L’assurda e interminabile Odissea del Tempio di Minerva Medica


L’Associazione abitanti via Giolitti – Esquilino nella persona della prof.ssa Maria Prassede Capozio si è fatta carico di interpellare l’Arch. Marina Magnani Cianetti responsabile  negli anni passsati dei lavori di restauro del cd. Tempio di Minerva Medica, ormai giunti quasi al termine, riguardo all’annoso problema dei danni che arreca il passaggio dei treni della ferrovia Laziali Centocelle sia ai monumenti di via Giolitti sia ai palazzi. Interessante la risposta dell’Arch. M. Magnani Cianetti che si presta ad ulteriori considerazioni. Ecco  il testo integrale delle e-mail .

Alla cortese attenzione dell’ Arch.Marina Magnani Cianetti
Soprintendenza Speciale per il Colosseo,
il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma
Piazza delle Finanze, 1 00185 Roma
Gentile Architetto,
sono Maria Prassede Capozio e le scrivo a nome dell’Associazione Abitanti Via Giolitti -Esquilino.
Ho avuto modo di incontrarla, qualche tempo fa, in occasione dell’apertura al pubblico del c.d. Tempio di Minerva Medica,dove siete impegnati in una importante opera di restauro e conservazione del monumento.
Mi rivolgo a lei per chiedere un sostegno ai nostri, purtroppo finora vani, tentativi di “liberare”
Minerva Medica dall’abbraccio mortale del trenino Centocelle- Laziali.
Le condizioni di Via Giolitti si sono aggravate per il cattivissimo stato in cui versano la tranvia e
il manto stradale, le vibrazioni dei palazzi di cui soffriamo da anni sono ormai insopportabili.
Immaginiamo lo stato di sofferenza a cui viene sottoposto quotidianamente il monumento
dal passaggio frequentissimo dei treni che rischia di compromettere e vanificare il risultato
dei lavori di recupero lunghi e costosi.
Lei e la Soprintendenza potete far sentire la vostra autorevole voce perché si ponga fine a
questa situazione pericolosa e snervante.
Liberiamo il c.d. Tempio di Minerva Medica, salviamolo da questi insulti quotidiani, rendiamolo visitabile.
I nostri appelli rivolti agli organi Comunali preposti continuano a restare inascoltati.
Confidiamo in voi.
Grazie per il suo impegno.
Un cordiale saluto
Maria Prassede Capozio

e questa è la risposta

Gentile dottoressa Capozio
rispondo alla sua mail anche a nome della dottoressa Mariarosaria Barbera.
Mi ricordo la piacevole giornata in cui abbiamo potuto presentare a Lei e a molti abitanti dell’Associazione l’impegnativo  restauro che avevamo eseguito e che ora si sta concludendo anche nella parte interna di Minerva Medica.
Io sono in pensione da qualche mese ma comunque con la dott.ssa Barbera sto ancora seguendo le sorti del monumento e Le posso assicurare che stiamo eseguendo 2 tipi di monitoraggi (condotti da Enti distinti) mirati proprio alla verifica delle vibrazioni e agli eventuali danni sul monumento.
La nostra attenzione  è sempre molto costante e continua e siamo sempre disponibili a coinvolgere di nuovo gli Enti pubblici di competenza.
Teniamoci in contatto.
Distinti saluti
Marina Magnani
Vorremmo far notare la frase  “Le posso assicurare che stiamo eseguendo  2 tipi di monitoraggi (condotti da Enti distinti) mirati proprio alla verifica  delle vibrazioni e agli eventuali danni sul monumento.”
Quanti monumenti a Roma, anche di valore inestimabile, sono soggetti a questo tipo di controlli? E perchè solo il cd. Tempio di Minerva Medica è stato monitorato anche prima dei restauri e   nel 2007 si arrivò alla decisione di ricostruire alcune parti in modalità antisismica? Perchè da quando è stata inaugurata la Ferrovia Roma Fiuggi  nel 1916 il monumento è stato chiuso al pubblico dopo che da sempre ha rappresentato   un esempio da imitare   per architetti ed ingegneri tanto da ispirare opere che a loro volta sono diventate patrimonio  universale UNESCO? Perchè nei secoli passati pittori ed incisori lo hanno eletto a uno dei monumenti più riprodotti di tutta Roma e da  cento anni è caduto nel più assoluto oblio? Vorremmo che a queste domande rispondessero tutti coloro che nonostante la realtà (facilmente verificabile) di una linea ferroviaria che nel tratto Porta Maggiore – Stazione Laziale è utilizzata solo da pochi intimi (spesso è addirittura possibile vedere vetture completamente vuote) vorrebbero  investire decine di milioni di euro per farla arrivare alla Stazione Termini invece di trasformarla in una moderna tranvia e liberare palazzi e monumenti di via Giolitti “dall’abbraccio mortale” .
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