6 novembre 2025 dalle ore 10:00
PIAZZA PEPE
6 novembre 2025 dalle ore 10:00
PIAZZA PEPE
Dal 5 al 16 novembre 2025
TEATRO AMBRA JOVINELLI
di TOM STOPPARD
e con Andrea Pannofino e Chiara Mascalzoni
scene Luigi Ferrigno
musiche Natale Pannofino
regia ALBERTO RIZZI
4 e 5 novembre 2025
TEATRO BASILICA
Secondo episodio di
Descrizione
Il progetto Nelle puntate precedenti è una riflessione sulla trasposizione della narrazione seriale a teatro.
Cosa significa raccontare una storia nel tempo? Che tipo di rapporto costruisce col pubblico una chiamata costante, un giorno alla settimana, per cinque settimane? E durante queste settimane, cosa succede nel teatro mentre il tempo continua a scorrere?
Scatenare incendi è la storia di Giulia e della sua famiglia. Una storia che inizia molto prima di lei, negli anni settanta, e che arriva ai giorni nostri. È la storia di una colpa generatrice, come nelle tragedie antiche, che continua a tramandarsi senza scampo. È una storia di scoperta: del proprio ruolo nel mondo, nella famiglia, e di liberazione da quello che ci è arrivato dal nostro passato. Tutto si svolge nel vecchio casale. Inizia con una festa, con la famiglia riunita insieme, prima che Giulia nascesse, all’origine dei tempi. Prima che sua madre e sua zia, Chiara e Serena smettessero di parlarsi. Prima della notte in cui la famiglia si è spaccata. Nell’arco di tre generazioni, tre donne hanno risposto alla domanda: di chi è la colpa? E hanno trovato il loro modo di andare avanti.
Crediti Artistici
una saga familiare di Gruppo della Creta e Pier Lorenzo Pisano
regia di Pier Lorenzo Pisano e Alessandro Di Murro
con Laura Pannia, Federica Dordei, Daniela Giovanetti, Alessio Esposito, Matteo Baronchelli, Alessia Santalucia, Elena Vanni, Shadi Romeo, Vittorio Bruschi, Lorenzo Garufo
musiche di Amedeo Monda
luci Matteo Ziglio
scenografie Paola Castrignanò
costumi Raffaella Toni
team di drammaturghi Giulio Fabroni, Veronica Penserini, Lorenzo Fochesato, Valeria Chimenti, Rebecca Righetti
organizzazione Ludovica Santuccio
produzione Gruppo della Creta e Pallaksch
con il sostegno del Ministero della Cultura e dalla Regione Lazio
Date
Primo Episodio dal 28 ottobre al 30 ottobre 2025, ore 21:00
Secondo Episodio 4 novembre 2025, ore 21:00
Terzo Episodio 11 novembre 2025, ore 21:00
Quarto Episodio 18 novembre 2025, ore 21:00
Quinto Episodio 25 novembre 2025, ore 21:00Prezzo
✦ 𝘼𝙗𝙗𝙤𝙣𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙚𝙖𝙧𝙡𝙮 𝙗𝙞𝙧𝙙: 5 episodi = 25€ (disponibile fino al 30 ottobre)
✦ Il prezzo del biglietto singolo è di 8€ 𝙨𝙤𝙡𝙤 𝙨𝙚 𝙝𝙖𝙞 𝙜𝙞𝙖̀ 𝙫𝙞𝙨𝙩𝙤 𝙡𝙖 𝙥𝙪𝙣𝙩𝙖𝙩𝙖 𝙥𝙧𝙚𝙘𝙚𝙙𝙚𝙣𝙩𝙚.

Dal 5 al 6 novembre 2025
TEATRO BRANCACCIO
Visual Director / Costumi e scene: Manal AlDowayan | Idea narrativa: Manal AlDowayan & Akram Khan
Musica, composizione e paesaggio sonoro: Aditya Prakash | Sound Designer: Gareth Fry | Lighting Designer: Zeynep Kepekli | Collaboratore creativo/ Coach: Mavin Khoo | Drammaturgo: Blue Pieta | Direttori delle prove: Charlotte Pook, Angela Towler e Chris Tudor
Musicisti (nella composizione registrata): Aditya Prakash, Loulwa Al Sharif, Sushma Soma, Ananya Ashok, Melanie Pappenheim, Sohini Alam, London Bulgarian Choir, Zafer Tawil, M Vijay, N Rajan, N. Deepan, Dimitris Menexopoulos, Amal Waqar, Zafer Tawil, Naseem Alatrash, Layth Sidiqi, Megan Shung, Guhan Venkataraman, Jay Julio, Megan Shung, Isaac Alderson, V. Prakash Ilayaraja, Ayesh Hodayban Alkhamaaly AlEnezi, Maged Ahmed ElAtiek, Tarek Saleh ElAtiek, Sultan Gaber El Alawi e Haitham Ahmed Mohamed.
