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Di nuovo in azione i vandali sul muro esterno di Santa Bibiana

Non c’è pace per il muro esterno della chiesa di Santa Bibiana. Dopo un piccolo campanello d’allarme con un graffito apparso nei giorni scorsi accanto al cancello sulla prosecuzione del muro di Santa Bibiana

i vandali sono entrati prepontemente in azione e hanno imbrattato di nuovo il muro accanto al cancello di entrata della chiesa ed hanno proseguito la loro opera completando l’imbrattamento sulla prosecuzione del muro (cliccare per ingrandire le immagini).

 

La novità di questi ultimi giorni è che a pochi metri dalla chiesa di Santa Bibiana, in particolare all’imbocco dell’omonimo tunnel, il Comune chissà quanto ha speso per ripulire i muri e il travertino che erano ricoperti di ogni genere di scritte e graffiti

Ma è così difficile e/o costoso predisporre videocamere di controllo e sorveglianza per evitare questa assurda situazione? Si avrebbe un duplice vantaggio, in primo luogo smascherare chi si aggira di notte per insozzare i muri di monumenti e palazzi e in secondo luogo il costo di queste apparecchiature si ripagherebbe in brevissimo tempo non dovendo più affrontare le spese delle varie ripuliture

Alcune considerazione sulla “ciclabile” nel tunnel di Santa Bibiana

01-ciclabile-fai-da-te-sotto-tunnel-s-bibiana-a-romaNei giorni scorsi grande clamore ha suscitato l’iniziativa di alcuni residenti dell’Esquilino che hanno creato una pista ciclabile all’interno del tunnel di Santa Bibiana. Da una parte uno schiaffo all’immobilismo del Comune riguardo a questo aspetto della mobilità, dall’altra la chiara dimostrazione che con tanta buona volontà e qualche spicciolo (non servono milioni di euro) si potrebciclabile-s.bibiana-e1417513326382be fare molto per migliorare la qualità della vita di tante persone.

Dopo poco più di 24 ore il Comune allertato dal successo e dal consenso che questa iniziativa stava ottenendo sui social network e su internet in genere ha pensato bene di eliminare la ciclabile altrimenti avrebbe potuto rappresentare un “pericoloso” precedente ed essere di esempio anche in altre zone della città.

Bike in the Tunnel, ogni settimana tra san Lorenzo e l'Esquilino famiglie in marcia per una viabilità migliore per tutti-8Intendiamoci così come era congegnata specie se utilizzata per passare da S. Lorenzo all’Esquilino andando  contromano sarebbe risultata troppo pericolosa per l’attraversamento del semaforo che regola il traffico veicolare e la linea ferroviaria Laziali Giardinetti (vedi fotografia a sinistra-Roma Today) ma stupisce, in questo contesto, il rigore e il tempismo del Comune; tutti noi gradiremmo una presenza così tempestiva ed incisiva dei vigili urbani anche per tante altre situazioni legate alla legalità e al decoro urbano nel nostro rione e in tutta Roma. Una pista ciclabile, utilissima e auspicabilissima, sarebbe solo uno dei sogni insieme alla dismissione della ferrovia e l’istituzione di aree pedonalizzate  per donare a via Giolitti quell’importanza che merita grazie anche ai suoi monumenti fantastici ma sottostimati e semisconosciuti ai più. Per ultimo una precisazione, in molti articoli si è letto che l’eccessiva larghezza del tunnel (9 metri ca.) è dovuta per favorire il traffico automobilistico . In realtà il tunnel è stato pensato e realizzato molto prima che apparissero le automobili a Roma. Prova ne è  che risulta già indicato nelle tavole che pubblicò Rodolfo Lanciani nella sua “Forma Urbis” create dal 1893 al 1901 (vedi).