Ma via Principe Umberto è antipatica a qualcuno ?

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Innanzitutto una segnalazione importante : da domani 12 dicembre dalle ore 7,00 di mattina fino a cessate esigenze tutta  via Principe Umberto sarà interessata da lavori di riasfaltamento del manto stradale con conseguenti divieti di sosta su ambo i lati e difficoltà di circolazione. Come al solito su “Luce Verde Infomobilità Roma” nessun accenno a questa informazione come del resto è stato fatto per i precedenti lavori di scavo durati circa due mesi e mai accennati da questo servizio.  Oltretutto, come segnalato più volte da questo blog, l’incrocio tra via Principe Umberto e via Bixio oltre al semaforo che ha un funzionamento anomalo da tempo immemorabile (anni!) patisce la quasi assoluta mancanza di segnalazioni orizzontali (strisce pedonali e frecce per la canalizzazione delle autovetture) e verticali (segnalazioni di divieto di svolta, divieti di accesso e sensi unici). Ecco perchè riteniamo che la via sia antipatica a qualcuno …… Speriamo che grazie a  questi lavori  vengano ripristinate non solo le segnalazioni orizzontali ma anche quelle verticali e il semaforo.

Basilica di Santa Maria Maggiore – giovedì 13 dicembre “International Concerts”

International Concerts for Chilhood in the World
International Concerts for Chilhood in the World

Concerti di Musica Sacra “Handel Society of Darthmouth College Choir”

Locandina Coro Handel RM Totale low_converted

Dicembre 2012 : segnalazione di lavori in corso

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Rifacimento del manto stradale a via dello Statuto in direzione via Merulana, possibili rallentamenti  e difficoltà di circolazione fino al 17 dicembre 2012.

A via Principe Umberto rimangono divieto di sosta e restrizione della carreggiata solo nei pressi di via Guglielmo Pepe.

Martedì 11 dicembre “Cinema Universale d’Essai” al Piccolo Apollo

Causa guasto elettrico all’impianto dell’ITIS Galilei la scuola rimarrà chiusa per alcuni giorni e pertanto siamo costretti a rinviare l’evento a martedì 11 dicembre.
Ci scusiamo per il disagio.
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presenta
martedì 11 dicembre ore 20.30
Piccolo Apollo – Centro Aggregativo Apollo 11
c/o ITIS Galilei – via Conte Verde, 51 – Roma



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Italia 2009 – 73′
Al termine della proiezione l’autore incontrerà il pubblico insieme aCosimo Calamini
scrittore – sceneggiatore (nato a Firenze)
Giovanni Spagnoletti
direttore della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro
Animatore negli anni ’70  del Filmstudio e del Politecnico di RomaRoberto Torelli
regista cinematografico e autore televisivo
Animatore negli anni ’80 di Officina Film Club di Roma
Era un cinema di Firenze, in via Pisana 43, si trasformò in d’essai nel gennaio 1974 con programmazione mensile su richiesta del pubblico.
Divenne, riflettendo quegli anni di caos, un polo d’attrazione politico-culturale specialmente per gli studenti universitari di sinistra, una scuola d’immedesimazione anarchica per tutti coloro che trovavano al cinema quel che inutilmente cercavano nella società.
Tra film di culto, urla verso lo schermo, fumo e vespini in sala, il cinema Universale è stato un luogo unico per la Firenze degli anni 70 e 80. Il film diventava una partitura su cui improvvisare collettivamente, interagendoci con battute, facendolo diventare proprio e rispecchiandoci sogni e ambizioni delle diverse generazioni che si succedevano sulle stesse poltroncine di legno. Non un’improvvisazione jazz: piuttosto un atmosfera più psichedelica (o per alcuni punk) punteggiata spesso da alcol e hashish.
Ne nasce un viaggio in una storia del cinema molto particolare: quella che per almeno tre decenni ha caratterizzato l’identità di una città: dal cinema di quartiere degli anni 60, alla fase di contestazione politica intorno al 77 che intonava cori e slogan su “Sacco e Vanzetti” o “Fragole e sangue”, fino ai film cult degli anni 80 equamente divisi tra calcio, droga e musica, ma anche tra piccioni che volano in sala durante “Birdy”, e una vespa che sfreccia sotto lo schermo. Si chiuse nel 1989. Oggi è una discoteca.
Una storia raccontata dalla viva voce di quella molteplice umanità che ha frequentato quella sala, dai “ragazzi di san Frediano” e del Pignone eredi diretti dei personaggi di Pratolini, ad intellettuali, musicisti, politici giornalisti e artisti: tutti pronti a reinterpretare coralmente la storia di un cinema libero.

