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Dal 6/12/25 all’11/1/26 “Mostra dei presepi” nella cripta di Sant’Antonio al Laterano

Dal 6 dicembre 2025 all’11 gennaio 2026

CRIPTA DELLA BASILICA DI SANT’ANTONIO AL LATERANO

Mostra dei presepi

 

Dall’account Facebook “Roma scomparsa: immagini e storie” un post di Francesco Roesler Franz

L’organizzazione dell’esposizione e’ curata da Gabriella Clementi e nell’ambito di questa esposizione c’è anche una sezione di presepi ispirata agli acquerelli di Roma Sparita.
Tra quest’ ultimi presepi viene scelto annualmente il vincitore del presepio intitolato alla memoria di Ettore Roesler Franz. Il premio dell’edizione di quest’anno sarà consegnato al vincitore sabato 9 maggio 2026 nel corso di un evento di commemorazione di ERF.
Quest’anno sono rimasto colpito dalla maestosità di un grande presepio di dimensioni di 4 metri x 2 ispirato all’acquedotto Appio realizzato da Emidio di Palo. Le fotografie e i filmati postati sono relativi a questo presepio che è veramente molto bello.
L’anno scorso Daniele Nicosia realizzò su questi magnifici presepi un servizio giornalistico per la sua trasmissione Arte 24 del canale televisivo privato rete Oro 
 
 
ingresso libero e visitabile i giorni feriali dalle ore 14,30 alle 19,00 mentre i giorni festivi dalle ore 9,30 alle 12,45 e dalle 14,30 alle 19,00.

Dal 15 al 28/10/25 “Claudia. La forza di una voce” Mostra all’Acquario Romano – Casa dell’Architettura

Dal 15 al 28 ottobre 2025

ACQUARIO ROMANO – CASA DELL’ARCHITETTURA

Claudia. La forza di una voce

Autenticità, istinto e libertà oltre il cinema

a cura di Francesco Della Calce

Archivio Enrico Appetito – Archivio Luxardo

Una mostra antologica dedicata all’icona Claudia Cardinale che mira a raccontare l’attrice oltre il mito del grande schermo, celebrandola come Donna e Diva e focalizzandosi sulla sua autenticità, determinazione e coraggio. Il titolo è un omaggio alla sua vera voce, inizialmente roca e censurata, e alla sua percezione di sé come “un essere forte”. La Cardinale è presentata come l’artista che ha saputo “abitare” donne anticonformiste, come Rosa ne Il giorno della civetta o Sandra in Vaghe stelle dell’Orsa.
18 opere fotografiche rare e inedite provenienti dall’Archivio Enrico Appetito e dall’Archivio Luxardo.
Queste “essenze” spaziano da intensi ritratti di studio a scatti di set (on-set e off-set) di 8 film chiave – tra cui titoli di Visconti e Damiani – distillando l’essenza della sua carriera.

Dall’1 al 30/10/25 “Quando l’arte respira” Mostra presso la galleria d’arte a via Giolitti, 349 a cura dell’Associazione Comunicare Donna

Dall’1 al 30 ottobre 2025 

Inaugurazione 1 ottobre ore 18:00

GALLERIA D’ARTE – VIA GIOLITTI, 349

Quando l’arte respira

Emozioni in mostra

Reading poetico

a cura dell’Associazione “Comunicare donna”

Maggiori informazioni

Dal 25 al 27/10/24 Mostra personale di Franca Corazza al Medina Art Gallery

Dal 25 al 27 ottobre 2024

MEDINA ART GALLERY – VIA A. POLIZIANO 4-6

Franca Corazza la Solo-Exhibit

 

Testo critico a cura di Flavia Pittalis

Emozioni: ecco cosa Franca Corazza vuole condividere attraverso le sue opere. In esse il tempo rallenta e ci si perde nella bellezza delle piccole cose. La luce ne fa da padrona, studiata e valorizzata in ogni tratto, in ogni scorcio, volto e soggetto rappresentati.

