura, i colori, la cura degli abiti. Emozioni ancora vive, guidate dalla luce e mediate dalla tecnologia, al servizio del soggetto da fotografare.
Le foto rappresentano la parte positiva del documentario. Quest’ultimo racconta storie di persone che avevano tentato senza esito di raggiungere l’Europa e altre che ne erano tornate. “Con le foto ho voluto dare un volto a chi generalmente vediamo come massa indistinta sui barconi, in apparenza senza identità e dignità” spiega ancora Cannizzaro. Persone che avevano subito torture, sofferenze terribili, ripartite ogni volta da zero ma mai arrendevoli e sempre piene di speranza. Dopo aver affrontato ogni tipo di violenza, avevano ancora la forza e la voglia di ricominciare, con una consapevolezza più forte, un nuovo rapporto con l’Africa e il proprio villaggio. Chi parte, come chi ritorna, è figlio della sorte e gioca con essa: se ce la fa vuol dire che è il suo momento, se non ce la fa era il tuo destino. Nei villaggi, salvo pochi casi, non c’è disperazione. Chi decide di partire, spesso, non è il più povero: servono soldi per partire. Un fenomeno molto simile a quello già vissuto dai nostri emigranti: c’è chi voleva solo un miglioramento economico e chi un mondo nuovo. “Un racconto di sopravvivenze”, scrive Erri De Luca “che trasmettono coraggio invece che disperazione”.
 
Piero Cannizzaro
Un protagonista dell’ideazione e della regia di numerosi documentari, sia per la radio che per la televisione, diffusi sulle principali piattaforme (Rai, Mediaset, Sky, Artè France), realizzati in Italia, in Europa e negli altri continenti (America del Nord e del Sud, Medio Oriente, Sri Lanka, Siberia e Golfo Persico, Senegal, Costa d’Avorio, Guinea e Sud Africa). Un artista capace di cogliere in ogni realtà una crepa, far entrare la luce e trasformarla in cronaca per rappresentare la spiritualità, le isole, la musica, le città slow, il cibo, il tema dell’identità in una chiave non solo ritrattistica ma come espressione del “Glocale”. Tra le sue opere: “La notte della taranta e dintorni”, “Ritorno a Kurumuny”, “Tradinnovazione: una musica glocal”, “Il cibo dell’anima”,” Città Slow”, “Ossigeno” e infine , e non per ultimo, “Storie d’Africa” che meglio riassume la sua visione dei suoi documentari presentati, tra gli altri, negli Istituti di Cultura di Londra e Parigi, in rassegne e festival nazionali e internazionali tra cui Roma, Milano, Venezia, Torino, New York, Parigi, Londra, Istanbul e Lione.
 
Tariffe
Intero € 10,00
Ridotto € 8,00 (Giovani under 26, adulti over 65, insegnanti in attività, possessori di Cartax2, possessori Lazio Youth card)
Scuole € 6.00 (per studente). Prenotazione obbligatoria turno ingresso scuole € 20.00
Gruppi € 8.00 a persona (min 10, max 25 persone) Prenotazione obbligatoria turno ingresso gruppi € 30.00
Gratuito (bambini under 7, un insegnante ogni 10 studenti, un accompagnatore ogni 10 persone, disabile con accompagnatore, possessori Palazzo Merulana Pass e Palazzo Merulana Pass Young, membri ICOM, guide turistiche con patentino).
Il biglietto di ingresso consente l’accesso alla Collezione Cerasi e alla mostra “Racconti d’Africa” di Piero Cannizzaro
Prenotazione consigliata – Diritti di prenotazione 2.00 €
Gli accessi alle sale espositive saranno limitati a 40 persone per fascia oraria, pertanto è consigliata la prenotazione, che comunque non è obbligatoria (prenotazione on line e presso la biglietteria del Palazzo nei giorni e negli orari di apertura).
Per accedere a Palazzo Merulana sarà necessario adottare alcune semplici regole:
 Indossare una mascherina che copra naso e bocca
Sottoporsi alla misurazione della temperatura corporea (per coloro i quali questa risulterà superiore ai 37,5°C, l’accesso verrà negato)
Mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro, al fine di evitare assembramenti
Igienizzare le mani tramite una soluzione idro-alcolica resa disponibile all’ingresso

