Un nuovo incidente tra treno (Laziali – Giardinetti) e tram a Porta Maggiore . Fortunatamente sembra che ci sia stato solo un ferito lieve ma le immagini sono raccapriccianti
Da sempre abbiamo messo in risalto la pericolosità ormai evidente e inconfutabile del nodo ferrotranviario a Porta Maggiore e elenchiamo tre argomenti sui quali aprire un urgente dibattito per arrivare a delle conclusioni senza aspettare altri drammatici epiloghi :
Inadeguatezza dei sistemi di controllo e di sicurezza a Porta Maggiore e sulle vetture
Obsolescenza delle vetture sia della linea Laziali Giardinetti (alcune costruite negli anni ’20) che della linea tranviaria
Urgente ispezione geologica del tratto Porta Maggiore – Stazione dei Laziali : nel tempo si sono aperte numerose voragini che solo per caso non hanno avuto gravi conseguenze.
E’ assurdo che simili incidenti possona ancora accadere in una città come Roma.
Un simpatico filmato di Alefilobus che pur avendo per protagonista la vettura tranviaria Stanga n.7111 mod.1952 della linea 5 ci regala degli scorci del nostro bellissimo rione nel tragitto dalla stazione Termini a Porta Maggiore in una radiosa giornata di sole. A proposito, in condizioni di traffico normale il tempo del tragitto è di 6 minuti e 51 secondi.
Più che un’opportunità sembrerebbe una sfida: ridonare la giusta dignità a questo monumento immerso in una piazza martoriata dal traffico e dai parcheggi abusivi. Il quotidiano web “Roma Today” ha realizzato un interessante filmato che evidenzia l’assurda situazione dei parcheggi a pochi metri dalle mura di inestimabile valore storico e culturale.
La sfida (o l’opportunità) consisterebbe nel liberare la piazza dalle autovetture in sosta abusiva, togliere la ferrovia Laziali Giardinetti ( l’unica al mondo a passare in mezzo a un monumento di epoca romana) in concomitanza con l’entrata in funzione della nuova linea della Metro C , spostare verso l’anello esterno le fermate dei tram, realizzare un parco archeologico intorno alla porta con giardini, panchine, aree informative e hot spot internet, rivedere e ottimizzare i flussi del traffico veicolare con semafori di ultima generazione e ‘per ultimo creare un sistema di illuminazione efficiente e spettacolare per la parte interna che attualmente non esiste. E’ solo un sogno, fantascienza o potrebbe divenire realtà ?
Un altro sito archeologico che aspetta da sempre (perchè non è mai stato aperto completamente al pubblico) di essere restaurato e valorizzato. Anche se la basilica è collocata appena al di fuori dei confini dell’ Esquilino è parte integrante del complesso archeologico di Porta Maggiore che è uno dei monumenti più importanti del rione. Qui oltre ai restauri specifici per la salvaguardia degli stucchi di grande valore si tratta di terminare i lavori per dotare il sito di un impianto di climatizzazione efficiente e particolare che non stravolga ma mantenga costante il microclima creatosi durante i secoli di interramento e che verrebbe compromesso da un’apertura indiscriminata. E’ inutile dire che immessa in un circuito turistico ad hoc (Roma Segreta?) la basilica (neopitagorica?) potrebbe divenire un punto di riferimento importantissimo e tappa quasi obbligata. Attualmente risulta quasi sempre chiusa ed è visitabile solo su richiesta e previa prenotazione e comunque a un ristrettissimo numero di persone. Oltre all’architettura particolare all’interno sono visibili degli stucchi di rara bellezza e affreschi molto interessanti.
La domanda è : ma perchè Porta Maggiore non è illuminata ? E’ uno dei più significativi e meglio conservati monumenti di Roma antica ma oltre a essere svilito dal passaggio del treno Laziali – Pantano e dal traffico asfissiante intorno manca di un’illuminazione adeguata che ne risalti le forme architettoniche. Non dico a Parigi, Madrid o Londra ma in qualsiasi altra città italiana farebbero salti mortali per avere un monumento del genere e non lo lascerebbero certo al buio!
Il consiglio : al Comune e all’ACEA, illuminate Porta Maggiore e non ve ne pentirete !
