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15/12/25 Inaugurazione dell’Urban Center Metropolitano a Viale Manzoni

15 dicembre 2025 ore 12:00

URBAN CENTER METROPOLITANO ROMA

Articolo di presentazione di AGENPARL

Esquilino scomparso: Villa Conti

Un interessante articolo di Filippo Neri pubblicato su  Facebook nel gruppo “Memorie di Roma” relativo alla Villa Conti anticamente situata davanti alla Basilica di Santa Croce in Gerusalemme e demolita in seguito al rifacimento urbanistico del Rione Esquilino effettuato dopo il 1873

Tra le numerose ville di Roma, che sono scomparse a fine ‘800, vi è anche la villa Conti , che si trovava davanti alla basilica di Santa Croce in Gerusalemme. Di questa villa si sa poco, l’unica immagine che ho trovato è il disegno di Lievin Cruyl del 1670. In questo luogo vi erano le Terme Eleniane, costruite intorno al 220 dC da Eliogabalo, insieme al palazzo Sessoriano e all’Anfiteatro Castrense. L’anfiteatro, nel 272, venne inglobato nelle Mura Aureliane e le arcate furono murate. Nel 310 il palazzo Sessoriano divenne l’abitazione di Flavia Giulia Elena, madre dell’imperatore Costantino, e, quando vennero autorizzate le chiese, un salone del palazzo fu trasformato nella prima basilica di Santa Croce. Nel 323 un incendio distrusse le terme e Elena, proclamata in seguito santa, le fece restaurare e divennero le Terme Eleniane. Intorno al 530 le terme smisero di funzionare per la rottura degli acquedotti e andarono in rovina. Intorno al 1400 gli Orsini, nel momento della loro massima potenza, si costruirono una villa su questi ruderi, ma una parte delle terme, che ancora resisteva, fu fatta demolire da Sisto V per aprire la Strada Felice, che da Trinità de Monti giungeva a Santa Croce. Alla fine del Seicento gli Orsini vendettero a Lotario Conti, duca di Poli, la tenuta, con la casa colonica costruita sulle terme. Lotario aveva sposato nel 1677 Lucrezia Colonna, ricca vedova, e avevano acquistato il palazzo su cui, poco dopo, verrà realizzata la Fontana di Trevi. Inoltre nel 1721 il fratello di Lotario fu eletto pontefice, con il nome di Innocenzo XIII. Vittoria, figlia di Lotario sposò Gaetano Sforza Cesarini, così beni e titoli passarono a questa famiglia. A fine ‘800 la tenuta venne lottizzata e la Cooperativa dei ferrovieri vi costruì sei palazzi.

Lievin Cruyl – 1670

Nolli Villa Orsini Conti

Terme Eleniane (Lanciani?)

Nolli – 1748

Foto satellitare attuale del luogo dove sorgeva Villa Conti

La Piazza Pepe che vorrei. Il report dei risultati della consultazione popolare indetta dal Polo Civico Esquilino

Nei mesi scorsi il Polo Civico Esquilino ha indetto una consultazione popolare ponendo alcuni quesiti sul tema della riqualificazione di Piazza Pepe perchè al posto di un luogo semiabbandonato e teatro di spaccio e assunzione di droghe si creassero degli spazi utili, per lo sport, per la cultura,  e per lo svago di cittadini di tutte le età. Alla fine della raccolta delle schede e ‘analisi delle risposte e delle proposte  il Polo civico ha pubblicato il documento con il report dei risultati

Ex Cinema Apollo a via Giolitti: siamo finalmente ad una svolta?

