Il punto sui tempi dei lavori di restauro della ex Zecca di Stato

In un momento come quello che stiamo vivendo cercare di gettare lo sguardo al futuro specialmente constatando che, nonostante tutto, si sta lavorando per proseguire nello sforzo di creare qualcosa che ci renda orgogliosi di abitare a Roma e in particolare nel Rione Esquilino, è sicuramente motivo di speranza per un domani migliore.

A questo proposito vorremmo fare il punto sul progetto di ristrutturazione della ex Zecca di Stato a via Principe Umberto pubblicando alcuni testi apparsi su altri siti compreso quello istituzionale dell’Istituto Poligrafico Zecca di Stato.

Leggendo queste note si evince che nonostante i problemi notevoli che il coronavirus sta procurando non solo nella vita di tutti i giorni a ciascuno di noi ma anche nel tessuto economico e produttivo della società, le attività di questo periodo relative al restauro dell’ex Zecca di Stato (progettazione definitiva ed esecutiva e conferenza dei servizi) possono proseguire senza gravi ritardi anche in regime di smart working e quindi non dovrebbero cambiare di molto le date di inizio e fine lavori.

Dal sito Professione Architetto

1. ZAM: Nuova Zecca di Roma
Un iter concorsuale che ha dell’eccezionale, nella Capitale: per la riqualificazione e il recupero del complesso della prima Zecca d’Italia, in zona Esquilino, è bastato un solo anno, dal lancio del concorso (a marzo 2018) all’aggiudicazione del vincitore, arrivata esattamente un anno dopo, e cioè a marzo 2019. Per il gennaio 2020 è previsto il progetto definitivo, nell’agosto dello stato anno l’esecutivo con inizio lavori nel giugno 2021 e conclusione stimata per il maggio 2023. A vincere, AF517 in team con Principioattivo Architecture Group, For, Redesco, Tekser, dUCKS Scéno, Ott Art e TA Architettura.
Un progetto urbano complesso che insiste su un immobile dall’alto valore patrimoniale e simbolico, in un quartiere storico e multietnico da qualche tempo in stato di degrado. E questa offerta dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Italiano spa è l’occasione perfetta per cambiare prospettiva, restituendo alla città un brano dalla forte connotazione culturale, uno spazio capace di innescare meccanismi virtuosi di rigenerazione. Come? Attraverso la realizzazione di una serie di spazi preposti ad attività sociali, creative e professionali, che restituiscano l’edificio alla città: un bookshop, una caffetteria, un ristorante, la Scuola di Arti e Mestieri, una biblioteca, un centro servizi, laboratori artigiani, un museo e aree per esposizioni temporanee, un centro congressi e una foresteria.
L’idea su cui si basa il progetto è fondata sul mantenimento conservativo dell’esistente, enfatizzandone i caratteri originari di primi ‘900 e ritirandone fuori gli elementi identitari caratteristici dell’impianto volumetrico simmetrico, “una serie di azioni che hanno l’obiettivo di liberare gli spazi, le superfici, l’architettura, il tempo.”
Proprio per rispettare il sapore industriale dell’edificio e la sua imponente massa urbana, AF517 propone la demolizione di tutte le superfetazioni di facciata, nascondendo parte delle nuove funzioni con un sistema di schermature leggere, simili a filigrane dalle nuances dorate. Ma anche la riapertura delle tre corti storiche e delle terrazze e un nuovo sistema di circolazione verticale tra gli ambienti. Un progetto rispettoso, che mira all’integrazione con il passato, e alla riscoperta dei caratteri originali dell’edificio, con uno sguardo verso il futuro capace di rivitalizzare, attraverso il nuovo programma, spazi ricchi di storia e valore.
luogo – via Principe Umberto 4 Roma
marzo 2019 – proclamazione vincitore concorso
committente – Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Italiano spa.
Design Team – Alfonso Femia, Simonetta Cenci, Marco Corazza, Angela Cavallari, Carola Picasso, Sara Massa, Stefano Cioncoloni, Arianna Dall’occa, Carlotta Turrato, Vittoria Bonini, Giulio Pastorino, Alessio Minetto, Paolo Galelli
progetto definitivo e progetto esecutivo 2020
inizio lavori – giugno 2021

