TEATRO BRANCACCIO
L’AMACA DI DOMANI
CONSIDERAZIONI IN PUBBLICO ALLA PRESENZA DI UNA MUCCA
di MICHELE SERRA
SCENE E COSTUMI BARBARA BESSI
LUCI CESARE ACCETTA
Regia di ANDREA RENZI
Produzione di SPAlive in collaborazione con TEATRI UNITI
TEATRO BRANCACCIO
di MICHELE SERRA
SCENE E COSTUMI BARBARA BESSI
LUCI CESARE ACCETTA
Regia di ANDREA RENZI
Produzione di SPAlive in collaborazione con TEATRI UNITI
mercoledì 20 e giovedì 21 novembre
Spazio Apollo 11
c/o Itis Galilei ingresso laterale di via Bixio, 80/a
(angolo via Conte Verde) – Roma
Grazie alla collaborazione con le Biblioteche di Roma, il Medfilm Festival celebra la 25° edizione con una Retrospettiva speciale curata da Roberto Silvestri. Un doppio programma antologico di 13 film che rappresenta la sintesi geografica e poetica delle sezioni festivaliere: film di animazione, documentari anche obliquamente politici, critocinema, mockumentary, cortometraggi di finzione. Opere potenti e “contronatura” che arrivano direttamente dall’archivio storico del Medfilm Festival, nel decennio a cavallo tra vecchio e nuovo secolo, prima e dopo la cesura dell’11 settembre 2001.
Mercoledì 20 Novembre ore 21:00
ENTRETANTO
1999 | 25 min.
di Miguel Gomes
NAIM AND WADEE’A
1999 | 20 min.
di Najwa Najjar
MY UNCLE (DAYIM)
1999 | 15 min.
di Tayfun Pirselimoğlu
NICO D’ALESSANDRIA: UN DELIRANTE INSUCCESSO
2001 | 25 min.
di Claudio Di Mambro e Marco Venditti
HOMMAGE A ALFRED LEPETIT
1999 | 9 min.
di Jean Rousselot
IO SO CHI SONO
2004 | 3 min.
di Simone Massi
ROAD (KVISH)
2005 | 17 min.
di Nadav Lapid
Giovedì 21 Novembre ore 21:00
IL Y A TANT DE CHOSES A RACONTER
1997 | 50 min.
di Omar Amiralay
TERRITOIRE(S)
1996 | 28 min.
di Malek Bensmaïl
UMA VOZ NA NOITE
1999 | 9 min.
di Solveig Nordlund
EL SHEIKH SHEIKHA
1999 | 15 min.
di Marwan Hamed
LE MUR
2000 | 10 min.
di Faouzi Bensaïdi
ESSERE MORTI O ESSERE VIVI È LA STESSA COSA
2000 | 3 min.
di Gianluigi Toccafondo
*****
ENTRETANTO
di Miguel Gomes, Portogallo, v.o. sott. inglesi, 1999 | 25 min.
Genitori e insegnanti non ci sono. Intanto, il tempo è sospeso e una ragazza e due ragazzi diventano amanti, tra una partita di rugby, una festa in piscina e la spiaggia.
NAIM AND WADEE’A
di Najwa Najjar, Palestina, v.o. sott. inglesi, 1999 | 20 min.
Giaffa, prima del 1948. Wadee’a Aghabi e Nazim Azar sono i nonni della regista, che hanno vissuto nella città prima di essere costretti ad abbandonarla. Le tre figlie – Mary, Janette e Terese – ne hanno preservato la memoria.
MY UNCLE (DAYIM)
di Tayfun Pirselimoğlu, Turchia, v.o. sott. inglesi, 1999 | 15 min.
Il primo film di Tayfun Pirselimoğlu: un corto autobiografico basato sulle memorie d’infanzia del regista turco e dedicato allo zio, con una voce narrante che racconta la battaglia dell’uomo per riuscire a volare da solo.
