17 maggio 2024



17 maggio 2024



Comunicato stampa di Polizia Roma Capitale
Nell’ambito delle attività per il contrasto al degrado urbano predisposti dalla Polizia Locale di Roma Capitale nell’area della stazione Termini, gli agenti del GSSU (Gruppo Sicurezza Sociale Urbana) e dell’Unità SPE (Sicurezza Pubblica Emergenziale), hanno sequestrato in poche ore oltre 150 kg di cibo venduto abusivamente in strada, in violazione di qualsivoglia norma igienico-sanitaria.Gli alimenti, sequestrati dagli operanti, sono apparsi subito in pessime condizioni a causa della loro conservazione e sono stati smaltiti tramite l’intervento sul posto di mezzi AMA.Questa è solo l’ultima delle operazioni eseguite dalla Polizia Locale in quella zona e nelle aree limitrofe del Rione Esquilino, colpite da fenomeni illeciti, come quelli legati al commercio abusivo di “street food”: persone intente a vendere su strada pietanze varie, trasportate con mezzi di fortuna, suddivise in porzioni e conservate in contenitori di ogni tipo, il tutto in modo illegale e senza alcun rispetto delle norme di igiene e sicurezza alimentare.
Dal 17 al 26 maggio 2024
Nato da un’idea di Alessandro Longobardi e con la direzione artistica di Alessia Gatta, Futuro Festival è un contenitore di esperienze plurime e trasversali, volte a generare una bellezza capace di vivificare gli spiriti, un dono che l’arte è capace di regalare.
Dieci giorni di promozione della danza come tendenza artistica interdisciplinare e sperimentale, con la messa in scena di spettacoli che riflettono la varietà di stimoli proposti da grandi firme del panorama internazionale ma anche da giovani proposte creative. Idee del gesto, azioni sceniche, contaminazioni urban, viaggi in una memoria di tradizioni e folclore nutrono poetiche diversificate ma in forte connessione reciproca.
Futuro Festival è pensato come una festa dedicata a chi vive di danza, ad appassionati, curiosi e alle nuove generazioni di spettatori ed artisti. Il programma comprende infatti attività extra: workshop teorici e pratici, un talk, una mostra, un’opera d’arte partecipata, una battle, una jam e un party con musica live, un’ incursione urbana, performance…
Il programma completo
Dal 14 al 19 maggio 2024
TEATRO BASILICA
“Ogni epoca ha avuto i suoi martiri, le sue vittime, gli inutili eroi che col loro sacrificio, hanno aperto gli occhi e la strada agli altri”.
Il 10 giugno del 1924, a Roma, Giacomo Matteotti veniva rapito e ucciso da un gruppo di “arditi” del fascio milanese, organismo voluto da Mussolini per mettere a tacere gli oppositori.
Che valore ha, per noi, oggi, la democrazia?
𝗣𝗥𝗘𝗭𝗭𝗜
Intero 18 euro
Promo online adulti 15 euro
Studenti e under26 12 euro
15 maggio 2024
TEATRO BRANCACCIO
in
E’ lo spettacolo precedentemente programmato per il 19 aprile 2023 ma a suo tempo impossibilitato a svolgersi.
I biglietti già acquistati restano validi anche per la nuova data.
Nello spettacolo un grande tributo al pop e al rock e un omaggio, attraverso i visual, alla pop art. Si può ammirare nei ledwall in versione integrale anche il video di “MOVIE MOVIE, che proprio lo stesso Andy Warhol girò per Loredana quando si frequentavano alla Factory nella New York degli anni ’80, la città che a livello artistico era davvero il top a livello internazionale. E Loredana era lì.
16 maggio 2024 ore 20:00
MERCATO CENTRALE – SPAZIO FARE
Dal 9 maggio al 22 giugno 2024
CONTEMPORARY CLUSTER – PALAZZO BRANCACCIO
Mostra fotografica di
Dal 10 al 16 maggio 2024
MEDINA ART GALLERY – VIA MERULANA, 220
Mostra fotografica di
Dal titolo della mostra: Senza essere nessuno. Allora essendo qualcuno? È questa la prima cosa che ho pensato quando mi sono trovata di fronte alle opere d’Arte di Edoardo Formica. Egli stesso, in primis, le presenta come il frutto casuale di incontri, passeggiate, peregrinazioni tra le strade eterne di Roma; in un certo senso le nega, esaltandone la natura fortuita e quasi accidentale. Non per svilirle certo, né per carenza di autostima: ma da questa negazione, che ci pone in una condizione d’animo particolare, le fotografie ne escono illuminate da una luce inaspettata, quella della scoperta che non credevamo di fare.
Formica non va in cerca dello scatto perfetto, è lo scorcio, la situazione, il cartellone pubblicitario, la scena metropolitana che cercano un osservatore attento e lo trovano proprio in Edoardo che sa cogliere le opportunità che ai più, nella caotica capitale, tra una corsa in taxi e un treno in ritardo, sfuggono. L’artista sa dunque captare quelle porzioni di realtà che tutti, costantemente, abbiamo sotto gli occhi, ma che non sappiamo più cogliere con l’innocenza e l’ironia spensierata di un bambino. Questo fa Edoardo Formica, guarda le cose con la naturalezza e la semplicità di chi se le trova per la prima volta davanti e ce ne restituisce una visione pura, entusiasta, meravigliata: il ritmo frenetico della quotidianità e il turbinio del vivere moderno annichiliscono la nostra sensibilità e addormentano l’io creativo.