Il Poligrafico apre le selezioni del Curatore del futuro polo culturale dell’Esquilino
L’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ha bandito una gara aperta per selezionare il Curatore del progetto scientifico culturale del polo denominato Fabbrica delle arti e dei Mestieri, che si realizzerà nella sede della prima Zecca dell’Italia unita, nel quartiere dell’Esquilino in via Principe Umberto a Roma.
Il polo culturale, incentrato sul Museo delle Arti e dei Mestieri, dovrà fornire servizi e proporre attività culturali e divulgative (mostre, convegni, SAM e suo ampliamento, laboratori artigiani connessi alle attività del Poligrafico, biblioteca e archivi del Poligrafico ecc.) nonché servizi a ospiti e visitatori (bookshop, punti di ristoro, foresteria ecc.).
È attualmente in corso la Conferenza di Servizi per l’approvazione del progetto redatto dal raggruppamento con capogruppo Atelier(s) Alfonso Femia, vincitore del concorso di progettazione internazionale nel 2019.
I compiti del Curatore
Oltre al progetto scientifico culturale del percorso museale, dovrà fornire assistenza al Poligrafico nell’organizzazione delle nuove funzioni culturali previste nella “Fabbrica” secondo un approccio innovativo volto a inserire il complesso nella rete internazionale dei sistemi museali e del turismo culturale facendo ricorso alle tecniche espositive e di comunicazione più contemporanee.
Dovrà inoltre elaborare il progetto scientifico culturale del Museo, esteso anche alle altre nuove funzioni della “Fabbrica”, affiancando il Poligrafico nella fase di avvio del progetto di riqualificazione, fino alla direzione artistica degli allestimenti, fornendo tutte le necessarie indicazioni ai Progettisti riguardo allo sviluppo dei percorsi espositivi all’interno del progetto definitivo/esecutivo degli allestimenti.
Sarà anche compito del Curatore raccogliere gli spunti tematici e le indicazioni progettuali elaborate nell’ambito del Comitato Tecnico di Coordinamento , che sovrintende l’intero processo di riqualificazione, nonché portare a compimento la catalogazione dei beni mobili del Poligrafico.
Requisiti essenziali
Oltre a possedere la laurea specialistica o magistrale, il candidato deve aver ricoperto, negli ultimi 10 anni, il ruolo di curatore o conservatore di museo di importanza locale, nazionale e/o internazionale, e possedere la padronanza di una lingua straniera (inglese/francese/tedesco, ovvero italiano nel caso di madrelingua straniera) di livello minimo B2. 
Per lo svolgimento del servizio il candidato dovrà presentare un Gruppo di Lavoro multidisciplinare, con competenze che spaziano dalla storia dell’arte, alla filatelia, alla medaglistica e numismatica, ai processi di stampa antica e moderna.
Procedura per l’affidamento
Le offerte saranno valutate sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.  L’incarico, della durata triennale, prevede un importo a base d’asta pari a 300.000,00 Euro.
La gara sarà interamente gestita sul Sistema telematico di acquisto del Poligrafico accessibile all’indirizzo www.eproc.ipzs.it dove è possibile scaricare tutta la documentazione

Dal sito istituzionale dell’Istituto Poligrafico Zecca di Stato Ecco il documento del bando di gara con il link  con tutte le specifiche in fondo alla pagina

Dettaglio Gara

Il DCPM del 1 aprile 2020 con le ultime disposizioni.

 

Il testo integrale del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana del 1 aprile 2020 con le disposizioni che entranno in vigore il 4 aprile 2020

Un tour nelle bellezze della Roma Antica in 4 video

Quattro video ideati a cura del MIBACT e creati in questo particolare e difficile momento. Riscopriamo monumenti, luoghi e musei che tutto il mondo ci invidia

Il Colosseo, il Foro e il Palatino risplendono in questo video realizzato per il canale YouTube del MiBACT dove dall’inizio dell’emergenza coronavirus i musei, i parchi archeologici e gli istituti autonomi statali stanno fornendo contributi audiovisivi di ogni genere per permettere alle persone

 

Museo Nazionale Romano, Roma “La Cultura non si ferma” #iorestoacasaClassico pop”: curioso video con i tesori del museo nazionale Romano.

 

Museo Nazionale Romano: Ricostruzione virtuale delle Terme di Diocleziano, Roma La Cultura non si ferma #iorestoacasa

 
Parco Archeologico dell’Appia Antica “La Cultura non si ferma #iorestoacasa #litaliachiamò #museitaliani #MiBACT

#iorestoacasa #LaCulturaInCasa Il ricco calendario di visite virtuali ed eventi on line fino al 5 aprile 2020

Sui social dei Musei in Comune @museiincomuneroma.it e della @SovrintendenzaCapitolina continuano le attività digital per #laculturaincasa: percorsi tematici tra le opere dei Musei del Sistema e immagini e video alla scoperta di straordinari monumenti della nostra città, guidati dai curatori archeologi e storici dell’arte; contest e attività ludiche destinate ai bambini e non solo.

Dal 30 marzo, importante novità con la partenza della rubrica settimanale #GiocaconiCapitolini. Entrano in gioco direttamente i visitatori da casa i quali dovranno scoprire le differenze tra due immagini apparentemente identiche di alcuni capolavori del Museo. La soluzione misurerà la bravura dei partecipanti e darà una prospettiva diversa sull’opera in gioco, offrendo tante informazioni e una maggiore attenzione ai dettagli iconografici.

Sempre in questo lunedì 30 marzo, in occasione del 5° compleanno del Museo di Casal de’ Pazzi,  viene premiato il vincitore del contest #unmondoscomparso, la sfida di disegno che ha portato bambini e ragazzi a dare una propria versione del mondo ai tempi dell’età pleistocenica. E per continuare a festeggiare, durante la giornata una grande sorpresa virtuale per tutti! Tutte le informazioni sulla pagina facebook del museo e sul sito www.museocasaldepazzi.it.

Ecco il programma ufficiale fino al 5 aprile 2020

Video sulla chiesa di Santa Bibiana: la storia, l’architettura e le opere d’arte #1

Un video molto interessante di Gennaro Berger che ha come tema la chiesa di Santa Bibiana a via Giolitti. Una chiesa piccola nelle dimensioni ma grande per la storia millenaria che ha alle spalle, per la sua architettura opera di G.L.Bernini e per le eccezionali opere d’arte che ha al suo interno. E’ uno dei tanti tesori del Rione Esquilino che purtroppo sono sconosciuti ai più perchè nascosti, non adeguatamente valorizzati se non addirittura chiusi al pubblico

La strada che univa Santa Bibiana a Sant’Eusebio di cui si parla nel filmato in un’incisione di G. B. Falda del 1676

BUONI SPESA