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“Dal dire al fare” La proposta dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Roma per recuperare i cinema dismessi

Al termine dell’incontro tenutosi alla Casa dell’Architettura l’11 aprile scorso

l’Ordine degli Architetti della Pronicia di Roma ha presentato in un comunicato stampa la proposta per il recupero dei numerosi cinema dismessi negli anni passati nella città di Roma. Di seguito il documento ufficiale

E’ un tema che sta particolarmente a cuore ai residenti dell’Esquilino perchè, finalmente, grazie al rinnovato interesse per questo significativo problema dopo decenni di oblio si è iniziato a parlare in termini fattivi del recupero del Cinema Apollo a via Giolitti. Ecco degli articoli apparsi su Corriere della Sera e su Roma Today

Roma Today:

Dal progetto pagato dai privati alla “colletta” popolare. Così verrà salvato il cinema Apollo

Corriere della Sera:

Roma, Valsecchi sul rilancio dell’ex cinema Apollo: «Barriera contro il degrado del quartiere, riapertura entro fine 2026»

12/1/25 “Progetto Esquilino 2025” Convegno all’Acquario Romano – Casa dell’Architettura

12 gennaio 2025 ore 14:30

ACQUARIO ROMANO – CASA DELL’ARCHITETTURA

Progetto Esquilino 2025

Visione e Percorsi per una Città in Trasformazione

Alimentare il confronto pubblico tra istituzioni, associazioni, realtà sociali attive sul territorio e cittadini, con l’obiettivo di costruire una visione condivisa e avanzare proposte concrete per il futuro dell’Esquilino, che vede coinvolto direttamente l’Ordine degli Architetti di Roma Provincia con azioni volte a fare della sua sede, il complesso monumentale dell’Acquario romano, un vivo catalizzatore culturale e come tale presidio di sicurezza per il rione, sempre pronto a coinvolgere realtà territoriali, istituzioni e cittadinanza.

Per costruire visioni e percorsi per una porzione di città che ha già all’attivo diversi interventi volti al miglioramento della qualità della vita urbana, esprimendo un grande potenziale di rigenerazione, l’Ordine degli Architetti di Roma e provincia dà appuntamento alla Casa dell’Architettura domenica 12 gennaio (ore 14:0 – 19:15) per l’evento “Progetto Esquilino 2025 – Visioni e percorsi per una città in trasformazione”.

I lavori si aprono con i saluti di Alessandro Panci, presidente Oar, Alberto Oliveti, presidente della Fondazione Enpam, Roberta Bocca, vicepresidente Oar, Lamberto Giannini, prefetto di Roma. Il Consigliere Oar e delegato al progetto Esquilino, Paolo Anzuini modera la tavola rotonda a cui partecipano parlamentari e consiglieri regionali. Si parla anche di Esquilino Comunità prima Destination management organization di rione che ha tra i partner anche soggetti pubblici.

Spazio anche ai progetti e ai grandi attrattori urbani, con una carrellata di casi studio che vedono coinvolti: Grandi stazioni Rail, Fondazione Fs italiane, Fondazione Enpam, l’Accademia Costume & Moda, Palazzo Merulana e la Congregazione salesiana.

L’evento di domenica nasce dal percorso, nato un anno fa con Esquilino 2024 – Musica e riflessioni per un rione in continua evoluzione, nell’ambito della manifestazione Natale alla Casa. «Appena ricevuta la delega all’Esquilino mi sono reso conto di essere il primo consigliere delegato residente qui. E dopo un lavoro di analisi e mappatura reso possibile dalla fiducia che il Consiglio dell’Ordine mi ha dato, siamo arrivati alla conclusione dell’esistenza di tante virtuose realtà che potrebbero collaborare di più tra loro costruendo un progetto comune di futuro, del quale l’Ordine può fare da contenitore», spiega Paolo Anzuini.

«Il 7 gennaio dello scorso anno – prosegue il consigliere Oar con delega al progetto Esquilino – abbiamo organizzato una prima iniziativa per metterle in rete e lavorare insieme per capire quale futuro dare a questo rione di cui abbiamo da poco celebrato i 150 anni di storia, per mettere al centro un tema, quello della rigenerazione del tessuto sociale e urbano». Con l’appuntamento di domenica – sottolinea Anzuini – si compie un ulteriore passo avanti in questo senso e caso vuole che l’appuntamento arrivi pochi giorni dopo la direttiva del ministero dell’Interno sulle zone a vigilanza rafforzata nelle grandi città.
Il prefetto di Roma Giannini già al convegno organizzato lo scorso anno dall’Oar aveva sottolineato che il principio di sicurezza non è da perseguire soltanto con l’aumento di personale nelle strade ma anche con iniziative sociali che si inseriscono in un disegno di recupero urbano.

