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Via Bixio non solo discarica a cielo aperto ma centro operativo smaltimento rifiuti speciali

Praticamente ogni giorno (e ogni notte) i cassonetti all’angolo tra via Bixio e via Principe Umberto sono divenuti un punto di raccolta (non proprio ecologica) di qualsiasi tipo di rifiuto: dai mobili ai materassi, dagli elettrodomestici ai computer, dalle centinaia di bottiglie vuote ai sanitari. Ecco alcune foto scattate nei giorni scorsi che testimoniano questo autentico scempio


Ma quello che abbiamo visto con i nostri occhi un sabato mattina ha dell’incredibile: sapete chi ha messo lì quel vecchio televisore?

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Un operatore dell’AMA con tanto di camioncino per la raccolta dei rifiuti e quando lo ha lasciato il televisore era integro. Purtroppo la cosa è stata talmente repentina e siamo rimasti talmente sbigottiti da non aver avuto il tempo materiale per immortalare l’accaduto ma la cosa più  incredibile è avvenuta pochi minuti dopo perchè sono arrivati con un tempismo eccezionale i rovistatori professionali, il televisore è stato aperto e sono state asportate quasi tutte le componenti in rame (ovviamente recindendole in maniera brutale) ed ecco come appariva quando finalmente abbiamo avuto la possibilità di riprendere il fatto.

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Perchè sia successo questo  non lo sappiamo, ma sicuramente non è una pratica che aiuta tenere pulita la città e contribuire al decoro urbano e dovrebbe far aprire gli occhi a chi crede che il disastro ecologico di cui è oggetto la città di Roma sia colpa solo dell’inciviltà e della maleducazione dei suoi abitanti.

Perchè non iniziamo dall’Esquilino a fare le multe a chi sporca o lascia i rifiuti per strada?

Nei giorni scorsi anche per l’enorme eco sollevato dalle notizie, dalle foto e dai filmati di topi che in gran numero stanno infestando la città di Roma il commissario Tronca ha tracciato delle linee guida per cercare di iniziare oltre che la disinfestazione anche la prevenzione multando chi lascia rifiuti per strada (vedi articolo di Roma Today). Vorremmo però che alle parole facessero seguito i fatti perché la situazione dell’Esquilino (certamente anche di tante altre zone di Roma, ma è di questo rione che ci occupiamo) è ormai fuori controllo. Abbiamo fotografato dei cassonetti che si trovano all’incrocio tra via Bixio e via Principe Umberto : è solo uno dei tanti luoghi dell’Esquilino divenuti, purtroppo, discariche a cielo aperto. Avremmo potuto prenderne a modello anche altri con analoghi problemi, ma basta questo per evidenziare il livello a cui siamo arrivati. Ormai ci si getta di tutto, dagli elettrodomestici ai materassi, dai mobili alle cassette della frutta dalle bottiglie di vetro vuote (centinaia), ai vestiti e ai cartoni e questo accade tutti i giorni senza che venga mai presa una risoluzione; spesso è difficile camminare sul marciapiede senza inciampare su rifiuti vari. Come si può vedere anche dalle foto la raccolta differenziata è un termine senza senso dal momento che, oltre i rifiuti abbandonati sul marciapiede e sulla strada, vengono utilizzati tutti i cassonetti senza alcuna distinzione per i rifiuti indifferenziati. Oltre ai topi poi (che ci sono, altroché) un simile bordello offre un’attrazione fatale ai rovistatori di turno che passano a tutte le ore del giorno e della notte (anche con lampade da speleologo) per poi andare a rivendere la mercanzia trovata al tristemente noto mercatino della mondezza di Porta Maggiore (vedi). Nelle fotografie un estratto eloquente della situazione giornaliera di questi cassonetti con dei rovistatori attratti dalla incredibile varietà di oggetti che è possibile reperire .

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Riteniamo che l’unica maniera per migliorare la situazione sia quella di togliere i cassonetti altrimenti ci dovremo rassegnare a vivere in un immondezzaio perenne. Non si capisce perchè in tante altre zone (vedi articolo su Municipio Roma) si proceda a questa operazione mentre nel rione Esquilino si va avanti ad oltranza con i cassonetti per strada.

