Il dente cariato ha ripreso a curarsi

Inserito originariamente da esquilino

 

Da qualche mese sono ripresi i lavori per terminare l’edificio che in Piazza Vittorio ospiterà i nuovi uffici dell?ENPAM (Ente Nazionale Previdenza ed Assistenza Medici). Anche se con considerevole ritardo rispettto ai tempi previsti a causa di un ennesimo ritrovamento archeologico tra qualche mese potremo finalmente rivedere la piazza se non nel suo originale aspetto architettonico almeno nella sua interezza urbanistica.  A suo tempo ho espresso qualche riserva sulla bontà dell’architettura spero ad opera finita di essermi sbagliato, ma la cosa importante è che oltre l’insediamento degli uffici l’ENPAM dia seguito al progetto di ulteriore riqualificazione della piazza (linee guida del progetto complessivo) privilegiando i fatti e non le parole come purtroppo è stato fatto fino a quaesto momento per molti interventi di riqualificazione nel rione Esquilino.

Buche, sempre buche, fortissimamente buche

Lavori a Porta Maggiore
Lavori a Porta Maggiore

Prendo in prestito dal blog di Kenpachi (vedi) questa foto che testimonia che fin dall’estate del 2008 si è lavorato a Porta Maggiore per il rifacimento totale del manto stradale, lavori terminati in maniera definitiva solo a giugno di quest’anno. Puntuale, dopo neanche quattro mesi, è arivata una ditta che lavora  per una delle società dei pubblici servizi ed ha   iniziato a sfasciare di nuovo e rattoppare alla meglio la strada all’altezza dell’incrocio con via di Porta Maggiore. Finalmente la cosa non è passata inosservata e qualcuno al comune ne ha tratto delle conseguenze (vedi articolo de “Il Tempo” del 19 ottobre). Da parte nostra delle semplici considerazioni :

gli interventi alle reti sotterranee dei pubblici servizi posono essere di due tipi

  • Pianificati, ed allora occorre la massima collaborazione tra  i vari enti deputati alla manutenzione delle strade e le società dei pubblici servizi (ACEA, ENEL, Telecom , Italgas etc.) per concordare gli interventi in maniera tale da non buttare via inutilmente il denaro pubblico che si spende per ripavimentare le strade. E nel secolo XXI non mancano certo gli strumenti (informatici e non) per arrivare a dei risultati soddisfacenti. 
  • Di emergenza. Ma qui vale il discorso che chiunque abbia necessità di scavare per effettuare una riparazione debba ripristinare  il manto stradale nelle stesse condizioni in cui era prima dello scavo specie se erano stati effettuati dei lavori di ripristino da breve tempo.

  Basterebbe lavorare con queste direttive per rendere la vita meno difficile dando per scontato il fatto che a Roma non sia stato mai possibile progettare una rete  di tunnel (come hanno tante altre capitali e città nel mondo) che renda possibile l’ispezione e la riparazione delle reti sotterranee senza dover sfasciare le strade ogni volta che se ne presenta l’esigenza.

Senza paletto parcheggio perfetto

Senza paletto
Senza paletto

Quando scrivemmo il post “Paletti, concerti e posteggi” (vedi) all’indomani del concertone del primo maggio a S. Giovanni forse qualcuno avrà pensato ad un’esagerazione, in fin dei conti per un paletto in meno che cosa mai succederà ?  Ecco quello che succede, il marciapiede adibito a parcheggio privato. Con tutti i problemi che ne derivano : pavimento sconnesso, buche e quindi pozzanghere e la necessità di fare uno slalom per passare. Il guaio è che da allora a nessuno è venuta l’idea di rimetterlo a posto, eppure l’AMA, i vigili urbani e gli ausiliari del traffico ci passano quasi tutti i giorni. Che dobbiamo aspettare una finanziaria speciale per rimettere un paletto ?

Oops !? E i cassonetti ?

I cassonetti non ci sono più
I cassonetti non ci sono più

Sempre attenta alle necessità dei cittadini l’AMA ha così risolto il problema dei cassonetti stracolmi e puzzolenti (vedi ) a via Principe Umberto all’altezza del numero civico 40 : li ha tolti ! Certo reclami ce ne erano stati e parecchi, chi si lamentava dell’odore nauseabondo che proveniva dagli stessi, chi del fatto che già in mattinata traboccavano di “monnezza”, chi perchè in genere nei pressi ci si lasciava di tutto, chi non sopportava che venissero adibiti a vespasiani , chi di notte veniva svegliato all’improvviso dai gestori dei locali che ci buttavano quintali di bottiglie di vetro vuote e chi infine era stufo delle squadre di rovistatori che immancabilmente ogni giorno rovesciavano per terrra il contenuto dei cassonetti per trovare qualcosa da rivendere. Tutti rilievi più che plausibili ma il rimedio ? Facile, togliamoli ! E adesso ? Ci si arrangia. Chi da bravo cittadino si fa qualche metro in più per buttare il sacchetto della spazzatura dentro altri cassonetti (ma aggravandone la situazione) chi con alto senso civico se ne frega e lascia la mondezza per terra dove capita. Lascio a voi  ogni considerazione su queste ultime persone ma vorrei chiedere a chi di dovere (assessore all’Ambiente Fabio De Lillo e presidente dell’AMA) se i problemi non si possano risolvere in qualche altra maniera e non dare un’immagine della nostra città che non è certo quella di una moderna capitale europea.  Specialmente al centro della città non si potrebbe accelerare il processo per la raccolta porta a porta dei rifiuti ?  Da quanto sembra gli esperimenti in altri zone della città hanno dato esito positivo e quinidi perchè non iniziare anche nel nostro rione onde evitare spiacevoli inconvenienti come questo ?

Non credo ai miei occhi !

Stazione Termini
Stazione Termini

Un articolo apparso oggi 1 ottobre su “La Repubblica” afferma che la giunta del I Municipio ha all’unanimità rispedito al mittente (Grandi Stazioni) il progetto della copertura della stazione Termini per farne un megaparcheggio chiedendo delle sostanziali modifiche da valutare anche con l’apporto dei residenti. Non tanto per l’idea in sè (liberare dalle automobili parcheggiate le strade vicine alla stazione non sarebbe male) ma prevedere un solo punto di entrata e di uscita a via Marsala provocherebbe disastri per il traffico locale già congestionato. Non solo, ma finalmente fa capolino l’idea di ridisegnare tutto il traffico veicolare nelle vie che gravitano intorno alla Stazione Termini tenendo anche presente il fatto che con l’avvento della metro C il treno Laziali Pantano che tanti disagi reca a chi abita a via Giolitti nel tratto Porta Maggiore – Stazione Laziali sarà (finalmente) abolito e che quindi si apriranno nuovi scenari per creare una viabilità all’altezza delle situazione. Aspettiamo da parte Vostra idee e suggerimenti che sarranno posti all’attenzione di chi di dovere.

Nel seguente link ecco come nelle intenzioni di Grandi Stazioni dovrebbe apparire la nuova Stazione Termini
ed ecco nel seguente link in uno splendido articolo di Giulia Grassi la storia della Stazione e del luogo dove sorge