Archivi tag: Via Merulana

18/12/25 Minaccia i passanti con un collo di bottiglia di vetro, arrestato dalla Polizia Locale

Comunicato stampa della Polizia Roma Capitale

Attimi di terrore in Via Merulana, martedì pomeriggio, all’altezza di Via Labicana, dove un cittadino senegalese di 20 anni ha minacciato con un collo di bottiglia di vetro i passanti, dirigendosi verso Viale Manzoni, per poi tentare la fuga entrando nella stazione della metro A.
Ad intervenire, per bloccare il soggetto e mettere in sicurezza i cittadini,  una pattuglia della  Polizia Locale di Roma Capitale del I Gruppo Centro, in servizio in zona, che si è messa all’inseguimento del ventenne, il quale ha tentato più volte di eludere i controlli, arrivando a minacciare gli agenti con un oggetto metallico, prelevato forzatamente da un armadietto antincendio sito nella stazione.
Nonostante il suo comportamento aggressivo, gli agenti sono risusciti a fermarlo, mentre tentava di scappare salendo sul vagone della metro A. Il soggetto è stato disarmato, anche con il supporto di un’altra pattuglia nel frattempo sopraggiunta in ausilio. Per un agente, rimasto ferito durante le operazioni, necessarie le cure mediche.
Il ragazzo, originario del Senegal, è stato arrestato con l’accusa  di lesione e resistenza a pubblico ufficiale, aggravati dall’ uso di arma impropria  e danneggiamento.
Roma, 18 dicembre 2025

19/12/25 Rassegna “In tutti i sensi” “Il mondo a colori – Artem Ensemble” al Palazzo Merulana

19 dicembre 2025 ore 20:00

PALAZZO MERULANA

Ultimo appuntamento della Rassegna

In tutti i sensi

Il mondo a colori

Artem ensemble

Palazzo Merulana è lieto di ospitare “Il mondo a colori”, di Arlem Ensemble, ultimo appuntamento della rassegna IN TUTTI I SENSI – II edizione.

Arlem Ensemble, Il mondo a colori

Dall’antichità e fino all’Ottocento, i musicisti erano artigiani al servizio dei potenti di turno, ma dal Romanticismo in poi hanno preso su di sé il carico di essere lo spirito critico del loro tempo, guardando dentro di sé e intorno a sé per mostrare non solo il bello, ma anche il brutto che ci pervade e ci circonda, perché guardare è il primo passo per cambiare. E prendendo in mano la loro vita hanno insegnato all’umanità che ognuno di noi può fare lo stesso, anche solo ascoltando, commuovendoci, godendo della bellezza che tutti meritiamo.

Alessio Fumagalli al violino, Daniel Oscar Cicero alla viola, Marcello Salvatori al violoncello e Giovanna Vincentini al pianoforte ci accompagneranno in un viaggio attraverso tre secoli di musica, da Mozart a Puccini. Accanto a loro, Eleonora Di Fortunato ci racconterà il cambiamento della cultura e della società di cui questi musicisti sono stati artefici e testimoni.

“Le persone hanno il potere di riscattare le azioni dei folli” canta Patty Smith. Ognuno di noi ha il  potere di sognare e di rendere reali i sogni, di fermare l’avanzata degli eserciti, di cambiare il mondo.

Arlem Ensemble è formato da valenti musicisti che in molti anni hanno sviluppato una vasta e solida esperienza professionale in orchestre italiane e straniere. L’Ensemble è l’evoluzione di un progetto musicale nato nel 2009 da alcuni degli attuali componenti, che si è esibito in tutta Italia e si è arricchito nel tempo di nuove professionalità. L’Ensemble si dedica alla ripresa della tradizione di proporre musica per orchestra in formazioni “da salotto”, senza peraltro tralasciare il vasto repertorio scritto per complessi cameristici. Il repertorio infatti spazia dal barocco ai giorni nostri, contempla tutti i più grandi compositori (Bach, Vivaldi, Mozart, Beethoven, Schumann, Bruch, Verdi, Puccini, Piazzolla, Bernstein) ed è proposto sia in brani originali, sia in trascrizioni e adattamenti appositamente creati da Daniel Cicero. Nel 2012 l’Ensemble ha ricevuto un diploma di benemerenza da parte dell’Accademia culturale europea “per la sua attività concertistica, di studio e di ricerca” e “per essere stati promotori di una cultura e d’una professionalità di respiro internazionale”.

