Titolo: Pavoni reali e altre ibride creature Artista: Leonella Masella Curatori: Annamaria Corbi, Roberta Melasecca, Enzo Francesco Testa Data di inaugurazione: 16 ottobre 2024, ore 17.00 Luogo: Villa Altieri – Palazzo della Cultura e della Memoria Storica, Roma Promosso da: Associazione culturale Blowart Patrocinio: Città Metropolitana di Roma Capitale e Roma Capitale Assessorato alla Cultura
ORARI:
Inaugurazione 16 ottobre 2024 ore 17.00 Villa Altieri – Palazzo della Cultura e della Memoria Storica Viale Manzoni 47 – Roma
Fino all’11 novembre 2024 Orari: dal lunedì al giovedì 8.00 – 18.30; venerdì 8.00 – 15.00; sabato e domenica chiuso Ingresso libero
Torna il Festival delle Città. Dal 2 al 4 ottobre prenderà il via la VI edizione del Festival delle Città, l’appuntamento annuale organizzato da ALI-Autonomie Locali Italiane dove Sindaci e amministratori locali, italiani e stranieri, si confrontano con le istituzioni e la politica, sul futuro dell’Italia. “Unita e giusta, l’Italia da ricucire”, questo il titolo della nuova edizione del Festival che metterà al centro dei suoi panel le ragioni profonde della battaglia contro l’autonomia differenziata: una riforma che spacca il Paese e indebolisce tutta l’Italia. Tre giorni di incontri e dibattiti, oltre 200 sindaci, più di 60 ospiti dal mondo della politica, delle istituzioni, delle imprese, della cultura e della società civile, nella splendida cornice di Villa Altieri a Roma. Alle ore 16 di mercoledì 2 ottobre, dopo i saluti istituzionali del Segretario Generale Valerio Lucciarini De Vincenzi, il Festival delle Città “Unita e giusta l’Italia da ricucire” si aprirà con un colloquio fra Roberto Gualtieri, Presidente nazionale di ALI e Sindaco di Roma Capitale, e Jaume Collboni, Sindaco di Barcellona; modererà l’incontro Fiorenza Sarzanini, Vicedirettrice del Corriere della Sera. Il Festival delle Città proseguirà come di consueto, con numerosi panel tematici che si articoleranno in due sale, fino a venerdì 4 ottobre. Il Festival si chiuderà con un’intervista della giornalista Serena Bortone a Roberto Gualtieri, Presidente nazionale di Ali e Sindaco di Roma Capitale. Durante la kermesse, si parlerà di autonomia differenziata; della situazione economica del Paese e dell’Europa; della Legge di Bilancio; delle Zone 30; di mobilità sostenibile e sicurezza; della crisi del sistema sanitario e del diritto alla salute; di pubblica amministrazione e di lavoro; di riforme istituzionali del Paese; delle città al centro della sfida riformista, nazionale ed europea; di America, Europa e democrazia: del futuro del Green New Deal Europeo, dalle città alle aree interne. E ancora: crescita sostenibile, infrastrutture e innovazione tecnologica, cultura. Lungo l’elenco dei sindaci e presidenti di provincia e di regione, dei rappresentanti del Parlamento italiano, dei giornalisti e delle personalità del mondo della cultura e della società civile che prenderanno parte al Festival.
Il Festival offre anche un momento di formazione con corsi specifici sulle tematiche del governo locale e dell’agenda 2030 organizzati da ALI, dalla Rete dei Comuni Sostenibili e dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Nell’ambito del Festival sarà allestita una mostra dedicata alla figura di Giacomo Matteotti, tra i fondatori di ALI, in occasione del centenario del suo assassinio, dal titolo “Matteotti nella Lega dei Comuni Socialisti, 1916 – 1922. Storia, eredità e attualità della democrazia Locale”. Iniziativa finanziata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali ed internazionali.
Dalle 15 alle 19, corteo organizzato dal “Movimento studenti palestinesi in Italia” da piazza Vittorio Emanuele II a piazzale Tiburtino. Il percorso si snoderà tra via Principe Eugenio, viale Alessandro Manzoni, via Giovanni Giolitti e Via di Santa Bibiana. Divieti di sosta su piazza Vittorio e piazzale Tiburtino. Possibili temporanee chiusure al traffico lungo il percorso. Possibili deviazioni o limitazioni per le linee 5bus, 14bus, 71, 105, 360, 590 e 649.
