13/5/24 “Francesco De Carlo – Bocca mia taci” al Teatro Brancaccio

13 maggio 2024

TEATRO BRANCACCIO

Francesco De Carlo

Bocca mia taci

Produzione AltraScena

Quando facevo arrabbiare troppo mia nonna, lei minacciava violenza col pugno chiuso, digrignava i denti e si metteva una mano sul muso, a soffocare un’imprecazione oscena. E poi dopo aver buttato un occhio al cielo mormorava: “Bocca mia taci!”. Mi sono sempre chiesto quale espressione tacesse ogni volta, quali parole, minacce o bestemmie rimanessero in quella sua bocca sdentata, invece di liberarsi nell’aria. E col tempo presi a sfidare quella sua capacità di controllo, con marachelle sempre più gravi. Fino a quando un giorno prese una gallina dal cortile e me la tirò contro. Questa storia, completamente inventata, mi ha insegnato che tenersi tutto dentro non fa bene: ti fa stare male, ti fa salire il veleno, ti fa lanciare pollame. E la paura di offendere qualcuno, divinità comprese, non può limitare la libertà d’espressione.


Bocca mia taci è il mio nuovo spettacolo di stand up.


È un po’ sporco e pertanto è sconsigliato ai minori di 16 anni.


Più che un monologo, una marachella.

12/5/24 “Gioia e poesia” Concerto del Trio Daphne presso la chiesa di Sant’Alfonso all’Esquilino

12 maggio 2024 ore 20:00

CHIESA DI SANT’ALFONSO ALL’ESQUILINO

Gioia e posesia

Concerto del

Trio Daphne

Serata conclusiva della rassegna “Armonie sotto le stelle di Sant’Alfonso”

Si esibirà il Trio Daphne, composto dai nuovi straordinari talenti della nostra cittá: Erasmo Testa al clarinetto, Mattia Geracitano al violoncello e Marianna Martinelli al pianoforte, tutti e tre giovani concertisti e giá vincitori di numerosi premi internazionali.
Avremo il privilegio di ascoltare due opere capisaldo del repertorio cameristico in formazione di trio con il clarinetto, per la quale sono stati scritti diversi capolavori.
Verrà eseguito il Trio op.11 per pianoforte, clarinetto e violoncello, scritto da L. Van Beethoven fra il 1797 ed il 1798 all’età di 28 anni.
Il sottotitolo di quest’opera, “Gassenhauer” nasce dal terzo movimento il cui tema si ispira al motivetto allegro dell’allora molto popolare “Pria ch’io l’impegno”, dell’”Amor marinaro Ossia Il corsaro” di Joseph Weigl, affermatasi nel tempo come brano indipendente e a Vienna canticchiata dappertutto anche per le strade.
Seguirà il Trio op. 114 per clarinetto violoncello e piano composto da J. Brahms nel 1891 all’età di 58 anni quando considerava la sua attività compositiva giá conclusa. Ma dall’incontro con il clarinettista principale dell’Orchestra di Meiningen, il virtuosista Richard Mühlfeld, prese ispirazione per riprendere a scrivere e compose per la prima volta delle opere proprio per il clarinetto.
Il Trio in la minore è un miracolo di equilibrio tra le parti: rivela, oltre al temperamento schiettamente romantico dell’autore, una spiccata abilità nel saper valorizzare la dolce voce del clarinetto.
L’Adagio è intriso di intimismo tipicamente brahmsiano e di soffusa malinconia. Il critico e compositore austriaco Eusebius Mandyczewsk a proposito dell’Adagio scrisse: “per il suo tono delicato e pastoso e per la fusione dei tre strumenti é «come se essi facessero all’amore fra di loro».

12/5/24 “Brancaleone Project” Concerto presso il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali

12 maggio 2024 ore 17:30

MUSEO NAZIONALE DEGLI STRUMENTI MUSICALI

Brancaleone Project

Giuseppe Spedicato: basso tuba

Rocco Nigro: fisarmonica

Giorgio Distante: Tromba

Immergetevi nell’atmosfera incantevole del concerto BRANCALEONE PROJECT! Con Giuseppe Spedicato alla basso tuba, Rocco Nigro alla fisarmonica e Giorgio Distante alla tromba. Vi aspettiamo domenica 12 maggio alle 17.30, non mancate! ⁠

Prenota telefonando allo 06/7014796 o scrivendo alla mail dms-rm.museostrumenti@cultura.gov.it.⁠

10/5/24 Sopralluogo con i responsabili dell’AMA e della ditta De Vizia per le vie dell’Esquilino per evidenziare i problemi ancora non risolti

Ecco il report redatto a conclusione del sopralluogo effettuatuto da alcuni rappresentanti di associazioni dell’Esquilino insieme a responsabili dell’AMA e della ditta De Vizia la mattina del 10 maggio 2024.
 
