Archivi categoria: Cantieri

Una buona notizia, ma ……

Ninfeo degli Horti Liciniani

E’ da qualche tempo che  sulla recinzione del Ninfeo degli Horti Liciniani in via Giolitti appare   questo cartello. E’ della Presidenza del Consiglio dei Ministri e indica l’inizio dei lavori di “consolidamento e restauro per la messa in sicurezza e miglioramento sismico” del monumento. Fin qui tutto bene salvo due particolari : il primo è l’esiguità della somma messa a disposizione, 530.000 euro sono equiparibili a ciò che servirebbe, al giorno d’oggi, per la tinteggiatura e la  manutenzione straordinaria (intonaci. cortina, balconi, cornicioni etc.) di un palazzo di media grandezza e non per delle opere che abbisognano grande professionalità e tecnologia all’avanguardia come quelle necessarie per il Ninfeo (ricordiamo che si tratta della terza cupola per ampiezza di quelle arrivate a noi dall’epoca romana). Il secondo punto è che a tutt’oggi, nonostante l’inizio indichi il 19 dicembre 2011 i lavori non sembrano iniziati e dovrebbero terminare il 14/10/2012. Non vorremmo che finisse come l’ex cinema  teatro Apollo con un cartello che è rimasto appeso per circa sei anni senza che nessuno abbia mai iniziato a lavorare  con il risultato attuale di un immobile del comune abbandonato e con il rischio reale di occupazioni varie . Vedremo e riferiremo i prossimi sviluppi.

21 ottobre definitiva chiusura dei lavori Terna a via Bixio

Fine lavori e strada riasfaltata

21 ottobre 2011 termina definitivamente l’avventura dei lavori Terna a via  Bixio dopo un anno e quattro mesi con il rifacimento del manto stradale. Ci eravamo ripromessi per questo evento di fare delle considerazioni su quello che è accaduto e ancor di più non è accaduto in tutto questo periodo ed eccoci puntuali a rispettare tale impegno. Premessa :

  1. Le grandi aziende quando debbono eseguire dei lavori di una certa importanza sia per quanto riguarda le risorse umane (persone impiegate per portare a compimento l’opera), sia per le  risorse economiche (il denaro necessario) e sia per il tempo a disposizione si affidano (o dovrebbero affidarsi) al Project Management una disciplina di origine anglosassone che serve a pianificare e controllare il progetto in ogni sua fase con rigide regole dettate da organismi internazionali al fine , in parole povere, di assicurare la massima qualità possibile al minor costo possibile nel rispetto dei tempi prestabiliti.
  2. All’interno del Project Managment esiste un’ulteriore disciplina, chiamata Risk Management (gestione dei rischi), che negli ultimi tempi sta assurgendo al rango di una pratica a sè stante, e serve per prevedere, e quindi pianificare, l’impatto degli imprevisti di qualsiasi natura che possono capitare in corso d’opera.