Il progetto In tutti i sensi – II edizione è vincitore dell’Avviso pubblico finalizzato alla raccolta di proposte progettuali per la realizzazione di iniziative di interesse per l’Amministrazione capitolina in occasione del Giubileo 2025, promosso da Roma Capitale in collaborazione Zètema Progetto Cultura.

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti disponibili; prenotazione fortemente consigliata

BIGLIETTI 

14/12/25 Rassegna “In tutti i sensi” “Nodo alla gola” al Palazzo Merulana

14 dicembre 2025 ore 20:00

PALAZZO MERULANA

Undicesimo appuntamento della Rassegna

In tutti i sensi

Nodo alla gola

di Alfred Hitchcock
Cineconcerto del Quintetto Focus

Palazzo Merulana è lieto di ospitare il cineconcerto del Quintetto Focus, “Nodo alla  gola”, undicesimo appuntamento della rassegna IN TUTTI I SENSI – II edizione.

Quintetto Focus, Nodo alla gola, di Alfred Hitchcock. Cineconcerto

Cinema e musica si fondono in un’esperienza immersiva: il celebre film di Hitchcock prende vita grazie alla musica dal vivo del Quintetto Focus.

Un viaggio sonoro tra passato e presente, un omaggio alle origini del cinema, quando le immagini mute erano accompagnate da musica dal vivo per restituire alle scene una profondità emotiva e narrativa.

La trama: Brandon Shaw e Phillip Morgan, due giovani conviventi di buona famiglia, hanno organizzato una festa nel loro appartamento newyorchese, invitando parenti e amici di un loro ex compagno di Harvard, David. Gli invitati ignorano che il cadavere di David giace in un baule nel bel mezzo della sala, proprio sotto la tovaglia con gli stuzzichini e le bevande: Brandon e Phillip infatti l’hanno strangolato nel pomeriggio, senzanessun motivo. Tra gli invitati però c’è anche un loro vecchio professore, Rupert Cadell…

Nodo alla gola” è passato alla storia per la tecnica con cui è girato: una serie di piani-sequenza che durano ognuno circa dieci minuti – la durata di una bobina cinematografica – incollati tra loro fino a raggiungere la durata di un’ora e venti.

Ma “Nodo alla gola” è anche molto altro. Hitchcock è il primo a prendere spunto da un fatto di cronaca, un delitto senza movente, che dopo di lui ispirerà, tra gli altri, “Frenesia del delitto” di Richard Fleischer, “Formula per un delitto” di Barbet Schroeder e i due “Funny Games” di Michael Haneke. L’omicidio, attorno al quale ruoterà l’intrigo del film, è palesato fin da subito; il pubblico sa benissimo chi sono i colpevoli e sa anche che il gesto è stato compiuto con la più glaciale consapevolezza.

Un film rivoluzionario per la tecnica, per il legame tra Phillip e Shaw (una coppia gay in un film del 1948), per il tema: il superomismo giustifica tutto?

Una curiosità: nel doppiaggio italiano questo, che non è un dettaglio, sfugge completamente (per evitare di incorrere in problemi con il visto censura? chissà). La battuta di Brandon a Phillip dopo il delitto “Phillip, we don’t have too much time. It’s the darkness that’s got you down. Nobody ever feels really safe in the dark”, nella versione italiana diventa “Phillip, non… Non c’è tempo da perdere. È stata una vera disgrazia, ma chi immaginava questa tragedia dopo una discussione tanto banale?”