 

11/5/24 “Mini Swing Gang Band: Swing Time!” al Gatsby Cafè

11 maggio 2024 ore 21:30

GATSBY CAFE’

Swing Time! Mini Swing Gang Band

Prendi due cantanti giovani, belle e cattive, un cantante chitarrista con la passione per i bassi, un folle pianista di ragtime e un batterista che suona anche senza batteria. E poi dagli un obiettivo: trovare e suonare lo Swing… anche quando non c’è! Oltre ai classici dello Swing, Ragtime&Jive, musiche e successi di ogni epoca riletti in chiave Swing…
Anastasia Soboleva • Voce
Giulia Ratti • Voce
Lorenzo Mazzoni • Voce/Chitarra
Andrea Marano • Pianoforte
Daniele Russo • Batteria

10/5/24 “TO.CA.LA Trio: Sbrolli, Marino, Caroleo” al Gatsby Cafè

10 maggio 2024 ore 21:30

GATSBY CAFE’

TO.CA.LA Trio: Sbrolli, Marino, Caroleo

ll Trio To.Ca.La nasce dall’incontro tra il batterista To.scano Alessio Sbrolli, il sassofonista Ca.mpano Igor Marino e il pianista La.ziale Pietro Caroleo.
Nelle frequenti session approfondiscono lo studio degli stili e degli autori di jazz, cercando uno spazio personale attraverso arrangiamenti, composizioni originali e interpretazioni.
Il nome del gruppo To.Ca.La è da interpretare come il termine spagnolo “suonala”: suona la musica, divertiti, vivila!
Line-up:
Alessio Sbrolli • batteria.
Igor Marino • sassofono.
Pietro Caroleo • pianoforte.

10/5/24 “Better Call Duo” Concerto di Chieko Hata e Stefano Palamidessi al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali

10 maggio 2024 ore 17:30

MUSEO NAZIONALE DEGLI STRUMENTI MUSICALI

Better Call Duo

Concerto di

Chieko Hata e Stefano Palamidesi

Pronti a lasciarvi trasportare dalle note? Venerdì 10 maggio, alle 17:30, il Museo degli Strumenti Musicali e A.Gi.Mus presentano: ‘BETTER CALL DUO’ con Chieko Hata e Stefano Palamidessi alle chitarre! Un viaggio musicale tra le opere di Dyens, Albeniz, e Fujii. ⁠

Prenota telefonando allo 06/7014796 o scrivendo alla mail dms-rm.museostrumenti@cultura.gov.it.⁠

Una grave perdita per il mondo dell’associazionismo all’Esquilino: ci ha lasciato Letizia Cicconi

Il giorno 6 maggio 2024 è venuta a mancare all’affetto dei suoi cari dopo una breva malattia Letizia Cicconi ex consigliera al I Municipio e figura storica dell’associazionismo nel Rione Esquilino.. Ci uniamo al cordoglio di tutti coloro che l’hanno conosciuta e di chi, come tanti di noi, ha collaborato con lei in tante battaglie per il bene della popolazione e la giustizia sociale.

La sua scomparsa non è passata inosservata anche a livello di pubblica informazione. Riportiamo il link dell’articolo del “Corriere della Sera” che abbiamo pubblicato sul nostro account Facebook

Riposa in pace, Letizia

Gli esiti del concorso per l’Urban Center Metropolitano a viale Manzoni: vince il gruppo guidato da Lorenzo Maggio

6 maggio 2024

Dal sito Architettiroma.it

Online – su Competition Architecture Network, piattaforma telematica dell’OAR – la classifica del bando per l’allestimento della struttura che sarà realizzata in Viale Manzoni

 

Pubblicati su CAN – la piattaforma telematica per i concorsi messa a disposizione dall’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia – gli esiti del concorso di progettazione per l’allestimento degli spazi dell’Urban Center Metropolitano, che avrà sede in Viale Manzoni 34, a Roma, nell’edificio che ospita l’Istituto Scolastico tecnico industriale Galileo Galilei. A vincere è stato il gruppo, con base a Napoli, guidato dall’architetto Lorenzo Maggio (capogruppo) – e composto dai progettisti Margherita Di Micco, Costantino Diana, Giuseppe Diana,  Giuseppe Parisi, Raffaele Semonella – che si aggiudica il primo premio di 39.273,85 euro. Al secondo e terzo posto si sono classificati, rispettivamente, Roberto De Toni, architetto milanese (premio 5.200 euro) e il progettista romano Gianluigi Giammetta (3.200 euro). Roma Capitale, avvalendosi di Risorse per Roma Spa, sosterrà con 1 milione di euro le spese di allestimento dello spazio.

Info e documentazione sulla pagina dedicata sulla piattaforma CAN: LINK

Per rendere più rapide le fasi successive, come previsto dal disciplinare di concorso – ribadisce una nota sul sito di Roma Capitale -, «la progettazione esecutiva sarà affidata al vincitore del concorso e prima dell’estate si procederà con la gara per l’allestimento». Il quale «sarà realizzato in sinergia con la fase conclusiva dei lavori strutturali sull’edificio a cura della Città Metropolitana con l’obiettivo di inaugurare lo spazio entro la fine del 2024. I lavori di ristrutturazione e il successivo allestimento dello spazio, trattandosi di un bene vincolato, sono condotti in collaborazione con la Soprintendenza speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma».

