Uno dei problemi che quotidianamente interessa diverse vie e piazze del Rione Esquilino è quello dei cartoni che vengono lasciati dai numerosi grossisti presenti accanto ai cassonetti in attesa che vengano ritirati da un servizio divenuto negli ultimi tempi tutt’altro che puntuale ed efficiente.
Scene come queste sono ormai del tutto usuali
Però vorremmo sottolineare come non si tratti di un problema solo di decoro urbano, ne va anche della sicurezza
Ecco come erano ridotti cassonetti e un’autovettura dopo un principio d’incendio di un cumulo di cartoni prontamente domato grazie a un estintore a via Principe Umberto nei giorni scorsi
Ora tenendo presente che spesso questi cartoni sono lasciati sui marciapiedi e addossati ai muri dei palazzi (vedi foto) , trattandasi di rifiuti altamente infiammabili,e non sempre si ha un estintore a portata di mano, perchè aspettare danni maggiori per dettare nuove regole per la raccolta? Non dimentichiamo che un paio di anni fa per un problema analogo venne distrutto un furgone che stazionava vicino ai cassoneti con le fiamme che arrivarono fino al primo piano dei palazzi vicini.
Ormai non si contano più i post e le foto che abbiamo pubblicato riguardo al problema della quantità industriale di cartoni che vengono lasciati ogni giorno per strada dai grossisti cinesi: eccone una piccola carrellata
Il fatto è che ormai oltre al decoro urbano è divenuto anche un problema di sicurezza. Infatti durante la notte tra sabato 10 e domenica 11 giugno 2017 hanno preso fuoco i cartoni accatastati presso i cassonetti all’incrocio tra via Principe Umberto e via Bixio e c’è voluto l’intervento dei vigili del fuoco per scongiurare che le fiamme si propagassero anche tra i veicoli in sosta e al palazzo vicino all’incendio.
E la via è stata invasa da fumo e un acre odore di bruciato
Durante la mattinata della domenica è stato tutto ripulito e alla fine finirà a tarallucci e vino senza nè multe nè richiami e i grossisti cinesi da lunedì, ci si può giurare, ricominceranno a lasciare per strada i soliti quintali di cartoni.
Ora si chiede:
Perchè non obbigare tutti a rispettare le regole (che ci sono), tenersi i cartoni nei propri locali e conferirli solo al passaggio degli appositi mezzi dell’AMA per la raccolta specifica e differenziata? Per chi non lo sapesse per i cartoni passano due volte al giorno.
Ma all’Esquilino è lecito praticare il commercio all’ingrosso? Se la risposta fosse negativa perchè da vent’anni dobbiamo sopportare questi continui abusi?
Non vorremmo che questo problema dei roghi all’Esquilino non fosse solo di natura accidentale (un mozzicone di sigaretta acceso può causare questo disastro) perchè in una ventina di giorni è il secondo episodio del genere che succede praticamente a pochi metri l’uno dall’altro. Ecco come era ridotto uno dei pochi cestini rimasti nel rione dopo un altro rogo avvenuto all’incrocio tra via Bixio e via Giolitti anche qui con l’intervento dei Vigili del Fuoco.
A proposito, quel cestito è stato rimosso e non più sostituito.