L’artista protagonista di questa mostra porta con sé una storia affascinante, segnata da contrasti che hanno arricchito il suo percorso. Nonostante una formazione scientifica, il richiamo dell’arte e la volontà di ritrarre la realtà vista attraverso i suoi occhi sono sempre rimasti vivi nel suo cuore.

Circa dieci anni fa, l’artista ha deciso di arricchire ulteriormente il proprio percorso creativo, scegliendo di approfondire le competenze acquisite in modo autonomo con uno studio più strutturato. Questa scelta l’ha portata a frequentare uno studio artistico, dove ha potuto affinare la propria tecnica e alimentare una creatività più consapevole e matura.

Il suo approfondimento delle conoscenze artistiche non è stato dunque un semplice impulso, ma una scelta ponderata e consapevole. Con il suo approccio razionale, Franca Corazza ha posto solide basi tecniche sotto la guida di un pittore che, ancora oggi, rappresenta una preziosa fonte di ispirazione. Questa cura per la tecnica si riflette nelle sue opere, dove la luce gioca un ruolo centrale, trasformando ogni soggetto, che sia un volto o una natura morta, in un’esperienza visiva ed emotiva profonda.

La scelta della pittura a olio…

…prediletta per la sua capacità di riflettere la luce, è il frutto di un lungo processo di sperimentazione con diversi materiali. Attraverso i suoi quadri, l’artista esplora la dualità tra l’emozione e il razionale, con opere che spaziano dai ritratti intensi – in cui lo sguardo e il sorriso catturano l’essenza emotiva del soggetto – a nature morte e paesaggi, tutti realizzati con minuziosa cura. In questi lavori, si percepisce una meravigliosa capacità di andare oltre il semplice realismo, offrendo uno sguardo intimo e ricco di emozioni su ciò che l’ha ispirata a dipingere.

Le opere di Franca Corazza non si limitano a rappresentare luoghi, ma, attraverso la finezza del tratto e uno studio accurato della luce, ci invitano a vedere il mondo filtrato dal suo sguardo emotivo, trasformando ogni soggetto in un’esperienza unica. Ogni tela apre una finestra sul suo universo interiore, offrendo un’intimità che evoca una condivisione personale, come se l’artista ci accompagnasse con sensibilità e attenzione alla scoperta di luoghi e persone a lei cari. Non vi è alcuna imposizione, ma piuttosto il desiderio sincero di trasmettere le emozioni che la ispirano.

Il filo conduttore della mostra è proprio l’emozione: ogni opera rappresenta un istante, un soggetto che ha toccato l’artista in modo unico e irripetibile.

Questa mostra offre una panoramica variegata del lavoro dell’artista, un viaggio che spazia tra diverse tecniche e soggetti, ma che mantiene un filo conduttore ben preciso: l’emozione e la luce come strumenti per catturare la realtà e trasmettere sensazioni attraverso la tela.

Testo critico a cura di Flavia Pittalis

Dal 10/10 all’8/12/24 “Roma nel cinema a pennello” Mostra al Palazzo Merulana

Dal 10 ottobre all’8 dicembre 2024

PALAZZO MERULANA

Roma nel cinema a pennello

I bozzetti pittorici dei manifesti cinematografici da “Roma città aperta” a “La voce della luna”

Palazzo Merulana, sede della Fondazione Elena e Claudio Cerasi, gestito e valorizzato da Coopculture, è lieto di presentare Roma nel Cinema a pennello. I bozzetti pittorici dei manifesti cinematografici, da “Roma città aperta” a “La voce della luna”, ideata e curata da Stefano Di Tommaso e Paolo Marinozzi.