Info e prenotazioni

info@palazzomerulana.it  

www.palazzomerulana.it

www.coopculture.it

info@coopculture.it

 

1 aprile 2021 quarto appuntamento dei “Caffè Fotografici a Palazzo Merulana” diretta Facebook

Giovedì 1 aprile 2021, ore 11.00

Il quarto appuntamento con Caffè fotografici invita a fare un salto nel passato: all’imperdibile appuntamento con l’intervallo della Rai quando negli anni ‘70 rappresentava il momento in cui i bambini di allora vedevano le prime fotografie di paesaggio italiano.

Tra musica classica e fotografia di paesaggio in bianco e nero i conduttori Maria Cristina Valeri, Alex Mezzenga e Gilberto Maltinti in diretta da casa ma con il cuore a Palazzo Merulana ospitano il musicista Luca Purchiaroni docente, clavicembalista, organista e compositore.

Per parlare di quella successione di immagini di scorci paesaggistici e di monumenti italiani corredate dal nome del luogo e del particolare visualizzato e accompagnata da musiche divenute presto familiari.
Oltre alle immagini d’epoca, Maria Cristina Valeri, Alex Mezzenga e Gilberto Maltinti offriranno la loro visione contemporanea di come potrebbe essere l’Intervallo RAI oggi, mostreranno le loro fotografie di paesaggi italiani.

 

Info

info@palazzomerulana.it

Evento sulle pagine facebook di @romafotografiaeventi e @palazzomerulana
Partecipazione gratuita fino ad esaurimento posti disponibili 

11 marzo 2021 “Caffè Fotografici a Palazzo Merulana” diretta Facebook

Da giovedì 11 marzo 2021 tutti i gioved’ alle ore 11,00

Caffè Fotografici a Palazzo Merulana

Perché non prendersi un momento di break per liberare lo sguardo dalle mail e concedersi una pausa all’insegna della bellezza in uno degli hub culturali più vivaci di Roma?

Arrivano a Palazzo Merulana i “Caffè Fotografici”, la nuova rubrica settimanale a cura di Maria Cristina Valeri, Alex Mezzenga e Gilberto Maltinti dedicata alla fotografia e all’innovazione culturale.

Ogni giovedì alle 11, una pausa dolce e sfiziosa, ricca di spunti, riflessioni e curiosità in compagnia di fotografi e protagonisti della cultura fotografica italiana: gli appuntamenti saranno trasmessi in diretta sulle pagine facebook di @romafotografiaeventi e @palazzomerulana.

Il momento del caffè sarà un’occasione per parlare anche del Festival Roma Fotografia 2021 FREEDOM che inaugurerà a fine maggio con un ricco calendario di eventi e delle call dedicate al racconto di questo anno così difficile e di quello che sarà non appena assaporare nuovamente la libertà.

Scaldiamo la macchinetta, tostiamo i chicchi: ne sentiamo già il profumo avvolgente che arriva da Palazzo Merulana: ci vediamo giovedì 11 marzo alle 11 in punto!

Giovedì 11 marzo 2021, ore 11.00

Il primo caffè fotografico vedrà collegati da 3 punti diversi di Palazzo Merulana i direttori artistici di Roma Fotografia 2021 FREEDOM Maria Cristina Valeri, Alex Mezzenga e Gilberto Maltinti. Il primo appuntamento sarà dedicato all’anniversario del primo lockdown dal quale è partita la prima call Life in the time of coronavirus che ha raccolto in pochi mesi oltre 10.000 immagini da tutto il mondo.

Durante la diretta verrà lanciata la nuova Call Freedom per parlare di sogni, desideri e libertà.