Detto questo, la Terna sapendo di dover operare degli scavi in una zona ad altissima densità archeologica (l’Esquilino) e quindi con altissime probabilità ti trovare reperti di una certa importanza ha ritenuto sufficiente per valutare i rischi dell’opera affidarsi a dei “saggi archeologici” fatti a campione nel giugno 2010. Tale tecnica può risultare indicata per uno scavo stanziale, per esempio i saggi archeologici effettuati a Piazza Venezia per la costruzione della stazione della metropolitana della nuova linea C, si scava in maniera preventiva per sapere cosa c’è sotto e si possono effettuare delle modifiche al progetto originale rispettando i tempi complessivi di consegna. Ma nel nostro caso c’era da scavare una trincea lunga centinaia e centinaia di metri (se non addirittuta chilometri) e tale tecnica si è dimostrata completamente inefficae, inutile e costosa visto che a via Bixio fu effettuato un saggio (vedi foto) a pochi metri dal punto dove un mese e mezzo più tardi vennero rinvenuti i reperti archeologici e non venne trovato alcunchè. Una buona pratica aziendale alternativa sarebbe stata quella di istituire una squadra archeologica (formata anche da poche persone) in grado di valutare immediatamente la natura e il valore di un ritrovamento e di interfacciarsi senza perdere tempo con l’autorità competente (la Sovraintendenza ai Beni Culturali) così da decidere subito le operazioni necessarie per poter risolvere il problema. Anche queste sono  pratiche codificate da un altro organismo internazionale (ITIL V3 Foundation) e in genere vengono adottate da appositi team creati   da quelle aziende che erogano servizi e devono far fronte nella maniera più efficace e immediata agli incidenti di percorso (incident management) e alla conseguente risoluzione dei problemi relativi (problem management) E invece si è andati avanti con attese interminabili, mesi e mesi con nessuno che lavorava all’interno delle aree interessate per evidenti discrepanze tra le disponibilità della Terna e della Sovraintendenza. Per due volte ad agosto (2010 e 2011) i cantieri sono stati chiusi per ferie cosa inaccetabile per aziende che erogano questo tipo di servizi (basterebbe pianificarle adeguatamente) e ancor più inaccettabile tenendo conto dei disagi che questa situazione arrecava ai residenti e a tutti coloro che svolgono un lavoro in questa zona. Teniamo presente che in tutto questo periodo nessuno si è mai preso la briga  di informare i residenti di quello che stava accadendo e ancor oggi a lavori conclusi non sappiamo perchè quelle mura erano tanto importanti da impedire i lavori per tutto questo tempo. Senza dimenticare la bella immagine che abbiamo dato a migliaia e migliaia di turisti che hanno alloggiato in questi lunghi mesi negli alberghi di via Giolitti spesso costretti a passare con le valigie in mezzo alla strada perchè via Bixio era completamente chiusa.  Undici anni fa a distanza di una cinquantina di metri, davanti alla chiesa di Santa Bibiana, sempre per uno scavo dell’Acea, vennero ritrovati altri reperti archeologici (vedi), ma nonostante la posizione fosse meno impattante sia per il traffico, sia per i parcheggi e sia per i disagi ai residenti rispetto a quella di via Bixio il problema venne risolto in un paio di mesi. Non c’è che dire, da allora abbiamo progredito parecchio ….

Terna a via Bixio angolo via Giolitti : fine lavori ? Quasi…

Obbedì Ulisse e s’allegrò nell’alma.
Ma eterno poi tra le due parti accordo
La figlia strinse dell’Egìoco Giove

Che a Mentore nel corpo e nella voce
Rassomigliava, la gran dea d’Atene

 

Così termina l’Odissea (XXIV Libro), e così, finalmente, nei giorni scorsi hanno riempito e ricoperto la buca (voragine !) che da un anno e quattro mesi era aperta all’angolo tra via Bixio e via Giolitti.

Il buco non c'è più

Ed anche a via Principe Eugenio angolo via Bixio è stato rimosso il restringimento ed ora per chi viene da via di Porta Maggiore non è più necessario spostarsi sulla corsia preferenziale per proseguire verso Piazza Vittorio

Non più restringimento

ma la nostra odissea ancora non sembra terminata perchè a via Bixio tra via Principe Eugenio e via Conte Verde a tutt’oggi si lavora  (speriamo per poco),

Lavori ancora in corso

sono presenti acora degli spazi recintati (vedi prima foto, cliccare per ingrandirla) e il manto stradale di tutte queste vie deve essere ripristinato completamente altrimenti con tutti questi rappezzi con le prime piogge è facile prevedere l’insorgenza di buche e avvallamenti.

Vedremo quanto tempo ci vorrà per portare a terminw questi ultimi adempimenti.

Sogno di una notte di mezza estate ?

Cantiere a via Bixio

 Qualcosa finalmente dopo mesi di immobilismo si sta muovendo intorno alla voragine all’angolo tra via Bixio e via Giolitti. Le enormi bobine presuppongono la posa dei cavi e , si spera, la fine dei lavori.

L’unica cosa stonata è la ricomparsa del cartello del cantiere (cliccare sulla foto per ingrandirla) con la data di inzio lavori sbiadita (19/07/2010) e quella della fine completamente cancellata insieme ad altre informazioni che dovrebbero invece essere ben visibili.

