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Sigilli all’Esquilino

In merito alla vasta operazione su scala nazionale della Guardia di Finanza che ha portato all’arresto di 24 persone (17 di nazionalità cinese e 7 italiani) e la confisca di beni di lusso  per operazioni di riciclaggio di denaro proveniente da vari reati, anche nel rione Esquilino  sono stati posti i sigilli su alcuni esercizi.

Money Transfer con i sigilli a via Principe Umberto
Money Tranfer a via Bixio

 In particolare nelle foto scattate  a via Principe Umberto e a via Bixio sono stati chiusi due money transfer di cui uno  (quello di via Bixio) , fin dal febbraio del 2009 (vedi),  al centro di  forti dubbi sulla sua regolarità e legalità.  Certi che l’azione della magistratura andrà fino in fondo per punire gli autori dei gravi reati contestati speriamo che vengano a galla anche tutte quelle omissioni,  manchevolezze e leggerezze da parte di privati cittadini e funzionari locali che hanno reso possibile l’apertura e la proliferazione di questi pseudo esercizi commerciali ma in realtà veri centri di riciclaggio di ingenti quantità di denaro “sporco”.

A via Bixio succede spesso

E’ inutile star qui a ricordare che il divieto della vendita all’ingrosso esteso a tutto il centro storico non è un’idea balzana venuta a qualcuno in un momento creativo ma una vera e propria necessità per far sì che non succedano fatti come questo. Tutti sanno dell’incessante andirivieni dei furgoni e camioncini all’Esquilino, tutti sanno della sosta in seconda (e terza) fila , tutti sanno che esistono vie il cui parcheggio è assoluto monopolio dei commercianti cinesi ma spesso tutto questo non basta ed allora si occupano spazi giustamente preclusi ai più e si obbligano i pedoni (non importa se bambini, anziani o disabili) a scomodissime quanto pericolose divagazioni sulla strada .

Sosta no problem
Anche una sogliola non passerebbe

Lasciamo a voi le considerazioni del caso ricordando però che fatti del genere ormai sono diventati normali nel nostro rione e accadono tutti i giorni senza che, purtroppo, nessuno prenda i necessari provvedimenti.

Il bello e il brutto del week end appena passato

Iniziamo con una buona notizia : a via Principe Umberto dopo tempo immemorabile ha aperto finalmente , dopo lunga gestazione , un negozio “normale”  un “3 Store” .

3 Store a via Principe Umberto

Interno del 3 StoreAbbiamo scambiato quattro chiacchiere con il gestore (al quale auguriamo di cuore il successo della sua iniziativa) che ci ha confermato il fatto che fino all’ultimo ci sono state delle complicazioni burocratiche e amministrative per poter aprire l’esercizio. Segno che allora gli uffici che si occupano del controllo delle licenze commerciali esistono e funzionano all’interno delle istituzioni deputate a questo compito. Ci si chiede perchè lo stesso rigore non venga esercitato anche nei confronti di tanti altri esercizi che gravitano nel rione Esquilino. E quanto questa esigenza di legalità non sia da prendere sotto gamba lo testimonia anche il secondo gravissimo evento registrato nel week end . Purtroppo in un ristorante cinese del rione c’è stata una sparatoria di chiaro stampo malavitoso ( una sorta di “gambizzazione”) tra cittadini cinesi (vedi articoli de “La Repubblica” e “Il Tempo“).  Confidiamo nell’oscuro e paziente lavoro delle nostre Forze dell’Ordine perchè riescano a far chiarezza  su questo nuovo inquietante avvenimento e smascherare ciò che si cela dietro il fenomeno della merce contraffatta  che ormai ha raggiunto livelli intollerabili.   Contemporaneamente speriamo di vedere tante altre aperture di negozi come il 3 Store.

Se lo fanno gli altri facciamolo anche nel nostro Municipio !

