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L’asfalto sarà pure “nuovo” ma la gestione dei lavori è vecchia

Apprendiano che il Comune di Roma ha deciso di adottare in via sperimentale nel XIV municipio  un nuovo tipo di asfalto “a freddo” che dovrebbe semplificare i lavori di ripristino, ridurre drasticamente i tempi di intervento e durare di più (vedi articolo apparso su “La Repubblica”). Se da una parte ci rallegriamo per una decisione che dovrebbe migliorare la situazione delle strade di Roma dall’altra non possiamo far altro che constatare che passano i tempi, cambiano sindaci ed assessori ma la politica dei lavori pubblici, purtroppo, rimane sempre la stessa. Ad agosto via di Porta Maggiore nella direzione verso viale Manzoni, via Pietro Micca,  via Ballilla e via Grandi a seguito di lavori dell’Italgas per l’adeguamento della rete sotterranea, sono state riasfaltate completamente, purtroppo a distanza di poche settimane dalla fine del cantiere, a via Grandi e a via Micca si è ricominciato a scavare ed ecco il risultato

 

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Il manto stradale a via Grandi è stata riaperto e a via Micca c’è  una vera e propria voragine. Possibile che non si riesca a razionalizzare il calendario dei lavori? Sul cartello del cantiere, in verità, c’è scritto che si tratta di “pronto intervento” ma se è vero, a questo punto, o l’opera non è stata realizzata con la dovuta cura e professionalità o si è sottostimata l’entità del lavoro che prevedeva ulteriori sostituzioni non preventivate. Ora ci ritroveremo con delle strade rappezzate , dei costi aumentati e, forse, nuove buche con i prossimi temporali.

Perlomeno non è la solita toppa

Prendiamo atto e ne diamo notizia che nella giornata di venerdì 14 febbraio non solo sono state rattoppate le buche accanto al tombino a via di Porta Maggiore angolo viale Manzoni ma è stato sostituito il tombino stesso con un altro (si spera ) più resistente. Speriamo che la qualità del lavoro sia consona all’importanza della via che vede il passaggio praticamente di tutti gli autobus del quadrante sud est che si dirigono verso la Stazione Termini. Comunque continueremo  a monitorare anche in futuro lo stato di quel pezzo di strada.

Il nuovo tombino
Il nuovo tombino

La triste storia di una buca

La pioggia a carattere torrenziale del 30 e 31 gennaio ha causato nella città centinaia di milioni di danni e ormai non si contano più le foto in rete di buche e voragini sparse in tutta Roma. La rabbia (che è sfociata anche in ironia) di residenti, automobilisti,ciclisti, pedoni, motociclicsti, pendolari e studenti è facilmente riscontrabile su blog e social network. Ma dare la colpa solo alle avverse ed eccezionali condizioni climatiche per quello che è successo non solo non aiuta  per il futuro ma non è neppure un buon sistema di fare informazione.  Ci riserviamo su post successivi di analizzare la situazione della città nel suo insieme in maniera più oggettiva possibile, ora vogliamo solo testimoniare attraverso delle foto scattate in periodi diversi  come, da una parte un’errata progettazione prima e una carente manutenzione dopo, possono far sì che un problema non venga mai risolto e alla fine gravi in maniera pesante (moltiplicatelo per n volte per n buche) per le casse asfittiche del comune.

Via di Porta Maggiore presso l’incrocio con viale Manzoni 16 settembre 2013 : c’è una buca presso un tombino assai pericolosa  e l’incessante traffico di autoveicoli privati e pubblici (tra cui i jumbo bus della linea 105) peggiora la situazione ad ogni passaggio. Scriviamo un post evidenziando anche altre carenze della via.

20130911_173049Passa qualche giorno e finalmente la buca viene rattoppata. ci rallegriamo del fatto ma siamo consapevoli che presto il problema si ripresenterà.

20130921_10452729 gennaio 2014, un giorno prima della pioggia devastante : non solo la buca si è riaperta ma adesso ce n’è anche un’altra davanti al tombino

20140201_1039448 febbraio 2014 la buca dopo l’alluvione. Come si vede la pioggia e il traffico incessante hanno solo peggiorato una situazione già precaria