La mostra, inserita all’interno del palinsesto della Festa del Cinema di Roma, con il contributo di SIAE, con il patrocinio di ANICA, con la partnership di Banco Marchigiano e WebPhoto&Service, racconta Roma con le sue visioni cinematografiche e comprende 50 bozzetti pittorici originali, opera di grandi artisti, realizzati per la stampa tipografica dei manifesti cinematografici. Sono stati realizzati dai più noti e importanti artisti del settore, veri e propri “disegnatori di sogni” come Ballester, Capitani, Martinati, Brini, Nano, Manfredo, De Seta, Manno, Olivetti, Cesselon, Geleng, Ciriello, Symeoni, Nistri, Iaia, Putzu, Casaro, Avelli, Biffignandi, Gasparri, che insieme hanno rappresentato una vera e propria corrente artistica del ‘900 e hanno lavorato per le più grandi major americane come Warner, MGM, Paramount, Columbia e per le italiane Titanus, Lux, Ponti-De Laurentis, Amato, Rizzoli, Cecchi Gori.

Le opere provengono dal museo “Cinema a pennello”, unico al mondo, fondato da Paolo Marinozzi, con sede a Montecosaro(MC) nel palazzo di famiglia. Inaugurato nel 2011 da Claudia Cardinale, è stato visitato tra gli altri da professionisti del settore, tra cui Catherine Spaak, Giancarlo Giannini, Carlo Verdone e molti altri, i quali hanno anche donato alcuni cimeli di alcuni loro film.

L’arte della cartellonistica filmica, nell’evoluzione del cinema come linguaggio e immaginario, ha sempre avuto un ruolo di innegabile rilievo nella promozione e divulgazione della cultura cinematografica.

Da questo punto di vista, la cartellonistica del cinema ha costituito, almeno fino agli anni ’70, una sorta di prolungamento estetico di stile, tematizzazione, merceologia del film. Inoltre, è caratterizzata da un linguaggio munito di una estetica con una sua specifica autonomia rispetto alla stessa iconografia e messa in scena dei film.

La mostra si propone di articolare, quindi, una sorta di racconto per film e attori dal dopoguerra ad oggi, di Roma come set cinematografico. Dall’apparizione sconvolgente del neorealismo con Roma città apertaLadri di bicicletteUmberto D al mito del cinema attraverso la Magnani di Bellissima, a quella di Gadda e Germi di Un maledetto imbroglio (tratto da Quer Pasticciaccio  brutto de Via Merulana), dalla Roma di Poveri ma belli e de I soliti ignoti, di Accattone e Mamma Roma.

La mostra vuole celebrare anche gli anniversari che cadono quest’anno di quattro grandi del cinema italiano e internazionale: i cinquantenari della morte di Vittorio De Sica e di Pietro Germi, il centenario della nascita di Marcello Mastroianni, e il compleanno importante della più grande diva italiana, Sophia Loren. Gli anniversari sono evocati nel manifesto della mostra che immortala il volto del commissario di Un maledetto imbroglio e la scena iconica dello spogliarello in Ieri, oggi e domani che, con la regia di Vittorio De Sica, vinse l’Oscar come miglior film straniero.

La mostra prevede poi l’omaggio a due grandi icone del cinema: Federico Fellini, che ha girato i suoi film nel mitico Studio 5 di Cinecittà, e Alberto Sordi, simbolo della Capitale di cui è stato Sindaco per un giorno.

Da mercoledì a venerdì: 12.00-20.00 (ultimo ingresso ore 19.00)
Sabato e domenica: 10.00-20.00 (ultimo ingresso ore 19.00) fino al 20 ottobre 2024.
Dal 26 Ottobre 2024 dalle ore 12.00 alle ore 19.00

Dal 5/9 al 6/10/24 “Anna Maria Fabriani – Riverberi e trame della Scuola Romana” mostra d’arte al Palazzo Merulana

Dal 5 settembre al 6 ottobre 2024

PALAZZO MERULANA

Anne Maria Fabriani

Riverberi e trame della Scuola Romana

Dal sito di Palazzo Merulana

Palazzo Merulana, sede della Fondazione Elena e Claudio Cerasi, gestito e valorizzato da CoopCulture, è lieto di presentare la prima retrospettiva in assoluto dedicata alla pittrice “Anna Maria Fabriani. Riverberi e trame dalla Scuola Romana”.

L’artista, nata a Roma nel 1924, oggi ancora vivente, è stata allieva di Carlo Socrate, uno dei maggiori esponenti della Scuola Romana.