NICO D’ALESSANDRIA: UN DELIRANTE INSUCCESSO
di Claudio Di Mambro e Marco Venditti, Italia, 2001 | 25 min.
Regista dell’underground romano, Nico racconta la sua visione del cinema, il rapporto con il delirio e la follia. Il suo ritratto prende forma anche attraverso l’attore Victor Cavallo che il regista ha diretto ne L’amico immaginario, il suo film più autobiografico.
HOMMAGE A ALFRED LEPETIT
di Jean Rousselot, Francia, v.o. sott. inglesi, 1999 | 9 min.
Chi è Alfred Lepetit? Qual è stato il suo ruolo nel cinema? Il suo nome è sconosciuto al pubblico, ma Alfred sta per ricevere un premio alla carriera per i suoi meriti cinematografici. Un divertente mockumentary con le testimonianze Charlotte Rampling, Roman Polanski e Jean-Claude Brialy.
IO SO CHI SONO
di Simone Massi, Italia, 2004 | 3 min.
Un viaggio dell’immaginazione, attraverso una serie di disegni animati, fra città e campagna, fra presente e passato. Disegnato matita su carta e ripreso da Simone Massi con la voce narrante di Alberto Ricci.
ROAD (KVISH)
di Nadav Lapid, Israele, v.o. sott. inglesi, 2005 | 17′ min.
Dal regista di Synonymes e Policeman, il processo di quattro operai palestinesi nei confronti del loro datore di lavoro, accusato dell’ingiustizia del sionismo e del crimine di occupazione.
IL Y A TANT DE CHOSES A RACONTER
di Omar Amiralay, Francia, v.o. sott. italiani, 1997 | 50 min.
Il drammaturgo Saadallah Wannous, amico e coautore delregista, sta morendo, stremato da un cancro che, dice, è scoppiato durante la Guerra del Golfo. In ospedale, le sue parole esprimono la disillusione e il senso di fallimento di un’intera generazione.
TERRITOIRE(S)
di Malek Bensmaïl, Francia, v.o. sott. inglesi, 1996 | 28 min.
Attraverso la storia dell’Algeria, Bensmaïl esplora e pone interrogativi sugli spazi d’appartenenza politica, religiosa e sociale, fondendo fiction e materiale d’archivio.
UMA VOZ NA NOITE
di Solveig Nordlund, Portogallo, v.o. sott. inglesi, 1998 | 9 min.
Una vecchia signora è svegliata dal telefono nel bel mezzo della notte. Dall’altra parte della cornetta c’è uno sconosciuto che passa le sue ore insonni chiamando numeri a caso.
EL SHEIKH SHEIKHA
di Marwan Hamed, Egitto, v.o. sott. inglesi, 1999 | 15 min.
Un giovane medico viene trasferito in un piccolo villaggio. Qui si imbatte in Sheikh Sheikha, un uomo deforme e sordo-muto che conosce tutti i segreti del paese. E improvvisamente riacquista la parola.
LE MUR
di Faouzi Bensaïdi, Marocco / Francia, v.o. sott. inglesi, 2000 | 10 min.
La breve storia senza fine di un muro e dei suoi incontri con gli esseri umani. Fatto di tracce, carezze, plettri, messaggi scritti, appuntamenti, il muro è il testimone delle vite che si svolgono davanti a lui.
ESSERE MORTI O ESSERE VIVI È LA STESSA COSA
di Gianluigi Toccafondo, Italia, 2000 | 3 min.
Un viaggio attraverso alcuni lavori di Pasolini alla ricerca delle movenze di una comicità fisica, quasi giullaresca: i gesti di Totò, gli occhi ridenti di Ninetto Davoli, la fisicità di Silvana Mangano.
da mercoledì 20 novembre a domenica 8 dicembre 2019
PALAZZO MERULANA
Palazzo Merulana è lieto di ospitare la mostra Apolidi | Identità non disperse, a cura di Antonietta Campilongo e promossa dall’Associazione Neworld, Nwart, con il patrocinio di MigrArti.
