Un articolo di Donato Colii che espone l’ipotesi che il Palazzo Sessoriano, ultima trasformazione in epoca costantiniana della villa suburbana imperiale degli Horti Spei Veteris e situato nell’area archeologica di Santa Croce in Gerusalemme, sia stata l’ultima dimora imperiale prima della fine dell’Impero Romano d’Occidente. La trattazione è corredata da foto, stampe d’epoca e ricostruzioni nonchè di planimetrie della zona relative al periodo tardoantico. Assai interessanti e dettagliate le descrizioni dei monumenti e delle “domus” presenti nell’area in questione che ancor oggi riservano sorprese di notevole importanza grazie agli scavi e ai rilievi tuttora in corso.
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Le norme restrittive anti contagio covid-19 hanno determinato, in questo autunno, la sospensione di numerosi eventi organizzati dalla Soprintendenza speciale archeologia belle arti e paesaggio di Roma in alcune aree archeologiche del nostro Rione. Oltre alle visite straordinarie al cd. Tempio di Minerva Medica di cui ci siamo occupati in questo blog, erano stati programmati alcuni incontri nell’area archeologica di Santa Croce in Gerusalemme che nonostante la sua importanza, ampiezza e bellezza è poco conosciuta e apprezzata. In attesa che finalmente vengano risolti i problemi relativi al contagio del covid – 19 e si possa ricominciare un’esistenza normale anche per quanto riguarda le attività culturali (Musei, Teatri, Biblioteche, Siti Archeologici etc.) vorremmo descrivere l’esclusività e l’importanza dell’area archeologica di Santa Croce in Gerusalemme con alcune immagini di un video della Soprintendenza pubblicato su Facebook e un saggio di Elisabetta Borgia sulla topografia dell’intera zona di Porta Maggiore e Santa Croce in Gerusalemme che evidenzia, attraverso la descrizione dei ritrovamenti effettuati e catalogati negli ultimi decenni, come questa zona sia stata , all’inizio, una necropoli particolare, poi un’importante area commerciale con laboratori e botteghe per la produzione del pane ed infine area residenziale con dimore di altissimo livello. Interessanti anche gli studi riportati con chiarezza scientifica che testimoniano tutte le trasformazioni subite dalle domus nel corso dei secoli
La Basilica di Santa Croce in Gerusalemme è già di per sè un monumento di eccezionale valore artistico e religioso, ma forse molti ignorano che esiste anche una vasta zona attigua con reperti archeologici risalenti a diversi periodi storici anch’essi di notevole importanza e bellezza. Questo articolo ne fa una rassegna dettagliata con riferimenti storici il tutto corredato con ricostruzioni virtuali ed immagini specifiche.
Laura Bottiglieri – Donato Colli – Sergio Palladino
Il comprensorio archeologico di Santa Croce in Gerusalemme a Roma. nuovi interventi di riqualificazione e recenti scoperte (2013 – 2014)