Prima delle elezioni regionali ci sono arrivate tantissime e-mail da più svariati soggetti più o meno interessati all’esito finale del voto. Abbiamo evitato di pubblicarle perchè non volevamo che il  blog diventasse un ennesimo spot  pubblicitario per questo o quel partito partendo dal presupposto che il nostro scopo è quello di evidenziare i problemi del  rione Esquilino e magari di dare qualche consiglio a chi ci amministra. Passata la sbornia elettorale (speriamo che per tre anni non ce ne siano altre) vorremmo appunto consigliare al presidente del I Municipio on. Corsetti di emulare il suo collega del Municipio Roma XI on . Catarci nel cercare di risolvere un problema che negli ultimi tempi si è evidenziato anche nel nostro rione (e in tutta Roma) ed è molto sentito da gran parte della cittadinanza : quello delle affissioni pubblicitarie abusive.

Così ci ha scritto il 25 marzo il Presidente del  Municipio Roma XI

Ieri è stata una giornata molto impegnativa e siamo riusciti a rimuovere oltre circa una trentina di impianti, quasi tutti enormi, sul primo tratto di Via Grottaperfetta, riguadagnando la splendida vista sulla Tenuta di Tormarancia come già si era fatto a Via Sartorio-Via Ardeatina la scorsa settimana.
La giornata si è conculsa con un intervento su Via Appia Antica, di fronte al Quo Vadis, che non era stata risparmiata da un cartellone.
Vi invio i comunicati di ieri e quello del giorno prima per chi non l’avesse ricevuto. Sulla stampa sono usciti articoli su Repubblica, Corriere della Sera e Libero.
 
Penso che, superate le elezioni, si debbano incrementare le azioni per contrastare lo scempio in atto, riconquistando quella sicurezza e quel decoro urbano che sono stati gravemente compromessi proprio nella città più bella del mondo. Dove anche solo il danno estetico giustificherebbe un completo piano di demolizioni!
 
Andrea Catarci
 
 Alcune foto dell’evento

o

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Se lo fanno gli altri facciamolo anche noi !

Non ci piace e ci piace

Non ci piacciono i negozi dell’Esquilino che basano la loro lucrosa attività sull’illegalità. E qui ce n’è uno dei (purtroppo) pochi esempi sui tanti che  ci potrebbero essere in cui le autorità e le forze dell’ordine sono riuscite a far chiarezza e disporre sanzioni.

Così si presentava il negozio a via di Porta Maggiore prima delle feste natalizie verso la fine di novembre

 Situazione a fine novembre

chiuso, con i sigilli sulle serrande.

Così è ancora oggi, a marzo, chiuso e con i cartelli affittasi

Affittasi

Ma c’è anche qualcosa che ci piace e vorremmo che fosse di esempio
Tintoria lavanderia a via Giolitti

 A parte le scritte odiose sulle colonne e i sui muri è una nuova tintoria lavanderia self service a via Giolitti poco oltre la stazione dei Laziali gestita da personale cinese. Oltre la obiettiva utilità di tale esercizio constatiamo le insegne e le scritte in italiano, i macchinari di ultima generazione, il locale allestito più che decorosamente, personale cinese  che parla l’italiano, rilascio di ricevuta fiscale e per ultimo (e non guasta) cortesia tutta orientale nel trattare i clienti. In una parola è questa l’integrazione che vorremmo vedere nel nostro rione (e non solo)…

Analisi Esquilino : il Commercio

E’ inutile cercare perifrasi o eufemismi : il commercio è il problema del nostro rione. Da quindici anni nonostante fiumi di parole, disposizioni e proclami non si è risolto praticamente nulla. Sono scomparsi quasi tutti i negozi e le botteghe artigiane tradizionali a favore di attività del tutto estranee alla tradizione commerciale del rione e romana in genere . Tutto ciò causa gravi problemi nelle direzioni più disparate. Analizziamoli.

Problemi ai residenti : E’ la cosa più evidente perchè mancano negozi che offrono servizi anche di prima necessità . Chi ha la possibilità usa l’automobile per recarsi  nei centri commerciali ma specialmente  gli anziani hanno grosse difficoltà non solo per reperire quello di cui hanno bisogno per vivere ma anche per scambiare due parole con qualcuno.