Dedicato a chi si occuperà di Roma nei prossimi mesi

Abbiamo più volte denunciato da queste pagine lo stato di assoluto abbandono in cui versano alcune vie del rione Esquilino. Certo, non è una novità né un’esclusiva, ormai quasi non ci si fa  più caso alle molteplici segnalazioni di degrado che giungono da tutte le parti della città, ma vorremmo ritornare sui problemi di via di Porta Maggiore perché riteniamo che siano un compendio di ciò che si dovrebbe fare e non si fa o meglio non si è fatto ormai da più di dieci anni riducendo una via che sarebbe piacevole percorrere a piedi per recarsi da Piazza Vittorio a Porta Maggiore in un insieme di schifezze e nefandezze di ogni genere.

Iniziamo dai rifiuti ; la scorsa estate pubblicammo un tweet che ebbe un buon successo di visualizzazioni e che denunciava la situazione allarmante che si era venuta a creare. Eccolo

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Pensate che la situazione in questi mesi sia migliorata ? Beh, non proprio ecco una foto scattata in questi giorni a Porta Maggiore che testimonia come qualcuno per non fare qualche passo in più si sia inventato un cassonetto “fai da te”

20151021_113727Poi c’è il problema (atavico) delle caditoie : anche qui durante l’estate pubblicammo un tweet ironico ma che testimoniava l’assurda situazione di questi indispensabili scoli per l’acqua piovana che sono stati dimenticati da anni.

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Pensate che siano state disostruite ? Ovviamente no, eccone una (tra le tante), oggi,  all’incrocio di via di Porta Maggiore con via Pietro Micca

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E poi gli atti di vandalismo dei cosiddetti writers che insozzano indisturbati ed impuniti praticamente tutti i muri della via : ecco un saggio della loro “arte” :

E il continuo andirivieni dei rovistatori di cassonetti che poi rivendono la “merce” a due passi presso Porta Maggiore, servizio efficientissimo visto che non conosce soste ed è presente tutti i giorni a tutte le ore con tanto di carrelli parcheggiati con catena.

Potremmo parlare anche dei tanti alberi tagliati e mai ripiantati, delle buche della strada, dei marciapiedi dissestati, delle strisce pedonali sbiadite, del parcheggio selvaggio anche sugli scivoli per i disabili ma ci fermiamo qui ricordando a chi verrà che il primo compito di un sindaco è di assicurare l’ordinaria amministrazione e facendo anche solo questo si garantirebbe per sempre la gratitudine del popolo di Roma

I rovistatori DOC

Rovistatore all'opera

D’accordo, quello dei rovistatori non è un problema solo dell’Esquilino, ci sono in tutta Roma, quartieri ultraperiferici compresi. E tutto sommato, visto il resto, non sarebbe neanche una delle emergenze più immediate. Ma quello che non si sopporta sono gli eccessi. Perchè qualcuno di questi individui non esita a tirar fuori dal cassonetto tutto il contenuto per vedere se c’è qualcosa di interessante per rivenderselo poi in qualche mercatino più o meno abusivo, salvo poi lasciare la mondezza tutta di fuori insieme agli immancabili mobili e elettrodomestici che gli irriducibili non utilizzatori dei centri di raccolta straordinaria e ordinaria continuano a lasciare nei pressi dei cassonetti. Nell’esempio della foto  i rovistatori (perchè è impensabile che sia stato uno solo) hanno addirittura rovesciato un contenitore giallo per i vestiti usati per vedere se, magari, dal fondo era più facile trafugare il contenuto per rivenderselo poi a buon prezzo. Non finiremo mai di continuare a chiedere  un maggior controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine. Sappiamo che è difficile visto il momento tutt’altro che positivo che stiamo attraversando ma non possiamo lasciare il nostro rione e la nostra città alla mercè di rovistatori, ladri, scassinatori, accattoni e ubriachi senza far niente….