Online – su Competition Architecture Network, piattaforma telematica dell’OAR – la classifica del bando per l’allestimento della struttura che sarà realizzata in Viale Manzoni
Pubblicati su CAN – la piattaforma telematica per i concorsi messa a disposizione dall’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia – gli esiti del concorso di progettazione per l’allestimento degli spazi dell’Urban Center Metropolitano, che avrà sede in Viale Manzoni 34, a Roma, nell’edificio che ospita l’Istituto Scolastico tecnico industriale Galileo Galilei. A vincere è stato il gruppo, con base a Napoli, guidato dall’architetto Lorenzo Maggio (capogruppo) – e composto dai progettisti Margherita Di Micco, Costantino Diana, Giuseppe Diana, Giuseppe Parisi, Raffaele Semonella – che si aggiudica il primo premio di 39.273,85 euro. Al secondo e terzo posto si sono classificati, rispettivamente, Roberto De Toni, architetto milanese (premio 5.200 euro) e il progettista romano Gianluigi Giammetta (3.200 euro). Roma Capitale, avvalendosi di Risorse per Roma Spa, sosterrà con 1 milione di euro le spese di allestimento dello spazio.
Info e documentazione sulla pagina dedicata sulla piattaforma CAN: LINK
Per rendere più rapide le fasi successive, come previsto dal disciplinare di concorso – ribadisce una nota sul sito di Roma Capitale -, «la progettazione esecutiva sarà affidata al vincitore del concorso e prima dell’estate si procederà con la gara per l’allestimento». Il quale «sarà realizzato in sinergia con la fase conclusiva dei lavori strutturali sull’edificio a cura della Città Metropolitana con l’obiettivo di inaugurare lo spazio entro la fine del 2024. I lavori di ristrutturazione e il successivo allestimento dello spazio, trattandosi di un bene vincolato, sono condotti in collaborazione con la Soprintendenza speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma».
Nell’ambito della procedura concorsuale per l’acquisizione di un progetto di fattibilità tecnica ed economica (Pfte) erano state ricevute 18 proposte progettuali per la realizzazione dell’allestimento di uno spazio di 1.075 metri quadri su 4 piani oltre a 462 metri quadri esterni.
L’Urban Center Metropolitano è un progetto di Roma Capitale e Città Metropolitana, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Roma, che punta a dotare la città di un «luogo identitario» in cui raccogliere, sotto il profilo scientifico-culturale, i processi di trasformazione del tessuto metropolitano, promuovendo la diffusione della cultura urbana tra i cittadini e favorendone la partecipazione attiva ai processi di cambiamento (qui l’articolo sulla presentazione del progetto, tenutasi a dicembre in Campidoglio: LINK).
Il progetto vincitore
Il progetto vincitore, in particolare, prevede per la nuova struttura un allestimento dedicato alla città e al suo territorio, che – si legge nella presentazione del progetto illustrata oggi, 6 maggio, in Palazzo Valentini, sede della Città Metropolitana di Roma Capitale – «ne descrive la crescita urbana e il modellarsi dei paesaggi urbani e naturali, sottolineando i segni e i caratteri degli interventi urbanistici più rilevanti. Valorizza, inoltre, le attività finalizzate alla condivisione delle trasformazioni territoriali e racconta le trasformazioni urbane, attuali e future, con un linguaggio comprensibile a diversi target di fruitori. Favorisce il coinvolgimento dei visitatori attraverso sistemi interattivi, monitor touch-screen, tavoli interattivi digitali, totem informativi, pavimentazione proiettabile, ologrammi, realtà virtuale e aumentata. Prevede, inoltre, l’utilizzo di tecnologie assistive per garantire l’accessibilità digitale alle persone diversamente abili».