Problemi di parcheggio e traffico : Furgoni, furgoncini, automobili sempre parcheggiate ed altre in seconda e terza fila che spesso ostruiscono o rendono difficoltoso il passaggio dei mezzi pubblici, è questo il panorama del rione. E’ evidente che vigili urbani e ausiliari del traffico o sono in numero inadeguato o non svolgono il loro compito con la dovuta solerzia ed attenzione. Oltretutto delle cervellotiche scelte di viabilità escogitate negli anni passati hanno reso più problematici i flussi del traffico con strettoie, curve e divieti che erano assenti nel progetto originario dell’Esquilino moderno con tutte le strade diritte ed  ortogonali.

Problemi per la raccolta dei rifiuti : Quando fu stabilito che non era possibile svolgere delle attività all’ingrosso all’interno delle mura aureliane si pensò soprattutto  alle  conseguenze che tali attività avrebbero comportatato. E il problema dei rifiuti è una di queste. Nonostante la raccolta  avvenga, salvo rare eccezioni, tutte le notti e nel pomeriggio passi un camion dell’AMA attrezzato per i cartoni quasi sempre ci si imbatte in cassonetti stracolmi e cartoni e pallet in quantità industrale. E qui non esiste alternativa o si fanno rispettare le disposizioni vigenti vietando una volta per tutte le attività all’ingrosso in una zona centrale di Roma come l’Esquilino o dovremo convivere con la mondezza e i cartoni pur con la raccolta differenziata, la raccolta porta a porta o qualsiasi altro tipo di raccolta che si potranno inventare perchè non possiamo pretendere che l’AMA passi tutte le ore!

Il problema dell’illegalità diffusa : E’ senza dubbio il più subdolo tra i problemi ma senz’altro il più grave. Sia perchè, è cronaca di tutti i giorni, la malavita organizzata nostrana è scesa a patti con la malavita cinese per gestire il traffico della merce contraffatta che ha superato per volume e valore quello della droga infiltrandosi così nel nostro rione, sia perchè non solo la gente comune ma anche gli organi di informazione sembrano ormai rassegnati a questo stato di cose. Il 3 gennaio su “Il Messaggero” è apparso un articolo (vedi) a firma di Claudio Marincola dal titolo “Esquilino, dove la svendita dura 365 giorni” in cui si evidenziavano i prezzi stracciati praticati per scarpe, jeans, calzini e salopette dagli show room cinesi e la crescente integrazione dovuta al fatto di possedere potenti SUV fuori dal negozio e vestire Prada o Gucci (loro!). Che poi la commessa non conosca l’italiano o che i negozi siano sempre vuoti, beh, qual’è il problema ? E che dietro questi prezzi si nascondano sfruttamento della mano d’opera anche minorile, evasione fiscale e contributiva, traffico illecito di merce, merce contraffatta, immigrazione clandestina e uso di ogni mezzo per non osservare leggi e disposizioni del nostro paese e della nostra città, non ci si fa quasi più caso.

Prospettive : Non certo rosee. E questo perchè all’Esquilino il commercio viaggia ancora a due velocità. Elevatissima quella degli extracomunitari : si chiude, si apre, si cambia attività con una facilità irrisoria : ancora oggi in quattro e quattr’otto dove si vendevano vestiti ci sa fa una banca (cinese ovviamente) .Vedere per credere a via Cairoli dove è ancora rimasta un’insegna rovesciata del negozio di origine che una decina di anni fa vendeva surgelati ! Da treno accelerato a vapore per tutti gli altri perchè se per caso un italiano nonostante tutto volesse  aprire un’attività commerciale  all’Esquilino di intoppi e di bastoni tra le ruote ne troverebbe a profusione. Prova ne sono questi due negozi che non riescono ad aprire, il primo a via Principe Umberto uno store di un nota azienda di telecomunicazioni

negozio 3 a via Principe Umberto

l’insegna c’è dall’estate 2008 e il negozio all’interno è pronto da mesi (compresa la videosorveglianza all’esterno) ma non riesce ad aprire.