Prendo in prestito dal blog di Kenpachi (vedi) questa foto che testimonia che fin dall’estate del 2008 si è lavorato a Porta Maggiore per il rifacimento totale del manto stradale, lavori terminati in maniera definitiva solo a giugno di quest’anno. Puntuale, dopo neanche quattro mesi, è arivata una ditta che lavora per una delle società dei pubblici servizi ed ha iniziato a sfasciare di nuovo e rattoppare alla meglio la strada all’altezza dell’incrocio con via di Porta Maggiore. Finalmente la cosa non è passata inosservata e qualcuno al comune ne ha tratto delle conseguenze (vedi articolo de “Il Tempo” del 19 ottobre). Da parte nostra delle semplici considerazioni :
gli interventi alle reti sotterranee dei pubblici servizi posono essere di due tipi
Pianificati, ed allora occorre la massima collaborazione tra i vari enti deputati alla manutenzione delle strade e le società dei pubblici servizi (ACEA, ENEL, Telecom , Italgas etc.) per concordare gli interventi in maniera tale da non buttare via inutilmente il denaro pubblico che si spende per ripavimentare le strade. E nel secolo XXI non mancano certo gli strumenti (informatici e non) per arrivare a dei risultati soddisfacenti.
Di emergenza. Ma qui vale il discorso che chiunque abbia necessità di scavare per effettuare una riparazione debba ripristinare il manto stradale nelle stesse condizioni in cui era prima dello scavo specie se erano stati effettuati dei lavori di ripristino da breve tempo.
Basterebbe lavorare con queste direttive per rendere la vita meno difficile dando per scontato il fatto che a Roma non sia stato mai possibile progettare una rete di tunnel (come hanno tante altre capitali e città nel mondo) che renda possibile l’ispezione e la riparazione delle reti sotterranee senza dover sfasciare le strade ogni volta che se ne presenta l’esigenza.
Ieri 15 gennaio è stata una strana giornata , la mattina sul “Messaggero” un lettore lamentava il pessimo stato della strada all’incrocio tra Viale Manzoni e via di Porta Maggiore; il pomeriggio l’incidente a Porta Maggiore tra il trenino e un tram . Ho ripensato al post pubblicato su questo blog il 6 u.s. “C’è buca e buca” : iniziavo con la denuncia con tanto di fotografie delle buche all’incrocio e finivo con l’invito a rivedere l’intera viabilità del rione e l’adozione della ZTL. A pochi giorni da quello scritto il grave incidente con 26 feriti fortunatamente non gravi ma non degno di una moderna capitale europea e le ripercussioni disastrose sul traffico non solo dell’Esquilino ma dell’intero quadrante sud est di Roma. Non c’è da dire altro ma ci sono da prendere provvedimenti urgenti perché :
2. Porta Maggiore è un nodo nevralgico per il traffico dell’intero quadrante sud-est di Roma
3. E’ forse l’unico luogo in cui si intersecano tram, trenini, autobus, autocarri, autoveicoli, motoveicoli e pedoni contemporaneamente e in quantità notevole.
4. Alcuni mezzi tranviari e specialmente alcuni mezzi della ferrovia Laziali- Giardinetti sono pericolosamente obsoleti essendo stati costruiti addirittura negli anni ’20.
5. I moderni sistemi di sicurezza sono praticamente assenti .
6. I conducenti di tram, trenini ed autobus che passano diverse volte al giorno a Porta Maggiore sono sottoposti ad uno stress enorme guidando mezzi che pesano tonnellate e dovendo fare attenzione ad automobilisti, scooteristi, ciclisti e pedoni che sgusciano da ogni parte.
7. L’associazione degli abitanti di via Giolitti da anni si batte per eliminare il passaggio del trenino Laziali Giardinetti da Porta Maggiore alla Stazione dei Laziali essendo causa di inquinamento intollerabile (la polvere ferrosa si può raccogliere con la paletta e i palazzi circostanti sono tutti rossastri ai primi piani) e continui microsismi che minano la stabilità di palazzi e monumenti.
8. C’è bisogno di un serio e approfondito studio dei flussi del traffico anche in previsione dello smantellamento del tratto della sopraelevata che porta a Via Prenestina
9. Pur essendo assolutamente d’accordo che il domani del trasporto pubblico di superficie viaggi su rotaia è inaccettabile che nel 2009 possano ancora verificarsi degli incidenti del genere, l’errore umano sarà certamente la causa del fatto ma non possiamo chiudere la faccenda semplicisticamente addossando la responsabilità ad un conducente poco concentrato. O si prendono provvedimenti seri o Porta Maggiore diverrà una cellula impazzita per il traffico dell’intero quadrante sud est di Roma.