30/04/24 Stazione Termini, la Polizia Locale sventa il furto di un telefonino ai danni di due turiste.

Comunicato stampa di Polizia Roma Capitale

Erano da poco passate le 7.00 di ieri mattina, quando una pattuglia della Polizia Locale di Roma Capitale, appartenente al I Gruppo Centro Storico, impegnata nel quotidiano presidio dell’area circostante la Stazione Termini, ha notato due donne che, urlando, erano intente ad inseguire un uomo in via Giolitti. Gli agenti si sono immediatamente attivati, anticipando la possibile direzione del fuggitivo. Questa intuizione  ha permesso agli operanti di bloccare il soggetto, di nazionalità algerina di 36 anni, al termine di un inseguimento.
L’uomo aveva tentato la fuga,  dopo aver sottratto il telefono cellulare ad una delle due donne, turiste di nazionalità spagnola. Al termine degli accertamenti di rito, il 36enne è stato denunciato per furto e resistenza a pubblico ufficiale ed il telefonino è stato recuperato dagli agenti e restituito alle proprietarie.
Roma, 30 aprile 2024

30/4/24 “Matteo Lane – Back to Europe Tour” al Teatro Ambra Jovinelli

30 aprile 2024 ore 20:00

TEATRO AMBRA JOVINELLI

Matteo Lane – Back to Europe Tour

Il Teatro Ambra Jovinelli è lieto di ospitare Matteo Lane nel suo tour europeo ufficiale.

Biglietti in vendita esclusivamente al seguente link:

Matteo Lane ROMA 30/04/2024 20:00 Biglietti – TicketOne

Spettacolo in lingua Inglese

Palazzo Brancaccio: la storia

La storia del Palazzo Brancaccio, per decenni sede del Museo di Arte Orientale ed oggi sede di importanti mostre di arte contemporanea e di un raffinato ristorante,  in due interessanti articolo di Michela Foianesi e Filippo Neri pubblicati sull’account Facebook “Memorie di Roma” che raccontano le fasi e gli aneddoti che hanno portato alla costruzione di questo splendido edificio, il tutto corredato da diverse immagini d’epoca.

Dal 26/4 al 2/5/24 “Etruriart” Mostra d’arte collettiva al Medina Art Gallery

Dal 26 aprile al 2 maggio 2024

MEDINA ART GALLERY – VIA A. POLIZIANO, 4-6

EtruriArt

Mostra d’arte collettiva

La Collettiva d’Arte “EtruriArt – Roma 2024” è una esposizione di opere, tra cui dipinti, sculture, ceramiche artistiche, del gruppo di artisti della Tuscia, associati in EtruriArt aps. Impegnati da molti anni in attività sociali per la divulgazione e valorizzazione dell’Arte in ogni sua forma, sviluppano fusioni di stili e correnti in una sintesi indissolubile dell’unione tra artista e storia.  Un repertorio di opere uniche nel loro genere, con la partecipazione di 17 artisti di particolare pregio:

Graziana Celaschi, Rosanna Chiani, Raffaella Cristofari, Marco de Santis, Adele Franchi, Giuliana Garrone, Delia Gionfrida, Catia Lelli, Adalberto Manfellotto (Manf), Piero Mariani, Beniamino Molon, Maura Muscogiuri, Maria Pacetti, Marco Pintus, Rosanna Troncarelli, Carla Vaccarelli, Loredana Vitiello.

Direttore artistico: Marco De Santis.

Dal 26/4 al 2/5/24 “Cuore mio” Mostra personale di Berrak Ipek Tatbul al Medina Art Gallery

Dal 26 aprile al 2 maggio 2024

MEDINA ART GALLERY – VIA MERULANA, 220

Cuore mio

Mostra persnale di

Berrak Ipek Tatbul

Ogni pezzo, nato dal profondo delle sue emozioni, cerca di connetterci attraverso vulnerabilità e trionfi condivisi.

Un’immersione nei “sentimenti comuni” per esplorare il caleidoscopio dei nostri mondi interiori.

Un tocco acuto, un cuore ferito: riflessioni su emozioni e arte.

“Le tue spine sono affilate e ti importa poco del mio dolore”, disse una volta qualcuno. Hai mai sentito quel formicolio dentro, una vulnerabilità che protegge e ferisce allo stesso tempo? Come una rosa, bellezza e pericolo si intrecciano.

La tua passione ti ha mai lasciato bruciato, consumato, forse addirittura schiacciato? Comprendi il dolore di tali emozioni, il desiderio di scomparire semplicemente nell’abbraccio di un altro?