Dopo oltre vent’anni di immobilismo, dopo numerosissime manifestazioni per sottolineare il pericolo per la salute pubblica per i problemi derivanti dal pessimo stato della cupola in amianto dell’ex cinema Apollo, finalmente pare che qualcosa si stia muovendo. Oltre la ripresa (certa) per i lavori della definitiva messa in sicurezza che dovrebbero iniziare entro la fine di quest’anno sono venute alla luce delle idee anche per il restauro, la riqualificazione e il riutilizzo dell’immobile, che ricordiamo, è di proprietà del Comune di Roma. Rimandiamo all’articolo apparso sul Corriere della Sera nei giorni scorsi che illustra come potrebbero essere reperiti i fondi necessari per il lavoro di rigenerazjone non solo dell’Apollo ma anche di diverse altre sale cinematografiche romane dismesse negli anni passati . Di seguito l’articolo in questione (cliccare sull’immagine per ingrandirla)

Ma per sottolineare l’importanza dell’operazione di recupero delle sale cinematografiche romane dismesse in questi ultimi anni l’11 aprile 2025 anche l’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia ha promosso un incontro su questo tema

14/1/25 Inaugurata la nuova Piazza dei Cinquecento

14 gennaio 2025

PIAZZA DEI CINQUECENTO

Inaugurazione della nuova piazza

 

Dal sito istituzionale di Roma Capitale

È stata inaugurata questa mattina Piazza dei Cinquecento, riqualificata in occasione del giubileo. Alla cerimonia erano presenti il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del consiglio dei ministri, Stefano Donnarumma, ad e dg del gruppo Fs, l’assessora ai Lavori Pubblici e alle infrastrutture di Roma Capitale Ornella Segnalini e l’assessore ai Trasporti di Roma Capitale, Eugenio Patanè.

L’intervento da decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri originariamente era suddiviso in due lotti, il secondo doveva essere realizzato nel 2026 ma con 540 giorni di lavoro in contemporanea delle ditte. Questo lotto è completo circa all’85 per cento, entro l’estate 2025 inauguriamo il secondo lotto, invece, che nel 2026. Il grosso è fatto – ha spiegato il sindaco Gualtieri  Possiamo oggi restituire ai cittadini questo spazio per i capolinea dei bus e quello per il molo dei taxi, quest’area acquista un valore adeguato a essere la porta della Capitale d’Italia. Le parti ancora cantierizzate saranno terminate tutte entro l’estate del 2026 e alcune piccole cose andranno a conclusione anche nelle prossime settimane”.

Sul verde il sindaco ha aggiunto: “L’ombra verrà aumentata con l’arboreto nei prossimi mesi. Il progetto prevede la massimizzazione delle alberature e degli spazi di ombra, ma in prossimità della stazione metro non è stato possibile introdurre alberature per il sottostante tracciato metropolitano“.

Stanotte – ha continuato Gualtieri – ci sarà il cambio dei capolinea e avremo completato il primo lotto di questo gigantesco lavoro tra piazza dei Cinquecento e piazza della Repubblica. È l’intervento più ampio del Giubileo in termini di superficie, sono 9 ettari ovvero 90 mila metri quadrati equivale a dire 9 campi da calcio. I lavori sono andati avanti senza interrompere il servizio, questo ha reso tutto più complicato. Ringrazio il sottosegretario Mantovano con cui abbiamo inaugurato questo metodo Giubileo, ringrazio il gruppo Ferrovie dello Stato, Anas (che ha svolto i lavori) e i suoi vertici, il ministro Salvini e tutta la struttura del ministero dei Trasporti“.

Con l’apertura di piazzale dei Cinquecento, davanti alla stazione Termini, riconsegniamo una parte di città ai romani – commenta l’assessora ai Lavori Pubblici e alle Infrastrutture di Roma Capitale, Ornella Segnalini -. L’intervento riguarda un’area molto ampia con un cantiere diffuso tra snodo ferroviario e piazza della Repubblica. La prima parte di fronte al Planetario è completa e già viva e vissuta. A breve anche il giardino di Dogali, luogo misconosciuto, vedrà il pieno completamento e potrà finalmente essere fruito da tutti. Si tratta di un intervento di qualità architettonica, con scelta di materiali di pregio che richiamano l’architettura della Stazione Termini, nel rispetto del progetto originario di De Vico. Entro la prossima estate – conclude Segnalini – sarà tutto completato e Roma avrà un nuovo spazio riqualificato e di grande impatto visivo“.