Quante volte vi sarà capitato di voler gettare carta e cartoni negli appositi cassonetti e trovarli tutti pieni fino all’inverosimile? Spesso la ricerca per trovarne uno dove poter gettare questa tipologia di rifiuti si protrae per diversi isolati e dopo centinaia di metri spesi invano ci si rassegna a buttarli nei cassonetti della raccolta indifferenziata vista l’impossibilità di fare altrimenti. E’ quello che sta succedendo in questi giorni all’Esquilino: i cassonetti del cartoni sono pieni da giorni perchè evidentemente i camion addetti alla raccolta non passano. Ecco alcune foto
Via Principe Umberto
Via di Porta Maggiore
Via Santa Croce in Gerusalemme
Ma questa situazione non vale per tutti perchè, per esempio, i cartoni che i grossisti e negozianti in massima parte cinesi lasciano sui marciapiedi vicino ai cassonetti o addirittura in mezzo alla strada vengono raccolti due volte al giorno. Non ci credete? Guardate qui:
Via Principe Umberto sabato 14 gennaio 2017 ore 22,00 ca., come ogni giorno all’angolo con via Bixio vengono gettati centinaia di cartoni
Domenica mattina 15 gennaio 2014 ecco come appare lo stesso cassonetto dopo che è passato il turno di notte per la raccolta dei cartoni
Ma se se sei un privato cittadino che vuole essere rispettoso del vivere civile e ha a cuore il decoro e la pulizia della città ti trovi nell’impossibilità di farlo perchè il cassonetto per la raccolta dei rifiuti cartacei a soli due metri da dove sono passati per raccogliere i cartoni lasciati sul marciapiedi da giorni si presenta così:
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E’ evidente che sono stati rimossi solo i cartoni e i rifiuti che erano stati buttati al di fuori ma i cassonetti sono pieni da almeno quattro cinque giorni.
A questo punto non ci resta che far notare come si privilegi chi sporca e insozza senza ritegno la città buttando cartoni e rifiuti sui marciapiedi e in mezzo alla strada mentre si rende la vita difficile a chi è rispettoso del decoro urbano e del vivere civile. E il bello è che per sostenere questa situazione si utilizzano risorse umane e strumentali sottraendole alla raccolta ordinaria. Se continua così ci converrà buttare rifiuti e cartoni per strada e sui marciapiedi per essere sicuri che vengano raccolti ogni giorno alla faccia delle assicurazioni dell’AMA e degli amministratori sulla raccolta differenziata e sul decoro urbano.
Ci siamo spesso lamentati (ma è un eufemismo) per la situazione dei cartoni in diverse vie del Rione Esquilino: ecco come appare, per esempio, via Principe Umberto all’altezza dei cassonetti presso l’incrocio con via Bixio praticamente tutti i giorni
14 dicembre 2016
12 dicembre 2016
10 dicembre 2016
Ed ecco come viene effettuata la raccolta dei cartoni a via Merulana presso un grosso negozio di casalinghi e articoli da regalo: un contenitore apposito viene portato direttamente al camioncino dell’AMA durante il suo passaggio e quindi nessun cartone viene lasciato sui marciapiedi e il servizio risulta più comodo, più efficace e più veloce per gli addetti .
Ci chiediamo perchè non far rispettare queste elementari regole del vivere civile anche ai grossisti cinesi che continuano impunemente a riversare sui marciapiedi quintali di cartoni ogni giorno.
Continua la serie di eventi Studio Medina incontra gli Artisti.
Dal 2 al 9 dicembre sarà con noi l’Associazione ECO LAB con la mostra REVIVAL l’altra vita del cartone
Vi aspettiamo venerdì 2 dicembre in via Guicciardini 3, dalle 18:30 alle 21:00, per l’aperitivo.
Innazitutto spieghiamo perchè abbiamo utilizzato per il titolo “sarebbe” e non “è”: per il semplice motivo che, nonostante le ultime notizie di controlli a via Principe Eugenio da parte dei Vigili Urbani, da troppi anni e per troppe attività le autorità competenti hanno chiuso e chiudono tutti e due gli occhi su un problema che è lampante. Nel passato qualche intervento spot della GdF ogni 2-3 anni per comminare multe nell’ordine delle centinaia di euro e qualche giorno di chiusura a un paio di esercizi per poi ricominciare tutto daccapo come se niente fosse accaduto.
Ed ecco quello che succede a via Principe Umberto quasi tutti i giorni:
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Ore 14,30 Tre camioncini e un furgone carichi fino all’inverosimile di merce proveniente dalla Cina: da considerare che due sono in doppia fila in prossimità degli angoli e un terzo è completamente sulle strisce pedonali impedendo di fatto un attraversamento agevole e sicuro ai pedoni. L’andirivieni continuo degli scaricatori sulla strada aumenta notevolmente i disagi a mezzi pubblici (ci passa la linea 71), autoveicoli, motoveicoli e pedoni contribuendo a creare traffico e pericoli.