Più nel dettaglio, il piano terra – denominato «il ponte» – si configura «come spazio di relazioni e interazione interno-esterno», in cui si è proposto di attrezzare l’ambiente come spazio polifunzionale in cui è possibile organizzare conferenze, meeting, presentazioni, forum, proiezioni film. Per quanto riguarda lo spazio esterno, il progetto prevede il recupero della pavimentazione originaria, prevedendo una piazza pubblica con al centro un plastico calpestabile della città di Roma e del territorio reso interattivo grazie a un sistema di luci che permettono il racconto delle vicende storiche della città metropolitana. Al primo piano, invece – denominato, «il cantiere» – viene predisposto uno spazio flessibile, con aule laboratorio e meeting con un sistema di pannellature a scomparsa. Al secondo piano, «la piazza» punta ad essere un ambiente adatto ad ospitare il racconto multimediale dell’area metropolitana «nella sua accezione storica e di sviluppo passato-presente-futuro». Il terzo piano, infine, caratterizzato dalle strutture metalliche perimetrali e dalle capriate di copertura lasciate a vista, ospita «la finestra», sala espositiva «in cui saranno allestite di mostre sulla città e sul territorio, dedicate allo sviluppo storico negli ultimi cento anni». (FN)
Mostra personale di di Bahar Hamzehpour, artista e tecnico di laboratorio presso la cattedra di Grafica d’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Roma.a cura di Roberto Piloni
Sabato 13 aprile, Hyunnart Studio presenta “Just a ride”, personale di Bahar Hamzehpour, artista e tecnico di laboratorio presso la cattedra di Grafica d’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Roma.
In mostra una selezione di lavori che testimoniano i tratti salienti della sua ricerca. Bahar Hamzehpour in molte sue opere si serve di parole che si sovrappongono e si infittiscono sempre di più, fino a creare dei grovigli neri e indistinti di pigmento concentrato, ma soprattutto realizza composizioni nelle quali il linguaggio esprime la notevole complessità della comunicazione, la necessità di esplorare il proprio io e l’inevitabile sfida di riuscire a farlo in modo profondo. L’artista concepisce opere composte da gesti e segni attraverso i quali emergono immagini che hanno molto a che fare con lo sprigionamento di energia compressa, emissioni quasi inarrestabili di forze finalmente liberate. In altri termini rappresentano delle manifestazioni che incarnano una visione di disfacimento e di conseguente riscatto finale. La fase processuale in questo suo operare è determinante.
C’è un ulteriore aspetto molto interessante nelle sue opere più recenti. La leggerezza e la fragilità apparente, sia dei materiali che Bahar utilizza, sia del modo in cui vengono presentati, cela invece tematiche spesso complesse e dolenti. Laddove l’azione e il gesto fisico sono indispensabili per la costruzione dell’immagine, ancora una volta l’aspetto posto in risalto è legato alla fase di elaborazione, al processo di lavoro appunto, come nel caso di Isteria, un’installazione a parete composta da 441 forcine per capelli piegate e deformate una ad una e successivamente allineate a formare un grande rettangolo a parete. Come lei stessa dichiara, “Questo processo di deformazione non è solo un atto artistico, ma una rappresentazione della nostra esperienza di vita: cadere, rialzarci e cercare di rimetterci insieme. Le forcine deformate da tante persone diventano così un’opera collettiva, simboleggiando la bellezza che può emergere anche dalla deformazione. In definitiva, questo lavoro di nuovo riflette il senso di bellezza che affiora dall’assurdità della vita. Una semplice azione si trasforma in un simbolo di resistenza e ricerca di significato in un mondo caotico”.
Opere in mostra:
– Ire-volution, 2023, xilografia, carta di riso cinese, cm 600 x 67
– Just a ride, 2024, grafite, carta di riso cinese, cm 400 x 30
– Isteria, 2024, forcine in metallo per capelli, cm 136 x 100
–I Suoi Occhi, 2024, tecnica mista, carta di riso cinese, cm 180 x 120
Bahar Hamzehpour– Note biografiche
Bahar Hamzehpour è nata a Tehran e da otto anni vive a Roma. Dopo aver conseguito il Diploma Accademico in Grafica d’Arte e Tecnologie dei Materiali Cartacei presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, ha focalizzato la sua pratica artistica sull’incisione calcografica e sulla creazione di carta artigianale. Il suo interesse per l’arte spazia attraverso diverse forme e modalità di espressione, con una particolare attenzione ai temi sociali e alla condizione della donna. La sua ricerca artistica si concentra principalmente sulle questioni di genere e societarie. Nel corso degli ultimi dieci anni, Bahar ha partecipato a numerose mostre collettive e personali, Tra le mostre recenti:
2024 – III° Rassegna Biennale Fiber Art, a cura di M. Giuseppina Caldarola e Pierfrancesco Caprio. Ex Museo Civico, Ex Monte di Pietà, Museo Nazionale del Ducato di Spoleto – Rocca Albornoziana, Galleria Officina d’Arte&Tessuti, Spoleto (PG)
2023 – Sguardo Di Confine. L’arte femminile tra archeologia e presente, Museo MAV – Ercolano (NA).
