presenta
giovedì 30 giugno ore 21:00
Spazio Apollo 11
via Bixio, 80/a – Roma
Belgio/Italia, 2021 – 92 min. – Trailer
Scopri di più sul film: sinossi, scheda tecnica e crediti
con il sostegno del programma
la proiezione sarà preceduta alle 20.30 da un
BRINDISI
di buona estate
con prosecco e spiedini di frutta
offerto da APOLLO 11 e OWN AIR
per chiudere in bellezza, e anche… in “buonezza”
(durante l’aperitivo saranno gestite le
nuove richieste di tesseramento)
***
al termine della proiezione
incontro con
ALESSANDRA COPPOLA
(Autrice)
MATTEO LUCCHETTI
(Curatore del Museo delle Civiltà di Roma)
FILIPPO TANTILLO
(Associazione Riabitare l’Italia)
modera
GIACOMO RAVESI
(Apollo 11, Università Roma Tre)
“La Restanza (termine coniato dall’antropologo calabrese Vito Teti) è un film sull’arte del restare. Siamo nel basso Salento: uno dei più bei lembi di terra d’Italia vede i suoi villaggi spopolarsi e le campagne morire d’abbandono. Un gruppo di giovani e meno giovani rifiuta di abbracciare la migrazione come la soluzione a tutti i problemi del territorio, decide di restare e legare il proprio destino alla terra. Alcuni anziani del paese possiedono particelle di terra che sono diventate un fardello, le mettono allora in comune, al servizio della comunità. Attraverso l’agricoltura organica, si dà inizio ad una trasformazione profonda che impatta il territorio e le persone, la sfera sociale, culturale e infine economica.
La terra diventa ciò che lega coloro che non vogliono partire agli anziani che sono rimasti, i migranti nuovi arrivati ai contadini, i giovani in cerca di prospettive a disabili affetti da disturbi psichiatrici. Castiglione diventa il paese della Restanza, un esercizio che mette in crisi le retoriche locali e che comporta riscoprire la bellezza dei luoghi, accordarsi ai processi della natura, avere il coraggio di guardare le proprie ombre, di assumere il complesso e faticoso raccoglimento, quello dello stare insieme. Sei persone verranno raccontate nelle loro vite quotidiane e attraverso loro il film parlerà di un progetto vasto che vuole rifondare le relazioni, ribaltare i linguaggi, riappropriarsi dei beni comuni, valorizzare il territorio e le diversità, biologiche e umane, rinvigorire l’economia di prossimità“
Terra Nuova