Danzatori: Pallavi Anand, Ching-Ying Chien, Kavya Ganesh, Nikita Goile, Samantha Hines, Jyotsna Jagannathan, Mythili Prakash, Azusa Seyama Prioville, Divya Ravi, Aishwarya Raut, Mei Fei Soo, Harshini Sukumaran, Shreema Upadhyaya, Kimberly Yap, Hsin-Hsuan Yu, Jin Young Won.
Regia e Coreografia AKRAM KHAN
Dal 3l 15 novembre 2025
VILLA ALTIERI
Un viaggio tra arte e cinema nel nome di Pasolini
2 novembre 2025 ore 18:00
PALAZZO MERULANA
Serata a cura de
Palazzo Merulana opsita la serata di letture “PASOLINI” a cura de La Setta dei Poeti estinti.
Le splendide sale di Palazzo Merulana accolgono una serata dedicata a PIER PAOLO PASOLINI, a cinquant’anni dalla sua scomparsa. Un percorso attraverso le poesie, gli struggenti sonetti d’amore dedicati a Ninetto Davoli, fino ai versi con cui Pasolini cantò la vita, la bellezza e la città di Roma.
Letture:
Mara Sabia, attrice e poetessa
Emilio Fabio Torsello, giornalista e autoreDal 2016 La Setta dei Poeti estinti divulga la Cultura, l’Arte, la Bellezza organizzando incontri dedicati alla letteratura e agli autori.
Fondata da Mara Sabia ed Emilio Fabio Torsello, il circolo letterario nato sull’onda del film L’Attimo fuggente, negli anni è diventato una delle più affermate realtà letterarie romane e italiane. La loro forza sta nella straordinaria capacità di divulgazione di contenuti, sia tramite eventi che sui social network.Il biglietto consente la visita alle mostre in corso e la partecipazione alla serata di letture. La visita alla Collezione e alla mostra “ULTRAFISICA” di Mauro Reggio è da effettuare prima dell’inizio delle letture, entro le 17.00.
INTERO EURO 15.00
RIDOTTO EURO 13,00 ( Ridotto per Giovani under 26, adulti over 65, insegnanti in attività, possessori di Cartax2, possessori Lazio Youth Card,possessori carta EBTL, possessori tessera Arci,Scuola Romana dei Fumetti,Box Eventi-welfare card, FAI, Studenti e dipendenti IED, Possessori tessera ENAC, possessori card Cinema Lovers, possessori dei biglietti della Casa del Cinema, della Festa del Cinema di Roma e dipendenti di Fondazione Cinema per Roma, possessori della Tessera Socio Club Medici, studenti e collaboratori del Convitto Lateranense B. Pio IX, possessori card La luna e la Tartaruga)
RIDOTTO MERULANA PASS 8,00 EURO
DIRITTO DI PREVENDITA EURO 2,00
Domenica 2 novembre torna l’appuntamento “Domenica al Museo”, iniziativa che prevede l’ingresso gratuito nei musei, monumenti e parchi archeologici statali, ogni prima domenica del mese. Continua a leggere 2 novembre 2025 #Domenicalmuseo: musei gratis per tutti
1 e 2 novembre 2025
TEATRO BASILICA
Descrizione
Una fiaba. Il libro, il Diavolo, il violino, la tentazione della ricchezza futura, la nostalgia della vita passata, una principessa: nel 1917, Stravinskij e Ramuz presero in prestito questi simboli dalle fiabe popolari russe per creare una delle più affascinanti operazioni musicali e drammaturgiche del ‘900, L’histoire du Soldat. In quella straordinaria opera di teatro musicale raccontarono la tragedia dell’uomo di fronte al fato, alle forze che lo trascendono e che, prendendosi gioco di lui, lo portano alla distruzione. Un soldato in congedo, sostando sulla via del ritorno verso il paese natale, tira fuori dal proprio bagaglio un violino e inizia a suonare; attratto dalla sua maestria, compare all’improvviso il Diavolo, in incognito, che lo avvicina proponendogli un affare, il famigerato patto: cedergli il violino e insegnargli a suonarlo, in cambio di un libro dal quale gli promette di ottenere ricchezza infinita.
Nell’agosto del 1973, Pasolini lavorò, con Sergio Citti e Giulio Paradisi, alla sceneggiatura di un film fortemente ispirato a quell’opera. Quella versione vagheggiata, e mai realizzata, per la sopraggiunta morte del poeta, si poneva come dissacrante, popolare, militante e disperata rilettura contemporanea del capolavoro di Stravinsky–Ramuz, prospettando la possibilità di rivolta, e la speranza che l’umanità di allora potesse inceppare la macchina infernale da lui tante volte, provocatoriamente, criticata.