Il Quintetto Focus è composto da musicisti d’eccezione: Marco Ortolani e Susanna Pasquariello, membri storici dell’Orchestra della Toscana; Martina Bellesi e Neri Nencini, attivi con il Leviosa Quartet; Francesco Oliveto, compositore e sound artist attivo nel cinema e nelle arti visive

Il progetto In tutti i sensi – II edizione è vincitore dell’Avviso pubblico finalizzato alla raccolta di proposte progettuali per la realizzazione di iniziative di interesse per l’Amministrazione capitolina in occasione del Giubileo 2025, promosso da Roma Capitale in collaborazione Zètema Progetto Cultura.

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti disponibili; prenotazione fortemente consigliata

Dal 13/12/25 all’1/2/26 “Senza cornice” Mostra di Giorgio Ortona al Palazzo Merulana

Dal 13 dicembre 2025 all’1 febbraio 2026

PALAZZO MERULANA

Giorgio Ortona

Senza Cornice

 

Palazzo Merulana è lieto di presentare la mostra “Senza cornice”,  personale del pittore Giorgio Ortona.

La mostra Senza cornice di Giorgio Ortona sarà aperta al pubblico dal 13 dicembre 2025 fino al 1 febbraio 2026, vanta i contributi critici di Maria Grazia Calandrone, Plinio Perilli e Claudio Strinati.

Il progetto espositivo ha al suo centro la città contemporanea quale contenitore esistenziale e artistico praticamente inesauribile dell’ispirazione pittorica. Attraverso le numerose opere in mostra, verranno valorizzati i tre generi tradizionali della pittura – paesaggio, figura, e natura morta –  ma rivisitati con un linguaggio estremamente contemporaneo. Si parte dall’esplorazione di Roma, città d’adozione dell’artista e crogiolo di forme stratificate nei secoli, per allargare la visione ad altre città quali ad esempio Tripoli (sua città natale), Napoli, Palermo o Addis Abeba. Alcune di queste riprese anche da Google Maps.

L’universo pittorico di Ortona indaga la realtà del quotidiano, dagli interni domestici, al paesaggio urbano semi-periferico, con particolare attenzione alle “palazzine”, e non solo quelle romane, oramai storicizzate. Plinio Perilli descrive così la ricerca di Ortona: “la rete espressiva di Ortona si è come allargata, impennata, esasperata tra l’Io proprio Io (o super-Io, o Es inconscio) che ci pertiene, e una serie di ritratti domestici, o comunque familiari, concittadini, urbani e suburbani, amicali o anonimi… che domano e riplasmano il nostro sano, profondo sogno e bisogno di Realismo.”

Negli ultimi anni la sua ricerca include anche il tema dell’acqua, espresso dalla rappresentazione dei bagnanti o dai luoghi del turismo balneare, quali stabilimenti, piscine e spiagge.

Il ritratto è rivolto sempre verso soggetti della vita urbana, ad esempio i turisti o gli atleti, e le nature morte, invece, attraverso i sacchi di cemento o materiale per l’edilizia. Claudio Strinati approccia la sua materia pittorica come a cavallo “tra definizione e cancellazione, due dimensioni visive pressoché opposte ma da lui ottenute con gli stessi mezzi.”

Concepisce ogni sua opera non come definitiva e conclusa, ma appartenente ad un discorso più ampio ed aperto, che prevede, nel corso del tempo, la rivisitazione con aggiornamenti espressivi del dipinto stesso, appunto “senza cornice”, fluendo agevolmente attraverso lo scorrere del tempo e i suoi mutamenti.  “Giorgio Ortona è il poeta del movimento figurativo e verbale, nel senso che i suoi quadri e i titoli dei suoi quadri possono cambiare nel tempo. Niente è cristallizzato, niente è fermo. Tutto è inquietudine e fermento, nervosismo dell’ossessione e dell’irrequietezza. Vitalità, in una parola. E i titoli che Ortona impone ai quadri importano, perché completano l’opera visiva, spesso senza spiegarla, aggiungendo anzi a quello che si vede (e non si vede) mistero, ironia, malinconia, bellezza”, così sintetizza la sua visione sull’artista Maria Grazia Calandrone.

