Archivi categoria: Storia

San Giovanni in Laterano “La Madre di tutte la Chiese” #1

In ottica giubilare, per conoscere meglio alcuni luoghi del Rione Esquilino, che durante il prossimo anno  saranno oggetto di visite di centinaia di migliaia di pellegrini provenienti da tutto il mondo, inziamo con alcune notizie su San Giovanni in Laterano “La Madre di tutte le Chiese”.

Iniziamo con  un articolo di Filippo Neri tratto dall’account Facebook “Memorie di Roma” relativo alla Basilica di San Giovanni in Laterrano e del suo complesso edilizio che con l’ausilio di stampe d’epoca  ci illustra il suo aspetto prima della definitiva ristrutturazione avvenuta tra il XVII e il XVIII secolo ad opera di numerosi architetti tra cui anche il Borromini

Seguiranno nei post successivi alcuni filmati che ci illustreranno la storia della Basilica dalle sue origini fino ad oggi

Il Museo Storico della Resistenza a via Tasso rimane aperto anche senza i vertici

In attesa che vengano rinnovati ( o riconfermati) i vertici del Museo Storico della Liberazione a via Tasso, il cui mandato è scaduto il 20 dicembre 2023, il presidente uscente, professor Antonio Parisella, ha deciso  di mantenere l’apertura del Museo fino a nuove disposizioni da parte del Ministero dei Beni Culturali.

Ecco il suo comunicato apparso sugli account dei social network del Museo e di seguito l’intervista rilasciata al TGR Lazio il 5 gennaio 2024 nell’edizione delle ore 14:00

«Il museo storico della Liberazione sarà regolarmente aperto dal lunedì ore 9.30 alla domenica ore 18.30. Ciò nonostante dal 20 dicembre sia senza vertici non avendo provveduto il ministero della Cultura a rinnovare l’incarico al presidente e ai componenti del Comitato direttivo di nomina ministeriale. Il presidente uscente, sotto la sua personale responsabilità, ha deciso di non consegnare le chiavi ma di aprire comunque»

 

Alcune curiosità legate alla Basilica di Santa Maria Maggiore

Dall’account Facebook “Basilica Papale di Santa Maria Maggiore

2/12/23 Santa Bibiana: una storia antica che pochi conoscono

Il 2 dicembre si festeggia Santa Bibiana a cui è dedicata una delle chiese più antiche del Rione Esquilino. Negli anni scorsi abbiamo descritto l’ architettura barocca, e la splendida statua della santa all’interno ambedue opere di Gian Lorenzo Bernini, oggi vogliamo occuparci di un aspetto storico poco conosciuto  che ha determinato la costruzione della chiesa originaria nel IV secolo d.C..

Ecco un articolo di  Claudio Colajacono tratto dall’account Facebook “Leggende Romane”

Santa Bibiana: storia di una fossa comune
Risale a V secolo la macabra scoperta di una fosse comune, contenente oltre undicimila corpi, nella zona oggi a ridosso dei binari della stazione Termini, in via Giolitti. Si tratta dei resti di poveri cristiani martirizzati a seguito della terribile persecuzione scatenata con violenza dall’imperatore Giuliano l’Apostata poco più di un secolo prima. A quell’epoca il cristianesimo aveva ormai preso vigore, i seguaci di Gesù si moltiplicavano e ponevano un serio problema all’ormai decadente Impero Romano, fondato su valori lontani da quelli professati dal Nazareno. Tra quei corpi, la tradizione cristiana ha individuato quelli di un’intera famiglia barbaramente uccisa. Si tratta di Defrosa e delle sue figliole Demetria e la giovanissima Bibiana. Defrosa fu decapitata, mentre Demetria morì di crepacuore. Alla piccola Bibiana toccò però la sorte più crudele: fu affidata a una prostituta nel tentativo di corrompere la sua anima pura. La giovane non cedette e per punizione fu frustata a morte con un flagello di piombo e il suo corpo venne gettato in una fossa. Per rendere omaggio e degna sepoltura a così tanti martiri, fu quindi costruita una piccola chiesa dedicata proprio alla tenera Bibiana. Nel Seicento Bernini le rese onore edificando la meravigliosa facciata che possiamo ammirare oggi, sua opera prima come architetto. Sua è anche la meravigliosa statua di Santa Bibiana, posta sull’altare maggiore, sotto il quale sono conservate le reliquie delle tre donne e, nella navata di sinistra, si trova il cippo di colonna sulla quale la santa subì il martirio. Un’antica consuetudine, in uso presso molti luoghi considerati sacri, prevedeva di preparare una bevanda miracolosa con il materiale ricavato dalle testimonianze del martirio. In questo caso, i fedeli raschiavano la superficie della colonna estraendone una sottile polvere che, mischiata all’erba e alla terra idealmente intrisa del sangue di Bibiana, creava una sorta di pozione prodigiosa. Lo sviluppo urbanistico della zona ha tolto molto del contesto periferico in cui la chiesa era inserita fino a poco più di un secolo fa. L’atmosfera raccolta di una chiesa di campagna ha così ceduto il passo a quell’aria transitoria, provvisoria, tipica dei luoghi che sorgono nei pressi di binari ferroviari.
(Claudio Colajacono – I love Roma)
 

Il calendario liturgico per la festa del 2 dicembre

Dal 21/11/23 al 21/4/24 “Dacia. L’ultima frontiera della Romanità” Mostra al Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano

Dal 21 novembre 2023 al 21 aprile 2024

MUSEO NAZIONALE ROMANO – TERME DI DIOCLEZIANO

Dacia. L’ultima frontiera della Romanità

IAlle Terme di Diocleziano la grande mostra “𝗗𝗮𝗰𝗶𝗮 – 𝗹’𝘂𝗹𝘁𝗶𝗺𝗮 𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗥𝗼𝗺𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮̀”: oltre 1000 reperti archeologici che ripercorrono lo sviluppo storico e culturale del territorio dell’attuale Romania lungo un periodo di oltre mille anni, dall’VIII secolo a.C. al VII secolo d.C.
 