Questa esposizione che raccoglie prestiti provenienti da collezioni private e appartenenti alla famiglia, documenta la ricerca artistica ed espressiva di Fabriani, durata quasi un secolo.

Dall’Accademia di Belle Arti ad oggi 

Anna Maria Fabriani inizia il suo percorso artistico verso la fine degli anni ’40, presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, dove stringe un legame artistico con Carlo Socrate.

L’esposizione inizia dal ritratto a “Maria Magris”, del ’45, ritrovato danneggiato dalla curatrice Sabina Ambrogi nella cantina del palazzo dove l’artista ha abitato dal 1934 al 1960, e riportato alla luce grazie al restauro di Cristiana Noci.

L’esposizione arriva fino a “Limoni e Amaro del Capo” del 2018, anno in cui la pittrice non è più riuscita a restare in piedi molte ore di fronte al cavalletto.

Donne nell’arte un’esclusione lunga secoli

La mostra è anche una risposta che entra pienamente nel dibattito attuale sulle pittrici e la loro scarsa visibilità. Effetto di difficoltà oggettive dell’accesso delle donne alla complessa filiera del mercato dell’arte è la cancellazione conseguente dai percorsi espositivi tradizionali, e perciò anche dalla lettura della critica.

Una censura di uno sguardo femminile, che spesso diventa autocensura, di una tecnica, di una visione e di un universo invece ricchissimo.

Inoltre in questo ambito, molto spesso pittrici, nei secoli passati, hanno operato quasi esclusivamente nello spazio domestico, raffigurando soggetti di uso e fruizione quotidiana, come anche nel caso di Fabriani.

I QUADRI NELLE CANTINE E I RESTAURI DI CRISTIANA NOCI

L’intera esposizione è frutto di un lavoro di ricerca, recupero e catalogazione iniziato diversi anni fa, da parte della curatrice Sabina Ambrogi, giornalista, autrice e figlia dell’artista. Da sempre ha raccolto dipinti che mano a mano si disperdevano: per incuria, negligenza, o per distrazione. Molti dipinti sono stati nel tempo recuperati da cantine, spesso danneggiati dal peso di altri oggetti accatastati. I restauri sono a cura di Cristiana Noci che ha letteralmente riportato alla luce un’opera come “Maria Magris” (1945), olio su cartone, praticamente distrutto dalla muffa e macchiato di vernice. Ha restaurato anche “Rosetta” (1953) il pezzo più pregiato della collezione danneggiato insieme a “ Grigio su grigio” (1958) durante un trasloco recente. E un altro dipinto incompiuto, ritratto a “Maria Magris” anch’esso del 1953.

ALLA RICERCA DEI QUADRI PERDUTI AL PORTO DI CARACAS

Circa una decina di dipinti eseguiti con il maestro Socrate nell’ormai mitico atelier di Villa Strohl-Fern che ospitava moltissimi esponenti della Scuola Romana, sono ancora oggetto di ricerca.

Sono andati perduti in Venezuela al porto di Caracas La Guayra dopo una spedizione in nave in una cassa, nel 1959. Il fratello dell’artista, Maurizio Fabriani, destinatario della spedizione, dirigeva cantieri per le costruzioni delle strade nel cuore del paese in zone molto impervie a più di venti ore di macchina dalla capitale venezuelana. Non ha fatto in tempo a tornare per recuperarli. O si è forse perso il tempo utile per farlo.

La mostra è un’occasione per lanciare “un messaggio nella bottiglia” e chiedere a chi li avesse di farsi avanti per poterli catalogare ed esporre.

Ugualmente, se dovessero essere finiti in qualche circuito museale del paese.