 

NOTA BIOGRAFICA: Nato a Tripoli nel 1960. Si è laureato in architettura all’Università di Roma e ha poi seguito un corso internazionale di pittura a Cadice sotto la direzione del suo maestro A. López García. Pittore figurativo e realista con una «evidente aspirazione all’astrazione», dipinge paesaggi urbani – vedute desolate di palazzine periferiche romane prive in sé di qualsiasi bellezza, scorci di città siciliane –, ritratti di composte figure umane, nature morte, il cui tratto poetico principale è l’incompiutezza: si tratta di opere che sembrano «sul punto di disfarsi», per es. lasciando ampie zone indefinite di colore (gialli, bianchi, grigi) che contrastano l’iperrealismo dell’immagine, e che non vogliono riprodurre la realtà ma «esprimere una dimensione interiore» (V. Sgarbi, Giorgio Ortona. I corpi, le nature morte, le costruzioni, 2010), per es. quella della vita che si intuisce dietro le facciate delle brutte palazzine lasciate in eredità dai palazzinari romani degli anni Cinquanta e Sessanta. Tra le sue opere: la serie di ritratti in olio su tavola di Padre (2002-03) e di Sidney (2009-10); la serie di nature morte in olio su tela Sacchi (1994-2012); e i paesaggi, sempre in olio, Cantiere Pantanella (1999; collez. MACRO), La tangenziale (2001), Edificio messinese (2007), Appio Latino (2010), la serie Le palazzine di Roma (2010-11), Centocelle (2011). Nel 2011 ha partecipato alla 54a Biennale di Venezia.

Da mercoledì a venerdì: 12.00-20.00 (ultimo ingresso ore 19.00)
Sabato e domenica: 10.00-20.00 (ultimo ingresso ore 19.00)

 

Dall’11/12/25 al 11/1/26 “Aggiungi un posto a tavola” al Teatro Brancaccio

Dall’11 dicembre 2025 all’11 gennaio 2026

TEATRO BRANCACCIO

GIOVANNI SCIFONI | SPECIAL GUEST LORELLA CUCCARINI

Aggiungi un posto a tavola

ALESSANDRO LONGOBARDI Presenta Una produzione Viola Produzioni Srl

Commedia musicale di  GARINEI E GIOVANNINI
Scritta con  JAJA FIASTRI
Liberamente ispirata a  “AFTER ME THE DELUGE”  DI  DAVID FORREST
Musiche di  ARMANDO TROVAJOLI

GIOVANNI SCIFONI – Don Silvestro
Special Guest  LORELLA CUCCARINI – Consolazione
MARCO SIMEOLI – Sindaco Crispino
SOFIA PANIZZI Clementina
FRANCESCO ZACCARO – Toto
FRANCESCA NUNZI Ortensia
“La Voce di Lassú” è di  ENZO GARINEI

 

Regia originale di PIETRO GARINEI e SANDRO GIOVANNINI ripresa teatrale di MARCO SIMEOLI

Maggiori informazioni

5/12/25 Rassegna “In tutti i sensi” “Sgrìoban Dìomhair” al Palazzo Merulana

5 dicembre 2025 ore 20:00

PALAZZO MERULANA

Nono appuntamento della Rassegna

In tutti i sensi

Sgrìoban Dìomhair

Riccardo Pes

Palazzo Merulana è lieto di ospitare il concerto di Riccardo Pes, “Sgrìoban Dìomhairdecimo appuntamento della rassegna IN TUTTI I SENSI – II edizione.

Il concerto è il risultato di un tour creativo nelle Highlands, un periodo di intensa solitudine immerso nelle suggestive atmosfere delle montagne scozzesi, tra musica e natura, compiuto con il sostegno dell’Arts Council England.