I numeri dell’intervento – Gli interventi riguardanti il solo perimetro di piazza dei Cinquecento, un’area di 45mila metri quadri, sono stati avviati il 9 ottobre 2023, per un importo di circa 21 milioni di euro. Sono stati posati 30mila metri quadri di marmi e pietre, 20mila metri quadri sanpietrini, 10mila metri quadri di cemento architettonico, 10mila metri quadri di nuove aree di giardini e aiuole e 6mila metri quadri di stese di asfalto.

Il servizio di Claudio Vedovati andato in onda il 14/1/25 su TG3 Lazio nell’edizione delle 14:00

12/1/25 “Progetto Esquilino 2025” Convegno all’Acquario Romano – Casa dell’Architettura

12 gennaio 2025 ore 14:30

ACQUARIO ROMANO – CASA DELL’ARCHITETTURA

Progetto Esquilino 2025

Visione e Percorsi per una Città in Trasformazione

Alimentare il confronto pubblico tra istituzioni, associazioni, realtà sociali attive sul territorio e cittadini, con l’obiettivo di costruire una visione condivisa e avanzare proposte concrete per il futuro dell’Esquilino, che vede coinvolto direttamente l’Ordine degli Architetti di Roma Provincia con azioni volte a fare della sua sede, il complesso monumentale dell’Acquario romano, un vivo catalizzatore culturale e come tale presidio di sicurezza per il rione, sempre pronto a coinvolgere realtà territoriali, istituzioni e cittadinanza.

Per costruire visioni e percorsi per una porzione di città che ha già all’attivo diversi interventi volti al miglioramento della qualità della vita urbana, esprimendo un grande potenziale di rigenerazione, l’Ordine degli Architetti di Roma e provincia dà appuntamento alla Casa dell’Architettura domenica 12 gennaio (ore 14:0 – 19:15) per l’evento “Progetto Esquilino 2025 – Visioni e percorsi per una città in trasformazione”.

I lavori si aprono con i saluti di Alessandro Panci, presidente Oar, Alberto Oliveti, presidente della Fondazione Enpam, Roberta Bocca, vicepresidente Oar, Lamberto Giannini, prefetto di Roma. Il Consigliere Oar e delegato al progetto Esquilino, Paolo Anzuini modera la tavola rotonda a cui partecipano parlamentari e consiglieri regionali. Si parla anche di Esquilino Comunità prima Destination management organization di rione che ha tra i partner anche soggetti pubblici.

Spazio anche ai progetti e ai grandi attrattori urbani, con una carrellata di casi studio che vedono coinvolti: Grandi stazioni Rail, Fondazione Fs italiane, Fondazione Enpam, l’Accademia Costume & Moda, Palazzo Merulana e la Congregazione salesiana.

L’evento di domenica nasce dal percorso, nato un anno fa con Esquilino 2024 – Musica e riflessioni per un rione in continua evoluzione, nell’ambito della manifestazione Natale alla Casa. «Appena ricevuta la delega all’Esquilino mi sono reso conto di essere il primo consigliere delegato residente qui. E dopo un lavoro di analisi e mappatura reso possibile dalla fiducia che il Consiglio dell’Ordine mi ha dato, siamo arrivati alla conclusione dell’esistenza di tante virtuose realtà che potrebbero collaborare di più tra loro costruendo un progetto comune di futuro, del quale l’Ordine può fare da contenitore», spiega Paolo Anzuini.

«Il 7 gennaio dello scorso anno – prosegue il consigliere Oar con delega al progetto Esquilino – abbiamo organizzato una prima iniziativa per metterle in rete e lavorare insieme per capire quale futuro dare a questo rione di cui abbiamo da poco celebrato i 150 anni di storia, per mettere al centro un tema, quello della rigenerazione del tessuto sociale e urbano». Con l’appuntamento di domenica – sottolinea Anzuini – si compie un ulteriore passo avanti in questo senso e caso vuole che l’appuntamento arrivi pochi giorni dopo la direttiva del ministero dell’Interno sulle zone a vigilanza rafforzata nelle grandi città.
Il prefetto di Roma Giannini già al convegno organizzato lo scorso anno dall’Oar aveva sottolineato che il principio di sicurezza non è da perseguire soltanto con l’aumento di personale nelle strade ma anche con iniziative sociali che si inseriscono in un disegno di recupero urbano.

