Archivi tag: Acqua

Risolti i problemi idrici a via Giolitti in questo inizio di settembre 2017, ma…

Dopo oltre due mesi, nei primi giorni di settembre sono stati effettuati i lavori dall’ACEA per riparare la falla alla conduttura dell’acqua che si era aperta davanti al sottopassaggio di Santa Bibiana con relativo parziale allagamento della sede stradale.

Dopo circa due giorni è stato risolto anche l’analogo problema davanti al cd. Tempio di Minerva Medica.

Ricordando che si è trattato di  rotture  che si erano già manifestate alla fine di dicembre dello scorso anno praticamente negli stessi punti e che agli ultimi piani di non pochi stabili dell’Esquilino, ormai da oltre un anno e mezzo, in alcune ore non arriva l’acqua, non possiamo che rinnovare la preghiera alle autorità compenti di programmare dei lavori defnitivi di sostituzione della condotta idrica che trasporta questo bene così prezioso verso la Stazione Termini, perchè, anche per gli stravolgimenti climatici avvenuti negli ultimi anni, non è più ammissibile che si sprechi una tale quantità d’acqua sia per le perdite continue sia per delle vere e proprie falle che vengono riparate dopo mesi.

Bando alle chiacchiere, sarebbe ora di dare l’esempio prima di chiedere risparmi e sacrifici ai cittadini

Ecco quel che è apparso oggi 21 agosto sui social neworks da parte del Comune

Sia ben chiaro, siamo perfettamente d’accordo sui suggerimenti atti a risparmiare acqua, però, vorremmo ricordare al Comune e all’Acea,  che in molti stabili dell’Esquilino questo elemento sempre più prezioso manca  per diverse ore al giorno da  molti mesi e questo per una scellerata gestione delle reti di trasporto che vedono una dispersione  sotterranea ben al di sopra delle medie europee. E come credere ai comunicati, se, da almeno due mesi a via Giolitti ci sono queste perdite  praticamente negli stessi punti in cui si sono verificati copiosi versamenti di acqua alla fine dello scorso anno?

L’Acea è perfettamente al corrente della situazione ma fino ad oggi non ha fatto  nulla. Le infiltrazioni sotterranee all’altezza del cd. Tempio di Minerva Medica sono arrivate a tal punto che da qualche giorno è  percettibile una fastidiosa puzza di fogna. Quanto bisognerà attendere perchè si ripari questa perdita? Ed è lecito chiedere risparmi e sacrifici alla popolazione senza aver fatto prima il proprio dovere di amministrazione pubblica?

Emergenza idrica all’Esquilino

Siamo stati tra i primi a segnalare questo problema (vedi) in tempi non sospetti, all’inizio di Marzo, quando nessuno parlava  di siccità e sembrava francamente incredibile che agli ultimi piani di alcuni stabili dell’Esquilino mancasse l’acqua. Poi il fenomeno si è esteso  e complice anche l’eccezionale carenza di piogge di questi ultimi mesi è esploso in tutta la sua gravità investendo non solo  il nostro Rione ma anche tante altre zone di Roma. Già a marzo abbiamo additato come principale causa di questo problema lo stato pietoso delle condutture idriche della città, cosa ammessa recentemente anche dall’ACEA stessa che lamenta perlomeno un 50 % di dispersione, ma per quanto riguarda l’Esquilino paventiamo una situazione addirittura peggiore cosa che obbliga a diminuire drasticamente la pressione per limitare i guasti . Alla fine dello scorso anno ci sono state ben tre rotture di condutture idriche con allagamento stradale, due a via Giolitti e una a via Pianciani (vedi) ebbene a via Giolitti nei pressi del cd. Tempio di Minerva Medica e nei pressi del tunnel di Santa Bibiana il problema si è riaffacciato anche in questi giorni praticamente negli stessi punti.

Questo vuol dire che le tubazioni sono in uno stato allarmante e i lavori di sostituzione delle stesse dovrebbero essere prioritari e non procrastinabili. Tra l’altro  le continue infiltrazioni di acqua nelle fondamenta di palazzi e monumenti già particolarmente provati dalle vibrazioni continue dovute al traffico veicolare e al treno Laziali Centocelle non fanno che aumentare i timori che si verifichino nuovi problemi con voragini, crepe e crolli. Deve succedere per forza la catastrofe perchè le autorità competenti prendano finalmente  delle decisioni sensate e responsabili per il futuro di questa via?

Incredibile! Nel 2017 in alcuni palazzi dell’Esquilino non arriva l’acqua!