Riccardo Pes si distingue nel panorama musicale contemporaneo come uno dei più versatili e innovativi violoncellisti della sua generazione. Formatosi al Royal College of Music di Londra, è un musicista eclettico capace di essere un interprete raffinato del repertorio classico e al tempo stesso uno sperimentatore instancabile.

Il suo repertorio abbraccia dalle composizioni barocche e rinascimentali, eseguite anche su strumenti d’epoca, alle più ardite sperimentazioni contemporanee. Particolarmente significativa è la sua ricerca sul rapporto tra musica e paesaggio e tra musica e fisica, l’uso innovativo della loop-station e l’utilizzo della tecnologia, che gli permette di creare suggestivi e stratificati paesaggi sonori, dimostrando come la musica classica può parlare un linguaggio attuale e capace di coinvolgere nuove generazioni di ascoltatori.

Il suo singolo “Lament for the Tree” – un’emozionante elegia di stile gaelico per violoncello e natura – è stato scelto dalla BBC come colonna sonora dei programmi dedicati all’iconico Sycamore Gap Tree, il maestoso sicomoro ultracentenario che svettava solitario lungo il Vallo di Adriano. Abbattuto nel 2023 in un atto di vandalismo, l’albero – simbolo di resilienza e bellezza paesaggistica – era considerato un vero e proprio monumento naturale, amato da generazioni. La composizione di Riccardo Pes, con i suoi afflati malinconici e le atmosfere sospese, è diventata un tributo sonoro alla sua memoria, catturando il lutto collettivo e la connessione spirituale tra musica, storia e territorio.

Oltre alla sua carriera solistica, Riccardo Pes è direttore artistico dell’Orchestra d’Archi Blanc, un ensemble innovativo interamente dedicato alla musica contemporanea per archi, che esplora nuove sonorità con collaborazioni transdisciplinari.

Il progetto In tutti i sensi – II edizione è vincitore dell’Avviso pubblico finalizzato alla raccolta di proposte progettuali per la realizzazione di iniziative di interesse per l’Amministrazione capitolina in occasione del Giubileo 2025, promosso da Roma Capitale in collaborazione Zètema Progetto Cultura.

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti disponibili; prenotazione fortemente consigliata.

Dal 28/11 al 4/12/25 “Affresco tra antico e moderno” Mostra collettiva al Medina Art Gallery

Dal 28 novembre 2025 al 4 dicembre 2025

MEDINA ART GALLERY – VIA MERULANA, 220

Affresco tra antico e moderno

Mostra collettiva a cura di Rita Pascali

La mostra nasce come omaggio alla tradizione antica dell’affresco, reinterpretata in chiave contemporanea. Gli artisti partecipanti hanno sperimentato materiali e supporti innovativi, leggeri e trasportabili, mantenendo la freschezza e la luminosità caratteristiche di questa tecnica millenaria. E dando vita a opere che sviluppano un affascinante dialogo tra passato e presente.

I primi affreschi risalgono alla civiltà minoica (XVI secolo a.C.) e si diffusero poi nell’arte greca ed etrusca. Nella pittura romana raggiunsero un alto livello di perfezione: Vitruvio ne descrisse la tecnica e i Romani sfruttarono le proprietà idrauliche della pozzolana per ottenere affreschi resistenti, simili a superfici trattate a cera. Nel Medioevo la tecnica venne utilizzata dai Cristiani per decorare le catacombe, mentre in Asia e in Europa orientale fiorirono stili religiosi diversi. A partire dall’epoca gotica, grazie a maestri come Giotto, iniziò un nuovo periodo che raggiunse il massimo splendore nel Rinascimento con opere del Beato Angelico, Mantegna, Raffaello, Michelangelo e Leonardo.

