All’inizio di febbraio di questo anno è stato completamente ripulito il sottopassaggio tra viale dello Scalo San Lorenzo e Porta Maggiore. Da allora è iniziata una guerra tra le squadre addette alla ripulitura del Comune e i vandali graffitari: più volte sono stati ripuliti i muri ma dopo pochi giorni (se non addirittura poche ore) gli scaraboccchi sono ricomparsi come se nulla fosse.
Ecco come appariva il muro il 9 marzo con evidenti segni già di più passaggi di vernice
Dal lato opposto la situazione è sensibilmente peggiore
Possibile che non si possa far nulla per fermare questi vandali che stanno insozzando tutta la città? E non si creda che prendano di mira solo i muri di sottopassaggi o di recinzioni, non si salvano neppure i monumenti; guardate come è ridotta la chiesa di Santa Bibiana (opera di G.L. Bernini) a meno di due anni dalla fine dei restauri (cliccare per ingrandire)
o i murales di Mauro Sgarbi a via Giolitti
o qualsiasi muro che capiti a tiro


Basta una bomboletta (che ovviamente viene lasciata a terra quando è esaurita) e in pochi secondi vengono vanificati gli sforzi e i sacrifici di chi ha pagato migliaia di euro per far ripulire i palazzi e cercato di donare un certo decoro a se stesso e alla città.
Ora ben vengano le associazioni di volontari come Retake
Oggi ancor prima di capire di chi sia la colpa è necessario comprendere come se ne esce. Noi una ricetta l’abbiamo #RetakeInAction per #Roma pic.twitter.com/imTHRjFGUT
— Retake Roma (@Retake_Roma) 23 marzo 2017
che con la loro attività e il loro esempio di alto valore sociale ed educativo raccolgono le migliori forze della città per contrastare questi atti abominevoli e ben vengano i veri artisti (vedi) ma non basta, è ora che le autorità competenti si rendano conto che senza una campagna repressiva ad hoc da questa triste situazione non se ne esce.