Il tuo mondo si è mai sentito eclissato, avvolto nell’oscurità dove un tempo splendeva la tua luce? Ma il sole è sorto di nuovo, illuminando un sentiero che pensavi perduto per sempre?

Puoi amare l’intero tuo spettro emotivo, anche le spine e le ombre, sapendo che sono unicamente tue?

Se è così, non sei solo. Unisciti a noi nel celebrare il tessuto dell’esperienza umana attraverso l’arte di Berrak İpek Tatbul.

28/4/24 “Il pianoforte di Chopin – Marco Arcieri” concerto presso la chiesa di Sant’Alfonso all’Esquilino

28 aprile 2024 ore 20:00

CHIESA DI SANT’ALFONSO ALL’ESQUILINO

Il pianoforte di Chopin

Marco Arcieri
Quarto appuntamento é dedicato tutto a Chopin,
“il poeta del pianoforte”.
Per descrivere Chopin con le sue stesse parole: “Bach è un astronomo che ha scoperto le stelle più belle. Beethoven si misura con l’universo. Io cerco solo di esprimere il cuore e l’anima dell’uomo”. Robert Shumman descrisse la musica di Chopin con l’emblematica immagine dei “cannoni sepolti da fiori”.
Domenica ascolteremo alcune tra le sue composizioni più celebri.
Il primo brano, l’Improvviso Fantasia, fu composto nel 1835: si narra che Chopin, dopo aver ascoltato un Improvviso di Ignaz Moscheles, rimase impressionato da questo tipo di composizione e quando la Baronessa d’Este, sua allieva, gli chiese un’opera da tenere esclusivamente per sé, pensò di comporre un improvviso che scrisse, senza titolo, direttamente sull’album della giovane con la scritta “Composé pour M.me la Baronesse d’Este” e, come data, solo “Venerdì 1835”. L’opera fu pubblicata postuma probabilmente perché l’autore non volle divulgarla trattandosi di una dedica esclusiva.
Tra le composizioni più conosciute vi sono poi gli Études, di cui la prima serie è l’op. 10, pubblicata nel 1833 quando Chopin aveva ventitré anni ed era già famoso come compositore e pianista nei salotti di Parigi, dove fece la conoscenza di Franz Liszt. Successivamente, Chopin dedicò l’intera Opera 10 “à mon ami Franz Liszt” (al mio amico Franz Liszt). In particolare, lo Studio op. 10 n. 12 in Do minore, conosciuto anche con i titoli apocrifi La caduta di Varsavia o Rivoluzionario (appellativo datogli proprio da Franz Liszt), si narra che venne scritto da Chopin di getto, nel settembre 1831, mentre il compositore si trovava a Stoccarda nel momento in cui venne a conoscenza del fallimento dell’insurrezione polacca stroncata dalle truppe russe.
Ascolteremo poi due Notturni, composizioni che hanno accompagnato Chopin per tutto il periodo della sua vita. Ne scrisse complessivamente venti: il primo Notturno in do minore quando aveva solo 17 anni; i due Notturni op. 62 tre anni prima di morire. Quasi tutti i Notturni furono da lui stesso pubblicati, forse perché a lui più congeniali adattandosi alla sua indole sognante e romantica, sono le sue opere più note e amate. In particolare, i tre Notturni op. 15 rappresentano un momento di svolta nella poetica di Chopin, esprimono un maggior livello di maturità e complessità rispetto alle sue precedenti creazioni: il Notturno op. 15 n. 1, che ascolteremo, si caratterizza per i forti richiami ai canti popolari polacchi; seguirà il Notturno op. 72 n.1 in Mi minore, il primo notturno scritto da Chopin, molto probabilmente quando aveva solo 17 anni nel 1827 quando era da poco entrato come alunno alla Scuola Superiore di Musica presso l’ Università di Varsavia.
Lo Scherzo è probabilmente l’opera in cui l’intensità drammatica è spinta al limite estremo, descritto da Liszt come “Sorde collere, ire soffocate, […] un’esasperazione condensata e dominata da una disperazione talvolta ironica, talaltra altezzosa. Queste cupe apostrofi della sua musa sono passate più inosservate e sono state meno comprese delle sue poesie di colorito più tenero”. In particolare, lo Scherzo n. 3 op. 39, fu composto nel monastero di Valldemossa nell’isola di Maiorca, dove il musicista soggiornò, fra la fine del 1838 e l’inizio del 1839 (con la compagna George Sand) nella speranza di trovare un clima mite per la sua fragile salute essendo malato di tisi fin dalla giovinezza. Proprio dalle rovine della Certosa di Valldemosa pare abbia trovato ispirazione per questa composizione, che Chopin dedicò al suo allievo prediletto, Adolphe Gutmann di Heidelberg che si narra sarebbe stato uno dei pochi interpreti dell’epoca in grado di eseguire – grazie alla grandezza delle mani – l’ampio accordo della sesta battuta; allievo stimato da Chopin anche per le sue capacità culinarie (pare sapesse preparare una buonissima cioccolata).
Ascolteremo poi il Gran Valzer brillante. Il valzer, danza di origine tedesca, non aveva in Polonia una grande tradizione e Chopin lo considerò sempre un po’ estraneo alla propria cultura. Il Gran Valzer brillante fu scritto quasi certamente nel periodo trascorso a Vienna nel 1831 dove invece il valzer, con le opere di Strauss e padre e Joseph Lannrer, imperversava.
Nella vasta produzione chopiniana, riveste poi un ruolo fondamentale la composizione delle Polacche, che ha scritto per tutta la sua vita. La Polonaise op. 53 è una delle composizioni più conosciute ed eseguite, composta nel 1842 e pubblicata l’anno successivo. Le fu attribuito per la prima volta il nome “héroïque”, eroica, dalla scrittrice francese George Sand che si riferiva al carattere ispirato e vigoroso del brano, adatto secondo lei a divenire simbolo della rivoluzione sociale e politica vissuta nel 1848 in Francia e nel resto d’Europa.
Il concerto si chiuderà con La Ballata per pianoforte n. 1 in Sol minore, Op. 23, la prima delle sue quattro ballate per pianoforte che rappresenta una delle opere più significative dell’intero Romanticismo musicale. Nell’ottocento la ballata era, oltre che un testo letterario, un brano vocale, al tempo lirico ed epico, solitamente composto su argomento popolare. La ballata come brano esclusivamente strumentale è stata un’ideazione di Chopin: il musicista stesso confessò una volta a Schumann che questa composizione gli era stata suggerita da alcuni poemi di Adam Mickiewicz poeta e scrittore polacco.