2022 – La Metà Nascosta Della Luna, a cura di M. Giuseppina Di Monte, Francesca Colantonio e Giulia Maccauro. Museo Hendrik Christian Andersen – Roma.
2022 – Dalle carte d’ARchivio alle carte d’Artista. Erbari, foglie e fogli di carta: risorse per la creatività. Sala Alessandrina, Archivio di Stato – Roma.
2022 – Impressum Est. Libri d’artista fra Private Presses e Accademia di Roma, a cura di Marina Bindella e Beatrice Peria. Salone Borromini, Biblioteca Vallicelliana – Roma.
2022 – Carta Coreana HANJI. L’Arte Contemporanea incontra un sapere antico, Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese – Roma.
2021 – Alfabeti Riflessi. Arte e scrittura oltre i confini, Musei di Villa Torlonia, Casina delle Civette – Roma.
2021 – II° Rassegna Biennale Fiber Art, a cura di M. Giuseppina Caldarola e Pierfrancesco Caprio. Ex Museo Civico, Ex Monte di Pietà, Museo Nazionale del Ducato di Spoleto – Rocca Albornoziana, Galleria Officina d’Arte&Tessuti, Spoleto (PG)
2019 – Nell’acqua e nel colore, a cura di Laura Salvi e Riccardo Ajossa. Istituto Culturale Coreano – Roma.
INFORMAZIONI
Hyunnart Studio – Roma, Viale Manzoni 85-87
13 aprile – 18 maggio 2024
Inaugurazione 13 aprile 2024, ore 18.00
Orario settimanale: dal martedì al venerdì, ore 16,00-18,30
Email: pdicapua57@gmail.com
Da qualche tempo all’entrata principale del Motor Village a viale Manzoni: fanno bella mostra di sè alcune vetture FIAT d’epoca rispettivamnte degli anni’50, ’60 e ’70 del secolo scorso.
Eccole in una veloce carrellata di immagini
FIAT 500C Topolino (anni ’50)
FIAT 500C “Giardiniera” (anni ’50)
FIAT 1500L (anni ’60)
Una foto d’epoca del Centro Storico Fiat scattata a Lucca nel 1962
HyunnArt Studio presenta, come prima mostra nel 2024, la personale di Vincenzo Scolamiero: di altri luoghi Dopo avervi già esposto in diverse occasioni, alla soglia del 2000, Vincenzo Scolamiero torna nello HyunnArt Studio con una mostra personale in cui presenta lavori recentissimi, inediti, legati alla sua ultima produzione, esposta nel Museo Nazionale Etrusco di Rocca Albornoz di Viterbo nel 2023 con la mostra personale Di terra, acqua e vento.
L’attuale mostra è accompagnata da un testo di Paolo Di Capua, artista e fondatore di HyunnArt Studio. Verranno esposte alcune grandi tele e sulla mensola un ‘libro’ pieghevole, esemplare più che unico, che in totale estensione raggiunge i 5 metri di lunghezza.
Nel testo in catalogo Paolo Di Capua evidenzia: “Per le opere che vengono esposte in questa circostanza mi sento di parlare di una pittura plastica di Vincenzo Scolamiero eppure senza pesi, in assenza di qualsivoglia sensazione di gravità, in cui si alternano simultaneamente profondità, delicatezza e trasparenza sullo stesso avvolgente piano percettivo, secondo dinamiche imprevedibili di limpida essenzialità. Sfiorando con lo sguardo le immagini le possiamo sentire estremamente concentrate e dilatate allo stesso tempo, in un insieme di stratificazioni senza soluzione di continuità. Come solari nubi in continuo movimento ci attraggono e ci incantano in grado di ribaltare ogni pregiudizio precostituito. Davanti ai nostri occhi un lirico vento sposta e spiazza il campo visivo, attraversando paesaggi tra sogno e veglia.