Cartello del cantiere

 Speriamo che non sia un’ennesima presa in giro e che in pochi giorni finalmente sia ripristinata la situazione di oltre un anno fa. Le considerazioni le trarremo a lavoro finito.

Unhappy Anniversary, Terna !

Infelice Anniversario, Terna

Ormai è un anno che siamo in queste condizioni a via Bixio angolo via Giolitti

e non si intravvede uno spiraglio per la fine dei lavori.  Posto che è evidente che non gliene importa un fico secco  alla Terna, all’Acea, al Comune e alla Sovraintendenza ai Beni Culturali dei disagi che questa situazione arreca ai residenti l’unica speranza è almeno il rispetto della data di fine dei lavori e chiusura dei cantieri dell’opera complessiva che risulta dal cartello ufficiale (cliccare sulla foto per ingrandire) che dovrebbe essere il 04/08/2013.

Cartello ufficiale dei lavori

 E’ ovvio che se per tale data  dovra’ essere completata l’intera opera, i cantieri intermedi (come quello di via Bixio) dovranno essere chiusi ben prima della fine dei lavori. Salvo che, come italica tradizione, qualcuno con fulminea mossa sposti in avanti la data in maniera che non risulti alcuna responsbilità per il protrarsi (quasi sine die) dei cantieri…….

Acea, ora basta !

Sarà una maledizione ma ogni intervento dell’Acea all’Esquilino richiede tempi biblici e disagi (e ora anche pericoli) a non finire per i residenti. Ma andiamo con ordine : a via Bixio angolo via Giolitti tra qualche giorno festeggeremo il primo anniversario dei lavori per la sostituzione dei cavi dell’alta tensione con le buche aperte. Non bastasse si è pure ricominciato a sfasciare (ancora!) per permettere gli attacchi ad alcuni palazzi (con ovvia interruzione programmata della corrente elettrica). Nello slide show seguente il nuovo scavo a pochi metri da quello storico a via Bixio ma anche una situazione pericolosissima per i pedoni che per tutto un week end a causa delle recinzioni di sicurezza che tanto sicure non sono  , per diversi metri,  non hanno avuto più protezione per la voragine profonda oltre 3 metri.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Ma anche per un altro intervento che avrebbe dovuto essere di ordinaria amministrazione problemi a non finire ! All’inizio del mese di maggio, a causa della pioggia e del vento hanno ceduto alcuni sostegni del cavo che porta l’energia elettrica al lampione in via Principe Umberto all’altezza del civico n. 59 che penzolava quindi sulla strada anche se fortunatamente senza grossi pericoli perchè era a distanza di sicurezza sia dal palazzo sia dalla strada.

Dopo svariate segnalazioni, compresa la nostra, per evitare successivi pericoli, martedì 17 maggio è arrivata una squadra verso le ore 21. Si sperava nella risoluzione del problema ma vuoi per le autovetture in sosta vuoi per la corrente elettrica che non era stata spenta (il lampione, comunque, funzionava) la squadra dopo un’oretta è andata via senza far nulla. Giovedì 19 maggio  (forse dalla centrale) e stata interrotta l’erogazione della corrente elettrica al lampione in questione e a quello immediatamente successivo e da allora quel tratto di via Principe Umberto è al buio. Venerdì 20 maggio è arrivata la squadra di pronto (?!) intervento con i vigili urbani per (si sperava) risolvere il problema. E sapete cosa hanno fatto ? Hanno tagliato il filo che penzolava senza sostituirlo. (Clicca sulla foto per ingrandire ).

Il cavo non c’è più

Morale, per un problema che in una città civile ci sarebbero volute poche ore per risolverlo, ci vorrà circa un mese se tutto va bene, e da giovedì 19 maggio a tutt’oggi (lunedì 23 maggio) un tratto di via Principe Umberto è completamente al buio con tutti i rischi che una simile situazione comporta sia per i pedoni sia per gli automobilisti. Da far notare che anche la sera del 23 è passata un’atra squadra per una ricognizione che non ha portato a nessuna risoluzione.

 

Qualcosa si muove ?

In questa interminabile storia dei lavori Terna all’Esquilino, sembra che dopo settimane e settimane  di immobilismo qualcosa ricominci a muoversi.  A via Bixio tra via Principe Eugenio e via Conteverde sono ritornati i mezzi e si è riscavata una trincea come testimonia questa foto.