Dialogo con il maestro 

La pittura di Fabriani riflette un dialogo continuo con il suo maestro, Carlo Socrate, dal quale ha appreso tecniche pittoriche, il metodo di ricerca del colore, il rigore nella composizione. La sua arte dunque combina forme classiche con uno studio attento della luce e dei toni

Due Fasi Creative: 1940-1970 e 1997-2016 

Il percorso artistico di Fabriani si divide in due fasi: la prima termina negli anni ’70. La seconda inizia nel 1997,alla morte del marito, lo scrittore e drammaturgo Silvano Ambrogi, proseguendo fino al 2018. La sua attività ricomincia perché completa il ritratto al marito che aveva lasciato incompiuto trenta anni prima. Durante questo periodo, la sua pittura evolve, integrando nuove visioni contemporanee, inquadrature cinematografiche, una ricerca della luce e della messa in scena dei soggetti pur mantenendo un legame forte con la tradizione.

Un culto del mestiere d’artista 

Fabriani si distingue per un profondo impegno verso “il mestiere d’artista” coltivato con dedizione e disinteresse per il riconoscimento pubblico. La sua arte è un viaggio intimo nel reale influenzato dalla tradizione della Scuola Romana e dagli anni trascorsi a Villa Strohl-Fern.

Arte e Memoria: Una Tradizione da Sostenere 

La pittura di Fabriani è memoria viva e un’arte manuale che si oppone alla riproducibilità dell’opera d’arte, perfezionando la tecnica pittorica in un’epoca sempre più dominata da sperimentazioni concettuali.

Visita la mostra e immergiti in un secolo di arte, esplorando l’evoluzione e la profondita? del lavoro di Anna Maria Fabriani, testimone unica della tradizione pittorica del Novecento.

Dal 5 al 19/01/23 “Senza titolo” Mostra di Anna Maria Tanzi al Gatsby Cafè

Dal al 19 gennaio 2023

GATSBY CAFE’

Senza titolo

Immagini che nascono dalla fotografia e tornano alla fotografia trasformandosi.
Il luogo è sempre lo stesso, i Giardini Nicola Calipari di piazza Vittorio Emanuele II.
Il Gatsby Cafè è dentro e fuori il giardino. Tutto è collegato.
Anna Maria Tanzi è nata a S. Giovanni Incarico (FR) nel 1958.
Laureata in Fashion Design ha frequentato i corsi di Scenografia e Pittura all’ABA di Frosinone e di Antropologia all’Università La Sapienza di Roma.
Interessata al collettivo nel 2006 a Frosinone ha co-fondato l’associazione zerotremilacento arte pubblica relazionale, e dal 2017 fa parte dell’associazione di artisti residenti all’Esquilino Arco di Gallieno.
Vive e lavora tra Roma e Frosinone

Natale 2022: i presepi all’Esquilino

Ritornano per il periodo natalizio  le mostre dei presepi all’Esquilino. Diamo la precedenza a quello più famoso e più importante: il presepio di Arnolfo di Cambio custodito presso la Basilica di Santa Maria Maggiore: ecco una ottima descrizione in un post dall’account Facebook della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore

Ricordiamo la mostra nella cripta della Basilica di Sant’Antonio al Laterano in via Merulana, 124

ed infine la consueta Mostra dei 50 presepi presso la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme

Alcune delle opere esposte alla mostra “AcquAria” all’Acquario Romano

Alcune delle opere in esposizione fino al 12 settembre alla Mostra Acquaria presso l’Acquario Romano.

Orario dalle ore 10:00 alle ore 19:00 da lunedì al venerdì

4 agosto – 12 settembre 2022 “Coesione: Acqua e vita” Mostra d’arte contemporanea all’Acquario Romano

Dal 4 agosto al 12 settembre 2022

dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 18:00

ACQUARIO ROMANO

Coesione:Acqua e vita

Mostra d’arte contemporanea

Una mostra collettiva a cura di Oriana Impei, Francesco Gallo Mazzeo e ASIART, dedicata al tema dell’acqua come fonte di vita e all’importanza della distribuzione globale delle risorse idriche. Una collaborazione tra artisti italiani e studenti di Pechino, che ha coinvolto l’associazione ASEM ITALIA OdV, impegnata nel progetto “Acqua sicura per salvare vite”

Il comunicato stampa

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