Con riferimento al famoso “Sacco di Roma” ad opera di Genserico, re dei Vandali, nel 455 d.C., dobbiamo constatare il ritorno nella città dei “vandali” (con la “v” minuscola) intesi come barbari incivili. Durante il periodo del lockdown ci eravamo illusi che alla ripresa delle normali attività potessimo vivere in una città migliore: purtroppo le cose stanno andando nel verso esattamente opposto e. se possibile, ci stiamo risvegliando con tutti i problemi del prima coronavirus in qualche caso anche peggiorati. Da qualche giorno, all’Esquilino, hanno ripreso l’attività, con rinnovata lena, i vandali che non solo imbrattano tutti i muri ma si divertono a rompere oggetti che servono per la sicurezza stradale dei cittadini, pedoni o automobilisti che siano

Specchio convesso distrutto 
Segnlatore luminoso di cordolo distrutto 
Segnalatore luminoso di cordolo distrutto 
Palpebra del semaforo di nuovo rotta 
La palpebra per terra 
Altro semaforo senza palpebra
Ed ecco come hanno ripreso ad imbrattare i muri. In qualche caso è possibile vedere la lotta infinita tra i vandali e i proprietari degli immobili e/o il Comune: strati su strati tra graffiti e riverniciature. Da notare la ripresa degli imbrattamenti sul muro perimetrale di Santa Bibiana

Via Giolitti 
Via Giolitti 
Santa Bibiana
E’ evidente che non ci sia nulla da fare e dobbiamo rassegnarci a vedere la città ridotta in questo modo da questi novelli barbari