L’affresco è una pittura murale eseguita su intonaco fresco, ottenuto da malta di calce spenta e sabbia di fiume, steso a porzioni, così che il pigmento puro diluito in acqua venga assorbito ed incorporato. La preparazione della mostra, omaggio alla tecnica antica degli affreschi, ha permesso agli artisti di sperimentare materiali e malte su supporti diversi dal muro, leggeri e trasportabili. Le opere conservano la freschezza e la luminosità caratteristiche, con il desiderio suggestivo di far rivivere questa tecnica nella nostra epoca.

Artisti in mostra:

Hilde Bianchi | Paola Bracaglia | Roberta Mandara | Caterina Martone |Annamaria Milani | Carmen Sabelli | Maria Pia Santarelli | MassimoSantoloci | AntonellaVittorini | Rita Pascali.

 

1/12/25 “Pasolini: un caso mai chiuso” al Teatro Brancaccio

1 dicembre 2025

TEATRO BRANCACCIO

Pasolini: un caso mai chiuso

con il Patrocinio della Regione Lazio

Scritto da Stefano Maccioni

Promosso da Cittadinanzattiva Lazio APS, da Round Robin Editrice, con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio

E’ stato richiesto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica

Un ringraziamento particolare ad Alessandro Longobardi

Diretto da ENZO DE CAMILLIS

Lo spettacolo è liberamente tratto dal libro “Pasolini un caso mai chiuso” dell’avv. Stefano Maccioni. La rappresentazione, reading interpretativo, si compone di momenti teatrali e audiovisivi dedicati alla vicenda giudiziaria dell’omicidio di Pier Paolo Pasolini, avvenuto all’Idroscalo di Ostia nella notte tra il primo e due novembre 1975, nonché con precisi riferimenti all’ opera ed all’impegno civile dell’Artista.

Lo spettatore, dunque, potrà autonomamente valutare gli angoli oscuri, mai investigati, del caso anche attraverso la visione di documenti e filmati inediti.

L’obiettivo è quello di richiamare l’attenzione sull’omicidio di Pier Paolo Pasolini al fine di arrivare alla istituzione di una Commissione Parlamentare d’inchiesta o una nuova riapertura delle indagini.

Dal 15/11 al 7/12/25 “Tracce” Mostra fotografica al Palazzo Merulana

Dal 15 novembre al 7 dicembre 2025

PALAZZO MERULANA

Tracce

Dall’equilibrio naturale al disequilibrio cittadino

Mostra fotografica di

Andrea Fassi ed Emanuela Ferri

Palazzo Merulana presenta la mostra fotografica Tracce: dall’equilibrio naturale al disequilibrio cittadino, di Andrea Fassi ed Emanuela Perri.

La mostra Tracce: dall’equilibrio naturale al disequilibrio cittadino nasce dall’incontro di due sguardi differenti ma complementari, uniti dall’urgenza di riflettere sul rapporto tra l’uomo e l’ambiente dove il generale si mimetizza nel particolare.

Nelle fotografie di Andrea Fassi il protagonista è lo stato di abbandono del generico, l’incuria e l’indifferenza umana, fotografate e raccontate attraverso la solitudine del dettaglio: coni e coppette abbandonati, simboli di un piacere consumato, restano vuota memoria del passaggio umano e del desiderio istintivo di nutrimento, atto che si completa con la sazietà e che non si cura d’altro.

Il vissuto di un consumo apparentemente innocuo, estemporaneo, diventa traccia tangibile di un impatto ambientale crescente dove l’uomo dilaga con i suoi istinti primordiali.

Con questo progetto, Fassi mette in luce l’involuzione dell’amore per la natura a fronte del progresso commerciale, trasformando oggetti quotidiani in testimonianze visive di una fragilità collettiva.

Insieme al figlio Andrea, la fotografa Emanuela Perri esplora un universo opposto proponendo, attraverso dettagli, una natura particolare, incontaminata, traccia indelebile dell’assenza dell’uomo. Gli spazi ancora intatti sono pieni del loro massimo valore naturale.

