Stazione Termini 2022: i problemi ci sono e si vede

Negli ultimi giorni sono apparsi nell’edizione romana del Corriere della Sera alcuni articoli che testimoniano lo stato di assoluto degrado in cui versa la zona della Stazione Termini. In realtà sono lustri che associazioni, residenti e diversi account sui social network denunciano l’incredibile e increscioso abbandono delle vie limitrofe allo scalo ferroviario ma fino ad ora, nonostante l’impegno delle F.F.O.O. , evidenziato anche dagli ultimi interventi a Piazza Vittorio e alla Stazione Termini, le cose non sono migliorate  e ogni giorno le cronache dei vari notiziari informano di scippi, furti, risse, stupri, spaccio di droga e truffe.

Ora qualcuno avrà pensato che a poco più di due anni dal Giubileo del 2025 offrire un’immagine del genere a chi arriva a Roma passando per  la Stazione Termini (e sono decine di milioni di passeggeri ogni anno) non è certo un bel bigletto da visita sia in senso generale ma anche in previsione della candidatura di Roma per l’EXPO del 2030. Meglio tardi che mai, ma è ora che si pensi a soluzioni definitive e non estemporanee, non avrebbe senso lasciare una zona di così vitale importanza in questo stato penoso  anche in previsione del fatto che l’Esquilino, grazie a diversi e notevoli lavori di riqualificazione che approfondiremo in un prossimo post, si avvia a divenire  un polo culturale di eccezionale importanza per la varietà e la quantità dell’offerta ed avere musei e spazi culturali accanto alle scene documentate dai giornali  in questi giorni sarebbe veramente il colmo per una città che ambisce a divenire uno dei centri più importanti della cultura mondiale.

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