Dalla conca dei colori, come fosse un cratere vulcanico, i verdi, i neri e il color dell’oro attingono dalle onde della meditazione, dal fuoco, dalle arie di antiche musiche, da spartiti del tutto contemporanei, da un non so che di raffinatamente orientale, ma anche dalla terra e dal fango, da radici e rami secchi, da contorti tralci di vite con gli appassiti acini, da rimandi letterari di un profondo e libero pensiero, fondendosi in atmosfere notturne, si imprimono e si svelano sulle larghe campiture accuratamente predisposte, per via di gesti ampi e veloci, ma anche a volte lentissimi, scoprendone la meraviglia contrapposta alla caducità della vita”.
INFO HyunnArt Studio Viale Manzoni 85/87 00185 Roma Orari: dal martedì al venerdì ore 16.00-18.30 Per appuntamento:3355477120 – pdicapua57@gmail.com
Negli ultimi giorni diverse testate giornalistiche si sono occupate del problema dei Senza Fissa Dimora all’Esquilino. Articoli che mettono in luce tutta una serie di situazioni di estremo disagio ma tutt’altro che nuove e men che meno sconosciute alle istituzioni. Eccone alcuni
Ma pasti caldi e coperte non risolvono il problema che purtroppo sta assumendo proporzioni inaccettabili. Oltre ai luoghi storici come la Stazione Termini e i portici di Piazza Vitttorio altri punti sono divenuti rifugio (per modo di dire) per queste persone. Ormai è facile imbattersi in file di giacigli improvvisati in alcune vie e piazze dell’Esquilino con tutti i problemi di igiene e sicurezza che tutto questo comporta oltre, ovviamente, alla amara constatazione che per il crescente disagio e per la crescente povertà sempre più persone siano costrette a vivere ai margini della società in pieno secolo XXI.
A viale Manzoni da tempo circa 15 persone avevano occupato parte del marciapiede senza alcuna protezione se non una sorta di cornicione largo non più di un metro lungo il muro del palazzo in prossimità dell’incrocio con via Conteverde. Ecco un filmato registrato qualche giorno fa che testimonia in che stato vivevano queste persone.
La mattina del 17 gennaio un’operazione congiunta di Polizia Roma Capitale, AMA e Servizi Sociali del Comune ha liberato, bonificato e sanificato l’area.
Ecco il comunicato ufficiale di Polizia Roma Capitale
Questa mattina pattuglie del I Gruppo Centro della Polizia Locale, insieme ad agenti del GSSU (Gruppo Sicurezza Sociale Urbana) hanno coordinato le attività da parte di AMA per la bonifica e rimozione di rifiuti, giacigli e masserizie in viale Manzoni, altezza via Principe Eugenio. Una donna di 48 anni è stata identificata e sottoposta ad ordine di allontanamento, secondo quanto previsto dal Regolamento di Polizia Urbana. Alle operazioni era presente anche personale della Sala Operativa Sociale. I controlli andranno avanti anche nei prossimi giorni.
Roma, 17 gennaio 2024
Alcune immagini dell’operazione
Ed ecco come nel pomeriggio appariva l ‘area interessata.
Ma già dopo poche ore alcuni senza fissa dimora sono tornati e così appariva viale Manzoni la mattina seguente
Lasciamo a voi le considerazioni del caso, ma in occasione dei Giubilei del passato neppure nel medioevo l’immagine di Roma, la città eterna, era caduta così in basso.
Siglato l’accordo tra il Comune di Roma e l’OAR (Ordine degli Architetti di Roma e Provincia) per la creazione dell’Urban Center Metropolitano di Roma a viale Manzoni
L’Esquilino si avvia a diventare sempre di più il centro culturale di Roma: oltre ai grandi progetti in atto che termineranno nei prossimi mesi (ex Zecca di Stato, ex Centro di controllo della Stazione Termini, ex Mas) si agggiunge questa nuova realizzazione dell’Urban Center Metropolitano che vedrà la luce nei locali ristrutturati di un’ala dell’Istituto Tecnico “Galileo Galilei” a viale Manzoni. Oltre all’aspetto culturale il Rione si pone all’attenzione generale per un processo notevole di rigenerazione urbana: edifici nati nei decenni scorsi per un utilizzo di tutt’altra natura che diventano luoghi di aggregazione e cultura per cittadini e turisti e (si spera) ridisegnano questa parte della città anche da un punto di vista urbanistico.