I suoi scatti restituiscono, nell’avvicendarsi delle stagioni, un paesaggio puro e silenzioso, in cui l’equilibrio naturale resiste, invitando lo spettatore a contemplare e proteggere ciò che rischiamo di compromettere.

Questa doppia prospettiva tra madre e figlio crea un dialogo visivo che mette in relazione l’impronta del consumo urbano e la resistenza della natura incontaminata; la natura che genera e l’uomo che distrugge, offrendo al pubblico una riflessione profonda e attuale.

La mostra non si limita a proporre immagini, ma diventa strumento di sensibilizzazione: un invito a considerare le conseguenze delle nostre abitudini quotidiane e a riconoscere il valore inestimabile degli spazi naturali ancora integri.

Attraverso il linguaggio della fotografia, Tracce: dall’equilibrio naturale al disequilibrio cittadino si pone dunque come un’occasione di consapevolezza e di confronto, stimolando una nuova responsabilità condivisa tra memoria, cultura e futuro ambientale, parte del ricavo verrà devoluto all’associazione Retake, movimento spontaneo di cittadini, no-profit e apartitico, che promuove la bellezza, la vivibilità e la rigenerazione urbana attiva sul territorio Esquilino e oltre.

NOTE BIOGRAFICHE

Andrea Fassi, pronipote della storica famiglia Fassi e del fondatore del Palazzo del Freddo, porta avanti un percorso personale e professionale che unisce l’eredità imprenditoriale alla sua passione per la narrazione. Ha appena pubblicato il suo romanzo d’esordio dal titolo Papille edito dalla casa editrice Coda di Volpe

La fotografa Emanuela Perri nelle parole di Giulia Argan, nipote dello storico Giulio Carlo Argan: “Fotografa naturalista Emanuela Perri vive e lavora a Roma. Ella è affascinata dalla fotografia che pratica da molti anni con passione. Ha partecipato a diverse mostre, anche nelle scuole, dove attraverso i suoi lavori avvicina i bambini e i giovani alla natura, con una sensibilità semplice e diretta che sa toccare nel profondo. Le sue foto sono presenti in molte abitazioni private, dove hanno portato tutta l’eterea magia e il mistero delle cose della natura. Osserva la natura anche nelle forme impensate del microcosmo, della vegetazione spontanea. Ama fissare nell’immagine il momento in cui l’emozione esile, ma rivelatrice di un senso profondo, scaturisce da caleidoscopiche forme di foglie e di petali, che diversamente si associano e vibrano al variare del vento e della luce del sole. Indaga le profonde corrispondenze tra il mezzo della fotografia e la poetica pittorica e letteraria, alternando una meticolosa e appassionata ricerca botanica ad una sensibilità poetica e passionale, che ci avvicina ai suoi soggetti in modo emozionale. La sua fotografia appare uno strumento di conoscenza per definire le atmosfere e i contorni mitici del mondo interiore.”

Dal 25 al 30/11/25 “Rocky Horror Show” al Teatro Brancaccio

Dal 25 al 30 novembre 2025

TEATRO BRANCACCIO

Rocky Horror Show

con Stephen Webb (Frank-N-Furter) | Haley Flaherty (Janet) | James Bisp (Brad)
Ryan Carter-Wilson (Riff Raff) | Laura Bird (Magenta/Usherette) | Daisy Steere (Columbia)
Morgan Jackson (Rocky) | Edward Bullingham (Eddie / Dr. Scott) | Nathan Zach Johnson (Phantom)
Jesse Chidera (Phantom) | Tyla Dee Nurden (Phantom) | Bethany Amber Perrins (Phantom)
Lucy Aiston (Swing / Assistant Dance Captain) | David Peter-Brown (Swing / Dance Captain Captain)

produzione Alveare Produzioni in collaborazione con Trafalgar Theatre Productions
organizzazione Ventidieci | Viola Produzioni – Centro di Produzione Teatrale

regia di CHRISTOPHER LUSCOMBE

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