Se noi oggi, nel 2025, vogliamo, come Pasolini, far risuonare gli antagonismi, le valenze critiche di quell’opera fin dentro le maglie della nostra società, quella dei nostri tempi, dobbiamo porci gli stessi interrogativi che guidarono il poeta cinquanta anni fa: chi impersona oggi il soldato, l’uomo comune? Chi è il Diavolo? Quale oggetto può oggi incarnare il Violino, l’anima, l’ethos? Da cosa può essere rappresentato oggi il Libro dell’archetipo patto col diavolo, elemento di corruzione, su cui imparare a leggere e da cui poter “conoscere e decidere” il futuro? Per dipanare il filo di questi interrogativi, oggi, nella società delle risposte immediate a domande mai formulate, dobbiamo tentare un esercizio di anacronismo deliberato: applicare al Pasolini degli anni ’70 gli strumenti dello stesso Pasolini; ripensare il Pasolini dell’Historie, attraverso le lenti di un immaginario Pasolini catapultato negli anni ’20 del XXI secolo, nei panni di un diavolo assetato di vendetta per punire quella società che cinquant’anni fa non ha ascoltato il suo grido di allarme, il suo monito contro il capitalismo devastante e tiranno e che non è riuscita ad inceppare quella macchina infernale che la sua arte, i suoi scritti, le sue riflessioni, ci avevano tante volte ben mostrato.
Una produzione di LST Teatro e TETRAKTIS Percussioni, coadiuvati e sostenuti in questa avventura dalle musiche originali di Riccardo Panfili, dalle elaborazioni video di Andrea Bisconti e dalle luci di Alessandro Martini, insieme nella continua ricerca di linguaggi contemporanei che sappiano, con ironia, innescare una permanente guerriglia culturale armata di domande, dubbi e riflessioni, senza la certezza di alcuna risposta.
Date
1 novembre 2025, ore 21:00
2 novembre 2025, ore 16:30Crediti Artistici
testo e regia Manfredi Rutelli
con Giulia Canali, Gianni Poliziani e Alessandro Waldergan
e la voce di Diletta Maria D’Ascanio
musiche originali Riccardo Panfili, eseguite da Tetraktis Percussioni
sonorizzazione e paesaggi sonori Paolo Scatena
multimedia artist Andrea Bisconti
disegno luci Alessandro Martini
allestimento Fabio Barbetti
assistente alla regia Alessia Zamperini
una Coproduzione LST Teatro e TETRAKTIS Percussioni
con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri
Prezzo
✦ Intero: 18€ ✦ Online: 15€ ✦ Ridotto: 12€
Dal 31 ottobre all’8 novembre 2025
MUEF ART GALLERY
Mostra di

Dal 31 ottobre al 6 novembre 2025
MEDINA ART GALLERY – VIA A. POLIZIANO 4,6
Mostra fotografica di
Nel buio, prima ancora della luce, c’è una verità che pulsa. Una verità cruda, non filtrata, che non ha bisogno di spiegarsi per esistere. È lì che Alessandro Negrini affonda lo sguardo. È lì che nasce Out of Dark: non una semplice serie fotografica, ma un viaggio viscerale nell’ombra che precede ogni rinascita.
Non si tratta di ritratti, non nel senso tradizionale. Le immagini di Negrini non ritraggono: accolgono. Ascoltano. Offrono spazio. Ogni scatto è un atto di restituzione, una finestra aperta sul corpo quando smette di difendersi e inizia a raccontarsi. Pelle, carne, sguardo: tutto parla, tutto pulsa, tutto chiede ascolto.
Nel suo approccio, Alessandro Negrini, fotografo e performer, costruisce una relazione profonda e orizzontale con chi sta davanti all’obiettivo. Il set non è un palcoscenico, ma un rifugio. La luce non serve a mettere in mostra, ma a far emergere. È una luce che avvolge senza invadere, che accarezza senza forzare, che si lascia attendere. Una luce che ha conosciuto il buio, e proprio per questo lo rispetta.
Out of Dark…
…è un lavoro che parla a chi ha attraversato la notte e ha deciso, nonostante tutto, di non scomparire. Ustioni, cicatrici, crepe: non c’è estetizzazione del dolore, ma estetica dell’onestà. Ogni corpo ritratto è un documento vivente, un paesaggio emotivo, una soglia tra ciò che è stato e ciò che potrebbe essere. In queste immagini si respira la fragilità di chi ha sofferto, ma anche la forza ruvida di chi ha scelto di esistere lo stesso.
C’è una dimensione etica, quasi spirituale, in questo lavoro. Negrini non cerca la posa perfetta, ma l’attimo autentico. Non forza, ma lascia accadere. Come se ogni fotografia fosse il risultato di un patto silenzioso tra due presenze: chi si offre e chi guarda. Il corpo non è oggetto da ammirare, ma soggetto che interpella.
Queste fotografie non chiedono consenso. Non seducono. Non compiacciono. Esistono. E nel loro esistere, ci ricordano che anche noi possiamo scegliere di venire out of dark: non con clamore, ma con presenza. Con la dolcezza brutale di chi ha imparato a mostrarsi, pur sapendo il rischio. Con la luce che ci è rimasta. O con quella che stiamo ancora cercando.
Perché uscire dal buio non è mai un traguardo. È un gesto. È un inizio.
Website artista: alexnerophoto.com
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«Certa gente è fatta così, deve spremere ogni opera d’arte fino all’ultima goccia e gridarlo ai quattro venti» (E. Jelinek, "La pianista")
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