Evento trasmesso sulla pagina facebook di @romafotografiaeventi e @palazzomerulana

Info

info@palazzomerulana.it

Evento sulle pagine facebook di @romafotografiaeventi e @palazzomerulana
Partecipazione gratuita fino ad esaurimento posti disponibili 

10/03 – 09/04 2021 Piero Cannizzaro “Racconti d’Africa” | Mostra fotografica a cura di Glauco Dattini al Palazzo Merulana

10 marzo – 9 aprile 2021
Palazzo Merulana
Pietro Cannizzaro

“Racconti d’Africa”

Mostra fotografica
 
“La strada dello sguardo che si fa colore e movimento”
Lo sguardo verso l’altro, rivolto a culture e luoghi diversi, spinto dal desiderio di conoscenza e comprensione profonda, in un scambio reso possibile dall’arte in tutte le sue forme, compresa quella fotografica… Con questo spirito, che da sempre contraddistingue la nostra programmazione, presentiamo la mostra fotografica “Racconti d’Africa” di Piero Cannizzaro, a cura di Glauco Dattini.
 
Una selezione di oltre 40 fotografie, scattate durante le riprese del documentario “Storie d’Africa” – di cui è autore lo stesso Cannizzaro – prodotto dalla Cooperazione Internazionale e dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in collaborazione con l’OIM, nell’Africa dell’ovest, tra il Senegal, la Costa d’Avorio e la Guinea. Il documentario riguardava il difficile tema dell’emigrazione ma si è trasformato nell’occasione di “fotografare” le realtà più diverse: non solo l’Africa, ma le tantissime Afriche che esistono.
“Le foto di questa mostra le ho scattate nelle pause delle riprese – spiega l’autore – Non è stato facile: da regista dovevo gestire la telecamera e il suono, non potevo portare con me anche una macchina fotografica vera e propria. Mi è venuta incontro la tecnologia dei nuovi cellulari ed ho usato il mio per cogliere l’attimo. Sono emozioni che ancora provo. Chiedo permesso, tiro la tenda di una capanna, trovo una donna bellissima che sta facendo il fuoco, c’è contrasto tra il fuoco e la donna, una luce che veniva da dietro… scatto”.
L’Africa fotografata da Cannizzaro non è polemica o dimostrativa ma sceglie, come afferma la scrittrice Dacia Maraini, la strada dello sguardo che si fa colore e movimento.
Colpito dalla bellezza di donne, di uomini e di vita vissuta, Piero Cannizzaro ha saputo fermare nell’immagine appunto la forza degli sguardi, la resilienza che esprimevano, ma anche l’eleganza della loro postura, i colori, la cura degli abiti. Emozioni ancora vive, guidate dalla luce e mediate dalla tecnologia, al servizio del soggetto da fotografare.
Le foto rappresentano la parte positiva del documentario. Quest’ultimo racconta storie di persone che avevano tentato senza esito di raggiungere l’Europa e altre che ne erano tornate. “Con le foto ho voluto dare un volto a chi generalmente vediamo come massa indistinta sui barconi, in apparenza senza identità e dignità” spiega ancora Cannizzaro. Persone che avevano subito torture, sofferenze terribili, ripartite ogni volta da zero ma mai arrendevoli e sempre piene di speranza. Dopo aver affrontato ogni tipo di violenza, avevano ancora la forza e la voglia di ricominciare, con una consapevolezza più forte, un nuovo rapporto con l’Africa e il proprio villaggio. Chi parte, come chi ritorna, è figlio della sorte e gioca con essa: se ce la fa vuol dire che è il suo momento, se non ce la fa era il tuo destino. Nei villaggi, salvo pochi casi, non c’è disperazione. Chi decide di partire, spesso, non è il più povero: servono soldi per partire. Un fenomeno molto simile a quello già vissuto dai nostri emigranti: c’è chi voleva solo un miglioramento economico e chi un mondo nuovo. “Un racconto di sopravvivenze”, scrive Erri De Luca “che trasmettono coraggio invece che disperazione”.
 