Credevamo di avere una panoramica abbastanza estesa dei problemi dell’Esquilino: dai cumuli di mondezza e cartoni per le strade all’esercito di accattoni, ubriaconi e homeless che stazionano nelle  vie e nei  giardini del nostro Rione, dalla telenovela dei lavori di riqualificazione di Piazza Vittorio ai troppi monumenti abbandonati al degrado, dagli immobili vuoti da decenni in perenne attesa di una loro riutilizzazione alla scarsa illuminazione, dai problemi della sicurezza a quelli del vandalismo ma mai ci saremmo sognati che nel terzo millennio, al centro di Roma (che non dimentichiamo, è la capitale d’Italia) ci fossero degli edifici con problemi di approvvigionamento idrico. Siamo rimasti di stucco nel sentire le parole di una persona che abita all’ultimo piano in un immobile di via Napoleone III e riportiamo integralmente il suo amarissimo sfogo nella speranza che venga recepito e il problema  risolto una volta per tutte.

Vorrei segnalare alla vostra attenzione uno degli infiniti disservizi a cui l’orrida ACEA ci ha purtroppo abituati in questi anni.
Nel centro storico di Roma, a 2 passi da Santa Maria Maggiore, sul colle Esquilino che, come è noto, è il più elevato di Roma, la distribuzione dell’acqua avviene come nella Sicilia degli anni cinquanta, quella per intenderci, dello sceneggiato televisivo “La mafia uccide solo d’estate”, anzi peggio perchè ormai l’acqua arriva in quantità esigua anche la notte e i serbatoi non fanno in tempo a riempirsi a sufficienza. Sono ormai quasi 2 anni che il problema si ripresenta con sempre maggiore frequenza. La pressione erogata dall’Acea non è sufficiente a raggiungere i piani alti e tutto questo mentre intorno fontanelle, “nasoni” e quant’altro sprizzano allegramente.
Inutile ovviamente aggiungere che le innumerevoli segnalazioni telefoniche, le sollecitazioni inviate per posta,addirittura le stesse delegazioni di condominii “incazzati” che si rivolgono a piazzale Ostiense, si scontrano col muro di gomma di un’amministrazione di fatto IRRAGGIUNGIBILE. Le risposte, quando non sgarbate (il che accade spesso soprattutto da parte degli operatori telefonici, nascosti sia dietro il relativo anonimato di una sigla numerica che non si fa a tempo a memorizzare, sia dietro la loro effettiva ignoranza ed esclusione di tutto ciò che concerne l’azienda) sono evasive o mendaci, i provvedimenti inesistenti. Dopo infinite insistenze ogni tanto arriva un furgone, di una ditta appaltatrice, notate bene, non di Acea, che si limita a constatare l’effettiva inadeguatezza della pressione per poi ribadire che loro non possono fare altro che riferire ad Acea…

Chi vi scrive è una signora di 65 anni, che ha  vissuto  in questo quartiere per più più di 25 anni con una famiglia di 4 persone, tutte ben abituate a lavarsi, perchè allora si poteva, l’acqua arrivava (quasi) sempre. Sono la vedova di un giornalista e forse, chissà, ho ancora un’ingenua fiducia nelle virtù della comunicazione e della stampa. Ora sono sola e sto qui a scrivervi per la frustazione di non poter neanche fare una doccia alle 14 di un sabato qualsiasi …..

Lettera firmata

Vorremmo ricordare che ci siamo occupati di un problema di emergenza idrica già durante le ultime feste natalizie (vedi) lamentando l’assoluta obsolescenza della rete di trasporto dell’acqua che, supponiamo, sia alla base anche di questo problema:  condutture talmente malandate che obbligano l’ACEA a diminuire la pressione per evitare che si verifichino frequenti rotture e allagamenti senza dimenticare l’enorme dispersione e lo spreco di quel preziosissimo elemento che è l’acqua.

Anche se dal “nasone” non sgorga acqua la strada si allaga ugualmente

Lo scorso dicembre ci occupammo del nasone all’angolo tra via Giolitti e viale Manzoni denunciando il fatto che per un guasto all’impianto di scarico la strada intorno risultava allagata anche in pieno sole (vedi). L’Acea provvide alla riparazione con un cosiddetto “workaround” : invece di disostruire lo scarico chiuse la fontanella. Già allora manifestammo più di un dubbio su questa risoluzione, prospettando che durante la stagione invernale il fenomeno potesse ripetersi in presenza di temporali e nubifragi. Un clima particolarmente mite ci ha fatto arrivare a febbraio senza grossi problemi, ma al primo acquazzone notturno di una certa consistenza ecco come si presentava la mattina seguente il tratto di strada interessata al problema


Non sappiamo più a chi santo rivolgerci : al Comune, all’Acea, all’AMA? Qualcuno faccia qualcosa perché quando piove tra tombini ostruiti (da anni) e scarichi che non funzionano l’Esquilino rischia di sprofondare sotto l’acqua.

Sabato 5 maggio “Roma non si vende” manifestazione cittadina a Piazza Vittorio