Ed è proprio questo che cerca di fare l’Oar, valorizzando Esquilino attraverso le numerose iniziative della Casa dell’Architettura, diventando un punto di dialogo con il quartiere. «Dove c’è cultura c’è sicurezza, e noi facciamo cultura. Facciamo anche innovazione. L’incubatore Lympha per le startup di architettura ha sede proprio a piazza Fanti 24». «Il principio più vicino alla sicurezza si chiama libertà: ognuno deve essere libero di camminare in tranquillità a qualsiasi ora del giorno e della notte. Al centro del convegno del 12 non c’è un piccolo rione di Roma, ma il rapporto tra le città e gli esseri umani», conclude Anzuini.

«Siamo entrati nell’anno giubilare e l’Esquilino, con la Stazione Termini, rappresenta una delle più importanti porte della città per le tante persone che da fuori arriveranno a Roma, molto probabilmente la più importante. E in un momento tra l’altro caratterizzato da nuove opere legate proprio al Giubileo e al Pnrr, diventa fondamentale riflettere su quelle che sono le progettualità presenti nell’area, sulla qualità di quello che si sta realizzando, su come mettere in rete quanto già ultimato e quanto è in via di definizione. Così come è fondamentale comprendere ciò che sarebbe opportuno ancora fare in questo territorio», sottolinea Alessandro Panci, presidente Oar, ricordando quanto sia importante avere attenzione «per quel che avverrà nel corso di quest’anno ma anche per il futuro», in questo quartiere: «Noi come Ordine – conclude – ci siamo, stiamo dando un contributo prezioso con la Casa dell’Architettura. E l’incontro di domenica è molto importante perché rappresenta un ulteriore momento di conoscenza con le tante realtà presenti, un’opportunità di dialogo per raccontare quanto si sta facendo e anche per raccogliere altre proposte per il futuro, un’occasione di messa in rete con le tante iniziative in campo che aiuta a raggiungere l’obiettivo centrale, che è quello di favorire uno sviluppo organico di tutta quest’area».

Il programma
Iscrizione

Inaugurata la nuova Piazza San Giovanni dal sindaco Roberto Gualtieri. Il servizio del TG3 Lazio con le interviste

Il servizio del TG3 Lazio del 28 dicembre 2024 edizione delle 19:30  curato da Paola Cortese

L’ampio articolo sull’evento pubblicato sul sito di Roma Mobilità

Grandi cerchi, fontane a raso, il prato che si alterna a sanpietrini e lastricato in pietra. È la nuova piazza San Giovanni, riqualificata per il Giubileo ed inaugurata oggi dal sindaco, Roberto Gualtieri, insieme con monsignor Fisichella, il cardinale vicario Baldassarre Reina, l’assessora capitolina ai Lavori Pubblici, Ornella Segnalini, e la soprintendente speciale di Roma, Daniela Porro.  

I lavori di riqualificazione sono stati avviati da Roma Capitale a partire da aprile e hanno riguardato il piazzale antistante la Basilica e la manutenzione dell’area davanti alla Scala Santa.  In particolare, è stata riqualificata la pavimentazione mantenendo il verde pubblico. 

L’intervento si estende su una superficie di 18mila metri quadri e ha avuto un costo complessivo di 15 milioni di euro finanziati con fondi giubilari. Il progetto è stato realizzato dalla società di architettura OneWorks. 

La nuova pavimentazione richiama i disegni cosmateschi della Basilica, è realizzata con pietre tradizionali romane, come il sanpietrino, la basaltina e il travertino di tre differenti tonalità, intervallata dal manto erboso, per assicurare la permeabilità del suolo.  

Le dodici fontane a raso sono state inserite per generare l’effetto di raffrescamento e rendere la piazza uno spazio più vivibile. Le fontane sono dotate di illuminazione per enfatizzare, anche nelle ore notturne l’effetto di rispecchiamento della facciata della Basilica.  