20140208_093325Abbiamo detto che in origine il problema nasce da un’errata progettazione della corsia preferenziale, per carità, esteticamente riuscita e ben realizzata (in tutti questi anni non si è mai verificato un cedimento all’interno della stessa) ma, ahimè, troppo stretta per consentire il contemporaneo passaggio di tram e autobus specie in prossimità degli incroci. Il problema è : ha sbagliato il progettista a calcolare le misure degli ingombri oppure gli è stato comunicato che doveva essere una corsia per il solo passaggio dei tram e gli autobus sono stati aggiunti solo in un secondo momento quando il lavoro era stato già ultimato ? Il fatto è che gli autobus debbono transitare per la corsia adibita al traffico veicolare normale e sono costretti,data la larghezza, a passare su quel tombino non essendo possibile schivarlo come riescono a fare  molti autoveicoli e motoveicoli. A questo si aggiunge la scarsa e raffazzonata manutenzione che nel corso degli anni è stata capace di mettere solo qualche toppa ma non di risolvere il problema a monte con un lavoro serio di consolidamento visto il peso (diverse tonnellate per ogni autobus che passa) e la frequenza di questi passaggi. Oltretutto un problema più grave a questo tombino provocherebbe un autentico disastro con la paralisi dei mezzi pubblici che provengono dal quadrante sud est della città perchè passano tutti lì con disagi indicibili per decine di migliaia di persone che li utilizzano giornalmente  in assenza della fantomatica linea C della Metro. In conclusione la mancanza di programmazione prima in sede progettuale poi in sede di manutenzione provoca dei disagi che sfociano in veri e propri pericoli e in costi che crescono in maniera esponenziale. Alla fine di questa triste storia vorremmo testimoniare, invece, una cosa positiva (incredibile ma vero) : nel post del 16 settembre ci lamentammo tra l’altro anche delle strisce pedonali scomparse da tempo a via di Porta Maggiore. Non solo sono state ricondizionate ma, finalmente, anche con la vernice adatta che non scompare dopo pochi giorni e nonostante l’alluvione di fine gennaio sono ancora lì perfettamente visibili !

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Buca sì e buche no

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Per un problema risolto (la buca evidenziata nel post del 16 settembre che è stata riparata : vedi foto) ce ne sono altri che si trascinano da tempo immemore. Questa volta parliamo di marciapiedi a viale Manzoni, lungo il lato destro nella direzione verso via Labicana. A parte le buche che sono centinaia ed è impossibile fotografarle tutte,  ci sono due autentici monumenti al degrado che stanno lì da mesi e mesi (se non anni) aspettando che qualcuno prenda qualche provvedimento. Mi riferisco al blocco di travertino sul marciapiede all’incrocio con via Principe Umberto e una caditoia (o tombino ?) compleramente aperta e ostruita da immondizia di fronte a Villa Altieri:

Ma il fatto più incredibile è a viale Manzoni poco prima dell’incrocio con via Merulana. C’è una caditoia completamente ostruita e fin qui niente di nuovo, ce ne sono a centinaia all’Esquilino. Sembra però assurdo  che a nessuno del cantiere che c’è stato per posizionare le barriere  New Jersey (costate milioni di euro) sia venuto in mente di disostruirla,  ma ancora più incredibile  è che sta proprio dinanzi all’entrata di un ufficio comunale (URP – Ufficio Relazioni con il Pubblico – Dipartimento Promozione dei Servizi Sociali e della Salute) !

Per una volta siamo arrivati in anticipo !

Proprio ieri abbiamo pubblicato un post (l’oggetto misterioso) con alcune fotografie che testimoniano lo stato di degrado di un punto di viale Manzoni. Nei mesi ed anni passati abbiamo più volte evidenziato lo stato di assoluta incuria in cui versa questo bellissimo viale del centro di Roma con foto e testimonianze di marciapiedi dissestati, alberi tagliati e mai più ripiantati, cabine telefoniche abbandonate, segnaletica stradale carente se non proprio assente, affissioni abusive su muri e impianti regolari  e buche  e voragini varie. Finalmente, complici anche le elezioni, è apparso su “Il Messaggero” del 20/02/2013 questo articolo a firma di Riccardo Tagliapietra in cui vengono evidenziate alcune emergenze di strade del centro storico di Roma e i relativi costi per ripristinare una situazione di decoro e sicurezza. Viale Manzoni ha bisogno della cifra maggiore tra quelle  necessarie per la riparazione di ben 14 strade del centro a rischio chiusura !

Da    “Il Messaggero” la cartina degli interventi con relative spese

Strade a rischio nel centro storico di Roma
Strade a rischio nel centro storico di Roma

Speriamo che i lavori non rimangano solo sulla carta e vengano eseguiti in tempi rapidi, con la necessaria professionalità e vengano rispettati i tempi di esecuzione stabiliti. Roma e l’Esquilino hanno bisogno di  viale Manzoni finalmente ridonato ad un situazione di decoro.

Incredibile, ma vero !

Da giugno 2010 a settembre 2011 abbiamo pubblicato diversi post sui lavori che la soc. Terna ha eseguito per conto della soc. Acea nel nostro rione per l’adeguamento delle linee elettriche ad alta tensione. Abbiamo spesso criticato l’assenza di pianificazione e la mancanza di collaborazione tra i vari soggetti interessati allo svolgimento dei lavori (Terna,  Acea, Sovraintendenza dei beni culturali) che hanno allungato i tempi di esecuzione oltre ogni plausibile ritardo. Ci siamo rallegrati per la chiusura delle voragini e dei vari cantieri anche se  il problema è solo stato spostato (ora ce l’hanno all’inizio della via Tiburtina a S. Lorenzo) ma non avevamo mai criticato la bontà dei lavori stessi. Avevamo terminato con l’ultimo post ammonendo che non sarebbe stato accettato un ulteriore scavo per l’adeguamento di altri servizi dopo più di un anno di buche aperte  e strade chiuse ma la realtà ha superato l’immaginazione perchè a distanza di pochi mesi è stata la stessa Acea a risfasciare la strada a via Principe Umberto angolo via Bixio per un guasto occorso alla linea che porta la corrente elettrica ad un intero stabile per cui è stato necessario rimettere mano ai cavi che erano state posati solo qualche mese prima. Se è questa la realtà possiamo pure scrivere fiumi di parole ma le strade senza buche e rappezzi non le vedremo mai.