27 e 28/4/24 “La danse du Pied – Apriti alla gioia” al Teatro Binario 30

27 e 28 aprile 2024

TEATRO BINARIO 30

La danse du Pied

Apriti alla gioia
Di e Con
Monsieur David e
Federica Gumina

 

Uno spettacolo divertente, poetico, magico, che ha girato le televisioni e i teatri di tutta Europa. Chiudiamo  il cartellone di Binario30 ’23/’24 con questa performance davvero speciale, che è  rivolta a tutti: italiani e stranieri, adulti e bambini… Vi aspettiamo numerosi!
Un mondo di comunicazione oltre le parole in cui il corpo ci rivela la strada… per la fantasia. Monsieur David sul palco con tutto l’universo dentro le sue valigie. Storie musicali di amore, di amicizia e di magia raccontate con le gambe, i piedi e le mani. 
(tratto da Teatro.it)

Date

Sabato 27 – ore 21:00
Domenica 28 – 17.00

Prenotazione non obbligatoria ma vivamente consigliata
Indirizzo: Via Giovanni Giolitti 159-163, Roma
 
Per Info e Prenotazioni:
Cell: +39 351 783 0744
(Gradito messaggio su whatsapp)

27/4/24 “Per Cantare et Sonare” Concerto della classe di Musica d’insieme” al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali

27 aprile 2024 ore 16:30

MUSEO NAZIONALE DEGLI STRUMENTI MUSICALI

Per Cantare et Sonare

Intrecci vocali e strumentali
Concerto della classe di Musica d’insieme

 

27/4/24 “Delia Amiri, pianoforte” Concerto presso la chiesa di Santa Maria Immacolata all’Esquilino

27 aprile 2024 ore 20:30

CHIESA DI SANTA MARIA IMMACOLATA ALL’ESQUILINO

Musica, Immagine, Parola, Preghiera

Delia Amiri

pianoforte

27/4/24 “Fratini – Romagnoli – Butrini Trio” al Gatsby Cafè

27 aprile 2024 ore 21:30

GATSBY CAFE’

Butrini Romagnoli Butrini Trio

 

Line-up!
Francesco Fratini: tromba.
Giuseppe Romagnoli: contrabbasso.
Matteo Bultrini: batteria.