La leggenda rossa dell’Universale è vissuta di aneddoti singolari – piccioni volanti davanti allo schermo delle Ali della libertà, urla e oggetti lanciati contro la brutale gendarmeria di Fragole e sangue, gare di fumo e di battutacce, retate di polizia, amori nati e finiti, woodstock interposte, politica militante, deriva tossica, calcio politico, calcio e basta, chiusura e fine di un’epoca.

dalla scheda de IL MORANDINI dizionario dei Film

Il film –chiamarlo documentario è riduttivo, a meno di capire che i documentari ben fatti sono film bellissimi- è molto divertente da vedere, dopo un po’ (dura 73 minuti) si diventa pensierosi, e alla fine si scopre di essersi guardati in un singolare e rivelatore specchio, attori e comparse di una storia famosa e malfamata e deformatissima. Trama di uomini, tanti, e donne, poche, ma memorabili.

   dalla recensione di Adriano Sofri


Regia:
Federico MicaliMontaggio: Yuri ParrettiniProduzione: Navicellai

Biografie regista e ospiti

 

Ingresso riservato ai soci
(tessera mensile 5,00 € – sottoscrizione libera per ogni evento)
Info proiezione Apollo 11: g.delazzaris@apolloundici.it
Uff Stampa Apollo 11: g.ghigi@apolloundici.it – 345 7330465

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Cronaca di una bella serata all’Esquilino

Atom in Rome 1 dicembre 2012
Atom in Rome 1 dicembre 2012

Pioviggina, tutto sommato non fà troppo freddo per essere il primo dicembre, ma la fila  a più di mezzora dall’inizio di “Atom in Rome”  è imponente, gira intorno alla recinzione esterna della Casa dell’Architettura a piazza Manfredo Fanti nel cuore dell’Esquilino. Ma è ordinata, nessuna scena isterica,  nessun brontolio e nessun furbo che cerca di passare avanti. Bambini, ragazzi, uno stuolo di cinquanta-sessantenni e qualche persona ancora più in là con gli anni, è questo il pubblico che aspetta pazientemente e diligentamente l’inizio dello spettacolo all’esterno dell’ex Acquario Romano. Finalmente arriva il momento di entrare, la platea è già gremita, rimane la galleria, ma anche qui i posti a sedere sono già tutti occupati, ma non fà niente, si può stare anche in piedi. Pochi minuti e inizia lo spettacolo : le luci e le note di “Atom Hearth Mother” pervadono l’aula ellittica e ed è quasi un quarto d’ora di magia. Le voci soliste e del coro, i fiati e gli ottoni dell’orchesttra, le chitarre elettriche e l’organo Hammond e le luci sapientemente gestite ci regalano un’atmosfera da sogno con tante citazioni musicali. Alla fine applausi scroscianti. Poi arriva il momento di “Another brik in the wall” ed è l’apoteosi : tutti sentiamo l’irrefrenabile tentazione di muoverci, chi batte il tempo chi accenna qualche timido passo di danza gli stessi bambini non riescono a stare fermi , la musica ha fatto il miracolo, per una sera non c’è politica o squadra di calcio che tenga siamo tutti rapiti dai pezzi immortali dei Pink Floyd. L’ora scarsa dello spettacolo fila via fin troppo veloce, gli applausi e le acclamazioni del pubblico ci fanno capire che, purtroppo, è il momento di andar via. Si esce con il sorriso sulla bocca e la consapevolezza di aver assitito ad un ottimo spettacolo. A chi sta facendo la fila per la seconda rappresentazione, le nostre raccomandazioni :”Tranquilli, vale la pena di aspettare tutto questo tempo sotto la piaggia!” E si ritorna a casa per una volta felici per aver assistito ad un ottimo evento (gratuito, per giunta) insieme  a tante persone civili ed educate : di questi tempi, scusate, non è poco….