Terna a via Bixio angolo via Giolitti : fine lavori ? Quasi…

Obbedì Ulisse e s’allegrò nell’alma.
Ma eterno poi tra le due parti accordo
La figlia strinse dell’Egìoco Giove

Che a Mentore nel corpo e nella voce
Rassomigliava, la gran dea d’Atene

 

Così termina l’Odissea (XXIV Libro), e così, finalmente, nei giorni scorsi hanno riempito e ricoperto la buca (voragine !) che da un anno e quattro mesi era aperta all’angolo tra via Bixio e via Giolitti.

Il buco non c'è più

Ed anche a via Principe Eugenio angolo via Bixio è stato rimosso il restringimento ed ora per chi viene da via di Porta Maggiore non è più necessario spostarsi sulla corsia preferenziale per proseguire verso Piazza Vittorio

Non più restringimento

ma la nostra odissea ancora non sembra terminata perchè a via Bixio tra via Principe Eugenio e via Conte Verde a tutt’oggi si lavora  (speriamo per poco),

Lavori ancora in corso

sono presenti acora degli spazi recintati (vedi prima foto, cliccare per ingrandirla) e il manto stradale di tutte queste vie deve essere ripristinato completamente altrimenti con tutti questi rappezzi con le prime piogge è facile prevedere l’insorgenza di buche e avvallamenti.

Vedremo quanto tempo ci vorrà per portare a terminw questi ultimi adempimenti.

La Luna all’Esquilino

Non è il nome di un nuovo locale aperto nel nostro rione, nè una citazione parafilosofica, è solo l’esatta constatazione di quello che avviene nella parte sud est dell’Esquilino e in modo particolare a via Giolitti dove troviamo crateri naturali (fenomeno manifestatosi venerdì 26 novembre)

e artificiali (lavori iniziati cinque mesi fa dalla soc. Terna e ancora oggi ben lungi dall’essere terminati)

Da considerare che via Giolitti oltre ad essere una delle direttrici per la stazione Termini è una via ad altissima concentrazione alberghiera con un’ offerta che varia dall’extra lusso (Hotel Radisson) agli alberghi a due stelle. Bella figura che facciamo nei confronti dei turisti e delle persone che vengono a Roma per lavoro e transitano in questa parte dell’Esquilino !

C’è buca e buca

Sabato 3 gennaio : questa era la situazione all’incrocio tra viale Manzoni e via Principe Eugenio.  Le foto purtroppo non rendono giustizia sull’effettiva profondità e ampiezza delle buche, vi possiamo assicurare che erano un vero e proprio attentato all’incolumità dei pedoni, dei motociclisti e delle sospensioni e i pneumatici delle autovetture.
Poi verso le ore 13, forse sono fischiate le orecchie a qualcuno ed è arrivata una squadra che ha rattoppato alla bene e meglio le buche. Ora pur essendo contrari ad interventi estemporanei che lasciano il tempo che trovano, la situazione era talmente compromessa che non c’era lo spazio per altri lavori.  Però passata l’emergenza si rende necessaria un’attenta
riflessione sul da farsi. In primo luogo è necessario il rifacimento del manto stradale dell’intero incrocio non senza prima aver consolidato il sottofondo perchè per chi ha la memoria corta ricordiamo che due anni e mezzo fa si è aperta una voragine nel bel mezzo delle vie. Poi è urgente mandare in pensione i jumbo bus della linea 105 a favore di autobus più leggeri e manovrabili perchè via di Porta Maggiore nell’attuale configurazione non è in grado di assorbire le terribili sollecitazioni che questi mezzi arrecano alla strada e ai palazzi circostanti. Nel medio termine è indispensabile ridisegnare tutta la viabilità della zona dopo un’ attenta analisi dei flussi di traffico e tenendo presente che la  metro C e il nuovo capolinea dei tram alla Stazione Termini rivoluzioneranno in termini positivi l’offerta del trasporto pubblico. Non deve più accadere di spendere fiumi di danaro pubblico e rendersi conto a lavori ultimati che la corsia preferenziale non può essere utilizzata dagli autobus per mancanza di spazio ! Senza dimenticare che non c’è  residente del rione Esquilino che non sia d’accordo sull’adozione della ZTL che risolverebbe fin da subito tanti problemi