Ed è proprio questo che cerca di fare l’Oar, valorizzando Esquilino attraverso le numerose iniziative della Casa dell’Architettura, diventando un punto di dialogo con il quartiere. «Dove c’è cultura c’è sicurezza, e noi facciamo cultura. Facciamo anche innovazione. L’incubatore Lympha per le startup di architettura ha sede proprio a piazza Fanti 24». «Il principio più vicino alla sicurezza si chiama libertà: ognuno deve essere libero di camminare in tranquillità a qualsiasi ora del giorno e della notte. Al centro del convegno del 12 non c’è un piccolo rione di Roma, ma il rapporto tra le città e gli esseri umani», conclude Anzuini.

«Siamo entrati nell’anno giubilare e l’Esquilino, con la Stazione Termini, rappresenta una delle più importanti porte della città per le tante persone che da fuori arriveranno a Roma, molto probabilmente la più importante. E in un momento tra l’altro caratterizzato da nuove opere legate proprio al Giubileo e al Pnrr, diventa fondamentale riflettere su quelle che sono le progettualità presenti nell’area, sulla qualità di quello che si sta realizzando, su come mettere in rete quanto già ultimato e quanto è in via di definizione. Così come è fondamentale comprendere ciò che sarebbe opportuno ancora fare in questo territorio», sottolinea Alessandro Panci, presidente Oar, ricordando quanto sia importante avere attenzione «per quel che avverrà nel corso di quest’anno ma anche per il futuro», in questo quartiere: «Noi come Ordine – conclude – ci siamo, stiamo dando un contributo prezioso con la Casa dell’Architettura. E l’incontro di domenica è molto importante perché rappresenta un ulteriore momento di conoscenza con le tante realtà presenti, un’opportunità di dialogo per raccontare quanto si sta facendo e anche per raccogliere altre proposte per il futuro, un’occasione di messa in rete con le tante iniziative in campo che aiuta a raggiungere l’obiettivo centrale, che è quello di favorire uno sviluppo organico di tutta quest’area».

Il programma
Iscrizione

Gli esiti del concorso per l’Urban Center Metropolitano a viale Manzoni: vince il gruppo guidato da Lorenzo Maggio

6 maggio 2024

Dal sito Architettiroma.it

Online – su Competition Architecture Network, piattaforma telematica dell’OAR – la classifica del bando per l’allestimento della struttura che sarà realizzata in Viale Manzoni

 

Pubblicati su CAN – la piattaforma telematica per i concorsi messa a disposizione dall’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia – gli esiti del concorso di progettazione per l’allestimento degli spazi dell’Urban Center Metropolitano, che avrà sede in Viale Manzoni 34, a Roma, nell’edificio che ospita l’Istituto Scolastico tecnico industriale Galileo Galilei. A vincere è stato il gruppo, con base a Napoli, guidato dall’architetto Lorenzo Maggio (capogruppo) – e composto dai progettisti Margherita Di Micco, Costantino Diana, Giuseppe Diana,  Giuseppe Parisi, Raffaele Semonella – che si aggiudica il primo premio di 39.273,85 euro. Al secondo e terzo posto si sono classificati, rispettivamente, Roberto De Toni, architetto milanese (premio 5.200 euro) e il progettista romano Gianluigi Giammetta (3.200 euro). Roma Capitale, avvalendosi di Risorse per Roma Spa, sosterrà con 1 milione di euro le spese di allestimento dello spazio.

Info e documentazione sulla pagina dedicata sulla piattaforma CAN: LINK

Per rendere più rapide le fasi successive, come previsto dal disciplinare di concorso – ribadisce una nota sul sito di Roma Capitale -, «la progettazione esecutiva sarà affidata al vincitore del concorso e prima dell’estate si procederà con la gara per l’allestimento». Il quale «sarà realizzato in sinergia con la fase conclusiva dei lavori strutturali sull’edificio a cura della Città Metropolitana con l’obiettivo di inaugurare lo spazio entro la fine del 2024. I lavori di ristrutturazione e il successivo allestimento dello spazio, trattandosi di un bene vincolato, sono condotti in collaborazione con la Soprintendenza speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma».