Il secondo a via di Porta Maggiore :

Negozio di abbigliamento made in Italy

E’ pronto dall’estate 2009 e dovrebbe vendere generi di abbigliamento made in Italy con arredi definiti e merce già all’interno e una vetrina illuminata ma anche questo non riesce ad aprire.

Cambierà qualcosa nel 2010 ?

Come era e com’è

Nei mesi scorsi le forze dell’ordine hanno visitato diversi locali adibiti a ristorazione nel rione Esquilino elevando delle multe  per illeciti amministrativi e carenze per le norme igieniche vigenti. E’ inutile ricordare che la maggior parte  di questi locali sono condotti da personale cinese e per alcuni si è arrivati addirittura alla chiusura. Non ha fatto eccezione il ristorante  che è all’angolo tra via Emanuele Fliberto e via Bixio che è rimasto chiuso per più di due mesi ed ha riaperto da pochi giorni. Non entro nel merito della migliorie igieniche  non essendo un cultore della cucina cinese ma balza all’evidenza un cambiamento notevole : le insegne, prima erano così (fonte Google Earth Street View, clicca per ingrandire)

 
Ristorante cinese
Ristorante cinese

Non c’è nulla da fare, più la mettiamo questa foto più viene oscurata anche se di pubblico domino (chiunque può andare su Google Earth -Street View e vedere come era la situazione qualche tempo fa in quell’incrocio). Sappiate che c’erano insegne solo in cinese. C’era forse scritto qualcosa di sconveniente ?

 Ora sono così con le indicazioni anche in italiano e finalmente comprensibili a tutti (clicca per ingrandire).

Se dobbiamo rallegrarci perchè  non viene disattesa un norma comunale vigente da parecchio tempo (scritte in doppia lingua) dobbiamo purtroppo rilevare che l’appartamento al piano  superiore ha installato delle unità esterne per condizionatori deturpando anche con i tubi chilometrici l’estetica del bel palazzo umbertino . Un maggior senso di responsabilità e un maggior controllo da parte di tutti dovrebbe evitare di arrivare a questi eccessi che certo non aiutano nel difficile tentativo di riqualificare l’Esquilino.

Aria nuova all’Esquilino ?

Nei giorni scorsi i giornali e i vari notiziari televisivi hanno dato grande risonanza all’operazione della DIA che ha portato al sequestro di beni per centinaia di milioni di euro appartenenti a personaggi di spicco nel mondo della malavita organizzata. Evidenti gli intrecci che portavano a Roma e in maniera specifica al rione Esquilino per il commercio di merce contraffatta di origine cinese. Il capo della Procura distrettuale antimafia di Roma, Giancarlo Capaldo, ha detto testualmente “Emerge  una mutazione della criminalità che amplia il proprio intervento in tutti quei settori finanziari utili per riciclare i proventi illeciti. Il giro d’affari del contrabbando di merci contraffatte ha quasi raggiunto, se non superato, quello degli stupefacenti”. Ora, certamente, non basterà questo intervento,pur di amplissimo respiro,  a stroncare il traffico di merce contraffatta che nel corso degli anni ha fatto dell’Esquilino la base operativa per il commercio illecito in tutta Europa, ma è fuor di dubbio che finalmente le autorità hanno recepito che dietro il fenomeno delle centinaia di attività commerciali riciclate in pochi giorni da negozi tradizionali a show room sempre vuoti si nascondeva qualcosa di poco chiaro come peraltro residenti ed associazioni avevano capito da tempo. Speriamo che sia un primo passo verso il tanto auspicato ritorno alla legalità nel nostro rione perchè, sia chiaro, ben vengano i cinesi onesti, Roma e l’Equilino li accoglieranno senza problemi ma la camorra, la mafia cinese, la ndrangheta e tutte le mafie non  vogliamo assolutamente che prosperino e facciano affari anche dalle nostre parti.

Alcuni articoli apparsi sulla stampa nei giorni scorsi :

Corriere della Sera

Il Tempo

Il Messaggero