Nella giornata dell’11 novembre la Chiesa celebra la figura di San Martino di Tours In questo articolo de “La Stampa” la storia e la leggenda ad essa collegata.
Una leggenda narra che un giorno d’autunno – molto probabilmente proprio l’11 novembre – mentre usciva a cavallo da una delle porte della città di Amiens, in Francia, Martino si imbatté in un uomo molto povero, nudo e infreddolito. In quel giorno, in cui era proprio il maltempo a farla da padrone, San Martino si impietosì e decise di aiutare il povero. Senza pensarci due volte tagliò il suo mantello di lana per donargliene metà. Di fronte a quel nobile gesto, la pioggia dopo pochi istanti smise di cadere, il cielo si aprì e spuntò il sole, facendo diventare la temperatura subito più mite. Martino quella notte sognò Gesù che gli rivelò di essere lui il mendicante al quale aveva donato il mantello. Quindi leggenda vuole che, ogni anno, ci sia un’interruzione dalla morsa del freddo per commemorare quanto aveva fatto quell’11 novembre. (cfr. La Stampa 8/10/2021)
Da questo fatto è nata la leggenda dell’Estate di San Martino un periodo che cade intorno all’11 novembre e, di solito, segna una tregua dal freddo e dal maltempo che come recita un detto popolare “’Estate di San Martino dura tre giorni e un pochino”.
In occasione di questa giornata (tempo permettendo) alle ore 19:00 la Basilica Parrocchiale dei Ss Silvestro e Martino ai Monti organizza una suggestiva processione che attraversa alcune strade del Rione Monti e del Rione Esquilino (vedi locandina)