Nell’ambito della procedura concorsuale per l’acquisizione di un progetto di fattibilità tecnica ed economica (Pfte) erano state ricevute 18 proposte progettuali per la realizzazione dell’allestimento di uno spazio di 1.075 metri quadri su 4 piani oltre a 462 metri quadri esterni.

L’Urban Center Metropolitano è un progetto di Roma Capitale e Città Metropolitana, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Roma, che punta a dotare la città di un «luogo identitario» in cui raccogliere, sotto il profilo scientifico-culturale, i processi di trasformazione del tessuto metropolitano, promuovendo la diffusione della cultura urbana tra i cittadini e favorendone la partecipazione attiva ai processi di cambiamento (qui l’articolo sulla presentazione del progetto, tenutasi a dicembre in Campidoglio: LINK). 

Il progetto vincitore

Il progetto vincitore, in particolare, prevede per la nuova struttura un allestimento dedicato alla città e al suo territorio, che – si legge nella presentazione del progetto illustrata oggi, 6 maggio, in Palazzo Valentini, sede della Città Metropolitana di Roma Capitale – «ne descrive la crescita urbana e il modellarsi dei paesaggi urbani e naturali, sottolineando i segni e i caratteri degli interventi urbanistici più rilevanti. Valorizza, inoltre, le attività finalizzate alla condivisione delle trasformazioni territoriali e racconta le trasformazioni urbane, attuali e future, con un linguaggio comprensibile a diversi target di fruitori. Favorisce il coinvolgimento dei visitatori attraverso sistemi interattivi, monitor touch-screen, tavoli interattivi digitali, totem informativi, pavimentazione proiettabile, ologrammi, realtà virtuale e aumentata. Prevede, inoltre, l’utilizzo di tecnologie assistive per garantire l’accessibilità digitale alle persone diversamente abili».

Più nel dettaglio, il piano terra – denominato «il ponte» – si configura «come spazio di relazioni e interazione interno-esterno», in cui si è proposto di attrezzare l’ambiente come spazio polifunzionale in cui è possibile organizzare conferenze, meeting, presentazioni, forum, proiezioni film. Per quanto riguarda lo spazio esterno, il progetto prevede il recupero della pavimentazione originaria, prevedendo una piazza pubblica con al centro un plastico calpestabile della città di Roma e del territorio reso interattivo grazie a un sistema di luci che permettono il racconto delle vicende storiche della città metropolitana. Al primo piano, invece – denominato, «il cantiere» – viene predisposto uno spazio flessibile, con aule laboratorio e meeting con un sistema di pannellature a scomparsa. Al secondo piano, «la piazza» punta ad essere un ambiente adatto ad ospitare il racconto multimediale dell’area metropolitana «nella sua accezione storica e di sviluppo passato-presente-futuro». Il terzo piano, infine, caratterizzato dalle strutture metalliche perimetrali e dalle capriate di copertura lasciate a vista, ospita «la finestra», sala espositiva «in cui saranno allestite di mostre sulla città e sul territorio, dedicate allo sviluppo storico negli ultimi cento anni». (FN)

di Francesco Nariello
 

11-12-13/9/23 “I Giardini di Piazza Vittorio” incontri pubblici organizzati dall’Ordine degli Architetti di Roma a Piazza Vittorio

7-11-12-13 settembre 2023 ore 19:00

GIARDINO DI PIAZZA VITTORIO

I Giardini di Piazza Vittorio

L’Ordine degli Architetti di Roma “scende in piazza” con visite guidate, talk, spettacoli ed approfondimenti sulla professione per tutti!

Il programma

Dal 6 al 15/6/23 “100 anni di professione di architetto e ingegnere in Italia” all’Acquario Romano – Casa dell’Architettura

Dal 6 al 15 giugno 2023

ACQUARIO ROMANO – CASA DELL’ARCHITETTURA

100 anni di professione di architetto e ingegnere in Italia

Riflettere sulla figura professionale dell’architetto e sul ruolo degli Ordini: sarà questo il focus delle iniziative organizzate dall’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia a giugno – tra il 6 e il 15 del mese – in occasione dei 100 anni della legge che ha istituito la professione di Architetto e Ingegnere in Italia (legge n. 1395/1923, «Tutela del titolo e dell’esercizio professionale degli ingegneri e degli architetti»). L’obiettivo è condividere la storia della professione, individuando sfide e strategie per proiettare le competenze degli architetti nelle trasformazioni del territorio e delle nostre città, nel rispetto dei doveri che la società impone ai professionisti attraverso la centralità e la qualità del progetto.