Due ragazzini che giocano…
…un passeggino al sole, un’immagine in vetrina, il riflesso della luce sui gradini: la città intera si trasforma in un panorama di prospettive, di scenari, di vedute cui attingere a piene mani. È necessario però compiere un passo indietro, ammettere in un certo qual modo che siamo colpevoli e che per un motivo o per un altro non riusciamo più a cogliere le infinite sfumature che il mondo circostante ci offre; non siamo più capaci, da soli, di meravigliarci di ciò che esiste intorno a noi. Ecco, dunque, che la figura dell’artista, come un vero e proprio deus ex machina, interviene per farci dono di una cosa molto preziosa: un nuovo punto di vista, un’ottica alternativa alla solita.
Formica ci chiede di ascoltare in rime sparse il suono della sua arte, di raccogliere i frammenti delle sue fotografie, di lasciarci guidare dal bagliore della sua intuizione per scoprire una Roma in cui le epoche storiche, i cambiamenti socioculturali, le mille etnie, i mezzi di comunicazione vecchi e nuovi si sovrappongono e si intrecciano, perseguendo e mantenendo un equilibrio delicatissimo che la rende, nei secoli, eterna. Fotogrammi di un mondo esteriore, dunque, ma anche scorci di un’intimità quotidiana, scatti che raccontano un modo di approcciare alla vita, un’essenza, una personalità: quella del loro autore. È lo stesso artista, del resto, a sottolineare il legame intrinseco con la fotografia stessa e poi con la città natale che gli offre infiniti spunti di creazione e riflessione…
Leggiamo infatti, di suo pugno, dalla biografia…
“Ora che mi leggi, e che scrivo ricercando brevità e sintesi penso che adori la fotografia. A parte un più o meno breve recente corso, sono totalmente autodidatta. In compenso, dall’età di circa sedici anni, tra macchine fotografiche analogiche, ho avuto ed ho la fortuna di poter fotografare in generale molto, in particolare Roma. Mia città natale nel 1976. Solo nel 2019 invece, altra data importante, sono passato al digitale. Mi sono sempre considerato un solitario. Una qualità, quasi una necessità. Nella fotografia secondo me, nella vita un po’ meno… Ora finalmente parlo. Ma, mi dicono, anche troppo a volte. La fotografia invece è sintesi. È intuizione, costruzione e definizione di un singolo attimo.
E forse, oltre che attimo, è stata ed è per me come un secondo cuore, un secondo battito. Ha battuto e detto di e per me, quando non mi esprimevo mai. Mi sintetizza ora che invece, a volte, parlo o scrivo troppo. Tanto che avevo infine deciso, da che ne parlavo molto e in dettaglio, di lasciare che le mie foto ad eccezione di quello di cui sopra o poco altro, se hanno come spero qualcosa da dire, parlassero da sé. Ma si cresce e si cambia.
E tra consigli esterni e un mio ripensamento, ora le mie foto viaggiano insieme a qualche parola. Mi raccomando però, che ciò non vi costringa in nessun modo nella loro visione e fruizione. E ricordate. Come semplice consiglio. Fruite le foto come capiterà. Come a me capita di trovarle in giro. In fotografia, almeno fino ad oggi, non seguo un ordine. E del resto. è una mostra senza tema. Buona “visione” …”.
14 maggio 2024
TEATRO BRANCACCIO
Dal 9 maggio all’8 giugno 2024
CONTEMPORARY CLUSTER – PALAZZO BRANCACCIO
mostra di
Ricorrendo a una pluralità di soluzioni operative, la ricerca di Calaj si muove con la medesima coerenza tra le prassi della pittura, della scultura e dell’installazione. Autore dal percorso internazionale, il suo lavoro verte sulla nozione di tempo, da lui affrontata nella massima estensione di significato, tanto da trattarla anche nei rispettivi derivati di trasformazione, limite, impermanenza, caducità, traccia. Ne deriva una considerazione del tema del tempo quanto mai materiale che manifesta sfumature disciplinari riferibili agli ambiti dell’architettura, dell’urbanistica, dell’edilizia, della semiotica, dell’antropologia.
La mostra propone una serie eterogenea di opere eseguite dall’artista appositamente per questo progetto, che corrisponde alla sua prima personale a Roma ed è sviluppato specificatamente in funzione delle caratteristiche degli spazi della galleria, offrendo un’occasione interessante e costruttiva per interfacciarsi con il tenore di una pratica artistica maturata al di fuori della realtà rappresentata dalla Capitale.
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"Al tempo la sua arte/ All'arte la sua libertà."
da San Giovanni a Colli Albani
Problemi, notizie ed altro del rione Esquilino di Roma
Notiziario di storia, arte e archeologia (©2010-)
il quotidiano on line di Roma e provincia
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«Certa gente è fatta così, deve spremere ogni opera d’arte fino all’ultima goccia e gridarlo ai quattro venti» (E. Jelinek, "La pianista")
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Art'immagine. Arte è immagine! Arte è immagine? Immagine è arte? Immagin'arte, Immaginare è un'arte.
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ROME - THE IMPERIAL FORA: SCHOLARLY RESEARCH & RELATED STUDIES.
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Il blog di EdiLet - Edilazio Letteraria
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