Il tema delle migrazioni, in tutte le sue diverse declinazioni, sarà al centro della mostra Apolidi.
L’esposizione si propone come una forma di narrazione collettiva, in cui si uniscono vari punti di vista, in grado di restituire voce e dignità alle moltitudini senza volto della contemporaneità.
La mostra intende raccogliere materiali di analisi e di riflessione su un tema di grande attualità, essendo aperta a contributi artistici che affrontino problemi legati all’etica, alla definizione dell’identità culturale e ai rapporti fra le culture, e allo sviluppo del dialogo interculturale e interreligioso.
L’arte registra e indaga il declino del mondo e le infinite trasformazioni di un sistema economico e simbolico, e mette in scena, in modi infiniti, una possibile riflessione sulla storia attuale, compresi i suoi orrori sulla solitudine di massa, sulla fragilità dell’uomo, sull’imperfezione della vita, sul desiderio di vivere.
Sa parlare al nostro spirito oltre le barriere di lingua, tempo, cultura. Inoltre, unisce origini e storie di luoghi e nazioni, crea un itinerario ideale confrontando identità culturali, amori e passioni che si manifestano nell’espressione artistica, oltre ogni limite e confine geografico.
La scelta di intervenire nel dibattito di sensibilizzazione sui temi dell’immigrazione viene dall’analisi dell’ampio spettro di contenuti che abbiamo affrontato e che affronteremo in futuro, siamo convinti che un’azione artistica possa contribuire ad accrescere la conoscenza e la consapevolezza di questa emergenza, da affrontare a livello di una presa di coscienza globale.
Artisti:
Marco Billeri, Juna Cappilli, Antonella Catini, Silvano Corno, Vincenza Costantini, Pino dè Notariis, Alexander Luigi Di Meglio, Dario Fo, Giusy Lauriola, Valentina Lo Faro, Roberto Malini e Fabio Patronelli, Riccardo Meloni, Giorgio Ortona, Enrico Porcaro, Parlind Prelashi, Loredana Raciti, Consuelo Rodriguez, Eugenia Serafini, Anna Tonelli, Jack Tuand. Per la gentile concessione di Jacopo Fo e la disponibilità della Galleria TouchArt, in mostra un’opera di Dario Fo.
La mostra è visitabile dal 21 novembre all’8 dicembre 2019 con biglietto d’ingresso di Palazzo Merulana
Vernissage e performance, mercoledì 20 novembre 2019
ore 18.30 Apolidi Universali – Performance di Loredana Raciti
ore 19.00 Dissuasivi-2 – Performance degli artisti§innocenti
ore 20.00 La parola e il grido – Performance di Eugenia Serafini e I poeti dell’Onda
Eventi inaugurali a partecipazione gratuita fino ad esaurimento posti disponibili
Info 0639967800
info@palazzomerulana.it
20 novembre – 4 dicembre 2019
Il Jazz secondo Gatsby
Fotografie di Raffaele Roselli
vernissage 20 novembre 2019 – 0re 19,30
Metà anni Ottanta: i giganti del jazz in Italia. Miles Davis e Dizzy Gillespie, Chet Baker e Michel Petrucciani. Ciascuno con la sua età e la sua storia, non avrebbero, purtroppo, vissuto molte altre stagioni. Ma allora, in quel breve periodo, sui nostri palcoscenici, offrirono il meglio di sé. E con loro, crescevano figure del jazz italiano come Enrico Rava, o artisti che dal jazz attingevano ispirazione, come Pino Daniele.
Una leggenda ripercorsa negli scatti di Raffaele Roselli, giornalista e fotografo, testimone di quella stagione d’oro.
Mercoledì 20 novembre, vernissage e musica dal vivo del trio del batterista Alessandro D’Anna. Dalle 19.30, Gatsby Café, piazza Vittorio Emanuele II, 106.
Mostra aperta fino al 4 dicembre.
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