Tre puntate a cura della Soprintendenza speciale archeologia belle arti e paesaggio di Roma pubblicate sull’account Facebook per conoscere meglio il cd. Tempio di Minerva Medica ed apprezzarlo ancora di più quando sarà di nuovo possiblie visitarlo


Tre puntate a cura della Soprintendenza speciale archeologia belle arti e paesaggio di Roma pubblicate sull’account Facebook per conoscere meglio il cd. Tempio di Minerva Medica ed apprezzarlo ancora di più quando sarà di nuovo possiblie visitarlo
Raffaello Sanzio, uno dei più grandi geni della storia dell’umanità, agli inizi del ‘500 scriveva:
“Il confronto con gli antichi deve essere da noi mantenuto vivo e continuo, al fine di poterli eguagliare e magari superare, con nuovi grandi edifici, di nutrire e favorire le virtù, di risvegliare gli ingegni, di dar premio a virtuose fatiche, qui ed oggi. Ma senza distruggere più nulla della bellezza che dai nostri avi abbiamo ereditato. Anzi tutelandola e restaurandola con ogni diligente attenzione. Questo è il nostro grande, immane compito e intento che perseguiremo con ogni severità ed energia.”
E’ superfluo dire che il grande pittore urbinate conosceva benissimo il cd. Tempio di Minerva Medica tanto da immortalarlo in una delle Stanze da lui affrescate nel Vaticano.
Poi, dopo diversi secoli, nel secondo dopoguerra, è nata la Repubblica Italiana e con essa la Costituzione della Repubblica Italiana che relativamente alla cultura e al patrimonio monumentale detta:
“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.”
All’Esquilino, abbiamo dovuto sopportare (e sopportiamo tuttora) un simile affronto che da oltre un secolo ha causato (e causa tuttora) problemi strutturali certificati da ENEA e Università Roma 3 ai danni di un monumento di eccezionale valore, bellezza ed importanza come il cd. Tempio di Minerva Medica e ai danni anche dei palazzi limitrofi
dopo che nel 1915 si era consumato lo scempio di distruggere per sempre le mura affioranti del monumento su via Giolitti (vedi immagini successive) per posare i binari della futura ferrovia a scartamento ridotto Roma Fiuggi antenata dell’attuale Laziali – Centocelle. Ricordiamo che dal 1916 (e quindi è più di un secolo) il monumento è chiuso al pubblico. Se ci consentite un momento di sano umorismo possiamo affermare che il cd. Tempio di Minerva Medica è il monumento più sicuro al mondo dato che è chiuso da un epoca anteriore addirittura all’Epidemia Spagnola (1918)
Si pensava che, in questo momento, ci fossero tutte le possibilità e le risorse per risolvere finalmente una volta per tutte questo problema e ridonare questo splendido esempio di architettura tardoantica alla cittadinanza di Roma e al mondo intero, ma, nell’ attesa degli sviluppi futuri, il Comune, purtroppo, non fa nulla non solo per eliminare le sollecitazioni al di fuori di qualsiasi norma a cui è soggetto il cd. Tempio di Munerva Medica (vedi convogli praticamente vuoti che passano davanti al monumento senza preoccuparsi di rallentare) ma anche per limitare temporaneamente i notevoli disagi di chi abita nei palazzi limitrofi. Qui un filmato dello stato dei binari in prossimità del momumento. E per il futuro che cosa progetta?
Una tranvia che di nuovo passa accanto al cd. Tempio di Minerva Medica come l’attuale treno a scartamento ridotto (vedi rendering in 3D nella foto sopra) e che remderà difficoltoso se non addirittura impossibile un accesso sicuro al monumento.
Tralasciamo di riportare ancora una volta le leggi che regolano le norme per la sicurezza dei veicoli su rotaia. Chi volesse può ricrercare e scaricare il DPR 753 del 1980 e leggere con attenzione gli articoli 51 e 61. Ma qualcuno ci spieghi perchè con pervicace ostinazione si progetti di far passare una tranvia su doppio binario in una strada larga davanti al cd. Tempio di Minerva Medica meno di 11 metri e per di più in un tratto curvileneo con una visibilità nulla (il cd. Tempio di Minerva Medica è in mezzo alla strada ed ha un diametro di 26 m e un’analoga altezza) rifiutando di valutare una qualsiasi alternativa.
Particolare di una “grottesca” della Stanza delle Maschere nella Domus Aurea (foto parco archeologico del Colosseo)
In questi giorni la Domus Aurea avrebbe dovuto ospitare la grande mostra “Raffaello e la Domus Aurea. L’invenzione delle grottesche”. Così il Parco archeologico del Colosseo sui social tiene vivo il tema tornando a parlare di Raffaello in Domus Aurea. Con un paragone interessante. “Come già capitato agli artisti del Rinascimento, anche gli archeologi, gli architetti e i restauratori del Parco archeologico del Colosseo si sono imbattuti in una grande apertura all’altezza della copertura di una stanza della Domus Aurea”. È così che è stata scoperta la Sala della Sfinge. E propone il video con il sopralluogo della direttrice del Parco, Alfonsina Russo, appollaiata sopra le impalcature, a verificare la straordinaria scoperta, grazie ad un ponteggio montato per restaurare la volta della sala 72 della Domus Aurea. Al momento se ne conoscono 150.
“Rischiarate…
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Michelangelo Buonarroti è tornato
La più grande mostra mai organizzata al mondo dedicata all’urbinate Raffaello Sanzio riapre le sue porte al pubblico online.
L’esposizione è stata inaugurata a Roma il 5 marzo 2020dopo aver venduto in anticipo un numero elevatissimo di biglietti. Una manciata di ore dopo ha dovuto chiudere, come d’altro canto hanno chiuso tutti gli altri musei e luoghi d’arte sul territorio italiano, secondo il decreto ministeriale emanato per rallentare il diffondersi del coronavirus.
Le Scuderie del Quirinale hanno deciso di riaprire la mostra al grande pubblico seppur virtualmente. Attraverso il proprio canale youtube che trovate cliccando QUA troverete diversi video che vi consentiranno di passeggiare fra le varie sale e approfondire la conoscenza relativa alle numerose opere esposte, arrivate per l’occasione alle Scuderie grazie a importanti prestiti nazionali e internazionali.
La Velata degli Uffizi, la Madonna Alba della National Gallery di Washington, il Ritratto di Baldassarre Castiglione del Louvre…
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