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Ore 18,00 Dopo aver scaricato centinaia e centinaia di cartoni e averne stipati moltissimi in maniera allucinante in un magazzino vicino (vorremmo sapere se c’è mai stato un sopralluogo delle autorità competenti per la sicurezza visto l’alto rischio di infiammabilità e praticamente l’assenza di qualsiasi misura di prevenzione e pronto intervento) si cominciano a vedere i cartoni vuoti accanto ai cassonetti davanti le porte dell’esercizio.
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Ore 22,00 Ecco come è ridotto il passaggio sul marciapiede all’incrocio tra via Bixio e via Principe Umberto all’altezza dei cassonetti. E spesso vista l’assurda quantità di cartoni qualche incivile e qualche “scarica mondezza” con furgoncino non trova meglio da fare che buttare anche rifiuti, mobili e suppellettili varie.
Non si creda che sia l’unica criticità di via Principe Umberto (via lunga 200 metri scarsi) perchè basta fare qualche passo in più e all’altezza dell’incrocio con via Cairoli ecco qual è la situazione praticamente tutte le sere
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Come se non bastasse i grossisti tra via Cairoli e via Pepe non avendo cassonetti dalla loro parte non trovano meglio da fare che lasciare i cartoni direttamente in mezzo alla strada e questo accade tutti i giorni
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In conclusione alcune considerazione :
E’ chiaro perchè il commercio all’ingrosso è vietato nel centro storico di Roma: non sussistono le possibilità per poter far fronte a tutte le problematiche che crea.
Se non si interviene su questo problema è inutile pensare che si possano risolvere i problemi dei rifiuti, del traffico, dei parcheggi e del decoro urbano
Si dirottano sui cartoni delle risorse (persone e mezzi) che potrebbero far molto comodo in altri ambiti
Non dimentichiamo che tutto questo accade a poche decine di metri dal Teatro Ambra Jovinelli (e il 19 ottobre inizierà la stagione 2016-17) , gli spettatori sono quindi costretti a fare autentici slalom tra cartoni e mondezza per raggiungerlo specie se utilizzano i mezzi pubblici (cosa che vorremmo facessero tutti)
Ritorniamo sull’argomento sia perchè la situazione sta diventando francamente insostenibile : a tutte le ore del giorno e della notte spesso si fatica addirittura a camminare sui marciapiedi per la quantità di cartoni ammassati, sia perchè siamo stati testimoni di un episodio accaduto nei giorni scorsi a Piazza San Silvestro e che ci sembra molto significativo. Ci siamo trovati in quella piazza proprio mentre passava il mezzo dell’AMA adibito alla raccolta dei cartoni e da un negozio di recente apertura (tra l’altro vende borse e valigie) due commessi hanno fatto quatttro – cinque tragitti per portare i cartoni dall’interno dell’esercizio agli addetti dell’AMA che li aspettavano accanto al mezzo. Ecco, non è successo a Berna o Stoccolma, ma a Roma a poche centinaia di metri dal rione Esquilino. La domanda che vorremmo porre alle autorità competenti è : perchè lì si educano i commercianti e giustamente li si obbliga al rispetto del decoro urbano e della civile convivenza mentre nel nostro rione si lasciano fare i porci comodi a tutti i negozianti di qualsiasi etnia che per un motivo o per un altro debbono smaltire cartoni o bottiglie vuote ? Evidentemente non è una questione di scarsità di personale come si vuol far credere ma …. A voi la risposta.