Piero Cannizzaro
Un protagonista dell’ideazione e della regia di numerosi documentari, sia per la radio che per la televisione, diffusi sulle principali piattaforme (Rai, Mediaset, Sky, Artè France), realizzati in Italia, in Europa e negli altri continenti (America del Nord e del Sud, Medio Oriente, Sri Lanka, Siberia e Golfo Persico, Senegal, Costa d’Avorio, Guinea e Sud Africa). Un artista capace di cogliere in ogni realtà una crepa, far entrare la luce e trasformarla in cronaca per rappresentare la spiritualità, le isole, la musica, le città slow, il cibo, il tema dell’identità in una chiave non solo ritrattistica ma come espressione del “Glocale”. Tra le sue opere: “La notte della taranta e dintorni”, “Ritorno a Kurumuny”, “Tradinnovazione: una musica glocal”, “Il cibo dell’anima”,” Città Slow”, “Ossigeno” e infine , e non per ultimo, “Storie d’Africa” che meglio riassume la sua visione dei suoi documentari presentati, tra gli altri, negli Istituti di Cultura di Londra e Parigi, in rassegne e festival nazionali e internazionali tra cui Roma, Milano, Venezia, Torino, New York, Parigi, Londra, Istanbul e Lione.
 
Tariffe
Intero € 10,00
Ridotto € 8,00 (Giovani under 26, adulti over 65, insegnanti in attività, possessori di Cartax2, possessori Lazio Youth card)
Scuole € 6.00 (per studente). Prenotazione obbligatoria turno ingresso scuole € 20.00
Gruppi € 8.00 a persona (min 10, max 25 persone) Prenotazione obbligatoria turno ingresso gruppi € 30.00
Gratuito (bambini under 7, un insegnante ogni 10 studenti, un accompagnatore ogni 10 persone, disabile con accompagnatore, possessori Palazzo Merulana Pass e Palazzo Merulana Pass Young, membri ICOM, guide turistiche con patentino).
Il biglietto di ingresso consente l’accesso alla Collezione Cerasi e alla mostra “Racconti d’Africa” di Piero Cannizzaro
Prenotazione consigliata – Diritti di prenotazione 2.00 €
Gli accessi alle sale espositive saranno limitati a 40 persone per fascia oraria, pertanto è consigliata la prenotazione, che comunque non è obbligatoria (prenotazione on line e presso la biglietteria del Palazzo nei giorni e negli orari di apertura).
Per accedere a Palazzo Merulana sarà necessario adottare alcune semplici regole:
 Indossare una mascherina che copra naso e bocca
Sottoporsi alla misurazione della temperatura corporea (per coloro i quali questa risulterà superiore ai 37,5°C, l’accesso verrà negato)
Mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro, al fine di evitare assembramenti
Igienizzare le mani tramite una soluzione idro-alcolica resa disponibile all’ingresso

 

 

Via Giolitti e Il barbiere della “meluccia”

Dl sito www.laboratorio roma.it

Le botteghe dei barbieri a Roma erano dei veri e propri centri culturali, i ritrovi dove si apprendevano le ultime notizie, dove si discuteva dei temi correnti della politica, dell’arte, dei fatti ed intrighi della Curia.

Il barbiere aveva una sua autorità, un suo prestigio nel rione, perché era colui che sapeva tutto, dava consigli: passava insomma per un uomo colto.

Ma oltre ai barbieri di riguardo, con tanto di salone, c’erano anche i “barbieri de la meluccia”: a piazza Montanara, a Foro Boario, a Campo Vaccino e sotto Portico d’Ottavia, nei luoghi insomma dove si radunavano i contadini che si offrivano  per il “mercato delle opere” (nell’800 le “opere” erano i lavori dei campi), accanto ai muri delle case mettevano in file quattro-cinque sedie che facevano da bottega all’aperto e soprattutto a chi facevano la barba mettevano una piccola mela in bocca, per tendere le guance alla rasatura.

La meluccia doveva servire per tutti gli avventori della giornata: l’ultimo dei clienti aveva il diritto di mangiarsela e, a volte, erano botte per arrivare ultimi.

Si pagava un bajocco (nome della moneta che nell’Ottocento era l’unità base dello Stato pontificio), per farsi radere una barba vecchia anche di due settimane.

Il barbiere con due dita stringeva la punta del naso e lo tirava su e giù secondo il verso con cui faceva la barba; ogni tanto lasciava il cliente con il naso per aria, per avere il tempo di affilare il rasoio alla striscia di cuoio attaccata alla spallina della sedia, oppure per rispondere alle domande degli altri clienti o per emanare sentenze sull’argomento di discussione.