La mostra, a cura del Muzeul Național de Istorie a României e del Museo Nazionale Romano, celebra anche un doppio anniversario per le relazioni bilaterali tra Italia e Romania: 15 anni dalla firma del Partenariato Strategico Consolidato tra i due Paesi e 150 anni dall’istituzione della prima agenzia diplomatica romena in Italia.
 
L’evento, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Romania e del Presidente della Repubblica Italiana, è organizzato dall’Ambasada României în Italia / Ambasciata di Romania in Italia, Ministerul Culturii Ministerul Afacerilor Externe, Ministerul Apararii Nationale, Institutul Cultural Român / Romanian Cultural Institute attraverso l’Accademia di Romania e il Ministero della Cultura.
 
La conferenza stampa di presentazione

11/11/23 “Festa di San Martino di Tours – Processione dei bambini con le lanterne” Basilica Ss. Silvestro e Martino ai Monti

11 novembre 2023 ore 19:30

BASILICA SS. SILVESTRO E MARTINO AI MONTI

Processione dei bambini con le lanterne

con S. Martino a cavallo e dono del mantello al povero

9/11/23 Dedicazione della Basilica Lateranense che compie 1700 anni

9 novembre 2023 ore 17:30

In occasione del 1700° anniversario della basilica di San Giovanni in Laterano Il Coro della Diocesi di Roma, diretto da Mons. Marco Frisina, animerà la S. Messa nella Festa della Dedicazione della Basilica Lateranense e all’inizio dei festeggiamenti per i 1700 anni della Basilica. La Celebrazione sarà presieduta dal Cardinal Vicario Angelo De Donatis.

Canti per la Celebrazione: 
– Tempio di Dio
– Kyrie eleison (da “Chiesa Santa del Signore”)
– Gloria (da “Chiesa Sata del Signore”)
– Salmo, Un fiume rallegra
– Alleluia, io mi sono scelto questa casa
– Salga a te questa offerta
– Santo (da “Chiesa Santa del Signore”)
– Agnello di Dio (da “Chiesa Santa del Signore”)
– Frumento di Dio
– In nomine Jesu
– Chiesa Santa del Signore

Maggiori informazioni

Tempio di Minerva Medica: per quanto tempo ancora dovrà rimanere chiuso?

Solito successo di pubblico per l’apertura straordinaria (anche se limitata a un solo giorno) del cd. Tempio di Minerva Medica in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio.

L’Associazione degli Abitanti di via Giolitti ha ribadito con l’affissione di alcuni cartelli al di fuori del monumento l’intento di valorizzarlo una volta per tutte, aprendolo in maniera definitiva e continuativa al pubblico previa  riqualificazione dell’intera area di pertinenza.

Proprio per questo, nonostante la giornata festiva,l’assessore alle Politiche Ambientali – Rifiuti – Rapporti con i cittadini – Polizia Locale del I Municipio  di Roma, Stefano Marin, che ringraziamo per la disponibilità, interpellato per richiedere un intervento dell’AMA per ripulire anche la parte esterna del monumento piena ancora di rifiuti vari,   si è prodigato perchè  ciò avvenisse nel minor tempo possibile e addirittura nel primo pomeriggio il cd. Tempio di Minerva Medica ha potuto finalmente riacquistare quella dignità che un tesoro archeologico di così grande importanza e valore non dovrebbe mai perdere

Infine vorremmo mostrare come questo monumento attiri l’attenzione di numerosi turisti anche quando è chiuso, però, spesso, li costringe a dei veri e propri contorsionismi per arrivare a scattare qualche fotografia attraverso le sbarre dell’inferriata

a causa dell’incredibile “(non) passaggio pedonale protetto”che da decenni nessuno si è interessato a rendere agibile

24/9/23 Apertura straordinaria del cd. Tempio di Minerva Medica. Prenotazione obbligatoria

 

Le Giornate Europee del Patrimonio rappresentano l’occasione per aprire al pubblico luoghi della cultura straordinari come il Tempio di Minerva Medica in via Giolitti. L’edificio monumentale eretto nei primi decenni del IV secolo d.C. presenta una pianta centrale decagonale polilobata con una cupola di 25 metri di diametro. Si tratta di un’aula con funzione di rappresentanza, probabilmente di età imperiale, che doveva appartenere a un grande complesso architettonico residenziale tardoantico. L’arditezza architettonica, la peculiare forma e le imponenti dimensioni ne hanno fatto l’oggetto di studi e disegni da parte di artisti e architetti fin dal Rinascimento.
Domenica 24 settembre sarà possibile visitare gratuitamente il Tempio di Minerva Medica. Le visite guidate della durata di circa 40 minuti sono previste alle 9.30, alle 10.30, alle 11.30 e alle 12.30 per un massimo di 25 partecipanti per turno. La prenotazione è obbligatoria compilando l’apposito modulo

Una storia Esquilina di altri tempi….

Una personalità come il Console Tito Statilio Tauro che ritornando alla sua residenza all’Esquilino si imbatte in odori che gli rammentano situazioni e sensazioni antiche…..  Ecco il racconto tratto dall’account Facebook del Museo Nazionale Romano

E per i più curiosi ecco come erano fatte le salsicce in oggetto…