Un’ultima osservazione : già lo scorso marzo apparve su “La Repubblica” un articolo a firma di Elena Stancanelli (vedi) che parlava dell’estremo degrado in cui versa il rione Esquilino e in particolare Piazza Vittorio ma, finalmente, denunciava il problema commerciale come una delle cause che concorrono a questa situazione assurda che ormai è sotto gli occhi di tutti. Da allora sono passati diversi mesi ma non è cambiato assolutamente nulla.
Sabato 18 luglio via Principe Umberto fin dalla prima mattina era letteralmente ricoperta dai cartoni. Una quantità industriale era presente accanto a tutti i cassonetti della via e delle vie adiacenti. Alle 16 volevamo fare un reportage fotografico della situazione divenuta insostenibile quando ci siamo imbattuti nei mezzi dell’AMA deputati alla raccolta dei cartoni e abbiamo desistito. Ma alle 22 eravamo di nuovo in questa situazione
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E domenica 19 Luglio alle 21,45 via Principe Umberto incrocio via Cairoli si presentava in questo modo
Ora tutto ciò si presta a diverse considerazioni :
E’ un problema sottovalutato che si vuole risolvere in maniera errata. Infatti non è lecito in un momento di emergenza come quello attuale sottrarre risorse importanti alla raccolta ordinaria dei rifiuti per tamponare una situazione insostenibile che ha cause ed effetti ben noti.
Le montagne di cartoni sono per loro conto un aspetto di degrado e non aiutano certo l’amministrazione comunale e i cittadini virtuosi al mantenimento del decoro urbano
Sono causa di un effetto domino : gli incivili (e lo sottolineiamo 10 volte) vista questa situazione tutti i giorni a tutte le ore, si sentono autorizzati a buttare presso i cassonetti ventilatori, televisori, elettrodomestici, mobili e qualsiasi altra cosa rendendo disagiata l’apertura dei cassonetti per le categorie deboli (anziani e portatori di handicap) che loro malgrado sono costretti a gettare per terra la busta dei rifiuti determinando scene di inqualificabile degrado
La quantità dei cartoni smaltiti è la prova inoppugnabile che all’Esquilino operano decine e decine di attività all’ingrosso in barba alle leggi e alle disposizioni comunali
Se è difficile risalire a chi butta elettrodomestici e rifiuti ingombranti e pericolosi, è facilissimo sapere chi butta i cartoni
Un’azione educatrice nei confronti di questi commercianti va fatta anche in previsione dell’entrata in vigore della raccolta differenziata porta a porta altrimennti ci ritroveremo lo stesso i cartoni sui marciapiedi e per strada.
Per concludere sentiamo spesso da parte di amministratori parole come “contrasto all’illegalità” “rispetto delle leggi” “trasparenza” ; ecco vorremmo che questi concetti venissero spesi non solo in situazioni che assicurano un grande ritorno mediatico (come la lotta alle postazioni dei camion bar e degli urtisti) ma in qualsiasi sacca di illegalità e in qualsiasi altra zona della città anche se non dà grande pubblicità e va contro interessi e lobbies ancora più grandi e potenti di quelli appena citati.
Chiediamo che le autorità preposte (dai vigili urbani all’AMA) educhino al rispetto delle leggi e del decoro urbano e se non basta sanzionino i commercianti che mettono i cartoni per strada obbligandoli a tenerli dentro i loro esercizi e tirandoli fuori solo al passaggio dei mezzi deputati alla raccolta. Se rispondessero che non possono farlo perché non hanno spazi sufficienti si faccia come i camion bar e li si costringa ad andare in altre parti della città dove il commercio all’ingrosso è consentito e la raccolta è meno problematica. Stare al centro di Roma comporta anche degli obblighi che non possono essere calpestati.