In quel momento il cliente stava rassegnato con gli occhi che si perdevano pera aria, senza neanche respirare, per paura di andarsi a procurare un taglio alla gola.

Poi, quando sbarbato si alzava, un altro si andava a mettere al posto suo, mentre il barbiere strillava: sotto a chi tocca!………….e la meluccia cambiava bocca.

Ovviamente una simile tradizione non poteva mancare all’Esquilino

Ecco in una fotografia tratta dall’archivio di Roma Sparita un barbiere al lavoro davanti alla chiesa di Santa Bibiana

Foto storiche di Roma – Via Giolitti. Un ambulante era pure il barbiere della “meluccia”, qui accampato di fronte alla chiesa di Santa Bibiana. Due asciugamani, una sedia, un rasoio, una bottiglia di acqua e voilà ! Sullo sfondo il rilevato ferroviario. La meluccia, una vera e piccola mela, serviva a far rigonfiare le guancie per permettere al rasoio di lavorare meglio Anno: 1910

Studio Medina – Contest fotografico Spring ’17 “Street Art”

Vi ricordiamo che le iscrizioni al contest fotografico sono state posticipate al 20 Maggio! Per tutte le info contattateci a info@medinaroma.it

9 maggio 2017 Esquilino Melting – pot Expo presso Gatsby Cafè

Martedì 9 maggio

Gatsby Cafè

dalle 18,30 alle 22,00

Vernissage della esposizione e premiazione degli autori che hanno partecipato al contest fotografico “Esquilino Melting-pot”.

Organizzato da Piazza Vittorio APS e con il patrocinio del Municipio Roma I centro, saremo ospiti del magnifico Gatby Cafè, locale trendy del quartiere Esquilino.

Appuntamento al Gatsby!

7 maggio 2017 Roma Photo Marathon – terza edizione

La maratona fotografica più divertente d’Italia è a Roma. Una giornata spensierata a caccia di immagini.

Domenica 7 maggio 2017 – ore 10.00

Piazza del MAXXI – 

Via Guido Reni, 4/A – Roma

Maggio, Roma – Domenica 7 maggio nella Piazza del MAXXI prenderà il via la terza edizione della “Roma Photo Marathon”, la maratona fotografica della Città di Roma. 9 temi in 9 ore per scoprire con occhi diversi il territorio e mettere alla prova la propria creatività.

Novità del 2017: la prova gratuita dei prodotti Canon, Fujifilm e Manfrotto.

L’evento è organizzato da Italia Photo Marathon con il patrocinio di FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche).

Official Sponsor Tour 2017: CANON, EURONICS, FUJIFILM, MANFROTTO e NIKON

City Sponsor: EATALY.

 

La Roma Photo Marathon è un evento culturale che coniuga la passione per la fotografia e la promozione del territorio al quale possono partecipare tutti gli appassionati dotati di qualunque mezzo fotografico digitale. L’appuntamento è per Domenica 7 maggio 2017 al Click Point allestito nella Piazza del MAXXI. Partenza della Photo Marathon ore 10.00.

Durante l’arco della giornata verranno assegnati 3 temi fotografici ogni 3 ore (temi segreti fino al momento del rilascio) per un totale di 9 temi in 9 ore, allo scopo di stimolare i partecipanti a ricercare elementi inusuali e punti di vista originali della città, interpretando con creatività i temi assegnati.

I fotomaratoneti dovranno caricare i loro scatti entro la mezzanotte del giorno successivo (lunedì 8 maggio) sulla piattaforma multimediale dell’evento.

NOVITA’ 2017: la prova gratuita delle attrezzature messe a disposizione da CANON, FUJIFILM e MANFROTTO. Un’occasione imperdibile per toccare con mano e mettere alla prova sul campo le attrezzature fotografiche che state sognando.

Partecipare è facile, basta iscriversi su www.italiaphotomarathon.it/roma la quota di partecipazione è di 15 € e comprende il kit di gara e la maglietta ufficiale dell’evento. 

Il comunicato stampa ufficiale

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