Terna a via Bixio

A via Bixio angolo via Giolitti da una quindicina di giorni si continua a scavare (sì, a scavare, dopo otto mesi!) non per le linee elettriche  o perchè in questo momento difficile si cerchino giacimenti di combustile fossile, ma perchè evidentemente i muri romani ritrovati sono di particolare importanza e i rilievi fin qui effettuati  non sono stati ritenuti sufficienti.

Scavi a via Bixio

Contemporaneamente l’ACEA ha aperto diversi mini cantieri a via Principe Umberto e la stessa via Bixio per nuovi allacci alla rete idrica fortunatamente con degli esiti rapidi. E’ inutile stare qui a parlare degli ulteriori disagi per i residenti che non si fermano alla zona più volte monitorata  ma si estendono anche in altri luoghi del rione   per esempio a via Petrarca che è chiusa per i lavori della Terna .

Via Petrarca

E la stessa piazza Dante è in questa situazione

Piazza Dante

Tutti cantieri inesistenti per il sito “Luceverde – Infomobilità Roma” ! Gran bel servizio ! Ed utile….   

Detto che evidentemente sia a livello aziendale (ACEA) sia a livello comunale non si conosca il significato della parola “pianificazione” e che i concetti di “Project managment” e “Risk managment” siano   sconosciuti ai più degli addetti ai lavori, speriamo che questa storia abbia fine al più presto perchè veramente la pazienza di noi residenti è arrivata al limite!

Come volevasi dimostrare, luce rossa !

Nel precedente post avevamo indicato come nel sito “Luceverde – Infomobilità Roma” ci fosse la data del 5 febbraio come fine dei lavori eseguiti a via Giolitti – via Bixio dalla soc. Terna per la posa dei cavi ad alta tensione . Siamo al 7 febbraio ed è tutto rimasto come prima. Sul sito Luceverde hanno addirittura tolto l’iconcina dei lavori in corso come se fossero realmente terminati.

Ma la situazione attuale è questa

http://qik.com/video/34202322

Oltre l'immagine di estremo degrado che offriamo ai numerosi turisti che passano per via Giolitti vista la presenza dei tanti alberghi e i molteplici disagi per i residenti, sorge spontanea una domanda : ma se queste mura romane sono tanto importanti da bloccare un lavoro così urgente e improcastinabile come la sostizione dei cavi elettrici da Roma Nord al Centro (Piazza Dante), è questa la maniera di procedere ai rilievi ? In mezzo alla mondezza come se si lavorasse in una discarica, come si può ben vedere dal filmato ? Oltretutto, a differenza del 7 dicembre, precedente data non rispettata per la fine dei lavori, prima del 5 di febbraio non si è visto nessuno come se fosse dato per scontato che quella data era stata indicata solo per un pro forma. Insomma l'ennesima beffa ! 

 

Fine lavori, luce verde o luce rossa?

A malavoglia, perchè sinceramentte non ci va tanto di parlarne per quanto ne abbiamo parlato nei mesi scorsi, ritorniamo sui lavori che la soc. Terna sta eseguendo nel nostro rione. Non perchè ci siano delle novità ma solo per testimoniare che siamo di fronte, forse, all’ennesima beffa. L’anno scorso apparve sul sito “Luceverde – Infomobilità Roma” la notizia che il termine dei lavori a via Giolitti di fronte al sottopassaggio di S. Bibiana era stato fissato per il 7 dicembre. Nei giorni precedenti tale data si vide qualche lavorante fare qualcosa all’interno dei recinti dove sono le buche aperte da sette mesi  e poi nulla più. Come per incanto il sito in questione dal 9 dicembre evidenziò questa nuova segnalazione che è tuttora presente :

Ora siamo prossimi alla data di fine lavori e, forse, vedremo di nuovo dopo due mesi di assenza qualcuno all’interno dei recinti ma vogliamo scommettere che le buche rimarranno come sono e lunedì prossimo sara possibile vedere sul sito “Luceverde” una nuova data per la fine dei lavori ? Tra l’altro non sarebbe sconveniente se tali notizie fossero  reperibili non solo su internet ma anche sui cartelli nelle vicinanze delle buche non fosse altro per rispetto dei residenti che stanno con le voragini aperte da mesi sotto il portone di casa.

