Di seguito i dettagli sulle deviazion (clicca per ingrandire)
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Attenti ai borseggiatori sui mezzi pubblici
E’ capitato all’Esquilino ma poteva capitare in qualsiasi altro posto della città, ciò non toglie che è stata comunque un brutta avventura anche se con lieto fine. Ero seduto sul tram n. 14 nella direzione verso Termini in un torrido pomeriggio d’estate quando a via Napoleone III ho deciso di scendere. Mi avvicino alla porta con una persona davanti quando improvvisamente un altro passeggero cerca di mettersi in mezzo tra me e questa persona anche se c’era spazio in abbondanza dall’altra parte della porta. La cosa mi dà alquanto fastidio ma mai avrei potuto immaginare che era tutta una manovra per rubarmi il telefonino che portavo nel taschino della camicia. Il tram si ferma e la persona davanti scende e io nonostante il fastidio di questa intromissione decido di far scendere prima di me l’aspirante ladro. Ma lui non si muove e allora sono costretto a spostarmi per poter scendere il gradino della porta. A questo punto anche “lui” decide di muoversi e mi dà una leggera strattonata per distogliere la mia attenzione. Nel momento che stavo per dirgliene quattro per la sua villania mi accorgo che mi aveva già messo la mano nel taschino per prendere il cellulare. Visto che ancora i riflessi sono abbastanza buoni gli dò una botta sulla mano e lo guardo negli occhi dicendogli “ma che ca… stai facendo ?”. Il presunto ladro, sorpresissimo, lascia la presa (il telefonino), scende e se ne va di corsa verso via Cavour. E’ una storia a lieto fino ma poteva andar male ( telefonino rubato) o malissimo (percosse e/o contusioni o fratture per cadute).
Alcuni consigli che posso dare sono quelli di stare sempre attenti a tutto ciò che succede accanto, non mettere telefonini e portafogli nelle tasche posteriori e negli zainetti e comunque metterli in tasche visibili e facilmente controllabili, diffidare di ogni movimento strano ed evitare che qualcuno si avvicinini troppo senza un motivo plausibile, ricordarsi che il ladro può essere chiunque.
Attenti al lupo ? No attenti al ladro !
Nel 1999….
Spesso in internet cerchi una cosa e come per incanto te ne appare un’altra, come per esempio un articolo di giornale di cui avevi completamente perso la memoria ma poi rileggendolo ti vien da dire “Ah, però…” ed è quello che ci è capitato con questo pezzo del Corriere della Sera del 1999. Vi invito a leggerlo attentamente ma da subito vi anticipo delle considerazioni
- L’impegno della nostra associazione fin da allora a favore di problemi reali e possibili soluzioni
- Il fatto che i timori dei residenti non fossero infondati tanto che il percorso del 105 è stato spostato
- Purtroppo dei problemi ancora in essere nonostante siano passati tanti anni come il treno Laziali Pantano che continua a sputare veleni per via Giolitti e causare vibrazioni e rumori e lo stesso 105 che ora passa in via di Porta Maggiore creando disagi ai residenti di quella via e dei guasti alla strrada (buche e voragini) che non ce la fa a sotenere un simile peso senza un adeguato trattamento
Ecco l’articolo del Corriere della sera datato 11 aprile 1999
Il sovrintendente: Danni al Tempio di Minerva. Oggi manifestazione al Brancaccio. Il Comune: Nessun pericolo
Il terremoto dell’ Esquilino
Gli abitanti: i palazzi tremano per i bus, polvere rossa nell’ aria
————————- PUBBLICATO ————————- Il sovrintendente: Danni al Tempio di Minerva. Oggi manifestazione al Brancaccio. Il Comune: Nessun pericolo TITOLO: Il terremoto dell’ Esquilino Gli abitanti: i palazzi tremano per i bus, polvere rossa nell’ aria – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – Quando passa un bus, in molte case dell’ Esquilino si avverte una sorta di effetto terremoto. Nella vita del quartiere esistono poi mille altri problemi (sporcizia, inquinamento, microcriminalita dovuta alla concentrazione di stranieri), ma e quella vibrazione nei solai a togliere la tranquillita ai residenti. Colpa delle antiche cavita del sottosuolo che amplificano le vibrazioni prodotte dal passaggio di bus, jumbo bus, tram, torpedoni e trenini. Qesta mattina, al Teatro Brancaccio, gli abitanti del rione incontreranno gli amministratori e c’ e da scommettere che la discussione sara accesa. Tra gli ospiti anche Claudio Mocchegiani, l’ archeologo della Sovrintendenza responsabile per il centro storico. Le vibrazioni non distinguono infatti tra i vecchi palazzi umbertini e le mura degli edifici romani. La sorte di molti stabili, che tremano sotto l’ effetto delle vibrazioni del traffico pesante, e infatti condivisa anche dal cosiddetto Tempio di Minerva Medica, le cui possenti mura distano un metro e mezzo dai binari della ferrovia Roma Pantano. Secondo una tradizione topografica romana spiega Mocchegiani da quelle parti dovrebbe esserci un tempio. Questo pero non e un edificio sacro ma il padiglione di una villa del quarto secolo, gli “Orti Liciniani”. E un edificio interessante continua l’ archeologo a pianta decagonale con una copertura a volta quasi intatta. Nonostante i lavori ogni tanto casca un pezzettino. Le associazioni degli abitanti del rione Esquilino vogliono chiedere conto agli amministratori del loro operato. Il Comune ha fatto testare le vibrazioni a degli specialisti. Risultato: superano la soglia del fastidio ma non pregiudicano la stabilita degli edifici. Ma i residenti di via Merulana, di via Giolitti e di altre strade del rione si fidano poco e temono che i tecnici abbiano sottovalutato il numero e gli effetti dei passaggi dei mezzi pesanti e sopravvalutato la robustezza dei vecchi edifici. Il quotidiano sussultare degli oggetti, le crepe piu o meno sottili che infestano le abitazioni non inducono certo all’ ottimismo. Abbiamo chiesto un servizio di trasporto pubblico compatibile spiega Grazia Meier dell’ associazione “Il cielo sopra l’ Esquilino”, una delle tre che hanno organizzato il convegno al Teatro Brancaccio . Non siamo cosi sicuri che il passaggio dei bus non rechi alcun danno alla stabilita degli edifici. In un recente convegno organizzato dal servizio geologico della Provincia e stato lanciato un allarme sul sottosuolo di Roma, molto simile ad una groviera. Secondo il Comune non vi e alcun pericolo quando i palazzi tremano racconta Dina Capozio, dell’ Associazione abitanti di via Giolitti . Io pero ricordo ancora lo sforzo dei tecnici venuti a misurare le vibrazioni per nascondere l’ espressione di paura che si e stampata sui loro volti quanto e passato il bus 105 e all’ improvviso nell’ appartamento pavimenti e arredi hanno cominciato a tremare. Per non parlare continua Dina Capozio di quella polvere rossa che si leva dalle rotaie della Roma Pantano quando il trenino frena e invade via Giolitti, per posarsi su auto e marciapiedi e filtrare negli appartamenti.
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(11 aprile 1999) – Corriere della Sera