Oggi, 30 settembre, il blog “Roma fa schifo” ha pubblicato 80 foto sullo stato di degrado e di abbandono in cui versa il nostro rione. Purtroppo, come afferma anche nel titolo, non c’è nessun fotomontaggio, è tutto vero ed è l’esatta realtà con cui ci tocca convivere tutti i santi giorni. Alcune foto sono sovrapponibili alle nostre tanto per sottolineare che ormai la situazione è divenuta insostenibile. Non è possibile lasciare una parte del centro di Roma in questo stato. E non è più l’ora degli interventi straordinari, urge ritornare alla normalità, con la raccolta dei rifiuti puntuale e l’azione repressiva delle autorità competenti nei confronti dei troppi soggetti che si prendono delle libertà che non sono tollerate in nessuna altra parte del mondo. Qui sotto il tweet con il link al post di “Roma fa schifo”
80 foto per un viaggio all’Esquilino con la consapevolezza, appunto, che sono 80 foto, non 80 fotomontaggi purtroppo http://t.co/9yEsQvI740
P.S. Un denominatore comune di quasi tutte le foto sono i cartoni : non è affatto un problema da sottovalutare ! Nessun commerciante si deve permettere di lasciare le strade in questo modo è ora di cominciare a sanzionare anche duramente chi non rispetta le regole (che ci sono). I cartoni se li tengano nei negozi finchè non passano gli automezzi addetti al ritiro e se non è possibile se ne vadano in un’altra zona con degli spazi attrezzati per questo genere di rifiuti.
Nei prossimi giorni speriamo che siano finalmente prese delle decisioni serie sul problema dei rifiuti di Roma, altrimenti ci ritroveremo a dover combattere una realtà non troppo dissimile da quella di Napoli. Quindi ci vogliono delle direttive responsabili e lungimiranti da parte di chi ci amministra perchè si abbondonino per sempre le discariche tipo Malagrotta e si inizi a ragionare in termini di raccolta differenziata, termovalorizzatori e tecnologie innovative per il ciclo di raccolta dei rifiuti e produzione di energia . Ma tutto questo non basterà se non si farà opera di convincimento anche drastica (multe!) sui cittadini e su molti operatori commerciali. Abbiamo spesso stigmatizzato il comportamento di tanta gente che non esita a buttare presso i cassonetti o addirittura dove capita sul marciapiede, rifiuti ingombranti di qualsiasi genere, abbiamo più volte reso pubblica la pessima abitudine di tanti soggetti politici e non di insozzare con manifesti i muri e i cassonetti del rione, ma oggi vogliamo puntare il dito su un problema tipico del rione Esquilino : i cartoni. Le prime due foto sono state scattate nei giorni immediatamente precedenti le feste pasquali di sera e di mattina, la terza addirittura durante il giorno di Pasqua.
Via Principe Umberto di sera
Via Principe Umberto di mattina
Pasqua a via Principe Umberto
Come si può facilmente vedere nelle prime due foto oltre al decoro urbano c’è un problema di viabilità sul marciapiede : ci si passa a malapena specie se si ha il carrello della spesa o una valigia. E la risoluzione non è affatto facile perchè l’Esquilino è una delle poche zone di Roma interessata a una doppia raccolta, la notte i rifiuti e il pomeriggio i cartoni e quindi non possiamo chiedere di più, specie in un momento così difficile, all’AMA.
Una via d’uscita c’era : quella di vietare il commercio all’ingrosso dentro la cerchia delle mura Aureliane. E non era una presa di posizione cervellotica e astrusa ma nasceva dall’evidenza che tale tipo di commercio comporta nelle zone centrali in termini di raccolta di rifiuti, carico e scarico merci, traffico e parcheggi. Abbiamo utilizzato volutamente l’imperfetto perchè dopo quello che è successo all’Esquilino in questi ultimi dieci, dodici anni ci viene da pensare che questa disposizione non sia più attuale o addirittura non esista più visto il numero industriale di grossisti (cinesi per lo più) che hanno impiantato la loro attività nel nostro rione. Se la norma è ancora in vigore bisognerebbe far piazza pulita, come in altri ambiti, di chi ha permesso questo stato di cose, se la norma non è più attuale bisognerebbe ripristinarla subito perchè non venga in mente a qualcuno di iniziare un’attività di grossista nel nostro rione peggiorando una situazione già al limite.