Nell’ambito della procedura concorsuale per l’acquisizione di un progetto di fattibilità tecnica ed economica (Pfte) erano state ricevute 18 proposte progettuali per la realizzazione dell’allestimento di uno spazio di 1.075 metri quadri su 4 piani oltre a 462 metri quadri esterni.

L’Urban Center Metropolitano è un progetto di Roma Capitale e Città Metropolitana, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Roma, che punta a dotare la città di un «luogo identitario» in cui raccogliere, sotto il profilo scientifico-culturale, i processi di trasformazione del tessuto metropolitano, promuovendo la diffusione della cultura urbana tra i cittadini e favorendone la partecipazione attiva ai processi di cambiamento (qui l’articolo sulla presentazione del progetto, tenutasi a dicembre in Campidoglio: LINK). 

Il progetto vincitore

Il progetto vincitore, in particolare, prevede per la nuova struttura un allestimento dedicato alla città e al suo territorio, che – si legge nella presentazione del progetto illustrata oggi, 6 maggio, in Palazzo Valentini, sede della Città Metropolitana di Roma Capitale – «ne descrive la crescita urbana e il modellarsi dei paesaggi urbani e naturali, sottolineando i segni e i caratteri degli interventi urbanistici più rilevanti. Valorizza, inoltre, le attività finalizzate alla condivisione delle trasformazioni territoriali e racconta le trasformazioni urbane, attuali e future, con un linguaggio comprensibile a diversi target di fruitori. Favorisce il coinvolgimento dei visitatori attraverso sistemi interattivi, monitor touch-screen, tavoli interattivi digitali, totem informativi, pavimentazione proiettabile, ologrammi, realtà virtuale e aumentata. Prevede, inoltre, l’utilizzo di tecnologie assistive per garantire l’accessibilità digitale alle persone diversamente abili».

Più nel dettaglio, il piano terra – denominato «il ponte» – si configura «come spazio di relazioni e interazione interno-esterno», in cui si è proposto di attrezzare l’ambiente come spazio polifunzionale in cui è possibile organizzare conferenze, meeting, presentazioni, forum, proiezioni film. Per quanto riguarda lo spazio esterno, il progetto prevede il recupero della pavimentazione originaria, prevedendo una piazza pubblica con al centro un plastico calpestabile della città di Roma e del territorio reso interattivo grazie a un sistema di luci che permettono il racconto delle vicende storiche della città metropolitana. Al primo piano, invece – denominato, «il cantiere» – viene predisposto uno spazio flessibile, con aule laboratorio e meeting con un sistema di pannellature a scomparsa. Al secondo piano, «la piazza» punta ad essere un ambiente adatto ad ospitare il racconto multimediale dell’area metropolitana «nella sua accezione storica e di sviluppo passato-presente-futuro». Il terzo piano, infine, caratterizzato dalle strutture metalliche perimetrali e dalle capriate di copertura lasciate a vista, ospita «la finestra», sala espositiva «in cui saranno allestite di mostre sulla città e sul territorio, dedicate allo sviluppo storico negli ultimi cento anni». (FN)

di Francesco Nariello
 

Dal 9 al 23/5/24 “Lo sguardo sottratto” Mostra all’Acquario Romano – Casa dell’Architettura

Dal 9 al 23 maggio 2024

ACQUARIO ROMANO – CASA DELL’ARCHITETTURA

primo anello

Lo sguardo sottratto

Mostra di Stefano Cioffi

a cura di Maria Grazia Cianci

La mostra racconta il paesaggio attorno alle cave italiane, da nord a sud, dal Trentino alla Sicilia. Crateri, voragini, gallerie, trasformazione dello spazio e della materia: gli scavi sono delle ferite al nostro suolo, cicatrici difficilmente sanabili, eppure le forme rimaste hanno creato nuovi volumi integrati col paesaggio in trasformazione, sono diventate giardini o piccole oasi naturali, teatri di un ambiente capace di riciclarsi. Il paesaggio delle cave diviene così un universo di suggestioni dove la natura e l’opera umana si fondono in una danza eterna tra creazione e sottrazione. Le cave, con le loro pareti scolpite e le profondità che si aprono verso l’ignoto, offrono un’esperienza visiva e sensoriale unica, invitando chi le osserva a immergersi in un mondo di meraviglia e mistero. È proprio questa la linea narrativa di Stefano Cioffi, raccontare il passaggio da luogo di scarto a luogo dal fascino insospettabile.

ingresso libero lun—sab | ore 10—19

Il progetto è vincitore di Avviso Pubblico promosso da Roma Capitale in collaborazione con Zètema Progetto Cultura

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