SCALETTA:
Corpo Musicale S. Damiano e Sant’Albino di Brugherio (16:00-16:25) | Istituto Musicale Bonaventura Somma (16:30-16:55) | Corpo Musicale Pietro Cipolla – Città di Corleone (18:00-18:25) | Filarmonica Sangiulianese (18:30-18:55).
Dalle ore 17:00
SCALETTA:
banda di compignano (17:00-17:25) | Corpo Musicale San Giorgio di Casorezzo APS (17:30-17:55).
Inaugurazione dell’ultima installazione del progetto E quindi uscimmo a riveder le stelle…,la Cantica del Paradiso,promosso dall’Associazione Arco di Gallieno, con il patrocinio di Roma Capitale, del Municipio I Roma Capitale, del Comitato Nazionale per i 700 anni della morte di Dante, dell’Istituto Dante Alighieri, e con il supporto della Soprintendenza Capitolina la quale ha coordinato tutte le fasi dell’allestimento.
Nell’ambito dei festeggiamenti per celebrare i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, dopo le due installazioni di 67 formelle in ceramica firmate da altrettanti artisti e ispirate alle Cantiche dell’Inferno e del Purgatorio ed inaugurate nel 2021 e nel 2022, l’Associazione Arco di Gallieno presenta il proseguimento del progetto sulla Divina Commedia per il giardino di piazza Dante con le ultime 33 formelle dedicate al Paradiso.
Lo scorso 11 dicembre è avvenuta, nel giardino di Piazza Dante, l’inagurazione delle 33 formelle dedicate al Purgatorio Dantesco, un’installazione permanente che fa di questo luogo un’ulteriore attrazione artistica del Rione Esquilino. Pubblichiamo due filmati tratti dall’account Facebook di “ES.CO DMO Esquilino Comunità – La Porta di Roma” relativi all’inaugurazione, ad alcune interviste rilasciate dagli artisti presenti e ,ovviamente, alle opere esposte
Proponiamo un video di Paolo Pelli della performance MusicLivePainting di Michele De Luca e Antonio Amendola, registrato il 27 ottobre 2022 nello studio dell’artista in occasione della manifestazione RAW Rome Arte Week 2022
Sempre di Michele De Luca la formella relativa al canto XIV del Purgatorio della Divina Commedia visibile dallo scorso11 dicembre nel giardino di Piazza Dante insieme alle altre 32 formelle create dagli altri artisti che vivono e/o lavorano all’Esquilino
Ci siamo già occupati nei mesi passati dell’interessante progetto dell’Associazione “Arco di Gallieno” che in occasione del 700° anniversario della morte di Dante Alighieri, ha ideato un’installazione permanente di 34 formelle nel giardino di Piazza Dante frutto del lavoro e dell’ispirazione di altrettanti artisti che vivono e/o lavorano all’Esquilino. Ognuna di esse rappresenta una cantica dell’Inferno dantesco e in pratica trasformano una parte del giardino in una vera e propria mostra d’arte contemporanea. Vi proponiamo una vista d’insieme delle formelle e di seguito le immagini una per una.
L’associazione Arco di Gallieno è lieta di annunciare l’inaugurazione dell’installazione permanente “E quindi uscimmo a riveder le stelle” delle opere di 34 artisti relativa alla cantica dell’Inferno di Dante Alighieri in occasione dei 700 anni della sua morte
In occasione dei 700 anni dalla morte di Dante, Arco di Gallieno presenta “E quindi uscimmo a riveder le stelle“, un progetto che vede coinvolti 34 artisti che hanno interpretato i 34 canti dell’ Inferno. I bozzetti relativi, che qui presentiamo, verranno realizzati in ceramica e collocati permanentemente nel giardino di Piazza Dante all’ Esquilino. Lo scopo del progetto è quello di favorire lo sviluppo di capacità, collaborazione, solidarietà, empatia e armonia tra i cittadini e le diverse comunità straniere presenti all’ Esquilino
DA US Ministero dei beni e delle attività Culturali e del Turismo
Riqualificare Piazza Dante
Nel cuore dellEsquilino, a Piazza Dante, è stata rinvenuta unaula semicircolare, ben conservata anche nelle sue decorazioni, che sarà oggetto di una approfondita ricerca e di un progetto di valorizzazione, finalizzati a una riqualificazione urbanistica dellintera area.
La sala (oggi denominata Volta Gatti dal nome dellarcheologo Giuseppe Gatti che la ha scoperta agli inizi del Novecento) è tornata alla luce durante i lavori di ristrutturazione attualmente in corso dellex Palazzo delle Casse di Risparmio Postali e, al momento, è oggetto di una sofisticata indagine archeologica.
Nelletà tardo-repubblicana (tra il 42 e il 38 a.C.) il versante occidentale dellEsquilino venne bonificato, riqualificato e ceduto a proprietari privati di alto rango che vi edificarono le proprie residenze, articolate in padiglioni e circondate da ampi giardini che sfruttavano scenograficamente la naturale morfologia della pendice del colle.
Lattuale piazza Dante faceva anticamente parte della grandiosa villa romana nota come Horti Lamiani. La proprietà originaria è attribuita a Elio Lamia, console del 3 d.C. e intimo amico dellimperatore Tiberio. Una volta passati alla proprietà imperiale, gli Horti Lamiani divennero la residenza urbana preferita dallimperatore Caligola, mentre, con Nerone, vennero probabilmente annessi alla Domus Aurea, per poi tornare ad essere una delle tante residenze degli imperatori fino al IV secolo d.C.
Grazie al nuovo piano urbanistico post-unitario, che prevedeva nellarea un ampio e ordinato quartiere residenziale, con vari edifici destinati ai servizi della capitale dItalia, si avviò una serie di lavori che portarono alla luce le imponenti strutture riccamente decorate delle proprietà imperiali. La documentazione dellepoca è scarna e si basa quasi esclusivamente sul lavoro di Rodolfo Lanciani, Segretario della Commissione Archeologica Capitolina, che seguì i la
Circa quattro anni fa (febbraio 2017) ci furono diversi incontri nella sala convegni del Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo promossi dalla Soprintendenza Speciale sul tema della riqualificazione di Piazza Dante. Venne presentata una bozza di progetto (vedi articolo di Roma Today dell’epoca) che prevedeva la ricostruzione dell’Aula Gatti in una teca particolare al centro del giardino di Piazza Dante, In verità, tale progetto, non incontrò il favore dei residenti e delle associazioni di zona in quanto si riteneva che la ricostruzione dell’Aula nel giardino della piazza alterasse di non poco l’aspetto paesagistico del luogo e quindi il tutto rimase solo un’ipotesi non realizzata.
Ecco alcune immagini di quel progetto
Visione assonometrica
Sezione della teca contenete l’Aula Gatti
Sono passati più di quattro anni da quel febbraio 2017, il giardino di Piazza Dante è stato ripristinato e da poche settimane è stato finalmente riaperto al pubblico (vedi nostro post sull’argomento)
Ma l’Aula Gatti che fine ha fatto? Sicuramente è ancora custodita in circa quattrocento contenitori in uno dei magazzini del Museo Nazionale Romano, ma sarebbe ora di decidere dove ricostruirla ovviamente delocalizzandola. E’ un tesoro di incomparabile valore e bellezza, un reperto del pari valore di alcuni ambienti della Domus Aurea. Certo non mancano all’Esquilino luoghi che potrebbero accogliere un monumento di così grande valore e quindi, visto il momento, nonostante tutto, di grande attività progettuale e realizzativa all’interno del Rione perchè non fare un ulteriore sforzo e decidere condividendo la scelta con cittadini e associazioni?