Lo stato di avanzamento dei lavori della piazza è arrivato all’85% di esecuzione; da decreto governativo il termine di completamento dell’intero intervento (piazza e area Scala Santa) è previsto entro il primo trimestre del 2025. 

In particolare, sono conclusi i lavori sul lato destro, sul sagrato e sul percorso centrale, a meno di piccole finiture. Sul lato sinistro, sono state completate le sei fontane compresa l’illuminazione, mentre deve essere terminata una parte della pavimentazione e degli inserti a verde.  

Per l’apertura della Porta Santa, prevista per domenica 29 dicembre (qui il piano viabilità), l’area sarà fruibile, grazie ad un manto erboso temporaneo. La ripresa dei lavori avverrà a partire da gennaio e sarà portata a termine, senza mai chiudere la piazza alla fruizione pubblica, entro febbraio prossimo. A fianco all’intervento principale, Areti con 550mila euro di fondi giubilari ha realizzato l’ammodernamento dell’impianto di illuminazione artistica della Basilica.  

“Ora abbiamo una piazza più adeguata a una basilica importante come San Giovanni in Laterano, più verde, con l’acqua, i prati. Un bellissimo intervento che chiuderemo in anticipo sul cronoprogramma nella sua configurazione finale: era previsto per marzo ma chiuderemo a febbraio”. Le parole del sindaco Gualtieri

“Nonostante degli straordinari ritrovamenti archeologici siamo riusciti a configurare la piazza per l’apertura della Porta Santa: un risultato straordinario. Alberi? Non li possiamo mettere – ha risposto – perché ci sono dei vincoli della soprintendenza: non si possono mettere davanti ai monumenti, non è una nostra scelta. Noi cerchiamo di metterne il più possibile, altrimenti mettiamo il prato, l’erba. I reperti archeologici? L’importanza non è tanto nella qualità, perché sono delle mura – ha spiegato ancora Gualtieri – quanto la conoscenza che ci hanno dato di come era il Patriarchium. Poi nel futuro si ragionerà con la soprintendenza se realizzare un futuro accesso sotterraneo. Ma ancora una volta lo scavo ha permesso di mappare ciò che non si conosceva”. 

“È bello vedere come i cittadini oggi affollino piazza Pia o via Ottaviano – ha aggiunto il sindaco – Non solo completiamo le opere del Giubileo ma segniamo un modello nuovo per gli interventi urbani che alzano l’asticella della qualità a Roma e diventano esempi paradigmatici di come tutta la città deve essere cambiata”. 

“Il concerto del primo maggio si continuerà a svolgere qui. Questa configurazione tiene conto sia del realizzare una piazza al posto di un pratone, che poi d’estate diventava uno sterrato, al servizio degli eventi religiosi ma anche del quartiere. Ma anche una piazza che può essere utilizzata per il concerto o le manifestazioni, cioè possa mantenere la sua funzione civile e democratica, ma con una qualità degna del luogo”.

“Da oggi la piazza è di nuovo fruibile, siamo in linea con il cronoprogramma procedurale e finanziario – ha commentato l’assessora Segnalini – Abbiamo lavorato ogni giorno con l’obiettivo di chiudere il cantiere in anticipo, ma l’approfondimento archeologico ha implicato un fermo del cantiere di 92 giorni e un adeguamento progettuale affinché le strutture sottostanti alla pavimentazione non interferissero con le strutture murarie antiche. Sono state studiate nuove soluzioni in grado di raccordare la realizzazione della sistemazione esterna e tutelare i beni archeologici. Il lavoro è complesso, non lo vediamo ma sotto alla pavimentazione ci sono vasche ipogee per: la raccolta dell’acqua, il ricircolo delle fontane, il sistema di impianti per il funzionamento delle fontane stesse, l’invarianza idraulica della piazza e il sistema di irrigazione delle aree erbose. La posa della pietra è un ricamo che richiede particolare competenza e abbiamo trovato maestranze di grande qualità. Entro febbraio – conclude l’assessora – ci sarà  il completamento della pavimentazione”.