Dalla città inclusiva al ruolo sociale degli architetti, dall’importanza degli archivi di architettura alla tutela del patrimonio del Novecento, fino allo stimolo al confronto tra professioni diverse alla ricerca di punti in comune e temi condivisi a garanzia della qualità delle prestazioni professionali: gli eventi in programma spazieranno su un ampio ventaglio di tematiche in grado di inquadrare  questioni di interesse per professionisti e la cittadinanza.

 

La descrizione degli eventi in programma

La Mostra

Per tutta la durata delle celebrazioni del centenario, presso la Casa dell’Architettura, sarà allestita la mostra «100 anni di professione di architetto e ingegnere in Italia – La storia e i protagonisti dell’Ordine degli Architetti di Roma». Il percorso espositivo ripercorrerà la storia dai primi anni di attività dell’Ordine facendo riaffiorare i significativi «verbali storici» e le «discussioni del Consiglio» riguardanti i temi caldi della professione che rimangono sempre attuali.

Sarà inoltre riportato alla luce il catalogo «50 anni di professione», edito da Kappa nel 1983 nelle sue edizioni in lingua italiana ed inglese (a cura di Renata Bizzotto, Luisa Chiumenti e Alessandra Muntoni), realizzato in occasione dei 50 anni di vita dell’Ordine dalla sua costituzione. Il volume contiene una rassegna di opere di architetti, 24 professionisti, che con i loro lavori hanno fatto la storia dell’architettura romana nel ‘900 e che fra il 1980 e il 1983 hanno compiuto 50 anni di iscrizione all’OAR. Una carrellata su un periodo storico complesso della vita dell’Italia, quello che va dagli anni ’30 agli anni ’80 del novecento, che ha coinciso con una grande ricostruzione del Paese, ma anche con una visionaria e moderna progettazione architettonica e urbana. (FN)

11 – 19 giugno 2022 “FAR: il festival dell’architettura di Roma”

9 giorni di tavole rotonde, workshop, musica, arte, food, sport e cultura in varie location diffuse tra l’Esquilino e l’Ostiense

Dall’11 al 19 giugno un fittissimo calendario di appuntamenti e ospiti per immaginare il futuro della Capitale e delle sue trasformazioni urbane.

Obiettivo Accessibilità: concorso fotografico aperto fino al 3 dicembre

C’è ancora tempo, fino al prossimo 3 dicembre, per partecipare alla terza edizione di Obiettivo Accessibilità, il concorso fotografico promosso dall’Osservatorio Accessibilità – Universal Design – dell’Ordine degli Architetti di Roma e provincia – con la collaborazione degli Ordini di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo – con l’obiettivo di contribuire alla diffusione della «cultura dell’accessibilità».

Il Concorso è articolato in un’unica sezione nella quale i concorrenti devono esporre il concetto dell’Accessibilità, puntando l’obiettivo del proprio apparecchio fotografico «su come si è riusciti a superare o mitigare gli innumerevoli ostacoli posti dal costruito e dagli elementi naturali o, in alternativa, denunciando le barriere ancora esistenti».

Per partecipare basta essere maggiorenni e inviare una foto all’indirizzo protocollo@architettiroma.it, con la relativa domanda di partecipazione al concorso. Il termine ultimo per la consegna delle foto, come detto, è fissato per il 3 dicembre 2020.

Maggiori informazioni

9-16 ottobre 2020 “SPAM | Settimana del Progetto di Architettura nel Mondo” alla Casa dell’Architettura

9 – 16 ottobre

Casa dell’Architettura – Acquario Romano

SPAM 2020 | Settimana del Progetto di Architettura nel Mondo

SPAM è un festival promosso dall’Ordine degli Architetti di Roma con l’intento di far crescere una rinnovata cultura del progetto. Una manifestazione che vuole porre l’attenzione sui problemi e le tematiche che regolano le trasformazioni urbane, sociali ed economiche delle grandi metropoli contemporanee, con un focus specifico sulla capitale.

Il programma sintetico

Ricordiamo che dalle ore 21,00 di ogni sera saranno proiettati alcuni film in occasione del Live cinema festival 2020 . Nel link seguente il programma e i link per le prenotazioni

Il programma dettagliato con i link per le prenotazioni

18 gennaio – 17 febbraio 2020 “Riscatti di città” La rigenerazione urbana a Roma al Palazzo Merulana

18 gannaio – 17 febbraio 2020

PALAZZO MERULANA

RISCATTI DI CITTÀ | La rigenerazione urbana a Roma

La mostra Riscatti di Città offre una panoramica sullo scenario urbanistico e architettonico di Roma per mezzo di un approccio multidisciplinare: Fotografia, grafica, video e progetti architettonici realizzati e visionari.

