Nel 1999….


Spesso in internet cerchi una cosa e come per incanto te ne  appare un’altra, come per esempio un articolo di giornale di cui avevi completamente perso la memoria ma poi rileggendolo ti vien da dire “Ah, però…” ed è quello che ci è capitato con questo pezzo  del Corriere della Sera del 1999. Vi invito a leggerlo attentamente ma da subito vi anticipo delle considerazioni

  • L’impegno della nostra associazione fin da allora a favore di problemi reali e possibili soluzioni
  • Il fatto che i timori dei residenti non fossero infondati tanto che il percorso del 105 è stato spostato
  • Purtroppo dei problemi ancora in essere nonostante siano passati tanti anni come il  treno Laziali Pantano che continua a sputare veleni per via Giolitti e causare vibrazioni e rumori e lo stesso 105 che ora passa in via di Porta Maggiore creando disagi ai residenti di quella via e dei guasti alla strrada (buche e voragini) che non ce la fa a sotenere un simile peso senza un adeguato trattamento

Ecco l’articolo del Corriere della sera datato 11 aprile 1999

Il sovrintendente: Danni al Tempio di Minerva. Oggi manifestazione al Brancaccio. Il Comune: Nessun pericolo

Il terremoto dell’ Esquilino

Gli abitanti: i palazzi tremano per i bus, polvere rossa nell’ aria

 

————————- PUBBLICATO ————————- Il sovrintendente: Danni al Tempio di Minerva. Oggi manifestazione al Brancaccio. Il Comune: Nessun pericolo TITOLO: Il terremoto dell’ Esquilino Gli abitanti: i palazzi tremano per i bus, polvere rossa nell’ aria – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – Quando passa un bus, in molte case dell’ Esquilino si avverte una sorta di effetto terremoto. Nella vita del quartiere esistono poi mille altri problemi (sporcizia, inquinamento, microcriminalita dovuta alla concentrazione di stranieri), ma e quella vibrazione nei solai a togliere la tranquillita ai residenti. Colpa delle antiche cavita del sottosuolo che amplificano le vibrazioni prodotte dal passaggio di bus, jumbo bus, tram, torpedoni e trenini. Qesta mattina, al Teatro Brancaccio, gli abitanti del rione incontreranno gli amministratori e c’ e da scommettere che la discussione sara accesa. Tra gli ospiti anche Claudio Mocchegiani, l’ archeologo della Sovrintendenza responsabile per il centro storico. Le vibrazioni non distinguono infatti tra i vecchi palazzi umbertini e le mura degli edifici romani. La sorte di molti stabili, che tremano sotto l’ effetto delle vibrazioni del traffico pesante, e infatti condivisa anche dal cosiddetto Tempio di Minerva Medica, le cui possenti mura distano un metro e mezzo dai binari della ferrovia Roma Pantano. Secondo una tradizione topografica romana spiega Mocchegiani da quelle parti dovrebbe esserci un tempio. Questo pero non e un edificio sacro ma il padiglione di una villa del quarto secolo, gli “Orti Liciniani”. E un edificio interessante continua l’ archeologo a pianta decagonale con una copertura a volta quasi intatta. Nonostante i lavori ogni tanto casca un pezzettino. Le associazioni degli abitanti del rione Esquilino vogliono chiedere conto agli amministratori del loro operato. Il Comune ha fatto testare le vibrazioni a degli specialisti. Risultato: superano la soglia del fastidio ma non pregiudicano la stabilita degli edifici. Ma i residenti di via Merulana, di via Giolitti e di altre strade del rione si fidano poco e temono che i tecnici abbiano sottovalutato il numero e gli effetti dei passaggi dei mezzi pesanti e sopravvalutato la robustezza dei vecchi edifici. Il quotidiano sussultare degli oggetti, le crepe piu o meno sottili che infestano le abitazioni non inducono certo all’ ottimismo. Abbiamo chiesto un servizio di trasporto pubblico compatibile spiega Grazia Meier dell’ associazione “Il cielo sopra l’ Esquilino”, una delle tre che hanno organizzato il convegno al Teatro Brancaccio . Non siamo cosi sicuri che il passaggio dei bus non rechi alcun danno alla stabilita degli edifici. In un recente convegno organizzato dal servizio geologico della Provincia e stato lanciato un allarme sul sottosuolo di Roma, molto simile ad una groviera. Secondo il Comune non vi e alcun pericolo quando i palazzi tremano racconta Dina Capozio, dell’ Associazione abitanti di via Giolitti . Io pero ricordo ancora lo sforzo dei tecnici venuti a misurare le vibrazioni per nascondere l’ espressione di paura che si e stampata sui loro volti quanto e passato il bus 105 e all’ improvviso nell’ appartamento pavimenti e arredi hanno cominciato a tremare. Per non parlare continua Dina Capozio di quella polvere rossa che si leva dalle rotaie della Roma Pantano quando il trenino frena e invade via Giolitti, per posarsi su auto e marciapiedi e filtrare negli appartamenti. 


 

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(11 aprile 1999) – Corriere della Sera

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