4/7/24 “Per una giusta transizione” Incontro su energia, trasporti e accessibilità nell’area pedonale di via Bixio (Scuola Di Donato)

4 luglio 2024 ore 18:00

AREA PEDONALE DI VIA BIXIO – SCUOLA DI DONATO

Per una giusta transizione

La cittadinanza ed il tessuto sociale dell’Esquilino si incontrano per parlare di energie rinnovabili (CER Esquilino ) trasporti e accessibilità a Roma
A seguire un momento di covivialità con musica brasiliana ( Luna Whibbe con un ottimo aperitivo sociale
Intervengono
Paolo Arsena Metrovia – l’idea che muove Roma
Andrea DeclichRoma Ricerca Roma
Ugo Quinzi T-U-TRA.P Tutela utenti trasporti pubblici
Antonia Tomassini Motus-E
Riccardo Troisi -Univ Roma due Tor Vergata -Next – Polo Civico Esquilino
Modera
Lorenzo Teodonio Polo Civico Esquilino

Nasce L’Urban Center di Roma a viale Manzoni

Siglato l’accordo tra il Comune di Roma e l’OAR (Ordine degli Architetti di Roma e Provincia) per la creazione dell’Urban Center Metropolitano di Roma a viale Manzoni

L’Esquilino si avvia a diventare sempre di più il centro culturale di Roma: oltre ai grandi progetti in atto che termineranno nei prossimi mesi (ex Zecca di Stato, ex Centro di controllo della Stazione Termini, ex Mas) si agggiunge questa nuova realizzazione dell’Urban Center Metropolitano che vedrà la luce nei locali ristrutturati di un’ala dell’Istituto Tecnico “Galileo Galilei” a viale Manzoni. Oltre all’aspetto culturale il Rione si pone all’attenzione generale per un processo notevole di rigenerazione urbana: edifici nati nei decenni scorsi per un utilizzo di tutt’altra natura  che diventano  luoghi di aggregazione e cultura per  cittadini e turisti e (si spera) ridisegnano questa parte della città anche da un punto di vista urbanistico.

Più che le nostre parole per spiegare l’importanza di questa nuova realizzazione ci affidiamo a due filmati: il primo del vice presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma Francesco Aymonino che in occasione di un convegno dello scorso aprile che ha avuto luogo presso la Casa dell’Architettura spiega le ragioni che hanno portato a questo nuovo progetto e di seguito il sevizio andato in onda il 22 dicembre nell’edizione delle 14:00 del TGR Lazio

Infine il link della pagina dedicata al progetto sul sito istituzionale del Comune di Roma con alcune foto del’interno della struttura di viale Manzoni e il documento dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia

Porta Maggiore, quale futuro #2?

Ci siamo già occupati del futuro di Porta Magiore nel post del 2 luglio scorso (vedi) in cui abbiamo descritto progetti e discussioni relativi alla mobilità e alla riqualificazione urbanistica di questa importante area archeologica scaturiti nell’ambito del convegno “Porta Maggiore da spartitraffico a spazio vivo” svoltosi il  24 maggio presso i locali dell’Università “Roma Tre” a via Principe Amedeo

Si sperava che le pulizie di primavera con la bonifica della zona recintata da anni  divenuta una discarica a cielo aperto (qui un’immagine)

fosse il preludio, finalmente,  di una diversa fruizione della zona,  ma la situazione,. nel frattempo,, è  peggiorata parecchio e l’area di Porta Maggiore è divenuta di nuovo una zona di degrado assoluto.

Anche la stampa non può fare a meno di sottolineare la situazione: ecco un paio di articoli pubblicati nei giorni scorsi

ed ecco anche alcune immagini inviateci da “Tania Di” sul nostro account Facebook e visibili anche sui commenti del post pubblicato qui sopra, che testimonianol’assurda situazione in cui versa Porta Maggiore e zone limitrofe

E’ immaginabile che un monumento di eccezionale valore storico come Porta Maggiore sia lasciato in questo stato?