Riscatti di città affronta il tema della rigenerazione urbana nella Capitale, attraverso la mappatura dei luoghi abbandonati e rigenerati e con un ciclo di incontri tra professionisti volti a stimolare la partecipazione sulla più grande riflessione sulla rigenerazione urbana mai fatta a Roma.

Inaugurazione: sabato 18 gennaio 2020, ore 18.30

La mostra, curata da Nicola Brucoli e Carlo Settimio Battisti, direttori di TWM Factory, realizzata in collaborazione con  Palazzo Merulana, CoopCulture e Fondazione Elena e Claudio Cerasi, vuole stimolare la discussione e il confronto sul tema della rigenerazione urbana a Roma, attraverso una costante oscillazione tra il prendere atto delle criticità che risiedono sul territorio e il voler rendere visibili e sistemiche le opportunità create dagli interventi di rigenerazione e dalle idee che si sedimentano nei luoghi.

Il tema della rigenerazione urbana ha acquisito una posizione centrale nella progettazione delle metropoli, il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e gli interventi in aree dismesse risultano necessari per un governo del territorio finalizzato al miglioramento della qualità della vita. Come prevedibile per un organismo così stratificato, la rigenerazione urbana è entrata con forza nelle dinamiche di Roma, attraverso operazioni che spaziano tra architettura, urbanistica e rifunzionalizzazioni si sono trasformati diversi tasselli della Capitale. Sebbene differenti nella tipologia di intervento, nelle funzioni (ri)stabilite e negli attori coinvolti, la caratteristica comune di questi progetti è di avere come obiettivo quello di generare valore e di creare nuove dinamiche sociali in tessuti urbani che avevano perso i tratti di città.”

– Nicola Brucoli e Carlo Settimio Battisti, curatori della mostra, direttori TWM Factory

L’intera iniziativa da una parte mappa e fotografa edifici in disuso, architetture che hanno perso la loro funzione originaria, vuoti urbani che impoveriscono la città e cinema dismessi. Dall’altra esalta i processi virtuosi di rigenerazione, attuati tramite progetti di architettura di respiro internazionale, riattivazioni temporanee volte a rilanciare il valore immobiliare, iniziative di arte sociale per rivalutare le periferie come luogo di incontro.
Si è dato spazio alle progettualità che gravitano sul territorio, idee di studenti e giovani che con risorse ridotte sono riusciti ad innescare la redenzione di Roma.

Questo progetto vuole parlare di urbanistica e di Roma attraverso una moltitudine di linguaggi ormai imprescindibile dall’analisi e dalla proposta per la città. Architettura, mobilità, fotografia, grafica: un metodo che abbraccia diverse discipline per analizzare su più livelli lo stato attuale dei sistemi urbani, favorendo un orientamento creativo innovativo per le metropoli contemporanee, attraverso un ciclo di incontri con le migliori esperienze e professionalità in grado di trattare il fenomeno a 360 gradi.
Questo lavoro di ricerca, progettato e realizzato in uno spazio rigenerato, vuole dimostrare che per Roma è possibile uscire dal circolo vizioso di autocommiserazione riguardo il suo degrado e il suo sviluppo urbano frammentato. Il riscatto della città è possibile. Ripartiamo da qui.

 

Con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia, l’IN/ARCH – Istituto Nazionale di Architettura.
Con il supporto di ART – Associazione imprese per la Riqualificazione del Territorio
Media partner: Archiportale

Inaugurazione a partecipazione gratuita fino ad esaurimento posti disponibili.
La mostra è visitabile con biglietto d’ingresso ordinario di Palazzo Merulana.
Orari
: Da mercoledì a lunedì, dalle 10.00 alle 20.00
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura del museo

22 giugno 2019 “La Città in una Casa” alla Casa dell’Architettura

L’evento del 22 giugno si pone l’obiettivo di diffondere una cultura legata all’architettura e dei mondi ad essa connessi, nonché di restituire allo stesso tempo un’immagine del mestiere dell’architetto come agente territoriale e sociale. 

Si ricorda che durante la giornata vi saranno attività laboratoriali per bambini, attività e visite guidate aperte a tutti. Per le visite guidate e per i laboratori per i più piccoli si consiglia di prenotare come da riferimenti sul programma (per i bambini che parteciperanno ai laboratori pomeridiani la partecipazione al concerto non avrà necessità di prenotazione).

Il programma (cliccare per ingrandire)