Più che le nostre parole per spiegare l’importanza di questa nuova realizzazione ci affidiamo a due filmati: il primo del vice presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma Francesco Aymonino che in occasione di un convegno dello scorso aprile che ha avuto luogo presso la Casa dell’Architettura spiega le ragioni che hanno portato a questo nuovo progetto e di seguito il sevizio andato in onda il 22 dicembre nell’edizione delle 14:00 del TGR Lazio
Infine il link della pagina dedicata al progetto sul sito istituzionale del Comune di Roma con alcune foto del’interno della struttura di viale Manzoni e il documento dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia
HyunnArt Studio presenta Maurizio Pierfranceschi con la mostra “Opere su carta” a cura di Francesca Bottari, che inaugura sabato 25 novembre 2023.
Le opere su carta di Maurizio Pierfranceschi sono dodici figure in carta rigenerata, alcune sostenute da particolati supporti inclusi nella forma, su cui la pittura è intervenuta in piena autonomia. Un piccolo pantheon di sagome e composizioni sulle quali la lunga esperienza di pittore e scultore ha trovato una sua sintesi cristallina.
Il bosco affollato e fatato in cui Pierfranceschi ci accoglie nella mostra romana è un distillato dell’essenza autentica del suo lavoro più che trentennale, ma anche di ciò che lui stesso è, persona e artista. Nelle dodici forme di carta rigenerata e dipinta – figure silenti e composte, ma vibranti di vita – ha lasciato confluire il suo mondo personale e figurativo, mosso da un’ispirazione che forse ha sorpreso anche lui, per urgenza e creatività felice: la sua vasta esperienza di artista versatile, tra pittura e scultura, le sue origini famigliari legate alla terra e alla natura, la cultura iconografica accumulata in anni di studio e contemplazione, ma anche la memoria personale e l’amicizia, valori fondanti che innervano la sua psiche e la sua mano.
Solo a prima vista leggibili come opere di carta dipinta, i vari “Giorgio, Elisa, Giuseppe, Clivio, Piera, Loreto, Artemio, Medea” e gli altri, sono materialmente frutto di un processo di riciclaggio che discende dallo stesso lavoro di Pierfranceschi. E sono altresì il risultato di un cammino ideativo in cui l’artista ha attinto sia nella sua abbondante cultura figurativa sia in competenze nobilmente artigianali più innate che indotte, apprese in forma inconscia dalla schiera dei suoi affetti più cari, fin dall’infanzia.
L’artista stesso ha dato alla mostra un titolo semplice e icastico. Perché la carta è dipinta, certo, ma la corrispondenza tra pigmento e supporto non è funzionale e costruttiva, né asseconda le norme della scultura cromatica, ma interviene sul corpo plastico generando una formidabile duplicazione espressiva. Questi due flussi oggi convergono nelle 12 figure edificate, giacché Pierfranceschi, qui artista e artefice, ne ha costruito scheletro e basi con ferri, legni e scatole, lasciando che la polpa di carta vi si adattasse docilmente; plasmate, poiché ottenute manipolando l’impasto umido, frutto di un laborioso processo; dipinte, laddove il pigmento, giunto dalla sua stessa produzione più recente (con cui la connessione iconografica e stilistica è lampante), si è disteso sulle superfici scabrose come un’arte impetuosa ma sorella. L’artista ha così testato, in questa nuovissima fase, la forza di un percorso esecutivo rigoroso e controllato che vede in ogni passaggio il risultato nella sua pienezza.
Pierfranceschi ha sempre aspirato a ‘costruire’ la sua pittura, cercando sicura gestualità, spazialità misurata e controllo della materia in uso. In questa piccola folla di sagome la sua vocazione edificatrice ha trovato una felice formulazione: egli ha inventato un linguaggio e un processo, e finalmente costruito le sue opere su carta, dense di vita e di esperienza. Un piccolo pantheon di presenze animate dalla leggerezza della fiaba e dalla forza morale del mito.
Titolo: Maurizio Pierfranceschi. Opere su carta
Apertura: 25/11/2023
Conclusione: 19/01/2024
Organizzazione: HyunnArt Studio
Curatore: Francesca Bottari
Luogo: Roma, HyunnArt Studio
Indirizzo: viale Manzoni 85/87 – 00185 Roma
Inaugurazione: sabato 25 novembre 2023 Orari: dalle ore 12.00 alle 20.00