La telenovela Terna continua

Da qualche tempo, è uscita su alcuni siti istituzionali e su siti di news la data del 7 dicembre come termine dei lavori Terna nel tratto che interessa via Giolitti e via Bixio. La cosa strana è che sul posto questa data non è mai apparsa, tanto che solo dal 3 dicembre, improvvisamente, si è rivisto qualcuno che ha iniziato in qualche modo a darsi da fare dopo mesi di assenza. Ancora più strana la motivazione per quanto riguarda il restringimento di via Giolitti e si presume anche la chiusura di via Bixio che causa degli intopppi indescrivibili al traffico veicolare pubblico e privato, “saggi archeologici” (ancora !). Orbene, visto che , dopo cinque mesi (e sottolineo 5), i lavori non sono affatto terminati la soc. Terna si è premurata di affiggere questi cartelli a via Bixio

Ripristini provvisori

con la scritta “Lavori Terna – Ripristini provvisori”.    Il che significa che, ottenuti nuovi permessi, si ricomincerà a sfasciare e creare nuovi disagi per il traffico e i parcheggi. Ora è ovvio che questa situazione paradossale non è non è ascrivibile solo alla soc. Terna ma buona parte di responsabilità ce l’ha anche la Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma che alla vista di qualche muro di epoca romana non ha esitato a bloccare i lavori per cinque mesi per effettuare rilievi ( ma di persone, specie quest’estate se ne sono viste ben poche) senza far sapere, se non a un ristretto numero di addetti, perchè noi residenti siamo dovuti restare tutto questo tempo con delle voragini aperte sotto i portoni di casa. Ma ancora più paradossale è che lo stessa Sovraintendenza abbia dato il permesso alla soc. Terna di operare in maniera totalmente diversa a pochi decine di metri di distanza dai ritrovamenti che hanno comportato dei tempi così lunghi per i rilievi. A via Principe Eugenio (e anche a via Emanuele Filiberto) si è operato con una enorme trivella che ha creato un tunnel sotterraneo tale da far passare in maniera indolore tutti i cavi. 

Pozzo con tunnel sotterraneo

Tra due tavole, il foro per il tunnel soterraneo.

Dimensioni del foro sotterraneo

Le dimensioni del foro sotterraneo viste in superficie con un pezzo di rivestimento.

E’ ovvio che la trivella per fare un foro di quelle dimensioni qualsiasi cosa abbia incontrato l’ha sbriciolata ! E allora perchè tanto interesse per i muri di via Giolitti e via Bixio e tanto disinteresse per eventuali (ma sicuri) altri ritrovamenti a via Principe Eugenio ? Chi ce lo dice che in questo luogo non ci potessero essere degli ambienti con affreschi, statue e mosaici ? Il permesso per lavorare in questa maniera, meno invasiva degli scavi a cielo aperto, c’è solo quando si tratta di attraversare strade con le rotaie della tramvia ? Insomma è solo una motivazione economica (pensate quanto costerebbe togliere le rotaie, smantellare il sottofondo armato, fare lo scavo, ripristinare il sottofondo e rimettere le rotaie il tutto nel minor tempo possibile per non ostacolare il servizio dei tram) che obbliga la Sovraintendenza a chiudere tutt’e due gli occhi ? Morale, ci dovrebbe essere da parte degli enti interessati e da parte delle società che eseguono i lavori oltre che più cooperazione un minimo anche di elasticità mentale : non si possono lasciare delle enormi buche aperte per cinque mesi in pieno centro di Roma in una zona densamente abitata come il rione Esquilino. E speriamo che le abbondanti precipitazioni cadute in questo periodo con le voragini aperte (in genere quando si fanno degli scavi archeologici ci si premura di mettere delle coperture, ma non in questo caso)  non abbiano causato danni alle fondamenta o cedimenti strutturali agli edifici contigui interessati, altrimenti tutti i diretti interessati a questa assurda telenovela ne vedranno delle belle !